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24-11-2014, 19.37.10 | #2611 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard si avvicinò ad Altea e aiutò la dama a slacciare i lacci del corpetto come lei aveva chiesto.
“Dovresti essere più disciplinata...” disse mentre slacciava “... ci sono quasi tutti uomini a bordo e se continui ad andare in giro mezzo nuda, beh, finirai per turbare i loro sogni...” ridendo piano “... quanto all'imprevisto, spero non sia nulla di che... però tutto ciò è strano... a queste latitudini nessuno giunge a navigare il Lagno... ecco fatto...” sorridendole “... i lacci sono sciolti... su, rivestiti, torniamo sul ponte per capire cosa è successo.”
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24-11-2014, 19.44.25 | #2612 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nettuno ordinò da mangiare e da bere e poco dopo il taverniere servì loro un gustoso pranzo.
“Hai ragione...” disse il naufrago ad Elisabeth “... anche io sono stufo di sentir parlare di questo tizio... era dai tempi di Spartaco che un ribelle non alzava tanta polvere...” sorrise “... pensiamo a noi...” riempì due bicchieri di vino e ne offrì uno alla donna “... brindiamo dunque alla mia memoria... ma dubito di essere già stato qui in dolce compagnia... altrimenti, se fosse stata bella come te, lo ricorderei di certo...” sorseggiò del vino e poi, con le labbra ancora intrise di quel sapore, la baciò “... no, non dimenticherei certo una come te...” e la baciò ancora.
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24-11-2014, 19.44.41 | #2613 |
Cittadino di Camelot
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"Disciplinata..ma io non mi faccio vedere in giro cosi da altri..ma solo da te..non sarai per caso geloso?" e risi abbracciandolo mentre scioglieva i lacci della camicia da notte.."Già..chi potrebbe aver bloccato il fiume..gli uomini di Dominus..dovresti stare attento..forse è meglio tornare indietro..è possibile non me ne intendo..a meno che non siano delle sirene innamorate di te.." e quando ebbe finito di slacciare la camicia da notte mi avvicinai lentamente alla sua bocca.."Si mi vesto, ora toglimi la camicia da notte e se vuoi mettimi il vestito" e lo baciai con passione accarezzandogli i capelli neri.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
24-11-2014, 19.55.29 | #2614 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Qui di sirena” disse Guisgard ad Altea, mentre lei lo abbracciava e accarezzava con fare provocante “ci sei solo tu, credo...” sorridendo “... e penso tu ti diverta non poco a provocare il tuo capitano... quanto agli uomini di Dominus...”
Ma in quel momento qualcuno bussò alla porta della cabina.
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24-11-2014, 20.03.46 | #2615 |
Cittadino di Camelot
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Risi alle sue parole staccando le labbra da lui "Io non ti provoco ma ti amo lo sai...e molto" continuando ad accarezzarlo e staccando i bottoni della sua camicia ma qualcuno bussò alla porta e lo guardai ridendo.."Hai visto..non mi hai tolta la camicia da notte e ora dovrò presentarmi cosi..ah si ora la stanza..questa stanza la dividiamo in due, hai visto ho portato le mie cose ho pure usato il tuo bagno..ma è meglio vedi tu chi sia..e poi ovvio lascio le mie cose qui vero?" e lo guardai baciandolo di nuovo..Guisgard le sirene attirano in trappola ma amano con tutte se stesse.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
24-11-2014, 20.10.28 | #2616 |
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Sorrisi appena.
"Povera stella.. Vuoi davvero giocarti questa carta con me?" Risi , avvicinandomi a lui "Beh, io non solo non ho mai avuto un uomo perché aspettavo te, ma ho punito severamente ogni sguardo licenzioso, ogni battuta fuori luogo.. Cosicché.. Se mai mi avessi voluta, avresti avuto la certezza che nemmeno uno sguardo mi aveva sfiorata.." Sussurrai, dolcemente, con gli occhi nei suoi. Allargai appena le braccia che mi teneva, ridendo appena. "Ma non uso questo argomento per evitare di rispondere alle tue domande.. Quindi no, non mi impressiona il tuo sacrificio, per quanto possa farmi piacere... voglio comunque sapere cosa ci faceva con la tua camicia addosso... perché, se vogliamo essere pignoli, potresti dire lo stesso a lei senza mentire, non hai avuto nemmeno me, dopotutto... lei sa con quanta passione mi baci? Con quanta bramosia mi stringi? No, immagino di no..." Sorrisi, triste "Te l'ho detto.." Sussurrai "Dimostrami che mi sono fatta un'idea sbagliata di te.. Che non sei un farfallone che fa il cascamorto con tutte, ma un vero uomo che sa amare una sola donna, qualunque essa sia, e tenere a distanza le altre.. Perché se non è questo che sei, anche se ti amo... Io.." Trattenni il fiato, mentre la frase morì in gola "Sempre che ti interessi cosa penso di te...". Poi Irko ci interruppe, e lui se ne andò, ferendomi ancora di più. Chiusi gli occhi per la rabbia, e me ne andai nella mia cabina, lasciando però la sua giacca sul ponte. Crollai a terra, con la testa tra le mani, gli avevo finalmente detto quello che pensavo, ma forse non era stata una grande idea. Almeno saprai chi delle due vuole, se non è disposto a scegliere, non tiene a nessuna delle due. Quindi nemmeno a te. E che te ne fai di un uomo che non sa scegliere apertamente? Nulla. Allora perché piangi? Perché potrei aver rovinato tutto, ecco perché. Cosa abbiamo appena detto? Almeno saprai che non ti vuole e ti metterai l'anima in pace, su. In piedi. Ma non mi alzai. Restai pietrificata per lunghi istanti, e poi mi alzai, asciugando le lacrime con un fazzoletto. Presi un profondo respiro, poi un altro, e un altro ancora. Indossai una camicia, una giubba e la cintura con la spada. Avevamo altro a cui pensare ora, almeno mi sarei distratta. Tornai sul ponte, cercando di lasciare la rabbia e la frustrazione dietro di me. Ma quella fitta al cuore costante, non voleva abbandonarmi. Ultima modifica di Clio : 24-11-2014 alle ore 20.46.30. |
24-11-2014, 20.16.59 | #2617 |
Cittadino di Camelot
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Gia' un polverone...enorme e quando questo succede in genere la persona in questione non e' mai un delinquente......i farabutti sanno far tacere la gente..invece lui sembrava alimentare le voci.......ma fui concorde nel dimenticare per qualche ora il fatidico Tizio.......arrivo' il pranzo....aveva un buon profumo ed il vino ....aveva un colore rosso che mi ricordava un rubino alla luce del sole......" Credo di non essere poi così bella.....ma se melo dici tu...devo crederti....."...presi il calice di vino e come lui lo portai alle labbra bevendone solo un piccolo sorso....ma non fu il vino a farmi girare la testa questa volta...improvvisamente De Gur...mi bacio'....e lo fece una volta ancora...lasciandomi senza parole...ero agitata.....non pensavo...ma risposi al suo bacio con trasporto....come se da quella fonte mi venisse la forza di credere che non fosse un gioco.......che forse stavo diventando diversa......ma che non potevo dimenticare, no io non potevo dimenticare chi ero.....e questo mi faceva star male,uno strano malessere mai provato......" Sai chi sono Nettuno.....sai che sei il primo uomo che si permette di toccarmi così come hai fatto tu........ho provato piacere nel tuo bacio...ma ho paura delle sue conseguenze..."......
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25-11-2014, 01.48.42 | #2618 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard sorrise ad Altea, per poi cominciare ad abbottonarle la camicia.
“Sarà meglio che ti ricomponga...” disse alla dama “... si, altrimenti farai girare la testa a tutti i miei uomini ed io ho bisogno di un equipaggio al massimo della forma...” ridendo “... ah, naturalmente” dopo che lei lo baciò ancora “non è il caso che ti trasferisca qui... a bordo occorre disciplina... dunque devo rifiutarti l'ospitalità, Altea.” Facendole occhiolino. Prese poi le carte, gli strumenti e raggiunse la porta. Fuori trovò Lainos. “Guisgard, proseguire è impossibile...” mormorò questi “... e forse per decollare sarà meglio attendere l'alba...” “Si, concordo.” Annuì il presunto Taddeide. “Ah, Lainos... nella mia cabina c'è lady Altea... aspetta qui, lei tra poco uscirà, così poi potrai accompagnarla nella sua cabina.” Guardò il suo compagno. “Ovviamente non è accaduto nulla, ci mancherebbe, ma sarà bene che gli altri non sappiano di questa cosa. Mi fido della tua discrezione amico mio.” Lainos sorrise, per poi annuire. Guisgard allora tornò sul ponte, dove c'erano tutti i suoi. Clio compresa. “Novità?” Chiese a Irko. “Aspettiamo l'alba per decollare, Guisgard.” Rispose il Rosso. “Bene.” Fece il presunto duca. Si diresse poi verso il parapetto e passando accanto a Clio le sussurrò: “Sai bene che mi importa di ogni tuo pensiero... che riguardi me oppure no...” E raggiunta la balaustra restò a fissare quell'inaspettato argine che bloccava il passaggio.
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25-11-2014, 01.57.48 | #2619 |
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“Un bacio” disse Nettuno ad Elisabeth “non ha ma fatto male a nessuno.” Sorseggiò altro vino. “A meno che” continuò “non si tratti del bacio di Giuda o di un qualsiasi bacio fatto per tradire...” fissò la donna attraverso le basse luci delle candele, con gli occhi di lei che divennero luminosi e languidi “... ma tranquilla, un uomo come me senza memoria, non conosce neanche inganni... diciamo che sono come un uomo giunto dal passato, come quelli che abitavano la Terra nell'età ferina, dove la malizia e la falsità non esistevano...” riempì i loro bicchieri con altro vino “... e poi sei mia moglie, no? Dunque non ho bisogno di trucchi o inganni per... per poterti portare a letto...”
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25-11-2014, 02.25.08 | #2620 |
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Alzai gli occhi ancora arrossati dal pianto su di lui, limitandomi a sorridere appena.
Avevo parlato abbastanza, non sapevo più cosa dire. Così mi avvicinai a lui, in silenzio. "Spero davvero che riuscirai a dimostrarmelo...." Sussurrai soltanto. Non avevo voglia di rinfacciargli che ancora una volta aveva eluso le mie domande, lasciandomi nell'incertezza e nel dubbio. Non avevo la forza di ribattere. Sospirai solo, osservando la notte vicinissima a lui, ma senza permettermi di sfiorarlo. Non era mio, non ne avevo il diritto. Avrei dovuto lasciarlo andare, lo sapevo. Eppure anche solo stargli vicino mi faceva sentire meglio, anche se sapevo che poteva affondarmi con una sola parola, o meglio, con tutte quelle parole che mi teneva nascoste. "Perché non rispondi mai alle mie domande?" Mormorai appena, in un sospiro, seguendo il filo dei miei pensieri. Ma sapevo che non avrebbe risposto nemmeno quella volta. Era una tortura stargli accanto, anche se quando eravamo soli riusciva a rendermi felice. Già, ma a che prezzo? Non avrei mai diviso un uomo con nessuna. La situazione cominciava ad essermi insostenibile. Dovevo lasciarlo andare, lo sapevo, eppure non mi mossi di un centimetro, beandomi della sua vicinanza. Non potevo continuare a vivere in quella situazione, mi stava logorando. |
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