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03-12-2014, 18.44.59 | #2771 |
Cittadino di Camelot
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Rosanne mi guardò in modo enigmatico, non mi piaceva affatto lo sguardo di quella donna..a volte sembra quasi potesse leggerti l'animo..fosse stata pure lei una sorta di incantatrice.
Ero sempre più perplessa dalle parole del barone, ora si era ritratto, come non volesse sbottonarsi più di tanto e presi Guisgard per il braccio da sotto il tavolo per non farmi notare..quello non era un gesto falso ma davvero sentivo il bisogno di un contatto con lui. "Ponete molte domande...sembra quasi vogliate sapere da noi quale sia quel Fiore milord" e sorrisi guardando Guisgard.."tu che diresti mio caro..il Giglio simbolo del trono? O forse una rosa in oro" e sorrisi "Oh non ditemi..non parlerete di quel Fiore Azzurro..nessuno crede esista" dissi fingendo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
03-12-2014, 21.24.29 | #2772 |
Cittadino di Camelot
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La mia richiesta rimase muta....non vidi la bambola...non ebbi risposta e come tutti i bambini anche lei scappo' via con un immenso sorriso........rimasi a contemplare quel luogo.......sembravo al centro di una cavità al centro della terra...le cui pareti di roccia erano lambite da acqua pura......intorno ad esso...c'era un fossato dove l'acqua si raccoglieva.....aveva una forma ad anello ed io ero al centro.....Il volto della bimba, nonostante la sua mancanza, sembrava riflettersi sulle pareti.........e le sue parole erano chiare...chiare come il pensiero che mi aveva fatto lasciare tutto......Io mio ero perduta ?......e dove ...? quando..?...perchè in realtà io non ricordavo...........Forse non vedevo piu' chiaro il mio cammino...forse......vedevo ogni cosa che facevo inutile......Ma ogni forse.... non mi dava la forza di accettare il mio senso di inutilità......l'unico grande rimpianto era Nettuno......l'avevo abbandonato.......gli avevo tolto l'unica fonte di sicurezza .....mi alzai in piedi e mi misi difronte all'immagine della bambina......." Non mi sono persa........sono stata abbandonata il che e' diverso........e se mi sono persa e perchè chi mi iniziata a questa avventura .......e' sparito...dimmi...dove si trova Pileo e la Maga della Montagna ?....scommetto che non lo sai.......Nettuno....ha perso la memoria......e ha trovato me......sai che guadagno......".....incominciai a camminare avanti e indietro..........." Nessuno mi ha cercata......e chi doveva cercarmi ?........"........" Ti e' mai capitato di sentirti inutile ?......a me si........e se proprio vuoi saperlo......si...mi sono pentita di essere morta.....magari Nettuno aveva bisogno veramente del mio aiuto......e io non sono stata capace....".......incominciai a sentire freddo.........certo, quando si moriva doveva essere così......mi sdraiai sulla pietra e mi coprii con le pelli d'animale...era caldo....si ...forse ora mi avrebbero accompagnata a l cospetto di Diana.....si..forse così doveva andare...così mi avevano detto......e mi addormentai pensando a Nettuno.....l'ultima volta alla locanda era stato davvero bello....
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04-12-2014, 01.12.50 | #2773 |
Disattivato
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Ascoltai sempre più incuriosita il barone.
Dunque, c'era la possibilità che se avesse saputo chi aveva realmente davanti, non si sarebbe scandalizzato. Ma bisognava comunque essere accorti. Alla precisazione di Guisgard, quasi senza accorgermene, tormentai per un momento il mio anello con la civetta e la luna, che nulla aveva a che vedere coi Taddei. Lo indossavo da talmente tanti anni, che me ne dimenticavo a volte. Ma non certo il voto che lo aveva accompagnato. Lo lasciai stare, non era il momento di distrarsi. Però era buffo pensare come un simbolo potesse adattarsi a contesti tanto diversi. Le cose si facevano sempre più interessanti. Ancora Ardea. A Suession avevamo indossato quei costumi, dunque era tutto collegato? Trasallii. Un Fiore? Il Fiore? Sapevo esattamente cosa stavano pensando gli altri. Esattamente quello che avevamo pensato ad Aurora e a Suession. Non mostrai alcuna emozione, ma le parole di Altea mi strapparono un sorriso. Un Giglio. Per un momento ricordai l'emozione provata quella mattina, quando lo trovai sulla mia finestra. E dopo tutti quegli anni era ancora lì, irriconoscibile, certo, ma accanto a me, giorno dopo giorno, nell'elsa della mia spada a perenne ricordo di quella mattina, a riprova che non avevo sognato. Incredibile quanto i fiori possano essere fragili eppure così resistenti. Alzai per un momento lo sguardo su Guisgard, sorridendo vagamente divertita. Anche lui ricordava quel particolare? Poiché immaginai che agli occhi attenti di Rossane non sarebbe sfuggito il mio sorrisetto, decisi di inserirlo nella recita. Così distolsi lo sguardo, rivolgendomi al barone, senza però cambiare espressione. "Un Fiore?" scuotendo appena la testa "Deve essere molto speciale.." divertita. |
04-12-2014, 02.31.05 | #2774 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il barone rise alle parole di Altea prima e di Clio poi.
“Già...” disse annuendo “... e sapete perchè nessuno mai è riuscito a trovarlo? Perchè hanno commesso tutti il vostro stesso errore.” “Ossia?” Chiese Guisgard. “Lo hanno chiamato col nome sbagliato.” Rispose Ciminieri. “Il vero nome è...” attese un attimo “... è Fiore del Giudizio.” Sentenziò. “Per questo ancora oggi nessuno è mai riuscito a trovarlo.” “Voi conoscete questa leggenda, capitano?” Domandò Rosanne al falso mercenario. “Non ditemi che conoscete il simbolo dei Taddei ma non questa loro ossessione...” “Infatti, milady.” Sorridendo Capitan Falco. “Avendo prestato il mio braccio, dietro lauto compenso, più di una volta alle milizie ducali posso dire di conoscere, se anche vagamente, la leggenda del Fiore Azzurro.” “E secondo voi di che tipo di Fiore si tratta?” Guardandolo Rosanne. “Ah, chi può dirlo, milady.” Scuotendo il capo Guisgard. “Ma voi, milord...” voltandosi poi verso il barone “... voi perchè ne siete così affascinato?” “E' molto semplice, capitano...” mangiando Ciminieri “... perchè molti ritengono che i Taddei siano afflitti da un dramma... una maledizione, un diabolico incantamento...” Capitan Falco lo ascoltava attentamente. “Una vera e propria condanna sentenziata da un giudice al di sopra di qualsiasi altro uomo...” continuò il barone “... un giudice che ha sede negli Inferi... mi riferisco alla Gioia dei Taddei... e secondo la leggenda si può vincerla in un solo modo...” “Si, solo possedendo il Fiore Azzurro...” lo interruppe Guisgard. “Ah, il nome...” lo corresse Ciminieri “... il vero nome è Fiore del Giudizio... si e una volta in mio possesso avrò Dominus e la sua stirpe ai miei piedi...”
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04-12-2014, 02.51.08 | #2775 |
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Ascoltai attentamente le parole del barone.
Dunque, anche se con un nome diverso, parlavamo dello stesso Fiore. Mi era ormai chiaro che non ce ne saremmo andati senza saperne di più. Sapevo ben poco della Gioia dei Taddei, solo quello che si raccontava ma le avevo sempre prese per leggende. Guisgard, però, immaginai che lui non solo conoscesse quella storia, ma vi credesse anche. Dunque di questo aveva paura? Della maledizione? Sorrisi al barone. "E come mai voi lo chiamate Fiore del Giudizio?" incuriosita. |
04-12-2014, 02.52.32 | #2776 |
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Elisabeth, avvolta da quelle calde pelli, presto cadde addormentata.
“Era immobile sulla nuda pietra racchiusa da quello specchio d'acqua, quando tra i riflessi e le increspature di nuovo vide apparire l'immagine di quella bambina. Immagine che però adesso si mostrava diversa, come se la piccola dai capelli verdi avesse lasciato il posto ad una bellissima adolescente. “Nessuno ti ha abbandonata” disse alla donna “ma sei stata tu ad abbandonare invece. Nettuno ti ha cercata a lungo, tuffandosi egli stesso tra le dense acque del Lagno... ma tu eri già stata portata qui...” sorrise “... cerchi la Maga della Montagna? Ma non esiste nessuna Maga della Montagna, come non c'è nessuna Diana... tu cercavi la Signora del Lagno... ma nessuno può cercarla, perchè è lei che cerca voi... ed è stata lei a farti portare qui... tu ora sei nel suo Palazzo d'Acqua sul fondo verginale del Lagno... e qui nessuno vi ha accesso senza il suo permesso...” Elisabeth aprì gli occhi di colpo. Aveva sognato. Ed ora che era sveglia di nuovo cominciò ad udire quella musica così armoniosa. Proveniva da uno dei tanti antri scavati in quelle rocce.
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04-12-2014, 03.03.55 | #2777 |
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“Perchè in questa torre è conservata un'antica lapide” disse il barone a Clio “dove vi è inciso sopra il vero nome del fiore... ed abbiamo scoperto a nostre spese che tutto ciò è reale.”
“In che modo?” Chiese Guisgard. “Perchè è proprio il fiore a sentenziare la morte di chi comincia a leggere dal prezioso libro.” “Come fate ad esserne così certo?” Incuriosito Capitan Falco. “Perchè è proprio la lapide a dirlo.” Rispose Ciminieri. “E si potrebbe vedere questa lapide, milord?” Domandò Guisgard. “Certo, perchè no.” Ridendo il barone. “Dopo colazione vi mostrerò quella lapide.” E in quello stesso momento, sotto la tavola, toltasi una scarpa, Rosanne cominciò a giocare col suo piede nudo contro lo stivale del presunto Taddeide. “Diteci, capitano...” sorridendo la ragazza “... vi state appassionando ai nostri misteri?” Divertita. “Io dico di si... e sono certa che morite dalla voglia di scoprire ogni cosa celata di questa torre... vero?” “Ah, ma sono certo che i segreti di questo luogo” fissandola Guisgard “muoiono dalla voglia di essere... svelati...” “Dipende da chi ci proverà, capitano...” sorseggiando dal suo bicchiere Rosanne.
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04-12-2014, 09.10.16 | #2778 |
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Il Fiore del Giudizio. .qualcosa non mi quadrava e nemmeno in ciò che diceva Ciminieri..e tenevo stretto il braccio di Guisgard ma notai dei movimenti sotto il tavolo e spostando la tovaglia vidi il piede di Rosanne su Guisgard. Fu un attimo e guardandola con sfida indifferentemente le sferrai un calcio per poi rivolgermi al barone. ."Milord..il Giglio..si sa il trono taddeide viene ora chiamato il trono gigliato..ma voi credete nella Gioia dei Taddei..ma da quanto non avete notizie da Capomazda? Dominus non è il vero erede al trono quindi il discendente diretto dell' Austero e non può essere colpito dalla maledizione. Voci dicono che quando la regina di Gioia Antiqua gli chiese come pegno il Fiore Azzurro egli nemmeno sapesse che fosse. .fu la sua pupilla a spiegarglielo" e guardai Guisgard "Il vero erede taddeide è un bambino ora uomo rapito da piccolo a Sygma e lo sanno tutti..e voi..volete annientare pure questo vero erede?".
Solo cosi si sarebbe saputo da che parte stava ma il barone commetteva troppi errori e comunque il mio talismano oltre contro la maledizione della megera di Dominus mi preservava pure dalla maledizione taddeide sebbene io ne fossi scettica..posi la mano sul tavolo e guardai il mio anello di smeraldo e lo girai facendo in modo Guisgard potesse vedere il simbolo del suo casato..si diceva la granduchessa Consell avesse perso il sonno per quella maledizione. .io ero protetta e forse potevo aprire quel libro mi chiesi?
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04-12-2014, 15.32.26 | #2779 |
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Stando a quello che avevo compreso del Fiore Azzurro, non sembrava essere qualcosa che uccideva le persone, dunque non mi sembrava tanto fattibile che il Fiore del Giudizio fosse quello che stavamo cercando noi.
Eppure, non si doveva lasciare nulla di intentato. Ora ero anche io curiosa di vedere quella lapide. Non mi sfuggì lo scambio di battute ambigue tra Rossane e Guisgard, ma restai impassibile nonostante il fastidio. Stiamo recitando.. Piuttosto, osservai il barone, chiedendomi cosa avrebbe risposto ad Altea, perché da quella risposta avremmo compreso molte cose. |
04-12-2014, 16.04.59 | #2780 |
Cittadino di Camelot
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Il sonno sopraggiunse.....profondo....mentre il legame con il mondo della nebbia si faceva sempre piu' forte.....ed e'in quel momento che le mie domande ebbero una risposta......rimasi perplessa.....non esisteva Diana.....ma io ero stata iniziata a Lei...e a Lei come le mie sorelle avevamo dedicato la nostra vita.....Pileo....avevo creduto in Lui...eppure non esisteva nessuna Signora della Montagna.......ero confusa...straordinariamente confusa.......La Signora del Lagno...ne ero venuta a conoscenza dal vecchio marinaio......avevo seguito uno strano percorso per il mio cammino.....ma...a quale scopo, in realtà non potevo saperlo...solo Lei, la padrona del Lagno...colei che mi aveva cercata..poteva dare un significato a tutto quello che mi era capitato.....così...mi destai, aprii miei occhi ad una nuova consapevolezza.......la melodia che avevo sentito prima era chiara...e l'acqua sembrava amplificarla......mi misi in piedi..ed incominciai a percepire la provenienza di quel suono.....c'erano varie caverne che si snodavano da quella principale.....e punto era che l'eco...non mi faceva cogliere appieno la provenienza di quel canto....quando vidi entrare da una fessura che dava all'esterno una farfalla...bellissima........sembrava volesse farmi strada....e fu così che la seguii.....arrivando in una stanza...semplice......ma con tutto quello che potesse servire a confortare un viandante stanco.........il riposo del Pellegrino per suo arduo cammino.......in un angolo coperto dalla già fioca luce....c'era una sagoma.....non era facile percepire se fosse uomo o donna...ma sembrava una figura femminile........" Perdonate se entrando in questo luogo io vi abbia disturbata...ma credo di essermi smarrita......".....Avevo notato pero' che la farfalla si era poggiata..sulla spalliera di una sedia differente dalle altre...sembrava intagliata in un tronco d'albero......
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