01-03-2013, 19.24.14 | #271 |
Cittadino di Camelot
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Vivian era molto amareggiata, tutto questo era un mistero, sembrava quasi i due cavalieri si conoscessero.
Poi arrivarono le guardie e ci cacciarono via, senza nemmeno poter parlare col Chevalier de Lys....ma udii quelle parole..un torneo!! Ecco perchè vi erano tutti quei cavalieri, chissà forse vi era pure quello sbruffone che diede fuoco al palco. Presi Vivian e la portai dove la gente si dirigeva e sentivo squilli di tromba...eccolo..il torneo, la gente aveva preso già posto. "Scusate messere?" dissi a un uomo che faceva di guardia "si può ancora prendere posto per questo torneo? Siamo la contessa Trevor e la baronessa Mc Lanchester, saremmo liete di vedere questi....gentili cavalieri... battersi."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
01-03-2013, 19.36.37 | #272 |
Disattivato
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Sorrisi a quelle parole del paggio e lo seguii docilmente.
I posti che Sir Mamyon ci aveva riservato erano davvero prestigiosi, potevamo vedere distintamente ogni azione del torneo. "..beh, ha mantenuto la parola... Ora vediamo un po' se è bravo come sembra.." Dissi a Lucius sorridendo "..caspita, certo che si vede proprio bene da qui.. Siamo stati proprio fortunati..". Scrutai con lo sguardo lo spiazzo davanti ai miei occhi, cercando di scorgere il misterioso cavaliere a cui dovevo tutto quello. |
01-03-2013, 21.41.51 | #273 | |
Cittadino di Camelot
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A quelle parole del Maestro, feci un piccolo gesto con la mano che avrebbe potuto significare qualsiasi cosa e presi quelle lenti, fissate su di una curiosa montatura d’argento...
Altri squilli... il torneo stava per iniziare... ma all’improvviso accadde qualcosa... Citazione:
Me ne stupii... non ne comprendevo pienamente il motivo... non per quel cambio improvviso di impostazione... Mi sporsi appena, dunque, e gettai una rapida occhiata in basso, verso lo spiazzo al centro del quale si era presentato quel cavaliere... guardava verso l’alto, verso l’Arconte ed il Maestro, con aria quasi di sfida... mi incuriosì. Scivolai di nuovo indietro, quindi... tornando a sedermi comodamente sul ricco seggio e ad essere completamente celata dall’ombra di quel bianco padiglione... “Arconte...” mormorai allora, ed il mio sussurro fu perfettamente udibile nel silenzio “A cosa dobbiamo questo imbarazzo e questa incertezza, ditemi! Conosciamo l’uomo cui si è alluso? Quel... come si è detto? Oh, si... quel Nicola d'Uscian, monaco...” Lo studiai per un istante... osservai l’Arconte, poi il Maestro... un monaco aveva iscritto quel cavaliere... sorrisi all’incertezza dei due uomini, così poco velata. “Arconte...” ripresi poi a dire, sempre con quella voce che era poco più che un sussurro “Vedete... noi ci pregiamo di essere diversi dai nostri nemici... essi sono faziosi e intolleranti, noi no! Essi odiano e distruggono tutto ciò che non è esattamente come loro... noi no! Dunque... se il cavaliere in questione desidera giostrare nel nome di Sygma, noi gli concederemo l’onore di farlo. Se è disposto poi a giurare sul suo onore di fronte alla sua regina, noi glielo permetteremo...” Tacqui solo per un istante... “Quel cavaliere può giostrare se accetterà di sottomettersi alle nostre leggi... è la regina che lo vuole! Proclamate ciò che ho detto, e che sia così!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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01-03-2013, 23.13.54 | #274 |
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Rimasi dipietra davanti a quella uccisione a tradimento...una e piu' coltellate alle sue spalle.....gelido il mio sangue invase le mie vene.......reminescenza di un momento non vissuto...il ritorno di un'ombra a me tanto cara...tanto cara da temere per quell'essere sconosciuto.......il desiderio di poter ritrovare il canto del mio amore....ed avere il volto dei suoi assassini.....mi fecero diventare sprezzante......." Se voi sarete in grado di fare questa grande cosa per me......sarete ricompensato.....egli e' tutto per me.....il resto poco conta...."....Mi alzai dalla poltrona in cui mi trovavo....avevo il volto in fiamme e la voglia immensa di percorrere quello strano cammino....
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01-03-2013, 23.46.02 | #275 |
Cittadino di Camelot
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Venni invitato dal capo villaggio nella capanna e mi espose il problema.
La descrizione è molto semplice, venti banditi in arme volti a saccheggiare i raccolti.......le possibili soluzioni erano varie: in primis, era possibile creare sulla base di alcune tattiche antiche delle fosse con spuntoni nel terreno; simulare una carestia con incendi per rimanerli senza viveri; andare in viaggio per le terre vicine a reclutare nuovi cavalieri; addestrare i contadini sulla base della milizia cittadina. Tutte potevano essere valide ma quale era più logica adottare?
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
02-03-2013, 02.26.10 | #276 |
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Il capovilaggio ascoltò con attenzione tutte le possibili ipotesi vagliate da Parsifal.
“E se la soluzione” disse poi “fosse l'insieme di tutte queste possibilità? Voglio dire... e se combinassimo questo ventaglio di soluzioni? Così potremmo preparare delle fosse e vari elementi di protezione attorno al villaggio, addestrare poi i nostri contadini più robusti almeno a come resistere ad un attacco dei banditi ed infine partire per la regione in cerca di cavalieri da assoldare. Ovviamente si partirà dal costruire opere di difesa attorno al villaggio e poi con l'andare in cerca di nuovi cavalieri da affiancarvi. E naturalmente insieme a questi vostri futuri compagni addestrare poi i nostri contadini. Cosa dite? La ritene possibile questa cosa?”
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02-03-2013, 02.34.45 | #277 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Eccellente, milady.” Disse l'Arconte Meccanico ad Elisabeth. “Eccellente. Avete compreso in pieno il senso di ciò che intendevo. Io vi offro la possibilità di raggiungere il vostro scopo e voi, per riconoscenza, riporterete il Fiore qui a Sant'Agata di Gothia. Non credo occorrano altre parole fra noi. Ormai il patto è sancito. Al più presto vi invierò un messaggero. Egli vi indicherà il luogo dove si trova ciò che tanto desiderate. E in quello stesso luogo troverete anche il Fiore.”
E uscì dalla sala. Un attimo dopo entrò un servitore. “Siete libera di lasciare il castello, milady.” Mostrando un lieve inchino ad Elisabeth. “Seguitemi, prego. Vi condurrò dalla vostra servitrice. E la condusse in giardino, dove Elina era a fissare alcuni salici piangenti. Il ponte levatoio del castello era però abbassato e dall'esterno giungevano i vivaci suoni di Sant'Agata di Gothia. Ora le due donne potevano uscire dal maniero.
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02-03-2013, 02.49.49 | #278 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Così, Clio e Lucius presero subito posto nel padiglione, da dove si poteva godere di una vista perfetta su tutto lo spiazzo.
“Beh, offrire due posti a sedere” disse Lucius “non è certo chissà quale impresa... quel cavaliere se vorrà tener fede a tutte le sue spacconate dovrà come minimo mandare gambe all'aria tutti gli altri partecipanti...” Uno squillo di tromba proclamò finalmente l'inizio del torneo. Tutti i cavalieri allora furono fatti avanzare davanti al popolo riunito, ai nobili e infine dinanzi alla Loggia Reale, dove sedevano la principessa e l'Arconte Meccanico. Poi, ciascuno dei contendenti, secondo un'antica usanza, fu chiamato a scegliere una dama da rappresentare, della quale sarebbe stato campione e alla quale avrebbe offerto il titolo di madrina in caso di vittoria nel proprio girone. Così, tutti i cavalieri scelsero la propria dama. E quando toccò a Mamyon, senza indugio il cavaliere, in sella al suo destriero, cominciò a cercare con lo sguardo tra tutte le dame presenti. Come gli altri cavalieri, anche lui aveva sulla punta della sua lancia una corona di fiori, che avrebbe poi donato alla dama prescelta. E alla fine, riconoscendo Clio nel padiglione, si avvicinò alle barriere che delimitavano lo spiazzo dal baldacchino e con la lancia offrì la corona fiorita alla ragazza. “Sarò vostro campione, milady...” fissandola “... in ogni contesa e contro qualsiasi avversario... lo giuro sul mio onore...” E poi ritornò nei ranghi insieme a tutti gli altri cavalieri. Ma poco dopo, quando tutto sembrava sul punto di cominciare, accadde qualcosa. Un misterioso cavaliere fu condotto davanti alla Loggia Reale. “E ora cosa succede?” Meravigliato Lucius.
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02-03-2013, 03.00.21 | #279 |
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L'uomo annuì a quelle parole di Altea.
“Si, ci sono ancora posti, milady...” disse “... ma solo nelle tribune, dove cioè siede la gente comune. Ecco, per di là...” indicando un passaggio per raggiungere le tribune “... lì troverete posti a sedere.” Così le due ragazze raggiunsero i loro posti. Videro allora la cerimonia dei cavalieri che sceglievano le proprie dame come madrine. E tra i partecipanti, Altea riconobbe anche quel cavaliere dallo sguardo di ghiaccio che aveva interrotto la recita poco prima. “Non ho mai visto tanti cavalieri tutti insieme...” fece Vivian “... sarà sicuramente uno spettacolo superbo... anche se io, in verità, avrei preferito assistere alla recita di poco fa...” Ma quando tutto sembrava sul punto di cominciare, accadde qualcosa. Un misterioso cavaliere fu condotto davanti alla Loggia Reale, dove sedevano la principessa e l'Arconte Meccanico. “Guarda, Altea?” Indicando quel cavaliere Vivian. “Chi sarà mai? E perchè non è insieme a tutti gli altri cavalieri?”
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02-03-2013, 03.40.59 | #280 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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L'Arconte Meccanico e il Maestro ascoltarono con attenzione ogni parola di Talia.
La sua voce era bassa, calma, come intrisa di un gelido distacco, a tratti quasi indolente. “Si, conosciamo quel monaco, altezza...” disse il Maestro “... e il nostro stupore è giustificato dal fatto che lo credevamo morto...” “Siete certa di volerlo ammettere al torneo, milady?” Perplesso l'Arconte. “I termini sono scaduti e non avremmo difficoltà a negargli la partecipazione...” “Arconte...” interrompendolo George “... sua altezza si è espressa. E posso dire di condividere il suo pensiero. Qui non siamo a Capomzda e dunque la libertà è sovrana. Se quel cavaliere accetterà di giurare di essere fedele, allora sarà ammesso alla giostra.” L'Arconte annuì e mostrò poi un lieve inchino verso Talia. “Cavaliere...” tornando a guardare nello spiazzo “... se davvero è stato il vostro maestro ad iscrivervi al torneo, perchè vi presentate solo ora?” “Perchè sono stato impegnato in una ricerca...” rispose il misterioso cavaliere “... una ricerca tanto lunga, quanto inaspettata...” “E credete che a questa augusta corte interessino le vostre ricerche?” “Beh, dovrebbero interessare” fissandolo il cavaliere “visto che è a causa di questa augusta corte che mi sono trovato impegnato in quella inattesa ricerca...” L'Arconte lo fissò. “Si...” continuò il cavaliere “... a causa di una penitenza sono stato costretto a cercare un tabernacolo, ma pare che in questa città ci sia una carenza cronica di chierici... e così ho dovuto girovagare un po' in giro per cercare una chiesetta aperta...” Dal pubblico si alzò un divertito mormorio. “Peccate di insolenza, cavaliere...” disse l'Arconte “... e questa non è una dote degna per un esponente del vostro rango.” “Ho solo risposto alla vostra domanda, milord.” “Sappiate, tuttavia, che sua maestà ha acconsentito riguardo alla vostra partecipazione al torneo.” Fece l'Arconte. “Purchè giuriate di servire il regno di Sygma e le sue leggi.” “Sygma?” Ripetè il cavaliere. “Siamo a Sygma? E da quando?” “Forse il vostro maestro ha preferito tacere riguardo a ciò.” Rispose l'Arconte. “Ma ora così stanno le cose. Sant'Agata di Gothia fa parte dei territori sygmesi.” “Beh...” sorridendo quasi beffardo il cavaliere “... in verità io mi sono sempre ritenuto un cavaliere errante e dunque essere a Sygma, a Roma, o a Capomazda cambia poco per me.” “Sappiate che sarete chiamato anche a giurare fedeltà ed obbedienza alla nostra regina.” “Abbiamo anche una regina?” Stupito il cavaliere. “Pensavo di parlare già davanti alla massima autorità qui.” Sorrise ancora. “E sia, giurerò sulle vostre leggi e davanti alla vostra regina, purchè poi cominci subito il torneo. Il mio braccio è inattivo da troppo tempo e ho voglia di farlo scogliere un po'.” “Non c'è che dire...” prendendo la parola il Maestro “... io non vi conosco, cavaliere... ma da come vi presentate, siete un degno allievo del mio caro vecchio amico Fra' Nicola...” rise. “Davvero?” Fissandolo quel cavaliere. “Strano... eppure Fra' Nicola mi ha sempre detto di non avere amici qui a Sant'Agata di Gothia... non più almeno...” e i suoi occhi corsero rapidi attorno ai padiglioni, dove gli altri partecipanti al torneo attendevano solo di cominciare.
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