02-08-2013, 04.18.42 | #2051 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Vedo” disse il monaco a Talia “che qualcosa avete compreso...” la fissò “... si, è giusto... questo luogo non è Sygma... e a voi non si può ingannare su questo...” accese una candela “... cos'è allora Chanty? Già, che luogo è?” Guardò da una delle finestre il paesaggio circostante. “E' un luogo particolare, come solo i desideri e i sogni sanno esserlo... Chanty non esiste...” sentenziò “... almeno non esiste come la maggior parte delle persone può immaginare... essa nasce dalla speranza e dai racconti... come una poesia, un romanzo, un quadro... e come tale è magica... Chanty nacque proprio dai racconti che viaggiatori, missionari, soldati, avventurieri e commercianti facevano di ritorno dal Nord... la gente di Capomazda provava ad immaginare le terre di Sygma, meravigliose ed inaccessibili... e l'unico modo che avevano per vederle nei loro cuori era quello di chiederne notizie a coloro che da quelle terre giungevano... ma i racconti sono fatti per meravigliare, stupire, suscitare i desideri di chi ascolta... e così Sygma, di volta in volta, si arricchiva di aspetti magici, fantastici... la gente di Capomazada la idealizzava e la immaginava così... e voi dite il vero... Sygma non è solo colline e pievi... e in queste terre sorte da racconti idealizzati non possono esserci quei suoni, quei profumi e quelle sensazioni che invece animano la vostra nobile terra... cos'è allora Chanty? Un sogno? Un'illusione? O entrambe le cose?” Accennò un lieve sorriso. “Chanty è la speranza... la speranza di chi sogna la propria Terra Promessa... di chi sogna la felicità, la Gioia... di chi aspetta e nel frattempo fantastica su ciò che desidera più di ogni altra cosa... Chanty è un riflesso di Sygma... una Sygma come la immaginano i Capomazdesi... guardatevi intorno... tutto vi parla di loro... c'è un discendente dei Taddei sul trono e combatte contro ribelli antinobiliari e anticlericali... l'unica contrada rimasta fedele ai duchi vince il Palio ed i suoi nemici... e tutto questo, come la trama di un libro, si ripete all'infinito... ogni cento anni e per tredici giorni...”
In quel momento un pensiero attraversò la mente di Talia: lei e Guisgard erano giunti in quelle terre da dieci giorni.
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02-08-2013, 13.50.55 | #2052 |
Disattivato
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Sussultai, di scatto.
La mia corazza di ghiaccio non consentiva di lasciarmi sfiorare, ma il gesto dell'uomo era stato delicato e gentile, ed evitai di dire alcunchè. Ascoltai le sue prime parole con un sorriso. "Io, un'infermiera?" dissi ridendo piano "..No, decisamente non mi conoscete affatto.. sarà questo vestito..". Scossi la testa, divertita, allora ricordava. Ma poi si fece serio ed ascoltai attentamente la sua domanda. Una nuova fitta dolorosa mi investì. Ma questa volta bloccai le lacrime ancor prima che potessero avere l'ardire di mostrarsi agli angoli degli occhi. Ero combattuta, volevo aiutarli, ma l'idea di non riuscire a realizzare ciò per cui stavo lottando, mi faceva mancare il fiato. Annuii. "Sì, avete ragione.. è importante per me, molto, non so dire perchè o che senso abbia.. anzi, probabilmente non ne ha.. ma so che se sono qui c'è una ragione, e devo scoprire quale sia.." sorrisi "..tuttavia, in quel palazzo, voi vi siete fidato di quella ragazza.. Avrebbe potuto ingannarvi.. ma vi siete fidato ugualmente.." lo guardai negli occhi "..dunque io mi fido di voi.. so che manterrete la parola… Troveremo Talia, e poi andremo al castello..". Spero solo di arrivare in tempo… Abbassai lo sguardo "..Almeno, io andrò… voi non siete obbligato, infondo… non ha senso che rischiate la vita per niente… io ho fatto la mia scelta giorni fa.. e non ho nulla da perdere.. ma voi.. una volta ritrovata Talia, che senso ha che continuiate a lottare?". |
02-08-2013, 17.26.26 | #2053 |
Cittadino di Camelot
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Nessuno doveva ringraziare nessuno......" Non preoccupatevi ....Signor De Taddei........ci siamo ritrovati tutti qui..forse perchè uno potesse aiutare l'altro in un disegno a noi sconosciuto........alla fine ci accorgeremo che ognuno di noi fa parte di questa strana storia.......".......Mi avvicinai a Marzio e guardai la sua ferita......il ragazzo era tranquillo, c'era una donna vicino a lui..." Pulitegli la ferita con acqua pulita due volte al giorno...il panno deve essere umido e non bagnato......fatelo mangiare......deve rimettersi in piedi......, buona fortuna Marzio ".........Gem...non aveva pronunciato nessuna parola......non aveva detto nulla......un silenzio di ghiaccio......intanto le sue ferite non dovevano essere un problema....ma c'era qualcosa in lui....che non andava....." Andiamo Gem...si riparte, dobbiamo andare avanti per poter ritornare a casa.......ora ci sono io con te.....sei cosi' silenzioso...."......c'era aria di partenza nel padiglione.......avevo gem accanto quando preparai..tutto quello che era possibile per un intervento o medicazioni varie....misi tutto in una sacca......" credo che ognuno di noi debba essere armato........che ne dite principe ?..."...
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02-08-2013, 20.27.02 | #2054 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Forse” disse Guisgard a Clio “perchè ho davvero un debole per la cause perse, quelle tutte ideali e pochissimo raziocinio.” Sorrise. “Non so, magari è solo che non riesco a concepire un mondo fatto di sola Ragione senza Cuore. E poi probabilmente sono un romantico marcio, oltre che un idealista convinto. Voi avete accettato di aiutarmi a trovare Talia ed io aiuterò voi a liberare il vostro amato principe.” Aveva ben calcato la parola amato.
Le fece l'occhiolino e poi si voltò verso Elisabeth e Gem. “Si, ad ognuno le sue armi direi...” annuendo verso la dottoressa “... e voi ne avete di vitali per tutti noi. Comunque io non sono un principe. Anzi, mi sono messo in un mare di guai per il solo fatto di averlo fatto credere.” Rise di gusto. Gem intanto si era ormai ripreso bene ed aveva assicurato ad Elisabeth di poter andare con loro. Si divisero allora dai contradaioli, che invece erano diretti al Castello di Bumin. I quattro così lasciarono il padiglione e poi la piazza. E grazie alle indicazioni di Gem raggiunsero il luogo dove il Nero aveva ferito lui e colpito a morte Ippio. “Qui la strada conduce fuori città e poi muta in sentiero...” fece Guisgard “... e la foresta potrebbe essere la trappola ideale per un'imboscata... ma non abbiamo altra scelta...” e proseguirono, fino a penetrare nel cuore della foresta.
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02-08-2013, 20.37.07 | #2055 |
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E cosi salii in sella al cavallo di quell'uomo che sembrava abbigliato in modo elegante..e partimmo.
Speravo solo di non aver accetto il passaggio di qualcuno di sbagliato...proprio alla nostra epoca quando si fa autostop. Non vedevo l'ora di arrivare a Fysiem e vedere e capire più di questo Principe e porre alcuni quesiti ai contradaioli.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
03-08-2013, 01.26.57 | #2056 |
Disattivato
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"Allora andiamo incredibilmente d'accordo.." dissi sorridendo.
Ma non mi sfuggì il tono con cui pronunciò quella parola. Lo guardai con gli occhi stretti, ma poi scossi la testa e sorrisi. Io e la mia mania di prendere tutto sul serio, probabilmente, pensai, stava solo scherzando, mi prendeva in giro. Avanti, come avrebbe potuto essere diversamente? Possibile che sembrassi una ragazzina innamorata? E di chi poi, di un uomo che non avevo mai visto? Andiamo, non aveva alcun senso. Conoscevo bene l'Amore, certo non avevo avuto il dono di un amore felice, di quelli che ti portano a condividere ogni cosa con la persona che ami. Eppure, non avrei permesso a nessuno di insinuare che il mio amore fosse da meno. Era intenso, forte, passionale ed incondizionato, e mi aveva portato via tutto ciò che era importante per me. Mi aveva distrutto, giorno dopo giorno, per anni. Eppure, non riuscivo a vederlo come una maledizione, era meraviglioso quanto doloroso essere innamorati. E liberarmi di quel sentimento era stato come strappare una parte di me, una parte che sapevo bene non sarebbe più tornata. Ma ci ero riuscita, dopo un cammino arduo e faticoso. Non potevo di certo esserci caduta nuovamente, me ne sarei accorta! Avevo amato l'uomo che conoscevo meglio di chiunque altro, con il quale avevo condiviso esperienze, passioni, sogni ed ideali. Cos'era un uomo che non avevo mai visto in confronto? Solo perché avrei lottato per lui? O per ciò che ti provoca vederne solo il ritratto.. Anche da ragazzina, ricordi? Ti innamorasti di un ritratto.. Scossi la testa. Quello era Lancillotto, per l'amor del Cielo, Clio.. non voglio neanche sentirti... piantala! Cercai di scacciare quella parte di me con un cenno del capo, ma era testarda quanto me, ovviamente. Ma io, io conoscevo bene l'Amore. Sapevo riconoscere quel dolore costante e inseparabile che accompagnava ogni singolo battito, alla lunga, avevo persino imparato a respirare, a conviverci quasi fosse una malattia. Era parte di me. Ciò che provavo ora, però, non era niente di simile, era più come un fremito doloroso, una paura senza nome, un desiderio inespresso, un battito più veloce degli altri, una strana luce infondo allo sguardo, un motivo per sorridere. Mi fermai, per un momento. Avevamo lasciato il padiglione e ci eravamo messi in marcia. Stavo davvero ripercorrendo la mia vita, i miei ricordi, per il tono con cui quell'uomo aveva pronunciato una sola parola? Dovevo essere matta. Certo, pensare troppo e non riuscire a frenare i pensieri era la mia specialità, ma stavo esagerando! Possibile che mi avesse colpito così tanto nel vivo? No, impossibile, probabilmente era solo la stanchezza. Probabilmente non l'avrei mai visto.. Oppure l'avrei visto e poi, nulla, non sarebbe accaduto nulla. E se non riuscissi mai… Cosa doveva accadere? Stavo impazzendo, si stavo davvero delirando! Andiamo Clio, potrebbe essere il il peggiore degli uomini.. non puoi pensare di dar retta a... a cosa, poi? Se nemmeno tu capisci quello che senti.. Arrivammo ai margini della foresta, e Guisgard decise di proseguire. La conversazione mi destò da quei pensieri, per fortuna. Non riuscii a rispondere alle loro parole, ma annuii soltanto e li seguii docilmente, sforzandomi di non pensare a nulla. |
03-08-2013, 02.07.01 | #2057 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nonostante i legittimi timori di Altea, l'uomo si dimostrò un perfetto gentiluomo, accompagnando la ragazza fino alle porte di Fisyem.
Il Palio era ormai completato e i contradaioli della Pantera erano scesi in strada per festeggiare la loro vittoria. Ma per le vie della città vi era anche un altro corteo, sicuramente meno chiassoso e ben più austero. Era il corteo funebre di Yrko di Bumin. I suoi uomini stavano conducendo la salma al suo castello.
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03-08-2013, 02.42.07 | #2058 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Ecco...” disse Gem indicando il sentiero che si inoltrava nel bosco “... eri lì, poi è scomparso...”
“Ciò vuol dire” fece Guisgard “che Talia deve essere scappata verso il bosco...” “Addentrarci lì” mormorò il pilota “è come scavarci da soli la fossa. Quel dannato Giacomo maneggia la spada come fosse un tizzone infernale...” “Non credo che lui immagini di essere inseguito...” disse Guisgard “... chi potrebbe inseguirlo poi? Mi crede ferito in un letto e ciò deve diventare il nostro vantaggio...” “E come?”Chiese Gem. “Ora starà inseguendo Talia...” rispose Guisgard “... ammesso che non l'abbia già trovata... e se così fosse, sarà già tornato al castello... quindi possiamo giocarci la carta della sorpresa...” Allora i quattro penetrarono nel bosco. Percorsero un bel po' di quel sentiero fino a giungere ad un bivio. “Ecco...” sbuffò Guisgard “... il sentiero si divide... destra o sinistra?” Guardò Gem e poi si voltò verso Clio ed Elisabeth che stavano un passo dietro di lui. “Qualcuno di voi ha un'idea su dove andare? Magari conosce questo passo del bosco...” “Non guardate me...” scuotendo il capo Gem “... dico però di decidere con attenzione quale direzione prendere... questo bosco sembra vasto... perdersi deve essere molto facile...”
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03-08-2013, 10.25.14 | #2059 |
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Restai in silenzio per molto tempo, osservando il bosco intorno a noi, era davvero uno spettacolo rigoglioso.
Poi, al bivio, mi fermai e spostai lo sguardo da una parte e dall'altra. Non avevo la minima idea di quale fosse la strada migliore. Dividerci sarebbe stato troppo pericoloso. Poi, in un lampo, mi balenò un'idea. "Aspettate.." dissi, attirando l'attenzione "..forse..". Mi guardai attorno e mi avvicinai ad un tronco, usandolo come appoggio. Presi le mappe che mi erano state donate quando dovevo entrare al castello, e iniziai ad aprirle, una per una. Sapevo che esse si riferivano al castello di Yrko, ma sperai che, almeno una di esse, si estendesse al territorio circostante. Altrimenti, pensai, tanto valeva lanciare in aria una moneta. |
03-08-2013, 12.52.34 | #2060 |
Cittadino di Camelot
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Ero molto pensierosa....quei luoghi potevano essere facilmente visitabili nel nostro secolo ma in quel momento...sembravano chiudersi su di noi come magiche braccia......la notte avrebbe preso di sorpresa noi...questo era sicuro....." Gem.....forse Guisgard non sa che sei un pilota.....questo dovrebbe in un certo qual modo dare una carta in piu' sulla direzione da prendere....ovvio che il cielo e' cielo ...ma il senso dell' orientamento....avevi una bussola...quando siamo atterrati qui....e se Clio ha una mappa...una bussola potrebbe esserci di aiuto...sempre se il Nero ha ritrovato Talia e l'abbia riportata al castello....ma se per uno strano movimento del destino questo non fosse successo e Talia non fosse finita nelle mani del Nero.......il bosco e' fitto e questi abiti enormi con nastri e nastrini.....si strappano al contatto di rovi o rami sporgenti......finché c'e' luce...possimo andare avanti...il buio ci fermerà.........."........
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