27-05-2014, 20.24.46 | #2091 |
Cittadino di Camelot
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"Flees io Sento....quanto tu possa donarmi....sento quanto la tua passione pulsi sul mio ventre......non credere che non comprenda.....ma so che tutto questo non avrà mai fine.....questo tu me lo hai promesso.......schiavo sarai e lo sarai per sempre......"...il nostro bacio fu lungo violento per la paura di perdere......dolce..perchè doveva ancora far comprendere....
Accidenti...ero esausta......tutto questo mi stava spossando....Flees era dietro di me con l'espressione...di chi aveva compreso ed era tornato indietro.....la scena nella Cappella era rimasta la stessa....solo che Daizer ed il prete avevano cominciato a prendere vita..... " Daizer......alla fine Flees...ha compreso, almeno speriamo....ascolta, tu sai che ho la capacità di sentire quando qualcuno mente......e parlando con tutte le persone che vivono in questo cimitero...mi sono resa conto che qualcuno ci stia marciando in questa cosa.....e la persona che più di tutti....ha la faccia di uno che adora il Dio denaro...e' il braccio destro del Guastaldo......io non so tu......ma lui sà dove si trova la tomba del Maniscalco......."......volevo avvicinarmi a Daizer...ma mi sentivo troppo sporca per farlo.....anche se tutto questo era nato perchè Isolde gioisse del mio cambiamento e fosse entusiasta nel darmi notizie su questa faccenda......sapevo bene che nella vita ogni cosa aveva un prezzo.......ma quei sogni....erano ancora vivi in me..troppo vivi.....quella gente ...quella ragazza...avevano bisogno di tornare a vivere....fosse solo nel mondo dei morti..trovare la pace....questo era importante...che trovassero la pace...... |
27-05-2014, 20.41.20 | #2092 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Pensavo preferissi star da sola” disse Guisgard a Clio, sostenendo il suo sguardo “ad ascoltare la storia di quella festa... avevi gli occhi così sognanti...” si voltò a fissare il portone del palazzo “... e poi, pensando che questa dannata storia fosse finita, ero tornato alla locanda per preparami alla partenza...” aggiunse con indifferenza.
“Invece questa stramaledetta storia è tutt'altro che terminata!” Esclamò Vortex. “E per poco Nestos e Mime non ci rimettevano il collo!” “E anche noi” intervenne Porturos “non è che abbiamo trascorso una notte rose e fiori.” “Borel deve essere medicato, Nestos.” Disse Dort. “Quanto alla locanda non saprei... voi altri cosa dite?” “Mime, tu conosci bene questi luoghi...” fece Guisgard “... c'è qualche altra locanda? Magari anche fuori città?” “Si, ne conosco una non troppo lontano...” annuendo Mime “... ci andavo spesso a bere... almeno fin quando mi hanno fatto credito...” “Bene, allora alloggeremo là...” mormorò Guisgard “... voi altri raggiungetela con Mime, mentre io tornerò al nostro vecchio alloggio per pagare il proprietario e prendere ciò che abbiamo lasciato...” guardò poi Clio “... a Borel è andata bene, sembra poco più di un taglietto... tu invece come stai? Ti hanno ferita?” “Andrai da solo alla locanda, Guisgard?” Chiese Astus. “Si, così passerò inosservato...” rispose il cavaliere, restando però a fissare Clio “... meglio non attirare su di noi molta attenzione da parte di questi esagitati...” “Allora il nome della locanda è Grappoloduva, messere.” Disse Mime al cavaliere.
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27-05-2014, 20.47.06 | #2093 |
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“Talvolta” disse Rodolfo ad Altea “capita che gente come quei mercenari, vagando da terra a terra, si ritrovino con la parlata un po' sporca...”
I tre cercarono tra i libri sugli animali e persino nei bestiari, senza però trovare nulla di interessante. Infatti sembrava impossibile, più che improbabile, che uno dei grandi rettili originari nei paesi orientali, potesse vivere in terre come quelle di Solpacus, con Inverni rigidi e lande montuose. Poi Destrus vide degli antichi volumi su uno di tanti scaffali che riempivano la biblioteca. Quel testo parlava proprio di stregoneria e Inquisizione. Il giovane cavaliere cominciò allora a sfogliarlo. “Ehi, guardate qui...” chiamando Altea e suo zio. “Hai trovato qualcosa?” Avvicinandosi Rodolfo. “Qui dice” fece Destrus “che a Solpacus anni fa una donna fu bruciata con l'accusa di stregoneria... ci sono gli atti ufficiali del processo...”
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27-05-2014, 20.54.56 | #2094 |
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Ascoltai le parole di Rodolfo sorridendo...ma lui non è un mercenario, ma voi non lo sapete.
"Potrebbe essere stato addomesticato...io l'ho intravisto quella notte ero con Gvin e i mercenari, aveva come degli aculei..e poi qui vi è un fiume..quell'animale è un rettile quindi li potrebbero aver creato il suo habitat, e forse pure gli hanno creato una tana...ma aspettiamo i risultati delle analisi..e vedremo, forse dovremmo parlare al vescovo dei nostri dubbi". Poi Destrus si accorse di un antico volume...parlava proprio del processo di stregoneria..forse era proprio la sorella di Enar..."Leggi Destrus, cosa vi sta scritto...o forse gli atti ufficiali sono da sua Eminenza" e osservammo tutti e tre quel libro aspettando il giovane cavaliere leggesse.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
27-05-2014, 20.55.33 | #2095 |
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Repressi un sorrisetto divertito.
Oh, se sapessi a cosa stavo pensando alla festa... "Te ne saresti andato così, senza salutare?" scossi la testa "Che buone maniere.." sarcastica "Comunque io sto bene, grazie..". Non grazie a te.. Ma poi sorrisi di nuovo. L'unica cosa positiva di quella faccenda, pensai, era che il momento di lasciarci era rimandato ancora. No ma.. ti rendi conto di che razza di discorsi fai? Eh? No niente.. La parte più razionale di me alzò gli occhi al cielo, l'altra invece mi strizzò l'occhio. "Bene, è deciso.." dissi, cambiando discorso "Alloggeremo fuori città, verrò con te, naturalmente..." rivolgendomi di nuovo a Guisgard "Non posso certo permettere che paghi tu il locandiere... la nostra impresa è ben finanziata.. tu hai già fatto tanto.. Avanti, andiamo.. ci vedremo alla nuova locanda, ragazzi..". |
27-05-2014, 21.12.25 | #2096 |
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Daizer restò stupito da ciò che Elisabeth gli disse.
Ma conoscendo i poteri di sua moglie, non impiegò molto a convincersi che ella diceva il vero. “Ottimo...” disse scuotendo il capo “... ci mancava solo questo... un conto è affrontare anime in pena, ma tutt'altra cosa è scontrarsi col braccio destro del Gastaldo... occorre un piano...” “Si potrebbe ingannarlo...” fece Flees “... magari convincerlo che siamo dalla sua parte... che in qualche modo possiamo aiutarlo a trovare il tesoro.” “Il tesoro?” Ripetè il contrabbandiere. “Si, fulmine di guerra!” Deridendolo Flees. “Perchè diamine credi che abbia profanato la tomba che noi cerchiamo? Proprio per trovare quel tesoro!”
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27-05-2014, 21.21.54 | #2097 |
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“Che siete una bella ragazza” disse uno di quegli scudieri ad Eilonwy “e noi sappiamo come far divertire quelle come voi.” Guardò i suoi due compari. “Forza, qualche rima per la nostra damigella!”
E cominciarono a motteggiare: “Eilonwy, bella e cortese, è si dama di grandi pretese. Si sa, che per toccar il suo cuore occorre avere coraggio ed ardore! Lei certo nasconde desideri e passione e di accenderla non perderemo occasione!”
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27-05-2014, 21.24.22 | #2098 |
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Guardai Flees come a volerlo fulminare...ma quando si sarebbe tolto il vizio di pungere Daizer........" Il piano deve essere più che perfetto, il tizio in questione non e' uno stupido.........e poi..il tesoro non deve andare nelle sue mani......ma in quelle della povera gente......e non voglio sentire discussioni in merito....se sono portata sul luogo....posso avvertire la presenza di Comino.....ma sono d'accordo sul fatto che sia Flees a parlare con il braccio destro.......sara' come se noi stessimo cercando ancora quello che cercavamo quando abbiamo chiesto il permesso....ma lui ha saputo del tesoro.........Flees...noi ti staremo sempre accanto......un passo falso e chiamo mammina.......".......Già chiamo mammina e lì sarebbe andata peggio.....
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27-05-2014, 21.25.10 | #2099 |
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Destrus cominciò a leggere:
“Serena, dopo un lungo interrogatorio, ha finalmente confessato. Ha confermato le accuse che le venivano mosse, dando così ragione ai vari testimoni. La donna era solita uscire di notte per la foresta, in cerca di animali per i suoi riti demoniaci. Talvolta, non trovandoli, usava rubarli nell'abitazione di suo fratello a sua insaputa, il pastore Enar. I riti consistevano nel far accoppiare diversi animali fra loro, differenti per specie e genere. Prima di ciò, la donna usava evocare spiriti e somministrare ad essi oscure pozioni, alterando l'aspetto di quelle fiere e generando così veri e propri scempi contro la natura di questo mondo. Inoltre i testimoni affermano che in seguito quegli animali risultavano totalmente sotto il suo controllo, come se fossero stati posseduti dai demoni dell'Inferno.” “E' terribile...” disse Destrus, smettendo di leggere.
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27-05-2014, 21.37.48 | #2100 |
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“Pensavo magari neanche ti fossi accorta della mia assenza alla festa...” disse sarcastico Guisgard a Clio.
I due, lasciati poi gli altri, tornarono alla locanda. La città ora sembrava tranquilla e di Gvin e dei suoi sgherri neanche l'ombra. Raggiunta la locanda, Guisgard chiese al locandiere di poter prendere la loro roba e poi pagare il conto del loro soggiorno. “Allora...” conteggiando il locandiere “... il conto totale è...” “Conti separati...” fece il cavaliere “... le camere dei miei uomini li pagherà mia moglie col denaro del fondo comune... mentre quella matrimoniale che ci avete cortesemente offerto la pagherò a parte.” “Spero sia stata di vostro gradimento, messere.” Sorridendo il locandiere. “Si, un vero nido d'amore.” Annuendo Guisgard, per poi voltarsi versi Clio. “Un luogo fatto apposta per ammirare le splendide sete orientali che ho comprato per mia moglie...” con un filo d'ironia. “Ne sono lieto, messere!” Esclamò il locandiere. “Vado a prendere la vostra roba in stanza.” Disse poi l'uomo. “No, saliamo noi, grazie.” Sorridendo Guisgard. “Voi pensate a prendere quel che si trova nelle camere dei miei uomini.” Raggiunsero così la loro stanza e cominciarono a prendere la loro roba. E nell'aprire uno degli armadi, il cavaliere trovò ciò che restava dell'abito indossato da lei la notte della trappola. “L'abito...” mostrandolo a Clio “... ma tanto non ci serve più, no?” Lo lasciò cadere sul letto. Guardò poi verso il soffitto e sbuffò. “Al diavolo, mi sento doppiamente idiota...” scuotendo il capo “... e se ti fosse accaduto qualcosa? Se quei fanatici ti avessero ferita o appesa a quel cappio? Non è giusto...” avvicinandosi a lei “... no, non lo è... non è giusto che io ora mi senta in colpa, quando invece tu pensi a...” soffocò un impeto di rabbia. Ma col piede toccò qualcosa che era nascosto sotto il letto. Si chinò per vedere di cosa si trattasse. Era avvolto in un panno. Guisgard lo prese e lo aprì. E con loro grande sorpresa trovarono all'interno, ancora insanguinata, la spada con cui Clio aveva trafitto la bestia. E sul panno, inciso col sangue dell'animale, c'era scritto: “Ciò che è stato ritornerà e ciò che è oggi non sarà più. La prossima sarai tu.”
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