27-05-2014, 03.29.11 | #2071 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quelle parole di Eilonwy, Ymma chinò il capo.
“Forse non sapete” disse Alaso alla nobile principessa spadaccina “che lady Ymma ha promesso la sua mano a chiunque ucciderà il Cavaliere Nero. Dico bene, milady?” “Si...” mormorò la ragazza. “Bene.” Ridendo Alaso. “Dunque mi aspetto che rispettiate la parola, milady.” “Se ucciderete il Cavaliere Nero” rispose Ymma mestamente “rispetterò quanto detto.” E tutti gli scudieri di Alaso esultarono, per poi motteggiare così: “Il Cavaliere Nero è un gran marrano ed avrà diverse pedate nel deretano! Sir Alaso, vero cavalier e gran signore, vincerà si con vero coraggio ed ardore. Della cavalleria, si sa, è di certo il vanto e come sfida lancerà al Nero il suo guanto!”
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27-05-2014, 03.38.49 | #2072 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard tornò nella locanda e qui subito la figlia del locandiere gli consegnò il ciondolo che Altea aveva dato a lei.
Il cavaliere andò nella sua stanza e osservò con attenzione quell'oggetto, pur non comprendendo fino in fondo il significato di quel gesto. Poco dopo Altea si presentò nella sua camera. “La bestia” disse alle prime parole della dama, mentre preparava la sua roba per la partenza “è morta, invece. Forse siete giunta tardi in città, ma quella festa è stata proclamata proprio per celebrare l'evento. Già, proprio una gran bella festa... persino il principe ereditario ne ha lodato l'organizzazione...” scosse il capo con un sorriso sarcastico. Altea poi continuò a parlare, ma lui la fissò, per poi avvicinarsi. “Ascoltate...” accarezzandole il viso “... io... io sono onorato di ciò che avete detto, ma...” esitò “... ma io sono già sposato e voi lo sapete... volete forse far scoppiare uno scandalo in città?” Ridendo e facendole l'occhiolino. “E poi voi siete una dama di corte, bella e colta. Meritate un aristocratico e non certo un soldato di ventura come me.” Sorrise e prese il ciondolo che lei aveva affidato alla locandiera per farglielo avere. “E questo vostro dono è molto bello ed io...” Ma proprio in quel momento arrivò di corsa Astus, palesemente agitato. “Cosa accade?” Fissandolo Guisgard. “Presto, vieni...” ansimando per la corsa Astus “... è scoppiato il caos in città... pare che la bestia abbia ucciso ancora...” “La bestia?” Ripetè incredulo il cavaliere. “Ma com'è possibile?” “Non lo so...” scuotendo il capo Astus “... ma il peggio è che vogliono linciare Nestos... lo stanno impiccando ad un albero per ordine di Gvin... gli altri stanno cercando di difenderlo, ma hanno contro non solo i cavalieri del duca, ma anche una folla inferocita...” “Ora devo andare, milady...” Guisgard ad Altea, per poi prendere la spada e seguire Astus verso la piazza.
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27-05-2014, 11.33.45 | #2073 |
Cittadino di Camelot
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Non potevo credere alle parole di Lady Ymma.
Si lasciava trattare così e aveva promesso di sposare solo colui che avrebbe ucciso il Cavaliere Nero. E Peruin? Me ne andai dalla sala tanto era inutile ormai difenderla da quegli zoticoni. Uscì fuori nel giardino a guardare le rose e le ninfee a galleggiare in un laghetto artificiale con dei cigni. Povero Sir Peruin! Gli avrebbe spezzato il cuore. Ma anche lui perché non la difendeva dagli altri cavalieri? Sentì dei passi alle mie spalle e sullo specchio d’ acqua vidi Sir Riccardo fissarmi con preoccupazione. Scossi la testa e dissi: “Ma come può fare questo al suo amato!?!....Perché è così debole?....Perché non si ribella?....Perché ha dato la sua parola?” lanciai un sassolino nel laghetto. Sentì le forti e virili mani di Riccardo accarezzarmi con tenerezza il vellutato e diafano volto e le opalescenti spalle. Ebbi un fremito quando mi riempì di baci il lungo e niveo collo. “Comunque….” affermai con serenità mentre mi plasmava con i suoi baci “….forse ho capito come sconfiggere il Cavaliere Nero!....Non sarà la spada, ma le sue stesse parole dette a Lady Ymma. Forse non è poi così malvagio!.....Dopotutto lui ha fatto tutto ciò perché crede nell’ eternità del Vero Amore. In questo siamo molto simili. Anche io credo in ciò!....E voi….voi credete anche voi nell’ immortalità del Vero Amore o pensate che sia qualcosa di effimero, Milord?”.
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27-05-2014, 12.05.29 | #2074 |
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Il caos.
Nestos non era un soldato, facile prendersela con chi non può difendersi. Perché non assalire anche i chierici del vescovo? Oh, certo, perché sai che non puoi farlo.. Sarebbero bastate poche parole. Fermi in nome del re.. Non mi ero mai accorta di quanti vantaggi portasse la mia posizione e la mia nascita. Ecco, l'incognito offre anche la possibilità di non dare mai niente per scontato. Maledetto Gvin, se sopravviveremo entrambi, sta pur certo che farò di tutto per toglierti terre e titoli.. non meriti il nome che porti... I ragazzi si battevano, ma la folla era inferocita. Non c'erano soldati in quella città? C'era il vescovo, dov'era la Guardia Ecclesiastica? Avrei dovuto essere spaventata, o almeno furiosa. Invece, sorrisi, un sorriso di sfida, gelido come il ghiaccio dei miei occhi. Il soldato dentro di me, spinse via la donna e mi sorrise a sua volta. Così ora la pianti di lagnarti. Estrassi la spada di Dort, ed iniziai a combattere. Uno, l'altro, l'altro ancora. Colpi veloci, rapidi, mentre cercavo di avvicinarmi a Nestos, potevano essere cavalieri, contadini non mi importava. Nessuno tocca uno dei miei uomini! Tutti i pensieri si annullarono, tutti i problemi erano lontani. Esisteva solo la mia spada, il mio corpo che si piegava, si distendeva, colpiva, schivava. "Nestos!" urlai arrivando all'albero, poco distante. Tutti erano impegnati a combattere. Cercai di tirarlo giù. "Aggrappati a me, avanti.." tendendo la mano al medico, senza mai dare le spalle al nemico. Il palazzo vescovile era vicinissimo, dato che eravamo appena usciti di lì. Il vescovo non si era accorto di nulla? Ah, perché avrebbe dovuto difendere degli assassini? Ma Nestos era solo un medico. "Vieni.." urlai, facendogli da scudo "Il palazzo vescovile.. dovrebbe avere diritto di asilo come la chiesa.." ansimai, continuando a colpire. "Corri... ti coprirò io.." senza fermarmi. Maledette, stupide, ignoranti capre belanti... vi meritate la bestia.. |
27-05-2014, 15.19.59 | #2075 | |
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Vidi addosso a lui il ciondolo creato da Ahmel..quel simbolo di cui ignoravo il significato ma legato all' amore, le parole in arabo e solo scritto "Amore" nella nostra lingua..avrei voluto spiegarglielo lui mi disse di darlo quando ero sicura di provare vero Amore...ma lui era troppo sulla difensiva, mi lasciai solo trasportare da quella carezza sul viso ma poi sostenni il mio sguardo sul suo ed enigmaticamente dissi.."Sposato? Mercenario? Potete mentire a voi stesso ma non a me"..Ho visto nel Sacro Fuoco di Petra, Altea, non è sposato e nemmeno mercenario ma sei una sacerdotessa e devi mantenere il segreto...Astus arrivò dicendo ciò che stava succedendo ed egli, giustamente, corse a vedere ciò che stava succedendo, corsi fuori pure io e vi erano Rodolfo e Destrus e chiesi a loro informazioni, rimasi a bocca aperta quando mi raccontarono di ciò che stava avvenendo nel Palazzo vescovile e poi mi portarono a conoscenza di ciò quel dottore aveva detto sulla belva...
Citazione:
Entrai nel Palazzo vescovile, non potevo crederci e urlai.."Ma cosa state facendo...questi uomini..io li ho visti si sono battuti contro la bestia, si sono feriti e quel medico,che volete ora uccidere, ha curato le loro ferite, ci ho parlato io stessa..e penso la bestia da lui ha descritto sia reale..si...e poi" guardai Gvin con odio puntandogli il dito.."Voi, duca Gvin, amate aizzare il popolo..sappiate ho pure visto questo uomo..riempire il bosco di tagliole, per colpa sua il cavallo di un mio soldato si è azzoppato e lo abbiamo dovuto sopprimere e vicino al corpo del ragazzo vi stava una tagliola uguale..con vicino un arto del giovane..forse è rimasto impigliato..e non hanno avuto via di fuga e la belva li ha uccisi...a che scopo quelle tagliole? Ora..gente di Solpacus oltre la belva si deve pure stare attenti ad andare in foresta perchè piena di tagliole..avanti duca Gvin spiegatecelo..non ditemi siete stato cosi sciocco ed avventato da pensare di uccidere cosi la belva mettendo a repentaglio la vita delle persone e dei cavalli e degli animali di cui queste persone vivono" e lo guardai con sfida..Thomas fratello mio...ti troverò..si non ti ho dimenticato..come potrei.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
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27-05-2014, 15.43.37 | #2076 |
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Che gioco stupendo era quello.....la mente sembrava sciogliersi ai pensieri più appassionati...legai la maschera al volto di Flees...........ed incominciò ad adorare ogni parte del mio corpo.......entrai in acqua ridendo come una ragazzina....e la sua devozione fù totale.......lasciava che fosse l'acqua a scaldare il mio corpo...." Se tua madre sapesse.......non immagini la sua furia.....vedresti il mondo della magia...mostrarsi......e non nel migliore dei modi......e la guerra durerebbe nei secoli........per noi la morte non esiste.......ma non pensiamoci....rovinare questo momento sarebbe stupido...".......aveva le mani sui miei seni........quando il volto di Isolde riapparve.....era felice...di questa sorella che incominciava ad assomigliarle.....voleva conoscere il prescelto....." Cara sorella........devo confessarti che avevi ragione......i giovani schiavi.....hanno delle capacità straordinarie...giocano col corpo.....in modo lodevole......e il mio schiavo devo dire ha delle capacità straordinarie...........non mi va di fartelo conoscere ora........voglio tenerlo per me.....come un segreto da tenere nello scrigno fino alla fine........sappi comunque...che ha un corpo stupendo..e delle capacità amatorie che non immaginavo.....comunque........visto che sei qui, ti avrei chiamato.....ti ricordi di quell'osso...che avrei dovuto aggiungere in una tomba nel cimitero di Lamein ?......ho una certa difficoltà a rintracciare la tomba.....tu potresti darmi una mano ?......ho bisogno di te...e' una buona azione.....non farà male alla tua anima.......e' così nera che non riuscirà a contaminarti.........parlami ..io ti ascolto.....".........niente fermarono le mani di Flees......la sua bocca...aveva esplorato ogni lembo di me......e io non lo lasciai deluso...........se Isolde avesse parlato..........avrei ottenuto ciò che volevo......ma per ottenere questo......avrei rischiato di perdere molto di più......
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27-05-2014, 18.16.32 | #2077 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il caos.
La folla, come una bestia indomabile, si era scatenata, aizzata come una muta di cani da Gvin e dai suoi uomini. In quella scena era rappresentata la totale negazione del nostro mondo, quello aristocratico ed esclusivo. Quello in cui gli uomini, pur essendo uguali davanti a Dio per valore, differivano poi ai Suoi occhi per capacità ed ideali. Aristocratico deriva dal Greco antico e significa migliore. Uomini migliori, poiché di più avevano ricevuto in dono dal Cielo. Un dono però che andava messo al servizio di tutti gli altri. Anche della massa bestiale e ignorante. Clio ed i suoi compagni in un momento si ritrovarono circondati da quegli esagitati, armati di forconi, zappe, bastoni e torce. Era una vera e propria caccia all'uomo. La ragazza però riuscì ad aprirsi un varco tra quella furiosa calca, raggiungendo Nestos e strappandolo così da morte certa. E con i suoi cercò poi riparo nel palazzo del vescovo. “Dannati...” disse Vortex respingendo i colpi della folla “... che il diavolo vi porti via tutti...” “Diamoci una mossa” urlò Dort “o il diavolo porterà via noi...” “Presto, manca poco all'ingresso del palazzo...” facendo strada Ertosis, subito dietro Clio e Nestos. “Avanti...” combattendo Porturos “... ci siamo tutti? Non vedo Borel...” “Sono qui...” rispose questi “... ma non posso correre, uno di questi dannati mi ha ferito ad una coscia... andate avanti voi, io vi raggiungo...” “Bah...” prendendolo sulle spalle Vortex “... non hai mai avuto la stoffa dell'eroe... sei troppo petulante e filosofo...” E così riuscirono tutti a raggiungere il Palazzo Vescovile. Le porte furono chiuse e la folla si ammassò davanti all'ingresso, gridando vendetta. Il vescovo allora apparve da una delle finestre. “Vergognatevi!” Gridò. “Profanare così questo palazzo!” “Sono quei mercenari che lo stanno profanando con la loro presenza, Vostra Grazia!” Urlò Gvin. “Come cani cercano riparo bella vostra dimora! Fate aprire il portone e verremo a prenderli!” “Nessuno prenderà questi uomini!” Sentenziò il vescovo. “Sono un duca, la più alta autorità dopo quella del re!” Replicò Gvin. “Esiguo dunque la loro consegna, eccellenza!” “Vi rammento che il reame di Afravalone e tutti i suoi ducati” disse il vescovo “figurano quali feudi della Chiesa di Roma e come tali il re ed i suoi duchi sono vassalli della Santa Sede!” Gvin masticò amaro. “Ora voglio che ognuno ritorni nella propria casa!” Continuò il vescovo. “La bestia è il nostro nemico e non questi uomini!” “Ci hanno ingannato!” Con rabbia Gvin, sostenuto dalla folla. “Noi rispetteremo il vostro palazzo, eccellenza, ma quando usciranno ci faremo giustizia!” Ad un tratto giunsero Altea e i due cavalieri che erano con lei. “Milady...” rivolgendosi a lei Gvin “... io ed i miei uomini abbiamo riempito la foresta di tagliole proprio per catturare la bestia! Non è colpa nostra se gli sciocchi vi si avventurano e poi finiscono dentro quelle trappole! La foresta non è un luogo per gite! Ora più che mai! E vi rammento che vostro fratello è sparito proprio a causa vostra, che siete fuggita in quel luogo senza una ragione!” In quel momento uno dei presenti trovò in una grossa botte Mime. Il rigattiere si era nascosto lì per scampare alla furia della folla. Allora lo presero e lo portarono all'albero dove poco prima stava per essere impiccato Nestos. Gli misero il cappio al collo e poi lo lasciarono penzolare come un volgare criminale. Ma tra le loro risate si udì un sibilo e poi la corda al collo di Mime si spezzò, facendolo ruzzolare a terra. “Grazie mio Dio...” ansimando il rigattiere “... ancora un momento e addio al mio osso del collo...” Tutti allora si voltarono stupiti e videro Guisgard con ancora il suo arco in mano. “Gvin...” gridò il cavaliere “... assali i miei uomini in mia assenza! Ora te la vedrai con me, se avrai il coraggio di batterti da uomo a uomo!” “Un duca contro un volgare assassino?” Con disprezzo Gvin. “Ti farò infilzare invece dai miei uomini! Voi mercenari ci avete ingannato col solo scopo di avere la spada! Il corpo che avete portato in città non apparteneva alla bestia, poiché essa ha colpito ancora stanotte!” Ma in quel momento uno dei funzionari vescovili arrivò in piazza agitato. “La carcassa...” fuori di sé “... è sparita...” “Come sarebbe a dire?” Fissandolo Gvin. “Non c'è più...” scuotendo il capo l'uomo “... è... svanita nel nulla...” Tutti restarono increduli. “E' risorta!” All'improvviso una voce. “La bestia è risorta e stanotte ha colpito ancora!” Era la sacerdotessa pagana incontrata in precedenza a Solpacus. “E' immortale e punirà i colpevoli!” La folla cominciò così a calmarsi, nonostante la paura ora prendesse in essa il posto della rabbia. Ci fu un nuovo appello del vescovo e finalmente la situazione si calmò definitivamente, con ognuno diretto a casa propria. Guisgard e Astus allora corsero a soccherrere Mime. "Tutto bene, amico mio?" Gli chiese il cavaliere. "Si, messere..." tossendo il rigattiere "... che Dio vi benedica... e benedica la vostra mira..."
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27-05-2014, 18.24.50 | #2078 |
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“Beh...” disse Riccardo ad Eilonwy “... io credo che lady Ymma faccia tutto questo proprio per amore di sir Peruin. Infatti lui vorrebbe sfidare il Cavaliere Nero, ma lei gli ha fatto giurare di non farlo proprio perchè teme di perderlo. E tuttavia vuole che la sua casa sia liberata da questo incanto. Perciò ha promesso la sua mano a colui che vincerà il Nero.” Fissò il cielo blu attraversato da grandi nuvole bianche. “Se io credo all'Amore Vero? Non so...” mormorò lui “... credo che, come per tutte le Cose Sacre, occorra avere fede e dunque credere in qualcuno con tutto se stessi... una cosa mi ha sempre colpito e che trovo profondamente ingiusta... perchè l'Amore Vero non spetta a tutti? Perchè mai è soltanto per pochi eletti?”
“Perchè” all'improvviso una voce proveniente dall'altra parte del cancello d'ottone, quello che chiudeva il giardino e non permetteva di accedervi “l'Amore Vero è un privilegio e come tale non spetta a tutti.” Era la misteriosa fanciulla dagli occhi celesti, che Eilonwy e Riccardo avevano visto la sera precedente.
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27-05-2014, 18.40.14 | #2079 |
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Raggiunsi la bella e misteriosa donna della sera precedente: “Milady!?!....Oh che gioia rivedervi!....Sentite mi spiace di aver detto quelle cose ieri sera al Cavaliere Nero. Non lo dico perché all’ alba mi ha punito, ma perché ho capito che siamo molto simili. Non credo neanche che sia tanto malvagio come tutti dicono poiché un vero Cavaliere Nero non crederebbe nella durevolezza del Vero Amore….anzi non crederebbe che l’ Amore esista davvero!...Ditegli che mi dispiace e che se l’ ho sfidato è perché ritengo ingiusto che per degli sciocchi ci debbano rimettere coloro che ci credono davvero come Lady Ymma e Sir Peruin. Prendete è….è solo una lettera per lui!” e detto questo gli porsi una lettera dove mi scusavo.
(LETTERA PER IL CAVALIERE NERO)
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27-05-2014, 18.42.10 | #2080 |
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Continuò, davanti ad Isolde che li fissava, quella sensuale danza tra Elisabeth ed il suo giovane schiavo mascherato.
Faceva caldo, molto caldo, tra quei fumi che sembravano capaci di mandare in estasi la zia ed il suo energico nipote. Isolde aveva parlato, ma Flees, indifferente a lei, continuava invece ad occuparsi del corpo di Elisabeth. Come se non esistesse niente altro al mondo. Poi tornò a sedersi in quella fontana, di nuovo ai piedi di sua zia. Prese allora una ciotola d'oro con sali ed essenze, vi fece colare dentro dell'acqua, per poi scogliere il tutto. Cominciò così ad insaponare ogni parte del corpo della maga, sempre in assoluto silenzio, come se gli ordini e i desideri di quella sua padrona fossero il suo solo scopo. “I miei complimenti, sorella...” disse Isolde, anch'ella eccitata davanti a quella scena “... più che uno schiavo sembra tu abbia trovato un vero e proprio devoto... come se fossi la sua dea...” rise appena “... e sia, ti aiuterò nella tua impresa...” soffiò tra i fumi della vasca e altre immagini si formarono. Apparve così il cimitero che avevano visitato ed una gran quantità di loculi abbandonati. “Sappi” continuò Isolde “che il braccio destro del Guastaldo ti ha mentito... egli è responsabile della violazione della tomba che stai cercando...” aggiunse la strega.
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