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06-11-2014, 19.02.40 | #2331 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard sorrise a quelle parole di Altea.
“Oh, che sciocco...” disse “... i fatti susseguitisi ad Auroria hanno fatto si che mi rivolgessi a voi dandovi del tu... e ciò è poco cortese da parte mia... mi perdonate, Altea?” Rise piano. “Ora direi di andare nella Sala Mensa, visto che tutti ci staranno aspettando per mangiare... e non posso certo dire a tutti che vi siete offerta come dessert di Mezzanotte.” Sarcastico e facendole l'occhiolino. Raggiunsero così gli altri nella mensa. “Lady Altea ci ha preparato una magnifica cena!” Esclamò Miseria. Così il prelibato pasto fu servito in tavola e tutti gustarono l'abilità culinaria di Altea. “Dov'è Clio?” Chiese Cid. “Credo fosse stanca stasera.” Mormorò Guisgard. “Magari mettetele da parte un piatto.” “Si, capitano.” Annuì Champenuan. “Io invece credo che mangerò qualcosa dopo, nella mia cabina...” alzandosi il presunto Taddeide “... ho molto lavoro da fare... ancora i miei complimenti per la cena, Altea.” Ma proprio in quel momento si udì il fischio del vascello. Era il segnale che erano giunti a Licinia. “Chi scenderà a terra con te, Guisgard?” Chiese Irko. “Un paio di volontari.” Rispose il capitano. “Non ci vorrà molto.” Ed il fischio della nave fu udito anche da Clio che era rimasta nella cabina di Guisgard.
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06-11-2014, 19.13.06 | #2332 |
Cittadino di Camelot
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Sorrisi a quella affermazione.."Oh no" dissi convinta "sono io a non avere il coraggio a darti del tu..ma da ora in poi tu puoi chiamarmi Altea e darmi del tu e farò uguale io..d' altronde" dissi baciandogli leggermente la bocca e sussurrando "se sono il tuo dessert di mezzanotte è giusto tra noi vi sia la completa confidenza".
Lo seguii mentre andammo nella sala da pranzo e tutti fecero i soliti complimenti e nel frattempo mi avvicinai pure ad Irko e gli dissi sorridendo.."Ho fatto il meglio..Irko..perchè sia di tuo gradimento, penso tu capisca il motivo". Poi quel fischio...eravamo a Licinia..ecco sfumata la nottata di passione con Guisgard, sospirai. "Io mi offro..Guisgard non puoi lasciarmi qui ovvio" e gli sorrisi.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
06-11-2014, 19.17.23 | #2333 |
Cittadino di Camelot
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Praticamente per il vecchio marinaio...non esistevo...era un passo avanti.......ma la Dama del Lagno l'aveva veduta.......il punto era che in tutta questa bellissima storia.......io mi stavo trovando in una collocazione da me sconosciuta.......La Dama del Lagno era la stessa donna di cui mi parlava Pileo ? Perchè se non era così......io stavo dando di matto......mi veniva voglia di urlare in quel ponte momentaneamente vuoto se non per la presenza mia e dell'anziano marinaio e di chiamare la Dea Diana...chiedendogli che cosa dovevo fare...cosa dovevo cercare........E che diamine....io non avrei mai lasciato la mia Isola.........e Pileo si era defilato........e se avessi chiamato Gedeone ?.....magari avrei preso il volo con lui...e mi avrebbe portata lontana da quel caos......" Bene...descrivetemi la Dama del Lagno...marinaio...che io in questa strana sera possa ascoltare una degna storia...che mi riporti un po' di pace nel cuore..."......
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06-11-2014, 19.33.34 | #2334 |
Disattivato
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Finii in fretta il liquore, ma di Guigard nessuna traccia.
Avevo sempre detestato aspettare.. "Ma dove diavolo si é cacciato?" Tra me e me. Poi udii il fisichio e mi lasciai cadere all'indietro chiudendo gli occhi per la rabbia. Anche i sogni più belli devono cedere il passo al mattino. Mi alzi dopo un attimo e tolsi il vestito che abbandonai sul letto. Dovevo mettere subito quello, pensai con un sorriso, magari sarebbe rimasto. Ma sapevo bene che non avrebbe fatto differenza. Così, indossai di nuovo i miei stretti pantaloni neri, il corpetto, la giubba ed uscii. Passai nella mia cabina e presi il cinturone con la spada e raggiunsi gli altri. Era ora di cena, dovevano essere nella sala mensa. "Che profumino.." Sorrisi entrando "Scendiamo? Ma.. Non è è scortese presentarsi a quest'ora da un'indovina?" Chiesi, per poi rubare al volo un cucchiaio di gnocchi. "Squisiti..." Riempiendo un bicchiere di vino, per poi portarlo alle labbra. |
06-11-2014, 19.46.59 | #2335 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La Santa Caterina raggiunse la sponda Nord-Est del Lagno, dove cominciavano le terre di Licinia.
Il vascello calò le sue ancore, dopo aver trovato riparo in una piccola ansa ben coperta dalla lussureggiante vegetazione di quelle lande. “La cena era ottima, milady.” Disse Irko ad Altea, per poi sorriderle. “Per domani però ho una richiesta da farvi. Un piatto che solo mia madre sa preparare. Così vi metterò alla prova.” Ridendo e sancendo la pace fra loro. In quel momento arrivò Clio. “Almeno siamo sicuri che la troveremo in casa...” Guisgard alla piratessa, per poi fissarla ed avvicinarsi al suo orecchio, in modo che nessuno udisse “... scusami, ma la nave è giunta a Licinia...” “Scelti i volontari, Guisgard?” All'improvviso Ammone, interrompendolo. “Beh, visto si sono proposte le nostre due dame, allora scenderò a terra con loro.” Annuendo il capitano. I tre, così, lasciarono la nave e si incamminarono verso Licinia. Dopo un breve tratto di strada entrarono nell'abitato cittadino. Raggiunsero la piazza principale, dove poco più avanti sorgeva la chiesa di San Nicola. Qui Guisgard chiese dell'indovina ed alcune anziane indirizzarono i tre dove viveva la donna.
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06-11-2014, 19.52.38 | #2336 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“E' difficile a dirsi...” disse il vecchio marinaio ad Elisabeth “... raramente mostra il suo volto... talvolta indossa un lungo velo verde sul capo, altre volte un elmo rossastro... infatti ella ha prerogative guerriere e per questo è legata al casato dei nobili e bellicosi Taddei... vive da qualche parte nel Lagno, forse alla sua fonte, ancora sconosciuta agli uomini, o magari dove le sue acque sono più profonde... il suo palazzo è tutto di marmo di un verde antico, sospeso sotto le acque ed in bilico tra questo mondo e quello degli spiriti... si dice non ami mostrarsi mai col suo vero aspetto e che spesso usi camuffarsi da bambina o da vecchia... gli estremi limiti della vita umana... forse perchè lei vive al di là di tutto ciò che vediamo...”
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06-11-2014, 19.53.06 | #2337 |
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"Giusta osservazione.." A quelle parole di Guisgard, per poi finire il mio vino.
Poi mi si avvicinò e sorrisi a quelle parole sussurrate. "Non preoccuparti.. So cosa vuol dire essere capitano.." Sussurrai piano, voltandomi verso di lui, incrociando così il suo sguardo. "Quale onore.." Risi appena, quando disse che sarebbe sceso con noi due. Così raggiungemmo il paese, e chiedemmo indicazioni per la dimora della donna. "Speriamo abbia le risposte che cerchi.." Dissi sorridendo a Guisgard, quando ormai eravamo prossimi all'abitazione. |
06-11-2014, 19.58.46 | #2338 |
Cittadino di Camelot
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Sorrisi ad Irko.."E' una sfida..nessuno cucina meglio delle proprie madri..ne parleremo domani..forse".
Arrivò Clio e pure lei era pronta per scendere...e cosi ci avviammo verso la casa della indovina, non chiesi nulla a Guisgard su cosa volesse sapere..era strano per un cattolico come lui, ma pure io mi ero affidata a Madama Sibille molte volte. Rimasi vicino a lui finchè giungemmo a Licinia vicino la chiesa di San Nicola. Guisgard parlò con delle anziane e loro indicarono la abitazione della indovina e lo guardai.."Guisgard...lo sai vero? Devi accettare ogni cosa ti dica..bella o brutta..e poi sta a te interpretarle..ma non esserne influenzato". Con un gesto repentino toccai il corsetto ricamato del vestito e sentii l' amuleto a forma di rosa con rubino datomi da Madama Sibille augurandomi tutto andasse per il meglio.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
06-11-2014, 20.11.32 | #2339 |
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Rimasi in silenzio ad ascoltare il vecchio marinaio.......e mi parlo' di Lei....Talvolta Madre...Talvolta Guerriera.......il suo magnifico palazzo...giaceva sotto quell'acqua che poteva condurre alla vita o alla morte.........mi piegai sulle ginocchia per poi sedermi sul ponte.........Si..ma io con Lei che cosa avevo in comune........La vista oltre il Velo.......il Velo che celava il destino degli uomini......." Dimmi Vecchio.........per una donna ...... che ha reso la sua anima androgina ed e' solo questo che le fa concepire quel che sarà il destino degli uomini....tu che parte hai in tutto questo .....".........guardavo lontano...ma non vedevo nulla....mi sembrava di aver perso quello che era la mia vita prima.....ero io che avevo perso la memoria....
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06-11-2014, 20.20.04 | #2340 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard sorrise a Clio e poi annuì alle parole di Altea.
I tre, giunsero davanti ad un stretto vicoletto, lo imboccarono, fino ad attraversarlo tutto, ritrovandosi prossimi ad un lungo cortile. Entrarono e videro una porta aperta sulla destra. Si udiva il rumore di un telaio. Il presunto Taddeide allora si avvicinò all'uscio e bussò contro il legno della porta. “Venite pure avanti...” disse una voce di donna. I tre entrarono, ritrovandosi in un piccolo vestibolo, dalle cui pareti pendevano immagini di Cristo, della Vergine col Bambino e dei Santi. Una donna stava seduta a filare. Aveva capelli di un vago chiarore e mossi, il viso dai limpidi lineamenti, due vivi occhi chiari ed un sorriso accogliente. “Perdonate se giungiamo a disturbarvi...” mormorò Guisgard. “Non temete...” sorridendo la donna “... piuttosto sono io che mi scuso per accogliervi così, mentre lavoro. Ma devo preparare alcune camicie da consegnare domattina. Ora, vi prego, sedetevi. Mi farete compagnia.” “Penso immaginiate il motivo della nostra presenza qui...” fece il presunto duca. La donna annuì, ridendo appena. “In tutta Capomazda le vostre doti di indovina dei sogni sono riconosciute da tutti.” Continuò Guisgard. “I sogni” fissandolo la donna “sono messaggi. Mia nonna aveva il dono di interpretarli ed insegnò a me a fare altrettanto. Ma non per tutti i sogni hanno lo stesso impatto. Alcuni sognano cose che poi non si avverano.” “Invece” disse Guisgard “a me i sogni non mentono mai.” “Allora raccontami ciò che hai sognato.” Mormorò la donna. “Sognai” cominciò a narrare il presunto Taddeide “giorni fa... dovevo partire e per farlo mi occorreva un cavallo... ma non uno qualsiasi... un cavallo bianco che in verità non ho mai veduto... lo cercavo, ma non c'era... rammento che nel sogno vi era molta gente e persino un defunto... un uomo buono e nobile d'animo che conobbi da piccolo... trovai infine quel cavallo... era in una strada buia, intrappolato in una selva scura... ma il suo colore bianco risplendeva nell'oscurità, dandomi la possibilità di vederlo... cominciai a dirigermi verso il cavallo, ma una donna, moglie del defunto, cercava di trattenermi... io però sapevo bene la strada e come raggiungere quel cavallo... e mi svegliai...”
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