10-04-2011, 23.36.25 | #241 |
Cittadino di Camelot
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Imparare come si fa a corteggiare una donna??? Ma sono tutti matti in questo posto???
Morrigan quasi si sentì disarmata dal candore con cui il giovane cavaliere le aveva risposto, e la sua irritazione un po' si placò. "Be'," sbottò a quel punto "fareste meglio a scegliervi un maestro migliore, allora!" Quindi, con passo deciso, si diresse verso August. Era furente. I neri capelli le si attorcigliavano attorno al collo e gli occhi le brillavano ancora per il dispetto che le avevano causato le parole di Finiwell. "Capitano," disse, rivolgendosi a lui con voce ferma"non mi occorre nessuna locanda! Trovatemi un angolo qualsiasi negli alloggi dei cavalieri. Se volete che combatta per voi, questi vostri damerini che chiamate soldati faranno meglio ad imparare subito con chi hanno a che fare!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
11-04-2011, 02.12.20 | #242 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Capomazda è nella morsa di una terribile guerra, messere." Disse il messo dell'abate a Hastatus. "Dopo la morte dell'Arciduca Rauger, uno dei suoi baroni, sir Cimarow, ha invaso gli altri feudi del ducato e proclamato caduto il potere dei Taddei, i signori di queste terre. Ora si attende la nomina ad Arciduca dell'unico discendente di lord Rauger, sua signoria Icarius de Taddei. Il giovane rampollo però sembra scomparso dopo una battuta di caccia... come vedete, cavaliere, il ducato è nel caos!"
"Sorella!" Chiamò Gervan togliendosi l'elmo e fissando Llamrei. "Il mio volto, come la mia lealtà, è al servizio del mio signore e di Capomazda. Andremo in tre al monastero delle Agostiniane, senza bisogno di gerarchie. Cavaliere..." rivolgendosi poi a Hastatus "... ora che conoscete i drammatici avvenimenti che attanagliano queste terre... cosa avete deciso? Verrete con noi al monastero per recuperare quel prezioso codice?"
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11-04-2011, 02.33.27 | #243 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard scoppiò in una sonora risata a quella scena ed alle parole di Morrigan.
Mostrò poi a tutti un bell'inchino. “Ora mi ritiro, amici miei!” E si diresse verso gli alloggi dei cavalieri continuando a ridere. “Che mi venga un accidente!” Esclamò Finiwell nel vedere il suo mantello nel fango. “Tre Taddei d’argento mi è costato questo mantello! Ed ora è nel fango!” Lo tirò su e furente si voltò verso Morrigan: “Avete bisogno di una bella lezione, voi! E giuro sul mio onore che l’avrete!” Fissò poi Cavaliere25: “Ti ho mostrato come si corteggia una donna, ragazzo mio… ma non ti ho detto una cosa importante… le donne, devi sapere, si dividono in due categorie… quelle da trattare con un fiore… e quelle da trattare invece con una spada!” Si voltò verso Morrigan: “Domattina, prima di ripartire per quel maledettissimo Gorgo del Lagno, quando ci sarà abbastanza luce per riuscire a distinguere bene i vostri bellissimi occhi dalla vostra letale lingua biforcuta! Ci ritroveremo dietro al Buonvento all’alba! Per un duello, mia cara!”
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11-04-2011, 02.44.31 | #244 |
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Morrigan, sentendo le parole di Finiwell, subito si girò a guardare quel cavaliere e sorrise.
"In fede, signore, le prime parole sensate che odo dalla vostra bocca!" Gli fece un profondo inchino, tanto più marcato in quanto voleva essere ironico. "Dietro al Buonvento allora... e per questa unica occasione, vi dirò che non vedo l'ora di rivedervi!" Quindi si girò e corse via, verso gli alloggi che August aveva prima indicato loro. Appena in tempo per scorgere Guisgard che vi si recava. Lo fermò, predendolo per un braccio. "Quello sciocco spadaccino, non avendo di meglio da fare che aprire bocca e darle fiato, mi ha sfidato a duello, domani sul far del giorno..." Disse tutto questo d'un fiato, poi, come rendendosi conto di averlo preso di certo alla sprovvista con quell'atteggiamento irruente, mollò la stretta dal suo braccio e concluse con maggiore calma: "Non ho che voi qui che conosco almeno un po', e ho bisogno di un padrino... verreste con me, messere?"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 11-04-2011 alle ore 04.15.55. |
11-04-2011, 03.02.31 | #245 |
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“Un padrino? Beh, devo dire che le donne che ho conosciuto mi hanno chiesto molte cose… ma mai quella di far loro da padrino in un duello!” Disse Guisgard sorridendo. “E chissà che non sia un’esperienza divertente…”
Si voltò per riprendere il suo cammino ed aggiunse: “Però non vi prometto nulla, milady! Vedete, non amo svegliarmi troppo presto al mattino… facciamo così… se dovessi cadere giù dal letto, farò il pensiero di presentarmi al vostro appuntamento… buonanotte, mia signora!” E rise di gusto.
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11-04-2011, 03.23.01 | #246 |
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“Le torri di Capomazda… sono talmente alte che è quasi possibile toccare il Cielo...” disse il ragazzino dagli azzurri e dai capelli ricci e biondissimi.
Si voltò poi verso Melisendra e sorrise. “Sono mancato qui da troppo tempo…” continuò voltandosi di nuovo a fissare la sterminata campagna che appariva come incantata “… eppure mio Padre mi ha dato potere su queste terre…” Il vento gli soffiava tra i capelli e per un istante chiuse gli occhi, come assorto da lontani pensieri. “Nostro Signore Ha patito le sofferenze degli uomini per poter comprendere i loro bisogni…” aggiunse riaprendo gli occhi “… anche gli Angeli che custodiscono gli uomini soffrono dei loro stessi tormenti, proprio per essere loro più vicini… e così a me venne tolta la sposa, proprio per comprendere i dolori che può patire il cuore...” In quel momento una voce attirò l'attenzione di Melisendra. Proveniva dal giardino del palazzo ed era di una donna. Intonava una canzone, una specie di filastrocca per bambini. “Non hai la gioia nel cuore, amore mio?” Chiese all’improvviso fissando nel vuoto. “Perché non mi rispondi? Ti prego… dimmi che ti faccio battere il cuore… dimmi che mi ami...” Ma, ad un tratto, cambiò espressione. Si ritrasse di alcuni passi, mentre fissava sempre nel medesimo punto. “Ma tu non sei Ardeliano…” mormorò spaventata “… chi sei? Non ti conosco! Vattene! Non avvicinarti!” Corse allora via, verso il palazzo. Aveva quasi raggiunto la porta d’ingresso, quando un pianto la fermò. Era un bambino che piangeva nel bel mezzo del giardino. “No! Lascialo!” Gridò tornando verso il cortile. “Non guardare…” disse il fanciullo dai riccioli d’oro a Melisendra. In quel momento dal giardino si udì un grido di disumano dolore. Gli occhi di Melisendra si aprirono all’improvviso. C’era buio e silenzio attorno al lei. Un silenzio solo a tratti squarciato dal soffio del vento che si era alzato sulla campagna. La stanza dell’incantatrice era dunque buia e silenziosa. E nel buio sembravano quasi prendere forma le misteriose figure che le erano apparse nel sogno appena fatto.
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11-04-2011, 03.50.44 | #247 |
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Morrigan restò a fissarlo per qualche istante mentre si allontanava. Per un istante pensò che avrebbe dovuto offenderla, quella sua sufficienza verso una cortese richiesta... ma l'istante dopo si accorse di non provare nulla di simile. Perchè, si chiese, quell'uomo avrebbe dovuto aiutarla? In fondo, non si conoscevano che da un giorno! Qualunque cosa avesse scelto di fare, la mattina successiva, non avrebbe mai potuto biasimarlo.
Senza dare alcun peso alle occhiate stupite degli uomini che incontrava nel suo cammino, entrò negli alloggi, trovò una branda piuttosto isolata, si avvolse nel mantello e, girando le spalle ai suoi futuri compagni d'arme, Morrigan si addormentò. In fondo, non aveva altro tempo da perdere in schiocchezze... aveva un duello da fare all'alba, lei! L'alba giunse infine a tingere il cielo di un lieve violetto, che già scolorava in una rosa più lieve. L'aria era fresca, perchè la stagione primaverile era appena al principio. Morrigan si era fatta indicare da uno scudiero il luogo che Finiwell aveva scelto per il duello, e, una volta che ebbe assicurato Samsagra al suo fianco, lo raggiunse rapidamente... chissà se Guisgard sarebbe venuto... non aveva timore alcuno di affrontare Finiwell in duello... sicuramente era un buon spadaccino, ma era borioso e troppo sicuro di sè, e questo per lui poteva essere uno svantaggio... tuttavia sapere di avere un secondo al suo fianco le avrebbe fatto indubbiamente piacere... ma di certo non poteva davvero fare a affidamento su questo... Samsagra, andiamo... io e te, com'è sempre stato dall'inizio di questo viaggio... io e te non abbiamo paura di nulla!
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11-04-2011, 04.07.37 | #248 |
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“Cos’hai? Sento da qui i mille e più pensieri che frullano in quella tua testolina! Disse Pasuan accarezzandole la fronte con un dito. “Forse non ti sei ancora ripresa del tutto dalla brutta esperienza alla capanna con quei tre marrani…” aggiunse facendosi serio “… o magari sei un pochino stanca… cosa devo fare per avere la certezza di ritrovarti qui al mio ritorno? Senza correre il rischio di vederti svenuta in qualche angolo del palazzo?”
La fissò e sorrise. “Guarda che spettacolo, piccola mia…” indicandole l’aurora che annunciava il nuovo giorno “… è meraviglioso, non trovi?” Dafne stava davanti a lui, con la schiena sul suo petto. I capelli di lei, mossi dal vento che giungeva dalla finestra aperta, andavano ad accarezzare il volto di lui, lasciando sulla sua pelle il suo dolce profumo di Primavera. Ad un tratto le braccia di Pasuan avvolsero Dafne, stringendola ancor di più al suo petto. “Io non ti lascio sola…” sospirò dopo aver udito la canzone accennata da lei “… non ti lascerò… e ti proteggerò... sempre...”
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11-04-2011, 05.21.14 | #249 |
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L’alba giunse presto.
L’aria era pulita e l’orizzonte si presentava limpido, battuto com’era dal fresco vento che sembrava essere nato dal seno della terra stessa. Finiwell prese la sua spada e poi si rivolse a Cavaliere25: “Ragazzo, io inizierò ad andare verso il Buonvento… tu cerca un po’ in giro dove si è cacciato quel tiratardi di Pasuan. Prova a controllare nella locanda, oppure chiedi ai soldati che montano la guardia presso le mura. E quando avrai trovato quel tizzone d’Inferno raggiungetemi sul luogo del duello. Vai, ragazzo... ci ritroveremo là.” E poco dopo Finiwell raggiunse il posto chiamato Buonvento. Si trattava di un antico complesso commerciale, formato da una strada ed una fabbrica. In tempi antichi il complesso era molto attivo, per poi finire pian piano in disuso. Ed era l'ideale per ospitare un duello, essendo distante ed isolato dal centro abitato.
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11-04-2011, 12.02.24 | #250 |
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Segui gli ordini dati mi avviai alla locanda arrivato dopo poco entrai e mi avvicinai al bancone e dissi oste avrei da chiedervi una cosa avete visto per caso la guardia di nome Pasuan domandai gentilmente e aspettai una sua risposta mentre mi guardai intorno
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fabrizio |
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