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13-07-2012, 17.35.24 | #2751 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Mizasar uscì dalla stanza del principino e si avvicinò ad Armelia.
“Maestro...” disse la donna con la voce tremante “... si salverà il mio bambino?” “E' presto per dirlo...” rispose lui “... solo una raccomandazione, milady... che nessuno si avvicini o tocchi il bambino.” “Si, maestro.” Annuì Armelia. “Milady...” rivolgendosi poi Mizasar ad Altea “... vi attendo fra un'ora nel mio laboratorio.” E si allontanò. In quel momento giunse Fyellon. “Altea!” Esclamò. “Finalmente vi ritrovo! Vi ho cercata per tutto il cortile del maniero!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-07-2012, 17.48.17 | #2752 |
Cittadino di Camelot
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Riuscii ad udire le parole del maestro Mizasar..che stranezza, perchè mai nessuno avrebbe dovuto toccare, abbracciare e dare affetto al corpo inerte di quel bimbo.."Si maestro Mizasar...tra un'ora, sarò puntuale, mi accompagnerà milady Armelia" guardai la bellissima dama quando udii una voce familiare..Fyellon..gli andai incontro "Fyellon" risposi in modo sarcastico "meno male dovevate proteggermi, dove eravate voi, invece, tutto questo tempo mentre mi trovavo al fiume quasi vittima amorosa di un re strano."
Ma mi feci subito seria "Ho da sbrigare una faccenda tra poco, ma voi non potete intervenire, penso, devo aiutare un certo Mizasar e forse chissà troveremo una soluzione per guarire il principino".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
13-07-2012, 17.50.52 | #2753 | |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Ignota ai più
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Ascoltavo le parole di Guisgard, parole cariche di un entusiasmo e di una meraviglia che il tono della voce solo a stento riusciva a contenere... tenevo gli occhi chiusi ed un vago sorriso mi sfiorava le labbra, ascoltandolo... ed intanto mille e mille immagini si formavano nella mia mente e poi sfumavano, sovrastate dalle successive...
Citazione:
“Un ritratto?” chiesi, cercando con la mano sul tavolo un tovagliolo “Un ritratto di una ragazza con questa collana... proprio questa collana, Guisgard?” Esitai... quella pazza idea... l’idea che potesse essere Chymela la ragazza di quel quadro... sembrava folle pensarlo, assurdo... eppure la collana che avevo al collo era proprio quella di Chymela, fatta fare appositamente per lei e poi rimasta al Belvedere per chissà quanto tempo... e poi c’era quella visione che mi era apparsa appena qualche minuto prima... “Questa...” soggiunsi quasi in un sussurro “Questa è la collana della principessa Chymela! Io non credo che nessun altra l’abbia mai indossata...” Per qualche attimo calò in silenzio... poi un altro pensiero mi attraversò la mente... “Ma... Ma, Guisgard...” esclamai, sollevando gli occhi improvvisamente “Hai detto che era sola in quel ritratto? Una principessa, in un ritratto in una taverna... rappresentata da sola?”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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13-07-2012, 18.48.24 | #2754 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Il tono della voce di Talia era cambiato.
La ragazza era profondamente scossa e presa da tutto ciò che stava succedendo attorno a loro. Ma soprattutto era stata l'immagine di quel ritratto a colpirla in maniera forte. Guisgard si rese conto di questo e tentò di tranquillizzarla. “Ora calmati, Talia...” disse “... abbiamo cavalcato per ore e devi riposare...” allora dolcemente accompagnò la ragazza accanto al letto. La fece coricare e le tolse le scarpe, per poi massaggiarle le caviglie. “Ora ti rilasserai” le sussurrò “così da poterti riposare fino a domattina...” sorrise “... io aspetterò qui che tu chiuda gli occhi addormentata...” prese l'ocarina e cominciò a suonare una dolce e lenta melodia. E nonostante l'inquieta eccitazione che aveva colto Talia sin dal loro arrivo, alla fine la stanchezza per il viaggio ebbe la meglio e la ragazza cadde addormentata. Camminava su un pendio erboso e intriso di un profondo odore di campo. Il Sole era altro e l'aria appariva fresca e limpidissima. Ad un tratto Talia si ritrovò davanti ad un palazzo quasi diroccato, in cui la natura era penetrata con forza. Tutto sembrava immobile ed incantato, fatta eccezione per un fiume che scorreva tutt'intorno, penetrando in ogni piccolo spazio percorribile. All'improvviso la luce cominciò a ritrarsi e inquiete ombre si allungarono in quell'ambiente, generando strani e sconosciuti giochi di chiaro scuro. Come se la luce e l'oscurità si scambiassero i propri limiti e confini. Allora enigmatiche figure cominciavano ad animarsi, fino a quando la corrente del fiume giungeva a portarsele via. E sul punto più alto dal quale sgorgavano le acque, Talia vide sbocciare qualcosa. Un Fiore, unico e straordinario. Un Fiore dagli infiniti riflessi, incommensurabili colori e paradisiaci profumi. “Non ti permetterò di andar via!” Gridò all'improvviso una voce di donna. “Non ti farò più lasciare questo posto! Resterai a Gioia Antica per sempre! Per sempre!” Allora Talia, quasi istintivamente, portò le mani al collo, cercando la sue pietra rossa. E in quel momento cominciò a sentire una strana oppressione, come se qualcuno volesse strappargliela via. Talia si svegliò di soprassalto. Era giorno ed un tranquillo silenzio dominava la stanza. Dalla finestra giungevano il canto degli uccelli e la voce della locandiera che canticchiava una canzone mentre stendeva il bucato nello spiazzo. In quel momento la porta si aprì e qualcuno entrò nella stanza. “Buongiorno, principessa!” Esclamò Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 13-07-2012 alle ore 18.59.30. |
13-07-2012, 19.40.34 | #2755 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Fyellon ascoltò Altea.
“In verità” disse “non è affatto facile proteggervi, se alla prima occasione sparite nel nulla. E' stato un attimo... prima c'eravate, poi non più. E poi in quali faccende vi state cacciando? Salvare il principino? Aiutare Mizasar? Siete forse diventata un'amazzone? E chi è poi questo Mizasar?” Scosse il capo. “E vi rammento che voi neanche volevate fermarvi in questo posto.”
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13-07-2012, 20.01.58 | #2756 |
Cittadino di Camelot
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A quelle parole lo guardai contrariata.."Voi..dovete sempre darmi contro per ogni cosa che faccio Fyellon, dovete essere voi a decidere..non sono nessuna amazzone, ma una semplice persona che ha a cuore la vita di un bambino..e ora scusatemi, voglio rimanere sola" mi allontanai e mi sedetti sotto un salice per coprirmi dal caldo afoso, ricordando che in questo maniero non ci avevano, nonostante tutto, dato ospitalità ma poco importava, se avessimo salvato il principino saremmo ripartiti presto e staccai un ramo dal salice cascante giocherellando con esso.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
13-07-2012, 21.46.19 | #2757 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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E mentre Altea era assorta sotto quel salice, qualcuno arrivò alle sue spalle.
“Il mio Maestro” disse Fyellon “raccontava sempre che il verde dei salici è differente dal verde di tutti gli altri alberi... il salice è un solitario, diceva, un albero che sembra non volere la vicinanza di nessun'altra pianta o albero... forse perchè quando siamo tristi l'unica cosa che cerchiamo è la solitudine... e quasto non fa altro che aumentare il senso di vuoto che porta con sé la tristezza... siete triste anche voi, Altea?” Chiese alla ragazza. “O è solo questo grande senso di solitudine a farvi sentire malinconica? Già, la solitudine... e questo luogo ne sembra intriso in ogni sua essenza...”
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13-07-2012, 22.57.59 | #2758 |
Cittadino di Camelot
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La ragazza, che mi disse di chiamarsi Cletya, era molto gentile e mi sembrava anche intelligente e coraggiosa. Era la compagna ideale per quell'importante compito.
"Resterò con questi abiti, ma prenderò questo cappello per coprirmi il viso" dissi mentre prendevo un copricapo e lo indossavo. Improvvisamente udimmo delle voci che mi chiamavano. Erano Redentos ed Heyto. Cleyta si mise a piangere, terrorizzata dall'idea che potessero scoprirci. "Non temere" le dissi, cercando di tranquillizzarla "ora che indossiamo questi abiti non potranno riconoscerci. Cerca di atteggiarti naturalmente ed evita di parlare. Andrà tutto bene, ce la faremo."
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"Basta un individuo o un semplice gesto per mettere sottosopra l'ordine del mondo." Mago Merlino |
13-07-2012, 23.28.22 | #2759 |
Cittadino di Camelot
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Appoggiata al tronco del salice giocherellevo silenziosa con quel ramoscello quando dietro di me udii una voce...la ascoltai..sorrisi lievemente chinando il capo, per meglio ascoltare "Fyellon, non vi date mai per vinto vero? Vi dissi volevo stare sola ma siete dovuto venire qui..il vostro Maestro lo sento sempre più vicino a me, dice cose assai vere e che condivido appieno..è un peccato..io non potrò mai conoscerlo." esitai a continuare, il ricordarlo avrebbe portato i pensieri del cavaliere all'odiato fratello di cui mi narrava sempre "Si, questo posto mette tanta solitudine...e per questo voglio aiutare Mizasar..questo giardino vuole sentire le urla e la gioia del princino, come giusto che sia, io l'ho visto e mi ha davvero rattristito vederlo in quel letto inerte..durante quella nuotata col re Acerno ho scoperto alcune corse e chissà potranno essergli utile per salvarlo" sospirai un attimo e mi alzai.."Io entro nel castello, Fyellon, vado a cercare il maestro Mizasar, forse mi aspetta già."
Entrai nel maniero, chiesi a un servitore se sapeva dove si trovasse il maestro Mizasar, mi portò fino davanti a una porta di legno intarsiata e bussai "Maestro Mizasar..sono Altea posso entrare" ascoltai risposta.
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14-07-2012, 03.06.15 | #2760 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Cletya fissò Lilith e in qualche modo si lasciò tranquillizzare dalla sicurezza mostrata dalla giovane.
Le due ragazze, allora, indossarono gli indumenti scelti. Intanto, all'esterno, Redentos e Heyto continuavano a chiamare Lilith. Ad un certo punto i due si separarono per cercare meglio la ragazza e Heyto si diresse dove si trovavano Lilith e Cletya. “Sta venendo da questa parte...” disse quest'ultima “... sei certa che non ci riconoscerà? Lui è un uomo molto furbo ed è il capo della banda... cosa gli diremo quando ci domanderà chi siamo? Hai già un piano per ingannarlo?”
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