01-06-2012, 21.01.11 | #2261 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Il monaco fissò Elisabeth.
“Non vi chiedo di fare nulla di male, milady.” Disse. “Vi chiedo di portarmi il Tesoro custodito a Tylesia ed in cambio avrete i cigni. Anche la vita del vostro amico non correrà rischi, se accetterete questo nostro accordo. Badate, però, che quel Tesoro è conosciuto veramente bene solo da due persone a Tylesia... dalla regina Destefya e dal suo precettore messer Cristansen... forse la sovrana preferirebbe mettervi a morte, anziché rivelarvi del suo Tesoro... cercate dunque il suo antico precettore... io attenderò qui il vostro ritorno... nel frattempo preparerò l'antidoto per il vostro amato cavaliere... non c'è altro... buona fortuna, milady...”
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01-06-2012, 22.02.52 | #2262 |
Cittadino di Camelot
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Quando uscimmo dal labirinto, vedemmo che il castello era deserto ed io mi preoccupai subito: "Dove sono andati tutti? Poco tempo fa qui c'erano numerose persone!"
Redentos suonò le campane per attirare l'attenzione di qualche uomo, ma ci rendemmo conto che in quel luogo non vi era nessuno. "Dove andremo ora?" chiesi ai cavalieri, guardando i boschi all'orizzonte.
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02-06-2012, 02.47.22 | #2263 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Comunque” disse Polidor a Tieste e a Cavaliere25 “possiamo portarci dietro l'oro. Caso mai sono le donne che rappresentano un problema, visto che continuano a fare baccano.”
“Se possiamo trasportare l'oro” replicò Tieste “allora possiamo fare altrettanto anche con le donne!” E i due cominciarono a litigare. “Accidenti!” Esclamò il falco. “Questi due sono arrivati alle mani! Cavaliere25, presto, separali prima che si facciano del male! Che idioti!”
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02-06-2012, 02.59.00 | #2264 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Forse” disse Redentos a Parsifal e a Lilith “Orco e sua moglie erano imprigionati qui da quella maledizione, o forse la fine dell'Avvilente Costumanza ha fatto comprendere a quella gente le grandi colpe di cui si erano macchiate.” Fissò allora la selva che circondava il castello. “Il nostro compito qui è finito. Riprenderemo il nostro cammino per Tylesia, dove ci attendono i nostri compagni.”
Prepararono i loro cavalli e lasciarono il castello. Galopparono per un po' nella selva, fino a quando giunsero davanti ad una torre circondata da un giardino. Tutt'intorno vi erano raggruppate diverse persone che gridavano ed agitavano mazze e bastoni. “Ma cosa sta accadendo?” Fissando quello spettacolo Redentos. “A morte la strega!” Urlavano. “Bruciamola viva!”
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02-06-2012, 03.42.41 | #2265 |
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Il vecchio annuì a quelle parole di Talia.
“Si, ho visto molti luoghi ed ascoltato tante storie.” Disse. “Come i canti malinconici dei marinai alla Luna, o i versi che intonano i minatori prima di avventurarsi nel sottosuolo.” Fissò poi i suoi due ospiti. “Avete ragione, milady... spesso i tesori più grandi sono quelli che ci accompagnano ogni giorno, sin dall'inizio...” “E il tesoro più importante che avete cercato?” Domandò Guisgard. “Forse una delle Sante Reliquie?” “Le Reliquie hanno la capacità di unire la Terra al Cielo” rispose il vecchio “e di dispensare miracoli. Ma cosa rende davvero la Terra simile al Cielo? Cosa se non la Fede e l'Amore? E non sono forse queste due potenze a compiere i miracoli più grandi e belli? Comprenderete, allora, dolci amici, che il Tesoro più grande è quello che racchiude Fede e Amore.” “E cosa incarna queste cose insieme?” Chiese Guisgard. “La forma non è poi così importante.” Sorridendo il vecchio. “Sulla terra molte cose si celano sotto umili e semplici sembianze. Come un Calice, un Chiodo o una Lancia insanguinati, un Velo macchiato a Sangue, una scheggia di Legno, una Sindone con impressa una Forma Umana... oppure un Fiore...” “Un Fiore?” Ripetè Guisgard. “Si...” annuì il vecchio “... era proprio un Fiore quello che stava cercando un borghese che conobbi quando ero giovane... egli assoldò dei volontari ed intraprese un avventuroso viaggia per cercarlo... rammento il mio primo giorno al suo servizio... giungemmo presso un vecchio maniero abbandonato e ricoperto di sterpi e rovi... il borghese mi diede una lanterna ed un crocifisso di legno... trovammo allora un pozzo e scendemmo fin sul fondo, dove scoprimmo un passaggio segreto... e mentre attraversavamo quel punto, io mi sentivo eccitato e felice, seguendo la luce della mia lampada come fosse lo scintillio della stella guida dei giramondo... lì sotto scoprimmo un groviglio di cunicoli e gallerie... era come un regno sotterraneo, un mondo incantato... il gorgoglio dell'acqua tra le rocce, la lontananza della superficie abitata e civile, l'incerta ed irreale penombra e l'eco dei nostri passi mi facevano sentire come avvolto in una magia... già, il mestiere del cercatore di tesori deve essere benedetto da Dio... non vi è infatti disciplina che predisponga il cuore alla Fede e alla saggezza più di quella del cercatore di tesori.” “Trovaste quel Tesoro poi?” “No, perchè all'improvviso una parete crollò e bloccò il passaggio. Il borghese non volle darsi per vinto e continuò la sua ricerca, ordinando a noi altri, però, di ritornare in superficie... non seppi più nulla di lui e dei suoi compagni... ma giurai, sulla stima che provavo per lui, che avrei continuato quella ricerca... che avrei continuato a cercare quel Fiore...” “E lo trovaste poi?” “Fino ad oggi non sono ancora riuscito a trovarlo!” Esclamò il vecchio. L'imbrunire cominciò a mostrarsi, stendendo un velo d'ombra sulla foresta e sulle pendici dei monti. “Sta per fare notte.” Disse Guisgard. “Sarà meglio andare.” “Dove siete diretti?” “In una città che non dovrebbe distare troppo.” Rispose Guisgard. “La città di Faycus. La conoscete?” “Si, non è lontana.” Disse il vecchio. “Non ci vado spesso, perchè evito i luoghi troppo affollati e preferisco la muta campagna o gli austeri monti. Però è prossima quella città. Ma non volete restare qui per stanotte? Per poi ripartire domattina?” “Vi ringrazio.” Fece Guisgard. “Ma non mi sento sicuro a restare in una grotta. Perdonatemi, non per scortesia, ma non posso accettare il vostro invito.” Il vecchio fissò lui e poi Talia. “Si, posso comprendere.” Annuendo. “Vi auguro il meglio dalla vita, ragazzi miei. Che possa sorridervi ed illuminarvi come voi avete fatto con me oggi. Pregherò per voi.” Guisgard allora salutò quel vecchio e preparò i cavalli. Partirono subito dopo verso i due monti che apparivano lungo la strada. Galopparono per un po', fino ad intravedere le mura di una città racchiusa proprio tra quei due monti.
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02-06-2012, 12.38.26 | #2266 |
Cittadino di Camelot
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Non mi chiedeva nulla di male....cosi' disse il Monaco, e allora se non era male, perche' non andava lui stesso a prendere questo Tesoro.....l'elenco delle vite che dipendevano da me sembrava allungarsi......Goz e ora Reas, " Mi state chiedendo l'impossibile, quel Tesoro e' nascosto e custodito come niente al mondo e credetemi, se metto piede a Tylesia e senza cigni, ci sara' piu' di una persona che vorra' la mia testa servita su un piatto d'argento........ma noi donne sembriamo avere un codice d'onore che si chiama Amore e alla fine per Amore si tenta anche per l'impossibile........cerchero' il precettore e spero che abbia almeno la compiacenza di ascoltarmi...".......diedi un bacio sulla fronte di Reas....sembrava che la morte stesse alitando sul suo viso......avevo poco tempo, Amare due Cavalieri....dovevo essere pazza, mi alzai da terra ed uscii da quella stanza, non volevo vedere null'altro.......volevo uscire, la notte era appena iniziata e se avessi cavalcato senza fermarmi alle prime luci dell'alba sarei arrivata a Tylesia.....scesi nel cortile del vecchio monastero......e senza stupore alcuno...trovai un bellissimo cavallo, era piu' nero della notte stessa.....con una mano strinsi la sua criniera e con l'altra montai in sella...........l'aria era fresca, e questo mi dava il senso dell'immenso piacere dell'odore umido della terra, ripercorsi il tragitto a ritroso.........e come per una strana magia il Cavallo sembrava in sintonia col mio stesso spirito...sembrava volasse....L'Alba..una palla di fuoco che si innalza tra gli alberi, Tylesia spelndida ai primi scoccare di luci.....frenai la corsa del mio amico e rimasi un attimo a guardare la porta della citta'.........dovevo cercare un precettore.....e dove trovarlo ?....il precettore era colui che si occupava dell'insegnamento , ma era anche colui che si occupava degli ordini militari.......bene sarei andata prima nella biblioteca del Palazzo......Messer Cristansen....cosi' aveva detto il Monaco.
Ripresi il mio cammino....ed entrai in citta', sembrava ci fosse uno strano fervore......ma forse ero io che avevo il cuore in tumulto e cosi' arrivai a Palazzo..........scesi da cavallo, ed entrando cercai la biblioteca.......questa era a pian terreno ed era cosi' grande cheprendeva tutta un'ala del palazzo, era grandissima ..alte mura di libri...grandi tavoli in legno intarsiato e sedie con alti schienali....sembrava deserta..sino a quando non sentii cadere un libro..... Ultima modifica di elisabeth : 02-06-2012 alle ore 20.12.42. |
02-06-2012, 18.13.47 | #2267 |
Cittadino di Camelot
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Molti sguardi su di me, il capo si avvicinò spiegandomi erano dei mercanti, ma la cosa mi insospettiva...mercanti? e allora perchè parlano dei nemici di Tylesia, di quel loro capo che si sarebbe arrabbiato se avessero fallito..sospirai, ancora una volta mi ero imbattuta in qualcosa di strano.
"Milord..vi ringrazio per le vostre attenzioni anche se non ci conosciamo quindi mi sorprendo di questo vostro linguaggio" sorrisi rispondendo al loro capo che aveva appena proferito apprezzamenti sulla mia figura "il mio nome è..Altea. E voi come vi chiamate? Ebbene si, conosco Tylesia e vi sono approdata dopo una lunga avventura sul Calars, non sono originaria di quella città." mi sedetti sull'erba, ero stanca, strappai un fiore e ci giocavo tra le mani "Anzi, all'inizio fui portata come prigioniera nel palazzo reale dai Cavalieri del Tulipano ma la regina Destefya fu benevola e ci liberò e cosi fui una sorta di...ospite prigioniera" mostrai loro il fiore. "Vedete questo fiore? E' questo che voglio scoprire, dentro a un giardino inaccessibile si cela un fiore con un qualcosa di magico o celato." Scossi quei pensieri e fissai il capo cercando di carpire qualche smorfia nel suo viso o strano gesto "ma non conosco i suoi nemici..la Lacrima di Cristo, so solo che ci furono diversi incendi a Tylesia, si dice per opera di questi nemici e cosi io...e....un cavaliere..di nome Fyellon partimmo alla ricerca di questi nemici, ma trovammo mille ostacoli e nessuna traccia di questi presunti nemici".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
02-06-2012, 20.40.39 | #2268 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Dove il sole è più cocente, e il mare più limpido..
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Cercando di usare meno forze possibile, barcollando saltai agilmente in groppa al cavallo e mi tenni saldamente alla sua groppa.. C'è l'avrei fatta?
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"And all i want is the taste that your lips allow, my my my , Give me love" |
03-06-2012, 15.03.33 | #2269 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Nibelin
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Io credo che erano stati puniti.....e adesso sono liberi.......devo dire la verità, una tiepida malinconia attraversò il mio cuore; era vero......rischiavo la morte ma non la temevo poichè era per qualcosa di giusto.
Mi guardaì intorno, sorridevo.....e ad un tratto incrociaì lo sguardo di Belfagor: "Ehilà amico mio....come stai? Sembra che non ti veda da un secolo......" dissi. "Ricomincia la corsa per il Longinius....", e scuotendo il capo, Belfagor comprese. Salimmo in sella e porsi la mano a Lilith: "Lilith.....vorresti galoppare insieme a me e Belfagor?"
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
03-06-2012, 23.38.19 | #2270 |
Cittadino di Camelot
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Parsifal mi propose di cavalcare con lui. Presi la sua mano e salii subito sul suo destriero.
Galoppammo insieme per alcune ore, per poi giungere dinnanzi ad una torre circondata da uomini pieni di rabbia; gridavano e agitavano i loro bastoni. Riuscii a comprendere le parole di uno di loro. Volevano uccidere una strega. Scesi da cavallo in un istante e mi diressi tra la folla senza pensare ai miei compagni di viaggio. Cercai di avvicinarmi alla torre spingendo le persone, che imprecavano e si arrabbiavano con me. Mi rivolsi ad un uomo che sembrava meno agitato rispetto agli altri, domandandogli: "Dov'è la donna che volete uccidere?" Nel mio passato avevo assistito numerose volte ad impiccagioni, roghi e lapidazioni di streghe. Erano spesso druidesse come me, ma anche semplici donne che si dedicavano alla magia ed alla guarigione. Nel mio cuore nutrivo un profondo odio per tutti coloro che desideravano la morte di queste persone e fu proprio in quel momento che esso si esternò.
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