24-12-2013, 02.49.43 | #261 |
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La notte più nera
Il buio aveva oscurato il campo di battaglia, rulla di tamburi e voci lontane scandivano il silenzio e le litanie che riecheggiavano lungo l'intera landa.
"Quel giorno.......fu uno dei più cupi che la storia del nostro popolo abbia conosciuto.......la morte era ovunque, se chiudevi gli occhi potevi sentirne il respiro, e credetemi, cari amici......era cosi'......." Gli schieramenti raccoglievano i corpi dei loro cari e compagni d'arme ancora caldi......la cosa strana era che gli schieramenti avversi buttavano l'occhio nell'altra fazione come se cercassero di intravedere se fra quelli vi era qualche loro amico, fratello o conoscente. La tensione emanata dai loro animi poteva esser percepita osservando solo i movimenti del viso......era un orrore. Nel medesimo giorno, ero in capo al drappello degli Scudi Argentei che da poco eran rientrati dalla loro missione. Gli elogi ed i complimenti non mancarono ma vi era ben poco da stare allegri. Congedai' i miei uomini e sali' lungo il torrione Warwick ed osservai' la desolazione che andava circondandoci.....una morsa gelida scalfi' il mio animo, i miei pensieri eran flagellati dalle mille vite spezzate e dalle urla di battaglia. Il mio sguardo non aveva più niente di umano: "Cosa siamo diventati!! E' veramente la giusta via quella che stiam percorrendo? La stessa che Artorius aveva disegnato per tutti noi? Che l'Apocalisse sia stata innescata......". Questo, era l'unico pensiero che predominava in me: "Comandante......sir Deirdre, state bene?" Una voce andò a svegliarmi da quel torpore "Si'.....cosa desid......perdonatemi Morrow......ero sovrappensiero. Dimmi è successo qualcosa?" "Nossignore. Ero solo venuto a sincerarmi delle vostre condizioni. Vi siete allontanato dall'intero gruppo senza lasciar detto niente. Ero preoccupato." Sorrisi al ragazzo e alla sua premura. Era più piccolo di me. mi poteva esser fratello ma nel contempo era uno dei migliori in circolazione per l'intero regno. Era un onore, poterlo crescere sotto la mia custodia. "Ti ringrazio, ragazzo......ma non ti preoccupare. Passerà......tutto passerà......". Bisbigliai' le ultime parole e levai' lo sguardo verso il fronte nemico ed una lenta litania andava levandosi fra quei fuochi di quella strenua e logorante notte. Fiocchi di neve cadevan lenti sul campo di battaglia, coprendo e lavando il sangue di un ennesimo giorno di fraticidio......sembrava come se la stessa neve volesse lavar quel terribile peccato. Poche ore e le lame sarebbero tornate a morder i corpi degli uni e gli altri. Un magone andò formandosi nel mio cuore..... " Quanto tempo ancora durerà......questo inutile massacro. Non vi è alcuna via di scampo. Ti scongiuro Signore, aiutami a comprendere...."
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24-12-2013, 03.33.30 | #262 |
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La Foresta del Trapasso
Il mio sguardo non riusciva a cambiar forma, quello che banelava nella mia mente era ancor più feroce del corpo inferto nel petto di un proprio avversario. Sapevo che vi era Morrow al mio fianco, ero conscio del fatto che se il superiore fosse preoccupato e teso la veemenza di coloro che lo seguono potrebbe cedere, ma cosa fare.
Il ragazzo mi fissò in viso ed avenzò qualche parola: "Comandante....avete paura?"disse il ragazzo "La paura è parte integrante di noi esseri umani, giovanotto. Se non la si avesse......saremmo solo degli esseri votati alla follia. Non credi?" gli risposi in tono scherzoso e confidenziale "Saggio come sempre Milord.....ma se ci fosse la possibilità di far terminar questa trucida novella. Sarebbe disposto a schierarsi fra i folli....." un sorrisetto birbante colorò il viso del ragazzo "Che cosa intendi Morrow.....spiegati meglio". Morrow cominciò a camminar lungo il torrione come a voler indicare qualche luogo che andava aprendosi lungo la sezione occidentale della fortezza "Vedete.....quel luogo laggiù. Quella foresta cosi' cupa. Si dice che gli Antichi custodissero un qualche segreto fra le sue fronde.....si narra che la Foresta del Brecilian sarebbe andata ad aprirsi soltanto quando la Terra e la Luna sarebbero state cosi' vicine da potersi sfiorare fra di loro, poiché la Belva liberata avrebbe condannato la stirpe umana alle mille pene che solo l'Oblio avrebbe potuto formare. Beh.....è probabile che quel giorno sia proprio questo. Sarebbe cosi' folle da confermarlo, Comandante?"Le parole del ragazzo mi lasciarono interdetto "non dirmi che credi a queste leggende, Morrow. Sappiamo che è tutta un'invenzione delle vecchie tribu' per far in modo che il potere venisse conservato dagli sciamani e pastori spirituali......" "Forse e' cosi'.......o forse non è cosi'.......che cosa vuol fare, Comandante? Sfiderà la razionalità che tanto imprigiona gli esseri umani?" Andò congedandosi e tornai' al mio soliloquio. "Possibile che si creda ancora a queste sciocchezze e superstizioni. Il tempo delle favole è finito da un bel pò, Merlino ha lasciato spazio alla preparazione medica dei monaci.......come può esser veritiero ciò che il ragazzo dice......." Scossi la testa e scesi verso l'accampamento dei miei uomini, andavo cercando Morrow per dirgli che non era il momento adatto per narrar di tale storia: "Morrow!" I miei soldati subito presero la posizione d'ordinanza. "Comodi ragazzi......sto cercando Morrow......lo avete visto, dove si è diretto?" I miei uomini si guardarono esterefatti l'uno nell'altro, vidi uno dei tanti avvicinarsi: "Signore......Morrow è deceduto in battaglia stamane, durante la spedizione....." "Come osi, giovanotto! Darmi del folle. Ti è andato in panne il cervello?" "Nossignore......non volevo offenderla, ma è la verità......" Mi grattai' il capo e istericamente risi "Mi stai dicendo.....che ho parlato con un fantasma. Vuoi esser radiato dai ranghi?" Altri dei miei uomini, vennero a ripetermi le stesse identiche cose del compagno che andavo rimproverando:"Cosa è questo........un'ammutinamento?" Andò ad aprirsi un varco e andai' avvicinandomi ai letti dei feriti e deceduti. Riconobbi il volto di Morrow. Era freddo, pallido e livido in viso......la morte lo aveva fatto suo. Lo sgomento traversò i miei occhi: "Che sia impazzito.....che sia stato ingannato da quei pensieri. Stavo sognando, vero?". Indietreggiai'...... "Perdonatemi ragazzi......forse.....è meglio che mi ritiri in stanza." "Comandante, comandante.....che le succede" "Nulla, nulla....continuate pure....." Il mantello mi sfiorò il volto.....andai' verso il torrione e puntai' l'attenzione verso quella foresta...... "Che sia veramente impazzito......la Foresta del Trapasso.....già mi ha fatto suo? Morrow......che diamine......sta succedendo."
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24-12-2013, 04.42.12 | #263 |
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Il se del non se
Abbandonai' quel luogo stregato e mi diressi nelle mie stanze. Era sita al secondo piano e ciò che poteva donar di meglio era la sicurezza di un luogo dove poter versar lacrime senza che nessuno ti vedesse, abbandonar gli istinti peccaminosi nel tepore di una piccola candela o sibillar preghiere che non sempre era possibile recitare visto che son tanti i culti che mi circondano. Era il mio unico rifugio....e' piu' che mai senti' il bisogno di correr nel suo abbraccio. Accesi la candela presente sullo scrittoio e osservai' il volteggiar delle fiamme interne
"Come è potuto accadere quello strano incontro......che fosse una stregoneria effettuatami da qualche vecchia megera sotto richiesta di qualche mio nemico? Vogliono eliminarmi, rubandomi la sanità mentale? Non succederà mai. " Un secco no ed un categorico colpo sullo scrittoio emanarono la sentenza. "Eppure.......il discorso fatto e gli scambi di opinione effettuati con Morrow erano più che reali. Gli ho pogiato, persino, la mano sulla spalla per ripagarlo della premura dimostrata......non era ombra o essenza quella che ho toccato." Presi a camminare lungo la stanza per cercar di comprender quello che mi si era parato innanzi e......probabilmente anche per far calmar la paura che mi aveva preso visto che ad una certa età, non posso ancora aver timore dei fantasmi. Di colpo un sorriso si apri' lungo il mio volto.....mi vennero in mente le parole dette dal ragazzo nell'incontro precedente "......Sfiderà la razionalità che tanto imprigiona gli esseri umani?......". Fermai' i miei passi e diressi lo sguardo verso i confini della Foresta....." che la storia del figliolo.....sia vera. Sarei'.......veramente disposto a schierarmi dalla parte dei folli e dell'entusiasmo gioviale di un ragazzo che sognava di divenir futuro cavaliere?" In mente mi ritornarono le immagini del mio primo addestramento e missione che mi venne affidata. Ricordo che, per risolver una faccenda intricata, utilizzai' le letture di Mago Merlino e Galvano che per salvar Re Artu' dalla "Triste Guardia" delinearono un fantomatico guerriero divino che levando il suo urlo di guerra e coraggio al cielo per trarne potere riuscirono a metter in fuga l'avanguardia. Rido, ancora al sol pensiero di quello che accadde dopo......Si', venni punito ma nel contempo il mio istruttore rimase soddisfatto: "Sei un folle......ragazzo mio. Appartieni a coloro che non temono niente, da quel che vedo" E' probabile che la Foresta del Trapasso......un giorno ti aprirà le sue porte." E' quello che ho dimenticato e seppellito che mi ha trasformato in quel che ora io sono, una semplice macchina da guerra. Quel pizzico di follia che mi ha permesso di esser il migliore fra tutti durante quella vecchia dimostrazione l'ho scartato ed è andato perduto. E' tempo di recuperarla...... presi le mie cose e senza indugio usci' dalla fortezza. Le stalle eran pronte per caricar i nostri destrieri e Shion andava attendendo i miei comandi "Diamoci da fare bello, mi aiuteresti a recuperar un pò di follia?" Un colpo di zoccoli mi fece comprender che non vedeva l'ora di tornar ai vecchi tempi, quando io e lui vivevamo di sole avventure magiche. Improvvisamente, riscopri' l'entusiamo che andava nuovamente a prender corpo in me, la fantasia del giovane cavaliere che mirava a divenir come l' elité di Re Artu' colorarono il mio viso. Sellai' il mio fidato destriero e corremmo via coperti dall'ombra della notte. Pochi attimi e giunsi ai confini della Foresta, una melodia lontana e mistica andava levandosi fra i suoi rami. Delle lucciole danzavano a quel ritmo e d'improvviso una voce: "Ti aspettavamo Deirdre......da tanto tempo attendavamo il tuo arrivo. La promessa che ti venne fatta sta per esser rispettata. Sei pronto ad affrontar te stesso? Tante saranno le difficoltà che incontrerai' fra questi alberi "vivi". Forse cadrai'......ma non disperiamo.....sappiamo che sei ricco di sorprese....." Dinanzi ai miei occhi....i confini della Foresta vennero ad aprirsi. Strinsi le briglie di Shion e lo carezzai' sulla criniera: "Amico mio.....restami vicino e ne usciremo vittoriosi. La follia che stiamo per compiere potrà salvare la nostra candida e soave terra...." Caricai' Shion ed entrammo.
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24-12-2013, 05.05.02 | #264 |
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Fine Primo Atto......si continua domani in mattinata.......
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24-12-2013, 13.00.50 | #265 |
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Specchio dell'anima
Il silenzio regnava solenne, ne un fruscio ne quella dolce melodia che mi aveva condotto sin qui riusci' ad udire nuovamente. Tutto intorno era come se fosse addormentato o in attesa di un qualcosa che sarebbe accaduto a momenti. Piu' andavo ad inoltrarmi nella Foresta, più cambiava il paesaggio. Il silenzio lasciò lo spazio a fiotti di vento che intrecciandosi con le fronde degli alberi creavano un eco distorto come se fosse una risata malefica; le lucciole che guidavano i miei passi tenuamente lasciarono spazio agli occhi cangianti dei rapaci notturni, portatori di tristi e spiacevoli nuove. Il trotto di Shion diveniva sempre più lento e pesante......la mia anima cominciò a vacillare
"Ciò che vissi in quegli attimi fu un'autentica lotta tra me, i miei sensi e paure.....quanto dolore e rabbia percepì in questo antico regno della natura. Urla disperate si alzavano dalle radici di quegli alberi.....coloro che erano caduti combattendo seguendo la luce del proprio Signore reclamavano un posto ove poter tornare,si udivano preghiere levate al cielo le quali imploravano pietà ai loro aguzzini: "Mio Signore fa che possa ritornare dai miei figli e la mia amata".....i pianti degli innocenti e delle giovani fanciulle furono il colpo più profondo che potessi subire. Le parole che andavan prendendo corpo furono le stesse che ascoltai', quando completavamo il nostro operato. Gli occhi di una fanciulla, incrociarono i miei......la sua candida voce proferi' parola: "....ho paura....non lasciarmi da sola.....ti prego, aiutami." Mi volsi verso la sua figura, ma prosegui' lungo la via della distruzione e capitolazione. Tutto ciò batteva nella mia testa come un martello su di un'arma ancora calda tanto da farmi perdere il lume della ragione..... "Non riesco a sopportarlo, non riesco ad andare oltre", la mia anima andava man mano a perdersi spinta dalla voglia di unirsi al dolore di tutti questi uomini, stavo per cedere.... le grinfie del rimorso, della disperazione e del dolore mi stavano lacerando....Che il mio ciclo andava chiudendosi? I miei giorni sarebbero finiti qui o ne sareì rinato a nuova vita? Tremavo.......quanto tremavo.......sembrava che il mio corpo non volesse risponder più ai miei ordini, le ombre di quella struggente disperiazione mi avvolsero in toto e mi trascinarono nel baratro più oscuro dell'anima senza che io potessi oppormi. O meglio, forse.....non volevo proprio farlo. Durante quegli attimi che sembravan eterni, la mia vita passò innanzi come se fosse un ripido scialaquio di acqua corrente. Vidi il bello ed il cattivo tempo in cui tutto sembrava aver valore eterno: gli insegnamenti del Codice, le feste in maschera con i miei compagni di Accademia, la timidezza che ricopriva il volto di un ragazzo che viveva di sogni e fantasie (il vero me), l'amore puro di una fanciulla che ben presto lasciò le mie mani perchè richiamata ai cieli: "Elsie.....amor mio......", ripensando a lei.....le lacrime sul mio volto divenivan sempre più fredde e taglienti il potere che ero riuscito ad ottenere attraverso le mie imprese, rispetto, vendetta e terrore avevan segnato quel sognatore......l'amor perso cosi' repentinamente lo aveva cambiato. "La mia fine è giunta......" dissi ansimando "L'unica consolazione è quella che il sangue che ho versato con queste mani verrà ripagato. Perdonatemi voi tutti.....perdonatemi......" dissi piangendo. "La pace che tanto avevo desiderato e l'esser protetto da tutto ciò che avevo compiuto durante il mio percorso di vita fu un toccasana per i miei peccati, mi attendevan le fiamme dell'Inferno, ne ero certo, visto il male che avevo seminato lungo le strade, campi e vie traversate ma ero pronto a pagarne il prezzo.......se questo avesse potuto fermar il fraticidio che avevamo commesso......."
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24-12-2013, 15.07.16 | #266 |
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Ritorno all'origine
Il vuoto era divenuto la mia nuova casa. Costretto a viver nell'Oblio sospeso tra vita e morte.....nessuno con cui poter parlare, ne una spalla su cui contare durante le ore buie che corroderanno man mano la propria essenza. Il rimorso, la viltà ed il rancore saranno il mio nuovo sostentamento. Un uomo formatosi sulla ragion d'essere era diventato la sua stessa ombra che lo sovrastava....."come son potuto cadere cosi' in basso.....ho cercato la follia e non sono riuscito a trovarla. I miei sogni, le mie speranze dove erano andate a perdersi......perchè le ho abbandonate e non più ritovate"
"Dannazione ho un compito da svolgere, come posso star qui fermo ad osservare il marciume che dilagherà su queste terre. I miei uomini devono esser guidati, abbiamo una battaglia da condurre l'indomani certo, senza di me saran perduti. Devo uscire di qui....le catene che mi tengono strette in questo mondo sospeso vanno distrutte. La guerra deve cessare." Sembravo una tigre in gabbia camminavo avanti e indietro, quasi come se volessi trovar una via d'uscita ed abbater quel muro. "Fatemi uscire!!!!". Poco dopo, una sagoma avanzava lenta verso di me. Cercai' di identificare i tratti che la distinguevano ma era difficile provar ciò essendo molto evanescente. "Comandante......allora, non vi siete perduto." il tono ed il suono di quella voce mi era molto familiare "Morrow....che ci fai qui? Ti diverti ad osservar la mia follia....". La sagoma venne a prender corpo e andò ad avvicinarsi sempre più "Nossignore, non lo farei' mai. Il rispetto e l'affetto che provo nei vostri confronti come se foste mio padre....non mi permetterebbero mai di recarle tal torto. Ero solo venuto a sincerarmi che il Comandante che tanto ho lodato sin da quando ho scelto di seguirvi fosse tornato quello di un tempo......e credo che vi siate ritrovato." Gli risi in volto "mi stai prendendo in giro! Non vedi che son bloccato in questo pozzo senza uscita.....pensi che possa far qualcosa.Folle!" la sagoma spari'. Una luce tonò nell'antro. Una luminescenza che poteva render ciechi, invase il mio spazio " Volete terminarla con questi scherzi assurdi. Mi lasciate in pace" gridai' sofferente. "Alzati!che cosa stai combinando quaggiu'. Ti è stato affidato un compito. Vuoi compier il tuo destino." "Le sembra facile, non vede che oramai non appartengo più al mondo che conoscevo. Son stato punito per quel che ho fatto." Un tuono devastò la mia barriera " E Tu!! Saresti l'ultimo dei cavalieri che vuole protegger l'Antico Dettame.....un bamboccio che cerca solo di scappar via dalle sue responsabilità senza render conto del torto avanzato......." "Come osate parlar in questo modo. Non conoscete nulla dell'Antico Codice.....chi crede di essere. Me lo spiega!!" il suono delle parole dette divenne più rabbioso del solito La voce suonò ridontante in quell'infinito spazio "qualcheduno sul cui sangue è stato stilato il vostro ordine di cavalieri, non osar dubitar di me! Ragazzo! Non posso permettere ad un vile di parlar cosi' al mio cospetto; quel torto era più bruciante delle fiamme nere che attendono i condannatidel Giudizio Universale. La mano fremeva richiedeva il sangue di quell'individuo blasfemo che si elevava a Re. "Che intenzioni hai!! Hai scelto la via da percorrere. La tua terra natia verrà dannata al martirio che gli è stato predestinato. E tu ne sarai' la causa. Piangi ancora come un infante sapendo che li' fuori al più presto tutto andrà distrutto.....cosa vuoi fare......Rispondi!!!!" Quelle parole furono la goccia che fece traboccare il vaso"Non lo permetterò......in alcun modo. Mi hai sentito, vi è un solo Re....e non siete voi!!!." Sguainai' la mia spada e la levai' contro quel fasullo imperio. Un colpo secco e la barriera che mi teneva imprigionato in quel luogo venne scalfita. Ero ancora in piedi. Sentivo il fruscio del vento carezzarmi il viso, udi' ciò che mi era sembrato una bolgia infernale come un canto di guerra pronto ad esploder nel trionfo della luce "Shion......." urlai' con tutte le mie forze "abbiamo una missione da compiere, i nostri fratelli devono esser salvati. Raggiungiamo la fonte." Era da tempo che non brandivo la mia spada con grande ardore, la presa era ben salda e il moto che regolava il battito del mio cuore ed animo pulsava di fiamma viva. Una fenice andava librandosi in quell'infausto e tetro scenario quasi come se volesse indicarmi la via, incrociò il mio sguardo e mi accompagnò verso l'uscita. Eravamo divenuti un tutt'uno: le sue ali erano il mio manto, le sue lacrime erano le mie vestigia da cavaliere e le sue piume eran le ali che da troppo tempo avevo tenuto incastonate in quell'immane abominio che il dolore, la morte e la disperazione mi presentarono come vestigia. La cascata era vicina, forse il luogo del tesoro lo avevo trovato. La speranza tornerà a librarsi in volo. "Non cedete alle promesse di un re fasullo, cari fratelli. Attendete il mio ritorno.....non commettete altro fraticidio. I nostri avi ne stanno soffrendo ed il re che tanto abbiamo amato rischia di esser spodestato da nuovi idoli che cancelleranno la sua memoria abbandonandoci nell'impurità più sporca che l'animo umano abbia patito. Non cadete nella trappola del Demonio.....vi scongiuro."
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24-12-2013, 16.50.27 | #267 |
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L'Antico Codice dei Cavalieri e delle Dame di Camelot:
Dentro il cerchio della tavola, sotto la sacra spada, un Cavaliere e una Dama devono giurare di obbedire al codice che è senza fine, senza fine come la tavola, un anello legato all'onore. Un Cavaliere è votato al coraggio, il suo cuore conosce solo la virtù, la sua spada difende gli inermi, la sua forza sostiene i deboli, la sue parole dicono solo la verità, la sua ira abbatte i malvagi. Il cuore di una Dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità. Il giusto non può morire, se un uomo ancora ricorda, le parole non sono dimenticate, se una voce le pronuncia chiare, il codice per sempre riluce, se un cuore lo conserva splendemente.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
24-12-2013, 17.12.21 | #268 |
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L'alba di un nuovo giorno
Quando giunsi presso la cascata era come se un limpido respiro mi avesse concesso l'onore di poter condivider con tutti gli esseri viventi, la ritrovata speranza. Lucciole, fate, creature della foresta e pastori di alberi eran tutte li' a festeggiar la lieta novella:
"Ben fatto......Deirdre Firewalker, cavaliere dell'Antico Codice hai mantenuto la parola data anche se in più di un'occasione temevamo di averti condannato a morte e sofferenza. Eravamo preoccupati per te.....la stessa Luna sembrava diventar cupa quando hai rischiato di esser trafitto dal vortice delle fameliche anime. Tutti noi, pregavamo per il tuo ritorno. Ed infine......eccoti qui. Nato a nuova vita" la vocina che parlava era la stessa che mi aveva accolto alle porte della Foresta "Son contento che stiate tutti bene......mi spiace avervi fatto aspettare a causa dei miei continui indugi. Mi è concesso veder chi mi ha permesso e condotto in questo luminoso mondo per compier il mio dovere. Devo porre i miei omaggi al suo reggente. " Le lucciole che danzavano intorno a me.....apriron la via e vidi una dama dal vestito color firmamento ergersi come una ninfa fra le acque della cascata. Rimasi estasiato da quello che i miei occhi videro......il tutto lo si poteva descrivere in una sola parola "Una figlia di Celestia". La dama mi guardava quasi come se fosse intimidita o imbarazzata dal lasciarsi veder ad occhio mortale e con la delicatezza che la distingueva pronunciò "Continuando cosi'......mio Signore.....non farete altro che aumentare il mio imbarazzo. Non dovete pormi alcuno omaggio, anzi, sono io che ho da regalarvi qualcosa. Prego avvicinatevi....." mi tese la mano. Segui' i lineamenti delle sue dita e con passi goffi andai' avvicinandomi. Avevo il capo chino. Non ero degno di incrociar lo sguardo della fanciulla....avrei' potuto deturparne la bontà macchiandone l'innocenza e la purezza che traspariva da quegli occhi cosi' lucidi d'amore. Non raggiunsi le acque, fermai' i miei passi lungo la riva e di li' mi inginocchiai': "Perdonatemi Milady.....non merito di esser elogiato in codesto modo. Ho commesso molti peccati e al più presto dovrò scontarne altri.......ma vi prego....concedetemi la possibilità di porre rimedio a questo eterno conflitto. Alcuni dei miei uomini più validi son caduti perchè spinti dal mio ardore. Il mio caro figliolo Morrow è stato uno degli ultimi a cedere il passo ma se non foste stato per lui, non avrei' mai aperto gli occhi." La dama mi si avvicinò, anch'ella si inginocchiò dinanzi a me sollevandomi il viso. Chiusi gli occhi. "Perchè fate cosi' mio prode cavaliere.....non amate i vostri occhi. Non mi donerete la grazia di poterli vedere.....eppure......conosco bene il colore dei vostri occhi: azzurri come il firmamento...." "Forse......un tempo lo erano, mia Signora. Questi occhi han donato solo morte e intolleranza, condanna e sottomissione, bugie e violenze....." le parole che uscivan dalla mia bocca eran più taglienti di qualsiasi altra cosa. Non riusci' a trattenere le lacrime. La dolce ninfa apri' i miei occhi e carezzò il mio intero viso seguendovi i lineamenti: "Quanta sofferenza avete patito....mio cavaliere. Il dolore che portate dentro e come una ferita che difficilmente potrà esser ricucita ma son certo che il dono che le starò per fare ne curerà il peso anche se verrete chiamato a compiere una scelta. Sarete pronto ad accoglierla?" "Tutto ciò che mi sarà inferto, purchè possa salvare i miei fratelli....." La dama sorrise candidamente "avete scelto il vostro supplizio, Sir Deirdre Firewalker....." venni avvolto dalla luce della Luna e da essa venni baciato. La ninfa donò le sue labbra al peccatore. "Questa sarà la tua arma, mio amore." Fra le mani comparve il vessillo della sacra croce.....mi senti' bruciare dentro ma non provai' dolore. "Adesso andate mio caro.....la battaglia diventa sempre piu' cruenta. La Bestia manovra i fili......siamo all'ultimo atto. Vi attenderò nella nostra dimora.....". Spronai' Shion allo stremo, ma non accusò stanchezza; il vessillo sventolava nel vento e la luce emanata dalla sua araldica era tenuta intatta dalle lucciole e dal firmamento stesso. Giunto al confine della Foresta le rampicanti che occludevano il passaggio si apriron senza remora alcuna. Un'aura nera si levava sul campo, la sagoma della Bestia rideva compiaciuta del massacro che andava compiendosi. "Fermo dove sei, vile carogna." Il suo sguardo puntò la mia andatura "Il cavaliere è tornato all'ovile.....vieni.....unisciti a questa danza. Non mi diverto senza il mio Campione...." "Giammai villano......piuttosto la morte che viver fra le fauci della tua ombra". Una risata terrificante si levò nell'area. I due schieramenti soffrivan come dannati. "Lascia stare questi uomini......non meritano di esser parte del tuo disegno. Hanno la loro vita da portare avanti" "Hai ritrovato il coraggio......folle, Ti rendi conto che tu sei uno ed io ho più di 70000 uomini pronti a combatter per me. Pensi veramente di sconfiggermi...." tuonò altisonante. "Guarda cosa si è disposti a fare per aver il mio consenso", le armate intere vennerro assoggettate dal suo potere. "Canaglia......anche io ho il mio esercito....."levai' il vessillo alto in cielo e un lampo di luce andò ad aprirsi la via in quell'oscurità. Un coro di Angeli e antichi cavalieri corse in mio supporto. Mi donaron tutta la forza per scagliar il colpo mortale "........non nuocerai' più alla mia gente.....per l'Antico Codice, per Re Artu' ed i suoi Cavalieri.....per la magnificenza di Camelot......" parti' alla carica e trafissi il corpo della Bestia. "Tutto tornò alla normalità......il mio compito era terminato.....la mia figura lasciò le pagine della storia. Solo qualcuno narra di un folle che sconfisse il Male con il semplice ausilio della musica e di uno stendardo. Coloro che vissero l'evento lo considerarono la nuova incarnazione della Tavola Rotonda......altri narran di lui come il vecchio re Uther e della sua leggenda che ancor oggi viene ricalcalcata.....e se vi dicessi che si trattava di un semplice uomo che immolò la sua anima per il giusto fine......mi credereste......" Vostro Deirdre Firewalker......un semplice e folle uomo......
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25-12-2013, 00.47.17 | #269 |
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In questa notte di attesa, mentre la città si prepara alla festa, ho trovato la pace nel teatro.
E il vostro dolce racconto, così vivido, carico di significati, coinvolgente, con la sua musica soave, che faceva da perfetta colonna sonora alle parole... Beh, posso dirvi che sono riusciti a spazzare via le tensioni, le questioni in sospeso, le preoccupazioni che affollavano la mia mente. Grazie di cuore Sir Parsifal, per tutto questo... Vi abbraccio, se permettete... Avete un anima nobile, limpida, valorosa e colma di Bellezza... Vi faccio i complimenti per questo vostro racconto... |
25-12-2013, 13.21.09 | #270 |
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E' stato FA-VO-LO-SO!!!
Davvero mitico....bellissimo...straordinario...magnifico.. .incredibile!!! Bravo...bravissimo!!! Se me lo permettete, qui ci vuole un bel bacetto sulla guancia....smack! Buon Natale e grazie per lo spettacolo!!!
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
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