18-01-2011, 21.56.59 | #2681 | ||
Dama
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Mia cara Talia, amica di tante avventure, discussioni e confronti su "materiali vari" ( ), accolgo con piacere il tuo intento di riportarmi sulla retta via, suggerendomi di rimettermi al vostro passo...provvederò quanto prima, a seguire il tuo e vostro (visto che di dame esperte in tal materia -esperienza notata pure dal buon Aleabr-) consiglio in modo da ampliare il tema di discussione Citazione:
@ Lady Dafne: ehhhh capisco mia cara amica....anche se sono la "zitella" di Camelot posso comprendere che a volte gli uomini si comportino in modo alquanto bizzarro... sono .."uomini"....hanno il "fanciullino" dentro |
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18-01-2011, 21.59.57 | #2682 | |||
Cittadino di Camelot
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Audace questo nuovo racconto messere, noi dame non potremmo leggere queste cose.....
Come si dice: "Le donne sanno tutto ma fingono di non sapere" addirittura un'insegna??? Ci tenete proprio a quella qualità! Citazione:
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No dai, scherzi a parte, complimenti davvero!!
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire |
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19-01-2011, 00.08.42 | #2683 |
Cittadino di Camelot
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@Guisgard
Eh, cavaliere... cavaliere... questa volta mi avete lasciata davvero senza parole! Questa storia è... che dirvi... molto, molto al di sopra delle mie aspettative per questa sera! Eh, sì: l’ho trovata -e con non poco compiacimento- sottilmente ironica, vagamente pungente e a tratti persino dal sapore, direi, un po’ caustico! Addirittura demistificatrice rispetto al vostro consueto cavalleresco scrivere e descrivere... Tutte qualità che, come forse immaginerete, mi hanno letteralmente mandata in sollucchero questa sera!! E poi quell’incipit dal sapore un po’ da noir anni ’50... I miei omaggi, sir! Assolutamente!! (...che sia troppo buona stasera? Eh, vabé... quando ce vò, ce vò!! ) @Llamrei Hai fatto bene, tesoro! Mi sarebbe dispiaciuto dovermi mettere a pulire tutti i vetri del castello!! Quanto al resto... dici che son troppo distratta? Eh, vabé... attenderò che tu ti sia rimessa un po’ in pari per proseguire per quella via, allora, vai!! @Dafne È inutile, mia cara... il nostro valente sir Guisgard non è proprio capace di immaginare dame che non abbiano ‘capelli d’oro e occhi color del cielo’! Non lo fa per cattiveria... è fatto così! Ma non temete, mia cara amica... presto o tardi, ce la pagherà per questo!!
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
19-01-2011, 06.43.14 | #2684 | |||||||
Cavaliere della Tavola Rotonda
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19-01-2011, 12.03.09 | #2685 | ||
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@Talia: mi metterò alla pari mia cara e grazie al vostro aiuto^^ |
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19-01-2011, 14.09.45 | #2686 | ||
Cittadino di Camelot
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(me la pagherai!! ...lo sai, vero? ) Citazione:
(Ma... tu ti rendi conto, cavaliere, in che razza di guaio di stai infilando, sì? Eh, poi non dire che non ti avevo avvertito... ) eh... tu chiedi l’impossibile, mia cara!!
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20-01-2011, 05.35.46 | #2687 | ||
Cavaliere della Tavola Rotonda
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E non siate ingiusta con le margherite: esse sono il fiore di Amore, messaggere dei suoi dolci sospiri, muse di ogni innamorato, compagne di ogni cercatore di felicità, speranza di chi brama il vero ed assoluto amore, oracolo dei cuori inquieti, estasi degli animi palpitanti, guida dei dardi dorati di Cupido, sollievo dai tormenti del cuore... Citazione:
Sono o non sono "sir Guisgard, cavaliere e amante perfetto, che solo con la magia e l'inganno può essere sconfitto ecc..."
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21-01-2011, 11.12.38 | #2688 | |
Cittadino di Camelot
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Buongiorno Camelot!
Oggi è una splendida giornata da questa parte del castello e io mi sento assolutamente di buon umore... Spero che anche voi stiate bene! Citazione:
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21-01-2011, 14.56.20 | #2689 | |
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Citazione:
blah blah blah non perdetevi in ciacole cavaliere...andate al sodo... |
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21-01-2011, 18.59.19 | #2690 |
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Much ado about nothing...
Molto rumore per nulle, mie care signore... Avete forse dimenticato come ebbe inizio l'intera storia della Margherita del nostro prode ser Guisgard? Se non lo rammentate, venite qui, vicino al fuoco, che la vostra Morrigan ve lo racconterà... "Notte. Giardino della reggia di Camelot. Entra Guisgard, solo. GUISGARD: Oh bella! Durante l’ultimo ballo mi hanno strapazzato che neanche un palo lo sopporterebbe! Una quercia con una foglia sola avrebbe risposto loro per le rime. Persino la mia maschera incominciava a prender vita per dirgliene quattro. Senza sapere che le ascoltavo han detto che sono il buffone del re, e che son più noioso d'una giornata di fango! Scagliavano su di me botta su botta con una tale gragnuola di perfidie che me ne stavo come l'uomo al bersaglio con tutta un'armata a tirarmi indosso. Queste donne hanno pugnali al posto della lingua e ogni parola t'infilza. Ercole pure, l’avrebbero messo a girar sullo spiedo in cucina, sicuro, e gli avrebbero spaccato il bastone per farne legna! Entrano King Athur e lo stuolo delle dame di Camelot. GUISGARD: Eccole tutte qui, di persona. (A King Arthur) Sire, presto, non potete darmi un incarico qualunque in capo al mondo? Una qualsiasi inezia che le passi per la mente, e io parto subito per i luoghi dove stanno a testa in giù! Andrò a prendervi uno stuzzichino dall'Estremo Oriente, vi saprò dire quant'è lungo il piede del Prete Gianni, vi porterò un pelo della barba del Gran Khan, oppur vi farò qualsiasi ambasciata presso i Pigmei, pur di non scambiar due parole con queste arpie. Non vi serve proprio niente sire? KING ARTHUR (sorridendo): Non mi serve altro che la tua compagnia! GUISGARD: Oh Maria Vergine, sire, a questo banchetto ci sono delle portate che non amo affatto… Madonna Malalingua non la digerisco! Si allontana verso il lato opposto del giardino. KING ARTHUR: Venite, Venite avanti, signore. Avete perduto il cuore di ser Guisgard. Dall’altro lato... GUISGARD: Ragazzo! Entra un paggio. PAGGIO: Signore? GUISGARD: C'è un libro sulla finestra della mia camera. Portamelo qui in giardino. Il paggio rientra, ser Guisgard finge di mettersi a leggere. Nel frattempo le dame hanno a lungo confabulato con il re, ridendo piano di tanto in tanto. KING ARTHUR (a bassa voce, rivolto alle dame dopo aver a lungo riflettuto): E Guisgard non è certo il peggior uomo del mondo. Dico questo a suo favore: è di ottima famiglia, di provato valore e di sicura onestà. V'insegnerò io come lavorare per fargli mutare d’animo. E con il vostro aiuto, miei signore, opereremo su Guisgard in modo da portarlo, con tutto il suo spiritaccio e il suo palato difficile, a innamorarsi. Se riusciamo a far questo, Cupido può mollare il suo arco; la sua gloria sarà nostra, ché solamente noialtri siamo gli dei dell'amore. Venite con me e metteremo subito alla prova il mio piano. Passeggiano nel giardino avvicinandosi al luogo in cui Guisgard è seduto a leggere. LADY LLAMREI: Sapete, miei signori, cosa sarebbe oggetto di grande meraviglia? Che qualcuno, che veda impazzire un altro che si dà tutto all'amore, e si sloga le ossa dalle risate per l'idiozia degli altri, possa poi diventare anche lui l'oggetto del proprio scherno innamorandosi a sua volta KING ARTHUR: Voi intendete un uomo come Guisgard? LADY LLAMREI: Esattamente, sire. Per lui la sola musica è quella dei tamburi e dei pifferi di guerra. LADY TALIA: Egli farebbe a piedi dieci miglia per vedere una bella corazza. LADY DAFNE: E suole parlare chiaro e latino, come un valent’uomo e un soldato, e disprezza ogni infioratura, come se per lui la poesia fosse solo un esotico banchetto di estranee portate. GUISGARD (in disparte): Ah, è dunque questo il giudizio che esse hanno di me? È mai possibile che anch'io mi possa così trasformare e ancora guardare con questi occhi? Non si può dire. Non credo. Non giurerei che l'amore non mi possa trasformare in un'ostrica, posso però giurare che, finché non mi tramuta in un'ostrica, non farà di me uno zimbello! Una donna è bella: e con ciò? Un'altra è saggia: tanto meglio. Una terza è onesta: e allora? Ma finché tutte queste grazie non si saran concentrate in una donna sola, nessuna potrà entrar nelle mie grazie. Prima di tutto ha da essere ricca, di questo non si discute. Intelligente, o non se ne parla affatto. Onesta, o io non entro in contrattazione. Bella o non la sbircio neanche. Dolce, o la lascio stare. Nobile o non ci spendo un soldo. Che sappia ben chiacchierare, provetta a sonar strumenti, e i suoi capelli han da essere - beh, al colore dei capelli ci pensi Iddio! (se ci fossimo trovati nella storia di Pinocchio anziché a Camelot, qui il nostro cavaliere avrebbe avuto un repentino fastidio al naso, ndr) Toh guarda! Sono ancora qui! È meglio che io m'imboschi in questo pergolato. Si nasconde. KING ARTHUR: Allora vogliamo sentire questa musica? LADY DAFNE: Sì, signore. La sera è senza moto, per dar, muta, più grazia alle armonie! LADY TALIA (a bassa voce): Ma tu riesci a veder dov'è nascosto? LADY LLAMREI (idem): Oh lo vedo benissimo. Non appena finita la musica acchiapperemo la volpicina per men d'un baiocco. Entrano dei suonatori. KING ARTHUR: Avanti, Baldassare, riascoltiamola questa canzone. GUISGARD: Oh, musica, aria divina! E la sua anima è tutta estasiata! Non è strano che un budello di pecora possa cavar l'anima fuori dal corpo d'un cristiano? Beh, tutto considerato preferisco comprarmi un corno da caccia. KING ARTHUR (a voce alta, per farsi ben udire da Guisgard): Venite qui, Lady Llamrei. Che mi dicevate oggi, che la nostra Margherita s'è innamorata di ser Guisgard? LADY TALIA (a parte): Oh, sì, avanti, avanti, che il merlo s'è posato. (a voce alta) Io avrei giurato che mai quel fiore si sarebbe preso di qualcuno. LADY LLAMREI: No, neanch'io lo credevo. Ma la cosa più strana è che abbia perso la testa proprio per Guisgard. A giudicare dall'apparenza pareva averlo a disprezzo. GUISGARD (a parte): Toh, è possibile? Cos'è ora questa storia? LADY LLAMREI: Parola d'onore, eccellenza, io non so che pensarne, ma la cotta che prese questo fiore passa ogni immaginabile pensiero. KING ARTHUR: Forse finge e nient'altro. LADY TALIA: Ah, sì, può essere. LADY LLAMREI: Ma Buon Dio, quale finzione! Una finzione così prossima al vero come lei la mostra, non s'è mai vista. LADY DAFNE: Perché, che segni di passione si vedono? LADY TALIA (a Lady Llamrei): Mettete l'esca all'amo per benino, che il pesce abbocca. LADY LLAMREI (si china verso gli altri, fingendo di bisbigliare in segreto): Sì, disse che... KING ARTHUR (simulando sommo stupore): Come, come, veramente? Io resto attonito! Avrei pensato lo spirito della Margherita inespugnabile a ogni assalto d'amore! LADY LLAMREI: Anch'io l'avrei giurato, eccellenza, soprattutto trattandosi di Guisgard. GUISGARD (a parte): Io penserei che questa è una burla, se non fosse il re stesso a parlare! LADY TALIA (al gruppetto): Egli è infettato, vah! Insistete! LADY DAFNE (preoccupata): E lei, lei non l'ha fatto capire a Guisgard? LADY LLAMREI (con voce drammatica): No, e giura che mai lo farà. Per questo si tormenta. KING ARTHUR: Sarebbe bene che Guisgard lo sapesse da qualcun altro, se lei non si vuole scoprire. LADY TALIA: A quale scopo? La prenderebbe in giro solamente e anche peggio, la farebbe soffrire, la poverina. LADY DAFNE: In questo caso sarebbe poco impiccarlo. Un fiore così dolce, e senza dubbio purissimo! LADY LLAMREI: E anche saggissima, sì! KING ARTHUR: Saggia in tutto fuorché nell'innamorarsi di lui. Ah, se io non avessi già la mia dolce regina, come mi piacerebbe se invece avesse preso una cotta per me! Se il mio cuore fosse libero, io metterei da canto ognun'altra considerazione e ne farei di netto la mia metà. Vi prego,mie signore, ditelo a ser Guisgard e sentite che cosa risponde. LADY LLAMREI: Vossignoria crede che sia il caso di dirglielo? LADY DAFNE: La Margherita pensa che di certo ne morrà. Dice ne morrà se egli non l'ama, e morrà prima di fargli sapere che l'ama. E morrà se lui la corteggia prima che smorzar d'un fiato il suo scorno abituale. LADY TALIA: E ha ragione! Che se offre il suo amore è assai probabile che lui lo rifiuti: dacché quell'uomo, come sapete, ha un cuore pieno di sprezzo. KING ARTHUR: Egli è nondimeno un uomo per bene. LADY LLAMREI: Come no, come no, a guardar la facciata… KING ARTHUR: Anche un uomo arguto e molto, che diamine! LADY TALIA: Sì, tiene qualche scintilla che assomiglia all'arguzia… KING ARTHUR: Io lo tengo anche per uomo valoroso. LADY TALIA: Certo, come Ettore. Negli alterchi, per esempio, può dirsi giudizioso, perché li evita con grande discrezione, oppure li affronta con molto cristiana circospezione. KING ARTHUR: Così è, è un uomo timorato di Dio, per quanto non lo si direbbe da certe burle che fa. Bene, mi dispiace per la nostra Margherita. Vogliamo cercar Guisgard e dirgli di questa passione? LADY DAFNE: Non lo fate, sire. Lasciamo il rimedio al tempo e alla riflessione. KING ARTHUR: Via, sentiremo altre nuove di questa storia. Lasciamo che la cosa si raffreddi un poco. Io voglio bene a Guisgard e vorrei che facesse con umiltà un buon esame di coscienza, per capire che non si merita affatto un simile fiore. LADY LLAMREI: Vogliamo rientrare, sire? Il pranzo è pronto. LADY TALIA (a parte): Se dopo questo lui non diventa pazzo di lei, non mi fido mai più delle mie previsioni! Escono GUISGARD (viene avanti, uscendo dal suo nascondiglio): Non può essere un trucco. Parlavano sul serio. L'hanno detto al re! Parevano compatirla, la poveretta… quel fiore pare sia fuori di sé. Innamorata di me? Diavolo, qui bisogna ricompensarla! E come m'han criticato! Dicono che farò il fanfarone se vedo l'amor venire da lei. Dicono anche che quel fiore preferirebbe schiattare piuttosto che farmi capire che le piaccio. Io… io non ho mai pensato di accasarmi…. Ma non devo parer arrogante. Beati quelli che, strapazzati, di questo strapazzo profittano per migliorarsi! Dicono che la Margherita sia bella, ed è vero, lo posso testimoniare. Dicono che è onesta, è vero, non posso negarlo. E savia, se non fosse che si è innamorata di me. Diavolo, questo non è gran prova di senno, ma non è neanche una dimostrazione d'idiozia, perché qua finisce che m'innamoro di lei terribilmente! Magari mi scaricheranno addosso qualche frecciata, qualche scampolo di spirito di patata, perché le ho sparate grosse e alla lunga contro il matrimonio. Ma forse che l'appetito umano non cambia? A un uomo piace mangiar manzo da giovane, che poi cresciuto gli fa schifo. Non si può mica rinunziare a una cosa che attrae, per quattro frizzi e scherni e balle di carta del cervello. No, il mondo ha da popolarsi, che diavolo! Quand'io ho detto che sarei morto da scapolo, non credevo di vivere sin a dovermi accasare. Qua se non faccio niente per lei sono un mascalzone. Se non m'innamoro di lei sono un farabutto. E sia, vado subito a sfogliarla!" (Molto rumore per nulla, William Shakespeare) PS - Per i curiosi, il testo della canzone "Sigh no more ladies, sigh no more, Men were deceivers ever, One foot in sea and one on shore, To one thing constant never. Then sigh not so, but let them go, And be you blithe and bonny, Converting all your sounds of woe Into hey nonny, nonny, nonny. Sing no more ditties, sing no more Of dumps so dull and heavy, The fraud of men was ever so, Since summer first was leafy. Then sigh not so, but let them go, And be you blithe and bonny, Converting all your sounds of woe Into hey nonny, nonny, nonny." "Perché sospirare, donne, perché sospirare? L’uomo da sempre non fa che ingannare. Di questa o di quella, infido amante, A nulla rimane costante. Cessate dunque il pianto e il soffrire E l’uomo con guioia lasciate fuggire. Siate felici, lamenti e sospiri Mutando sempre in allegri raggiri! Perché così tristi le vostre canzoni? Cupe parole, dolenti suoni… Da quando l’estate sui rami fiorisce, l’uomo, si sa, inganna e tradisce. Cessate dunque il pianto e il soffrire E l’uomo con gioia lasciate fuggire. Siate felici, lamenti e sospiri Mutando sempre in allegri raggiri!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 21-01-2011 alle ore 22.21.00. |
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