07-03-2018, 03.56.25 | #291 |
Cittadino di Camelot
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Mi sforzai di mantenere quella espressione senza sorridere.
Seguivo le sue direttive e sentivo il mio sguardo e la mia espressione mutare. Perché sentivo qualcosa cambiare dentro di me, sentivo di raggiungere e scoprire nuovi aspetti di me che non conoscevo, era meraviglioso. "Anche tu, caro artista?" dissi piano "Anche tu impazzisci per donne così? " mormorai piano, sempre ferma in quella espressione, ma con vaga malizia nel tono. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
07-03-2018, 04.08.52 | #292 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Beh, siamo un gruppo di studentesse ingenue...” disse Lys a Clio “... ci serve un motivo per fare qualcosa? Facciamo il cavolo che ci pare no!”
Le altre risero. “Oh si...” eccitata Vivian “... siamo curiose, che c'è di male!” “Tiriamo le gonne più su e vedrete che quei tre saranno felici...” pratica Jackie. “A meno che non siano gay...” sadica Ellie. “Di certo non quell'Ozzlon...” sorridendo maliziosa Kyra “... ci mangia con gli occhi...” Elv rise. “Non sai cosa diceva Picasso...” disse a Gwen “... diceva che ogni artista deve desiderare la propria modella... altrimenti è tutta finzione, non più arte... l'arte è passione, istinto...” senza smettere di disegnare e guardarla tutta.
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07-03-2018, 04.13.11 | #293 |
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Stavolta un sorriso lo accennai, quanto bastava per non compromettere quell'espressione e gli rivolsi un veloce sguardo.
E continuavo a cercare dentro di me, a esplorare la mia anima, per dar vita a nuovi volti e nuovi sguardi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 07-03-2018 alle ore 14.34.46. |
07-03-2018, 04.15.39 | #294 |
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Il segno del Gufo
Scoppiai a ridere a quelle parole.
"Sì, avete ragione ragazze!" annuendo "Andiamo lì col faccino birbantello e diciamo che eravamo curiose e ci eravamo rimaste male di come ci avevano mandato via.. una cosa così!" divertita. "Ah basta che non lo sia il rampollo altrimenti sai che noia?" ridendo mentre mi avvicinavo a Ozzlon. Ultima modifica di Clio : 07-03-2018 alle ore 09.01.54. |
07-03-2018, 04.16.45 | #295 |
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Dai vetri già si vedeva la brughiera.
Chiazze verdi, dossi ammantati di eriche, felci ed olmi frondosi. Querce secolari che si stagliavano lungo l'orizzonte di pietra e terra, ruderi addormentati, sagomi di manieri dimenticati sui monti lontani che racchiudevano quel mondo romantico, selvaggio e misterioso. Il treno sfrecciava rapido tra i sentieri brulli, gli sterrati consumati dai solchi di calessi, trattori e camioncini. Alte nuvole cupe si raccoglievano dense, gettando ombre su quelle distese di bucolico e tormentato splendore. Il volto del giovane uomo si specchiava confuso sul finestrino, i suoi capelli scuri, gli occhi azzurri e vaghi. Guardava quel mondo mentre fitti pensieri velavano il suo animo. “La brughiera...” disse il prete seduto di fronte a lui “... nulla forse, come la brughiera, consegna all'uomo la certezza del soprannaturale... non crede?” “Beh...” il giovane “... forse da qui il Cielo è sicuramente più visibile...” sorridendo “... vedere il Cielo è sempre un bene vero, padre?” “Lei è mai stato nella brughiera?” “No, padre.” “E' più tipo di città, vero?” Il giovane rise. “Si, è così.” Annuendo il chierico. “E scommetto viene qui per una ragazza, giusto?” Il giovane sorrise. “Per lavoro?” “Per l'eredità di mio zio, padre.” “Ah si?” “Si, padre.” “Quindi resterà un bel po'?” “Credo.” Rispose il giovane. Il conducente annunciò l'arrivo in stazione. “Stia attento...” il prete al giovane “... non si lasci suggestionare...” “Da cosa?” “Dalle dicerie...” spiegò il prete “... non si faccia sedurre da chi predica fatture, incantesimi, malefici e legge le carte... è tutta roba che viene dal demonio.” “Che Dio ci scampi!” Segnandosi il giovane. “Due cose mi spaventano, padre... i topi ed i defunti.” “Allora non creda a queste cose!” Ammonendolo il prete. “Nella brughiera troverà entrambi... topi e incantatori!” “Santa Maria!” Segnandosi di nuovo il giovane. Il treno entrò in stazione. “Ecco il treno!” Guadag ad Ozzlon. Il treno si fermò, la gente cominciò a scendere e tra i passeggeri videro un giovane dai capelli scuri che saltava giù e camminava sul divano. Notò i tre e si avvicinò. “Il dottor Guadag presumo?” Sorridendo al medico. “Oh, milord!” Felice Guadag. “Benvenuto ad Afragolopolis!” “Grazie, dottore.” Annuendo il giovane.
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07-03-2018, 10.07.35 | #296 |
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Rimasi perplessa alla sua reazione e mi pietrificai al suo abbraccio. Mai nessuno si era azzardato a toccarmi, perché adesso compariva questo ragazzo e si sentiva la libertà di farlo?
"Io chi? Spiegami!" chiesi staccandolo appena dall'abbraccio. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk
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07-03-2018, 12.58.53 | #297 |
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Mentre ci avvicinavamo a Ozzlon il treno arrivò.
Ci guardammo mentre qualcuno si avvicinava ai tre. Dapprima una sagoma indistinta tra la folla, quando oltrepassò le pesanti porte di vetro che dividono la parte dell’attesa con quella della partenza, poi via via che si avvicinava si faceva più nitido. La piena cosa che vidi fu che non era affatto un ragazzino piagnucoloso. Cioè, se fosse piagnucoloso o meno ancora non lo sapevo, ma sicuro non era un ragazzino. Anzi... lo squadrai attentamente mentre si avvicinava ai tre elementi. “Uuuhh.... oh ditemi che a questo non piacciono i maschietti che sarebbe uno spreco immondo!” Senza staccare lo sguardo dal bellissimo uomo. “Che dite, ci divertiamo un po’?” Sorridendo divertita alle ragazze. Si sì quello meritava un bel giochino solo per lui! Sorrisi, pregustando già i modi in cui avrei potuto approfittare della situazione... e di lui, nel caso. Mmmmhhh..... perché no? Ci avvicinammo ai quattro di soppiatto. “Accidenti un Taddeo in carne ed ossa!” Spalancando gli occhi e avvicinandomi a lui. Poi guardai Ozzlon con l’aria di una bimba che ha fatto una marachella. “Voi non ci avete voluto accompagnare, così siamo venute per infatti nostri..” ridacchiando. Ma di quei tre al momento mi fregava poco. Era altro che attraeva la mia mente (e non solo) in quel momento. “Lo sa che stiamo facendo una ricerca sulla sua famiglia, Signore?” Tutta carina guardando il rampollo “Così siamo venute a darle il benvenuto...” con un bel sorriso “Un benvenuto più carino di questi tre!” Aggiunsi, con aria complice. |
07-03-2018, 16.27.54 | #298 |
Cittadino di Camelot
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Fu così che il galà continuò, prima si tenne un aperitivo e intrattenemmo gli ospiti, visto si doveva farsi pubblicità.
Ci fu una cena non troppo sontuosa e poi iniziò la serata di gala nel grande salone. Avevo invitato altri giornalisti e pure la tv di Afragolopolis..ogni mezzo era giusto per farsi pubblicità. Una aggiustatina al trucco, capelli raccolti e mi sistemai l' abito con la ampia scollatura sulla schiena e davanti...dovevamo essere carismatiche, osare mostrando la vera femminilità. Raggiunsi il salone prendendo una coppa di champagne e mi avvicinai a Sir Blake.."Ma chi sarà mai a mandarmi questi fiori...non vi era nessuno qui..è strano vero?" guardandola perplessa.."Eh, domani devo essere in forma visto mi aspetta la colazione con l' erede...sicuramente è tipo da tisane..quindi meglio non bere troppo" sorseggiando lo champagne.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
07-03-2018, 17.28.30 | #299 |
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Il giovane guardò Nyoko e sorrise.
“Già, chi sono...” disse toccandosi il volto “... non mi crederesti mai... allora dirò che sono un uomo... che ha un grande dono... la giovinezza!” Esclamò. “Nulla vale tanto! Nulla vale di più!” Entusiasta. “E se vuoi chiamarmi per nome, come accade per tutti gli altri... allora Pavel mi andrà più che bene!” Divertito. La matita di Elv continuava a scivolare sicura ed ispirata sul foglio bianco. Lui alzava di tanto in tanto lo sguardo verso Gwen, per rubare un particolare, un colore, un frammento da poter poi riportare sulla carta. “Qui siamo soli...” disse lui disegnando “... solo io e te... abbandonati allora... libera ogni sguardo, sorriso... e prima ancora libera ogni sensazione, desiderio... sulla mia tela puoi essere te stessa... fuggire dal mondo, toglierti ogni maschera... chi sei davvero? Questo voglio sapere e così voglio imprimerti nel mio estro e sulla mia tela...” fissandola. Il cielo era cupo sopra la stazione e la pioggia aveva ripreso a scendere sulla brughiera. Nel vedere arrivare il giovane Taddeo subito Guadag gli strinse la mano. “E' un piacere ed un onore, milord.” Disse il medico. “Gli stessi occhi di suo zio... un marchio di famiglia, Sir Guisgard!” Ozzlon e Lion lo guardavano incuriositi. L'altro strinse la mano al medico e starnutì. “Bontà Divina, che tempaccio...” soffiandosi il naso “... e poi questo vento...” guardandosi intorno “... temo mi ritroverò i capelli crespi... sembrerò uno di quegli attori dei film anni'70...” stringendosi il bavero del cappotto attorno al collo. Ozzlon e Lion si scambiarono uno sguardo ironico. Un attimo dopo arrivarono Clio e le altre. In un secondo i quattro si ritrovarono le false studentesse tutte intorno. “Che vivace accoglienza!” Divertito Guisgard guardando le ragazze. “Studentesse del posto?” Con sguardo ingenuo. “Si, scolarette impegnate con i compiti!” Ridendo Vivian. “Non siete un po' troppo scoperte per un simile tempaccio, ragazze?” Guisgard guardando ognuna di quelle ragazze. “Le vostre mamme non temono che vi becchiate un malanno?” Con tono solare. Tutte risero. “Beh, lei ha una miriade di ammiratori, miss.” Disse divertito Blake ad Altea. “Come cercare un ago in un pagliaio.” Annuendo. “Quanto all'erede... le dirò... io lo immagino un tipo di città, poco incline alla brughiera e quindi poco interessato al titolo, alle tradizioni e tutto il resto... gli interesserà solo il denaro, ovvio. Non ci sono più i Taddei di una volta.” Bevendo.
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07-03-2018, 17.35.55 | #300 |
Cittadino di Camelot
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Lo guardai con un ampio sorriso, mentre poggiato il capo.
"Che poeta... Proprio un artista a 360 gradi..." con tono ironico, guardandolo negli occhi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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