29-10-2015, 03.52.18 | #241 |
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Bravo con le parole era bravo, non c'erano dubbi in merito, parlava con disinvoltura e naturalezza, mentre ricavava piccole poesie spontanee dall'intreccio delle sue parole. In un certo senso questa dote mi affascinava perché era qualcosa di totalmente nuovo per me.
Quando ero ancora la principessa Dacey non mi era mai permesso di parlare con un uomo da sola ora invece qualcuno forse si sarebbe stupito del contrario. <<Sapete di certo come parlare per convincere qualcuno ma badate bene, intendo seguirvi semplicemente però avevo già intenzione di andare a vedere la Luna una volta uscita di qui>> lo guardai chiedendomi se avesse capito che stavo mentendo, << e guai a voi se avete qualche pessima intenzione, perché allora lì si che non mi farò problemi a darvi delle botte>> continuai in riferimento alle sue frasi precedenti, osservandolo tutta seria, seria, per fargli comprendere che non scherzavo affatto. <<Vogliamo andare?>> alzandomi e sistemando un po' la gonna prima di dirigermi verso l'uscita della taverna.
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29-10-2015, 03.52.38 | #242 |
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"Lo penso anch'io, ma dubito che ci dirá tutto adesso" rivolta al medico.
Non era molto su cui basarci, ma avremmo aspettato.
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29-10-2015, 03.55.22 | #243 |
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“Oh, certo, tenente.” Disse Zac sedendosi al tavolo di Clio. “In effetti una celebrità come miss Gaynor nessuno si aspetta di trovarla in un posto come questo.” Sorrise. E voi invece? Sempre schiva e solitaria? Eh, chissà se qualcuno svelerà mai il mistero che racchiudete dentro di voi. Ogni legionario si dice ne custodisca uno. Qualcuno per fuggire da un passato criminale, qualcun altro per dimenticare una donna e qualcun altro ancora per rifarsi una vita.” Guardandola. “Ho sentito che siete uscita in missione poco fa. Eh, cosa darei per fotografare una battaglia aerea. Sapete cosa mi incuriosisce? O forse dovrei dire cosa mi ossessiona. Fotografare un caccia Valchiria. Magari mentre attacca. Dicono sono velocissimi.” Entusiasta. “Cosa si prova a vederne uno mentre ti punta?”
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29-10-2015, 04.10.49 | #244 |
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Guisgard sorrise a quelle parole di Dacey.
“Guardare la Luna da soli” alzandosi e spostando la sedia alla ragazza per farle fare altrettanto “mette tristezza, sapete?” Rise appena. “E comunque correrò il rischio di buscarle da voi pur di avere la vostra compagnia stasera.” Ed uscirono insieme dalla taverna. “Per Bacco!” Esclamò Leones vedendoli andare via insieme. “E' riuscito a convincerla ad uscire con lui! Quell'uomo è un portento!” “Infatti mi chiedo chi sia davvero...” mormorò Fines “... più che un militare a me sembra un divo del cinema.” “L'importante è che convinca quella ragazza ad aiutarci.” Fece Leones. “Non corriamo troppo...” Poeh “... ingannare la Gran Baronessa non sarà facile...” Intanto Guisgard e Dacey erano usciti a passeggiare per le stradine di Evangelia. “Mi chiedevate del mio nome...” fece lui “... mi chiamo Guisgard... volete sapere altro? La storia della mia vita per qualcuno è molto avvincente e vi confesso che parlare di me è ciò che più amo fare. Ma in verità mi interessa di più sapere di voi. Perchè non cominciate col dirmi il vostro nome?”
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29-10-2015, 04.14.44 | #245 |
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Sorrisi appena a quelle parole, finendo la mia birra, e facendo cenno ad Armand di portarmene un'altra, anzi due, una per il fotografo.
"No di solito non sono solitaria.." mostrando il tavolo vuoto "Ma stasera i miei ragazzi hanno altro a cui pensare.." osservandoli con un sorrisetto divertito e irriverente mentre si pavoneggiavano con la bellissima diva. "E direi che ne hanno ragione.." guardando poi il fotografo "Vedete, qui tutto ha un valore particolare, perché proprio qui, a bere con noi c'è la signora morte.. e tutti quei ragazzi le fanno una corte spietata.." con un sorriso indecifrabile. "Io? Beh, io ho sposato questa vita, sapendo a cosa rinunciavo.. ma sapendo anche che non sarei riuscita a starmene con le mani in mano.. Evangelia è l'ultimo baluardo di civiltà, e noi gli ultimi pazzi disposti a morire per lei.." osservando con lo sguardo un punto lontano nella stanza. Certo non sarei stata lì a raccontare i fatti miei a quel fotografo. Non che la mia storia fosse un segreto. O un mistero, come diceva lui. Poi quelle parole sulla missione. Lo guardai di traverso, vagamente divertita. "Potrebbe essere la vostra ultima foto.." scuotendo la testa, poi restai colpita da quella domanda. "Cosa si prova?" strabuzzando gli occhi "Paura.." dissi dapprima, per poi sorridere "E poi esaltazione, adrenalina pura..." sorrisi "Mille emozioni in un solo unico e decisivo istante.." mentre i miei occhi si accendevano al ricordo degli epici duelli aerei in cui avevo ingaggiato battaglia con un caccia valchiria. "Ma vi assicuro che è decisamente più appagante vederlo precipitare.." sorridendo "E ditemi, avete mai volato?". Ultima modifica di Clio : 29-10-2015 alle ore 04.30.00. |
29-10-2015, 04.20.58 | #246 |
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Seguii quindi l'uomo al di fuori, camminando insieme a lui per le viette della cittadina. Alzai gli occhi al cielo, effettivamente la luna c'era ed era molto bella, grande e luminosa.
<<Davvero un degno spettacolo...>> mormorai rapita per poi tornare a concentrarmi sull'uomo. Subito una parola mi venne in mente per descriverlo: "egocentrico" ma comunque, per quanto amasse parlare di se era chiaramente più interessato a me e alla mia storia. Già la mia storia, era giunto il momento di dar libero sfogo alla mia fantasia. Innanzitutto sul nome. <<Mi chiamo Diana >> dissi prontamente, usando la luna come ispirazione e unendola alla mia grande passione per la mitologia classica, << sono una cameriera, lavoravo per una famiglia molto facoltosa... Non ho una vita avventurosa come suppongo sia la vostra...>>
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29-10-2015, 04.51.09 | #247 |
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Fermer annuì a Gwen.
“Si, ora lo lasceremo riposare.” Disse il giovane medico militare. Prese allora il bambino e lo portò in uno dei lettini. “E' tardi, Gwen...” rivolto alla ragazza “... andate pure a dormire. Resterò io accanto al piccolo stanotte. Se avete fame in dispensa ci sono dei panini e del succo di frutta. Vi auguro una serena notte.” Sorridendole.
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29-10-2015, 04.53.02 | #248 |
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“Volare...” disse Zac a Clio “... in verità no, se intendete su un aereo... ho fatto qualche fotografia dall'alto, salendo su una mongolfiera... ma solo brevi voli... io non potrei mai essere un soldato... non riuscirei ad uccidere qualcuno... voi parlate della morte come fosse qualcosa in grado di inebriare... forse i legionari sono dei folli, o forse degli eroi... chissà, non sta a me dirlo... magari lo scoprirò guardando le foto che scatterò.” Sorridendo. Ad un tratto arrivò qualcuno che si sedette con loro.
“Il mio regno...” fece Tesua “... il mio regno per un bicchiere di vino...” guardò Clio e poi il capannello di soldati attorno a Goz e a Gaynor “... c'è vita stasera noto...” tornando a fissare il bel tenente biondo “... meglio così, visto nei prossimi giorni ci sarà da lavorare e con ogni probabilità anche da annoiarsi... è appena giunta una comunicazione dal Comando Centrale ella Legione... a breve arriveranno nuove reclute... che barba... gente da addestrare... mi chiedo se al Comando sanno che qui al fronte serve gente già pronta... non mi illudo neanche che fra quei cadetti ci sia almeno uno in grado di volare e sparare allo stesso tempo...” chiamando con un cenno Armand per farsi portare del vino. “Reclute?” Zac. “Sembra interessante, no?”
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29-10-2015, 04.59.07 | #249 |
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Fermer portó il bambino in uno dei lettini per farlo riposare.
"Posso restare tranquillamente, sul serio, non ho problemi" annuendo "Anche perché temo che passerei tutto il tempo a spremermi le meningi cercando di capire le poche parole del bambino" ridendo piano. "Ma se insistete a voler restare voi, voglio che mi promettiate di chiamarmi in qualsiasi momento in caso di necessitá o sviluppi" sorridendo.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 29-10-2015 alle ore 16.20.16. |
29-10-2015, 05.00.57 | #250 |
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La Luna.
Era pallida, silenziosa, bellissima e quasi indifferente. I due passeggiavano lungo la stradina solitaria, vista l'ora tarda, accompagnandosi nei giochi di chiaroscuro tra le ombre della sera ed il chiarore dei lampioni. “Diana...” disse Guisgard “... chissà perchè, più che alla dea della caccia, mi fate invece pensare a Dafne...” sorrise “... sarà forse l'etera luce della Luna, il silenzio di questa stradina o l'enigmatico colore dei vostri occhi scuri... ma penso che se ora vi rincorressi, se arrivassi anche solo a sfiorarvi, succederebbe qualcosa... magari non vi vedrei mutare in una pianta di alloro, ma forse potreste addirittura sparire...” rise piano “... farnetico, vero? Non fateci caso, sarà la Luna... e forse è proprio questa meravigliosa ed incantata Luna a spaventarmi tanto...” la guardò negli occhi “... la mia vita dite sia avventurosa? Mah... ogni uomo da un significato diverso alla parola avventura... per gli antichi cavalieri era un segno di individuale predestinazione affrontarne una, mentre per i conquistatori spagnoli significava arricchirsi... infine per i poeti romantici ottocenteschi era la più straordinaria esperienza amorosa...” Ad un tratto il cielo prese a coprirsi e poco dopo cominciò a piovere. Guisgard allora si tolse il giubbotto ed avvolse entrambi, per ripararsi dalla pioggia. Corse poi con Dacey sotto un porticato, affinchè la pioggia non li bagnasse. E stretti nel giubbotto i due si ritrovarono, così, vicinissimi l'uno all'altra.
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