27-02-2013, 17.13.54 | #231 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quelle parole di Clio, l'Arconte Meccanico annuì.
“Ero certo” disse “della vostra saggezza. Non abbiate timore, il Fiore è sbocciato proprio dove troverete ciò che cercate da tempo. Naturalmente il vostro amico verrà con voi. Nessuno qui ha intenzione di imporvi o vietarvi nulla.” In quel momento entrò un servitore e chiese a Clio di seguirlo. “Presto riceverete un mio messo” fissandola l'Arconte “che vi rivelerà il luogo in cui si trova ciò che cercate. Vi auguro un felice soggiorno a Sant'Agata di Gothia.” E il servo la condusse via. Attraversarono così un lungo criptoportico, fino a raggiungere una parte del cortile. Qui, accanto ad alcune armi affisse per esposizione, Clio ritrovò Lucius. “Clio!” Vedendola questi. “Dove sei stata? Tutto bene? Dopo essermi messo quella fascia sugli occhi qualcuno mi ha condotto qui nel cortile. E qui ti ho aspettata.” In quel momento i due giovani videro il ponte levatoio abbassato. Da fuori provenivano voci festanti, musica e canti. Come se ci fosse una festa. Ora potevano finalmente lasciare il castello.
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27-02-2013, 17.20.40 | #232 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quelle parole di Parsifal i contadini esultarono.
“Grazie, cavaliere...” disse uno di loro. E tutti e quattro si inginocchiarono commossi davanti a lui. “Vi informeremo su tutto ciò che vi occorre sapere su quei banditi.” Fece un altro di quelli. “E appena vorrete partiremo per il nostro villaggio. Così, conosciuti tutti i fatti, potrete assoldare altri cavalieri per combattere quei dannati.” “Si, perchè vi occorrono altri uomini...” fissandolo un terzo contadino “... sono una banda e sono tutti armati, mentre noi invece siamo solo poveri contadini del tutto inesperti in fatto di armi e battaglie...” “Diteci voi quando vi è comodo partire.” Aggiunse il quarto contadino.
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27-02-2013, 17.31.48 | #233 |
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A quelle parole di Altea, Vivian restò molto sorpresa.
“Un Fiore...” disse “... un Fiore? Ma qui ci sono tanti fiori! E molti altri sbocceranno con l'arrivo della prossima Primavera! Che senso ha cercare un semplice Fiore in terre forse anche lontane?” Ma proprio in quel momento le due si accorsero che il ponte levatoio del castello era abbassato. Da fuori si udivano voci di gente felice, che cantava e danzava. Era chiaro che in città ci fosse una grande festa. E loro erano ora finalmente libere di lasciare il maniero. Così, uscirono da quel luogo e subito videro un meraviglioso spettacolo. La città, sull'altra sponda del fiume, appariva animata da una grande festa, dove tutti si divertivano. Dai palazzi e dalle torri sventolavano stendardi e bandiere che raffiguravano una mela di un rosso giallognolo. Poco distante da loro due vi era un contadino. “Perdonate...” avvicinandosi a lui Vivian “... potete dirci cosa si festeggia in città?” “E' la Festa delle Mele.” Rispose quello. “Per festeggiare l'ultimo raccolto della Mela dell'Orco, un tipo di mela che cresce solo qui. E' una mela unica anche per il suo sapore. Tutte le altre mele al suo confronto sono poco più che frutti acerbi.” E rise di gusto.
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27-02-2013, 17.42.59 | #234 |
Cittadino di Camelot
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E cosi ci trovammo nella città in piena festa, la gente era allegra e ovunque vi erano stendardi e bandiere, quando Vivian fermò un contadino il quale ci confermò che si festeggiava proprio la Festa delle Mele.
Ascoltai incuriosita le sue parole..."Ma dunque messere perchè festeggiare se tutte le altre mele sono acerbe e amare e solo una in assoluto è la più buona, è un controsenso questo" mi accorsi dello sguardo di Vivian su di me perplesso..ma non ricambiai..come poteva pensare che tutti i Fiori fossero uguali..certo come tutte le mele non erano uguali, e nella vita stessa ogni cosa o ogni persona per qualcuno di noi era più speciale e particolare di altre. "Mah.." continuai "incuriosita...esiste questa mela raccolta dall' Orco e si può assaggiare?O è solo una leggenda?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
27-02-2013, 19.23.16 | #235 |
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Seguii il servitore senza dire una parola. Questi, mi condusse da Lucius.
Non sapevo che cosa raccontargli del mio incontro con l'arconte, sapevo che si sarebbe preoccupato, e volevo evitarlo. D'altra parte, non potevo nemmeno nascondergli ciò che era successo, lo volevo al mio fianco. "..ho visto l'arconte.." Dissi poi, mentre mi avvicinavo per salutarlo "...ha mantenuto la parola... Mi donerà ciò che mi ha promesso... Tra poco un messo mi comunicherà la località in cui troverò ciò che cerco..." Alzai lo sguardo, incontrando gli occhi chiari di Lucius "..in cambio vuole che riporti un fiore a Sant'Agata di Gothia.. Un fiore che sboccerà laddove mi recherò, dove troverò ciò che cerco..". Cercai di studiare l'espressione del mio amico. Gli presi le mani tra le mie "...ah, ma non andrò in nessun posto senza di te, sono stata chiarissima su questo punto..." Sorrisi "...beh, ora siamo liberi di andare dove ci pare... Cosa ti piacerebbe fare in città?". Non parlavo per cortesia, volevo davvero esaudire un desiderio di Lucius, mi aveva accompagnata senza battere ciglio, e volevo davvero vederlo sereno e felice. |
27-02-2013, 19.55.07 | #236 |
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Non esitai ad avvicinarmi ancora di piu' per leggere il contenuto di quel libro...come diceva la Dama pagine bianche, candide come la neve.....potevpo scrivere sul di un libro quello che era il mio desiderio ?.....".....Sapete che non fa parte della mia religione scrivere su pagine bianche pensando che tutto diventi realta'.....ma la disperazione o l'odio o l'amore trovano vie traverse per trasformarsi in un unica cosa......sia....scrivero' "......Elina mi sorrise, lei sola sapeva.......e cosi' scrissi.........Desidero riveder l'Amor mio perche' lui stesso possa dirmi i nomi di chi lo ha ucciso con l'inganno.......Questo scrissi e restituii il tutto alla Dama......" La pazzia ha strane forme e questa mi ha resa cieca.....non si scrive su di un libro il dolore che si ha nel cuore......ma a me da la forza per vivere".....
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27-02-2013, 20.37.39 | #237 |
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A quell'ordine di Talia, uno dei soldati corse a chiamare il Maestro George.
Nel frattempo, in una delle torri della fortezza, la più alta ed inaccessibile, in una stanza semibuia si trovavano due figure. “Allora...” disse il Maestro alla donna che era accanto a lui “... cos'altro hai avvertito? L'oracolo ti ha parlato?” “No, maestro...” mormorò la donna “... non riesco a percepire niente... l'oracolo tace ancora...” “Non abbiamo molto tempo...” pensieroso il Maestro “... dobbiamo conoscere il nome di quel luogo... conoscere dove è sbocciato il Fiore...” La donna lo fissò in silenzio. Ad un tratto qualcuno bussò alla porta. E sulla soglia, un attimo dopo, apparve un uomo. “Come osi giungere qui” voltandosi verso di lui il Maestro “senza farti annunciare? Sai che non voglio nessuno qui.” “Perdonate...” disse l'Arconte Meccanico “... la principessa ha chiesto di voi...” “Sei stato al castello?” “Si.” Rispose l'Arconte. “Ebbene?” “Tre dei nostri ospiti hanno accettato.” “Dunque cercheranno il Fiore...” “Si, Maestro.” Annuì l'Arconte. “In cambio dei loro più grandi desideri.” “E questa è l'unica assicurazione che ti hanno offerto?” “Non basta?” “Ovvio di no.” Scuotendo il capo il Maestro. “Gli uomini fanno le cose solo per due motivi... per il proprio tornaconto o per paura. E a noi occorrono entrambe queste queste garanzie. Sono giunti soli qui?” “Le tre donne sono accompagnate da un amico, da una compagna e da una servitrice. L'uomo invece è giunto qui da solo.” “Bene.” Annuì George. “Isolde, continua ad interrogare l'oracolo.” Voltandosi poi verso la donna. “Si, Maestro.” “Avanti, conducimi dalla ragazza.” Rivolgendosi poi all'Arconte. Poco dopo, il Maestro e l'Arconte raggiunsero la Sala delle Udienze. “Avete chiesto di me, altezza?” Mostrando un lieve inchino il Maestro a Talia.
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27-02-2013, 21.05.04 | #238 |
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“Un Fiore...” disse Lucius a Clio con l'aria perplessa “... un Fiore vale dunque tanto? E perchè poi devi essere tu a portargli quel Fiore? Dicono che l'Arconte Meccanico sia un condottiero invincibile... ha dunque bisogno di una ragazza per avere ciò che per lui sembra così importante? Mi sembra tutto così strano...”
Ma quei pensieri volarono via subito, appena Clio prese le sue mani, chiedendogli cosa fare ora in città. E la città era tutta in festa. La Festa delle Mele aveva colorato e profumato ogni angolo di Sant'Agata di Gothia. Inoltre sembrava riscuotere grande interesse il carrozzone del misterioso Chevalier de Lys, che attraversava le strade cittadine seguito da una fila chiassosa di ragazzini incuriositi. “Accorrete, gente!” Gridava una voce dal carrozzone. “Accorrete a vedere l'incredibile spettacolo del misterioso Chevalier de Lys! Gli ultimi biglietti sono ancora in vendita!” Ma in città vi era un altro avvenimento che sembrava attirare l'attenzione generale. Il Torneo proclamato per la Quaresima. Ed infatti già i primi cavalieri erano giunti a Sant'Agata di Gothia. “Guarda, Clio!” Indicò Lucius. “Quelli sono veri cavalieri! Andiamo a vederli da vicino!”
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27-02-2013, 21.48.07 | #239 |
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Il contadino rise a quelle parole di Altea.
“Certo, milady.” Disse. “Ovunque in città ci sono oggi quelle mele. Sui banchetti, nei chioschi e così via. Assaggiatela, così voi stessa proverete la bontà di quella mela. Quanto alla leggenda... beh, si narra che un orco malvagio coltivava delle squisite mele nel suo giardino, impedendo a tutti gli altri di coglierle. Un giorno, la moglie di un valoroso eroe espresse il desiderio di assaggiarne una. Ed essendo la donna in dolce attesa, l'eroe non le negò questo desiderio. Così partì alla volta del castello dell'orco. Lo sfidò, lo uccise e raccolse tutte le mele, per poi portarle alla sua amata. E siccome erano straordinariamente buone, si decise di coltivarle in tutte le campagne della regione.” Sorrise. “In verità, secondo la leggenda l'eroe era di Capomazda, perchè solo i Capomazdesi sfiderebbero un terribile orco pur di non negare qualcosa alle loro amate. Infatti si definiscono non solo i più valorosi, ma anche i più romantici fra tutti gli uomini. Ma il nuovo governo non ama molto i Capomazdesi, dunque questa parte della leggenda viene taciuta.” La città era davvero in festa e ovunque la gente si divertiva. Sui vari banchi c'erano tantissime leccornie e tutte prodotte con quel tipo di mela. C'erano mele mature in grandi cesti, poi focacce, torte, biscotti, budini. E ancora mele fritte, agrodolci, tostate e persino aromatizzate e conservate in grossi barattoli di vetro. Si potevano vedere naturalmente vari succhi, fatti solo con mele o aggiungendo queste ad altri tipi di frutta. E in quel chiassoso e festante gremire, ad un tratto un carro attraversò la strada. Era pittoresco e grottesco, fatto di legno e cartapesta. “Accorrete!” Gridò una voce da quel carro. “Accorrete al meraviglioso spettacolo dello straordinario Chevalier de Lys! Accorrete gente! Sono in vendita gli ultimi biglietti!” “Altea!” Raggiante Vivian. “E' lui! E' Lui! E' il suo spettacolo!”
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27-02-2013, 22.12.55 | #240 |
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Mi lasciai trascinare da Lucius tra la folla festosa, com'era bello passeggiare, come due ragazzini spensierati tra bancarelle, chioschi e gente vestita a festa.
Ridemmo come non facevamo da tanto e ci lasciammo contagiare da quell'atmosfera così gioiosa. Fui distratta per un momento dall'annuncio di uno spettacolo, ma Lucius fece volgere la mia attenzione su tutt'altro avvenimento. Cavalieri! Dei veri cavalieri! Seguii il mio amico volentieri, ci avvicinammo ad uno spiazzo dove alcuni cavalieri si stavano riunendo. "..A quanto pare ci sarà un torneo.. " dissi guardandomi attorno con occhi accesi "...un vero Torneo..ti piacerebbe assistere? Oh, sono certa che sarebbe emozionante.. chissà quando si terrà.." risi "guarda che un giorno voglio vederti non partecipare ma vincere ad un torneo come questo..". Mi guardavo intorno, incapace di credere a tutto ciò che mi stava accadendo. La preoccupazione sopita se ne andò definitivamente e fui ben lieta di essere partita, non rimpiansi la mia casa nemmeno per un momento. Anzi, tra quella vita pulsante intorno a me, mi pentii di essermi chiusa così tanto in me stessa negli ultimi tempi. Ma ora è tutto diverso.. Mi avvicinai ad una donna dall'aspetto gentile che mi era passata accanto "...Perdonate Milady.." dissi cercando di attirare la sua attenzione ".. siamo giunti da poco in città e.. beh mi chiedevo... sapete nulla di questo Torneo? Sapete quando si svolgerà o per quale motivo?" con un sorriso. |
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