05-04-2010, 10.45.40 | #331 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: milano
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Guardai Guisgard e gli dissi: va bene andrò a sellare i cavalli, grazie mio caro amico per avermi regalato un cavallo andro subito a farci amicizia, mi avviai verso le stalle e c'era il cavallo di Guisgard e il mio.Mi avvicinai e iniziai a sellare il suo cavallo dopo averlo sistemato passai al mio di cavallo,iniziai ad accarezzarlo e gli dissi:ti devo dare un nome ma quale? mmm ci sono ti chiamerò scheggia ti piace?giardai il cavallo mentre continuavo ad accarezzarlo,ora amico mio fatti cavalcare che ci attende un lungo viaggio,gli misi la sella e gli misi davanti una carota ecco dissi questa è per te, mio fedele destriero ora che abbiamo fatto amicizia non è stato difficile diventare amici verò dissi guardando scheggia ora possiamo andare.presi i due cavalli sellati e mi avviai dove mi aspettava Guisgard,arrivai davanti alla locanda e dissi:Guisgard i cavalli sono pronti quando vuoi partire io sono pronto.
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fabrizio |
05-04-2010, 11.07.44 | #332 |
Dama
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"Perdonate signori" chiesi a quei giovani che avevano pronunciato il mio nome " di quale lady Llamrei state parlando?" Rimasi basita sentendo pronunciare il mio nome e raccontare parte della mia vita...il luogo era strano..la gente era strana...ma non sembrava nemica. Possibile che fossi l'unica persona esterna a questo luogo di sogno?
Attesi la risposta con il cuore in gola...temevo che quanto avessero da dirmi era la conferma ai mie timori... (Victoria Frances) |
05-04-2010, 12.56.18 | #333 |
Bannato
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"mio figlio è al sicuro, io non sono una stupida e si, amo l'avventura..." Pensò.
<<Datemi una ventina di minuti e sarò pronta, ricordo ancora come si usano arco e frecce>> così dicendo si avviò verso casa. Aprì un baule e tirò fuori la sua armatura; ricordò di averla indossata poche volte. Prese l'arco , le freccie e la faretra e cominciò a prepararsi; si guardò allo specchio poco dopo: era accattivante, avrebbe avuto qualche problema con gli uomini. Uscì di casa e tornò alla taverna sperando di trovare Sir Guisgard. |
05-04-2010, 22.26.32 | #334 |
Cittadino di Camelot
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Messaggi: 181
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Appena sentii la bambina urlare guardai verso l'alto e vidi una donna bellissima, ma circondata da un alone enorme di luce blu..quanto freddo...era quasi impossibile che un essere umano avesse una tale vibrazione. Di solito anche la persona più alienata aveva almeno un filo di contorno rosso, il rosso è il colore della passione...della vita...mi fissai sulla sua figura..
Un vortice...mi trovai sospesa vicino al soffito di una stanza illuminata da una calda luce esterna. Mi guardai attorno e vidi in basso una donna che non conoscevo, vedevo solo le chiome intrecciate con fili di perle e sentivo che piangeva, poi si spostò e vidi dei bagliori, era come se avesse nelle mani frammenti di stelle rotte...poi tutto si tinse di rosso... Avevo avuto una visione, chi era quella donna? La madre di riccioli d'oro? Cosa dovevo comprendere da questa visione? Mi voltai verso Elisabeth. Per lei sarebbe stata dura d'ora innanzi, avrebbe retto il trucco? E se ci avessero scoperto cosa sarebbe successo? Non mi piaceva quando avevo troppi dubbi, poi tutto si complicava, dovevo riuscire ad avere di nuovo fiducia nella Madre e nel destino che mio ero scelta..comunque vada, sarà il meglio.. |
05-04-2010, 23.08.02 | #335 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Milady, milord... sono stato invitato in questo luogo dal nome così sfortunato... voglio scoprire cosa si cela in questo castello. Vi ringrazio per la vostra offerta di ospitalità... ma visto che la strada da percorrere è ancora lunga, proseguirò nella direzione da voi indicata, è imboccherò la via della solitudine... questa notte mi riposerò all'aperto, sotto questo cielo stellato... A presto"
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
05-04-2010, 23.38.25 | #336 |
Cittadino di Camelot
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Quella strada sembrava il ritrovo di tutti i nostri mali , violenza ,ira e odio forme perverse che abitano le regioni buie dell' anima.......Il castello era li' bellissimo, potevo percepire il suo dramma.....eppure varcate le sue mura tutto sembrava luce ed armonia....gia'...fuori buio dentro luce, ad occhio umano poteva essere cosi', ma l'apparenza inganna..."Riccioli d'Oro"...aveva ritrovato la madre a quanto sembrava....alzai lo sguardo e.....gelida , la piu' gelida delle donne......aveva ritrovato la figlia e in lei nulla si muoveva....bella e gelida.....Alla richiesta del servitore, tolsi lo sguardo dalla donna e aprii la giubba, e presi l'invito...ero interdetta....ma lo diedi al servitore. Avvertii il pensiero di Polgara, essere Guisgard non sarebbe stato semplice ,dovevo agire e pensare da uomo......e se il Signore di quel castello conosceva Guisgard, per noi sarebbe stata la fine.....ma qualcosa mi diceva che non era cosi'.......se questa scelta avevo fatto, era cosi' che doveva andare...essere un uomo non doveva essere cosi' difficile....Guisgar poi che avra' avuto di diverso...rispetto ad un' altro cavaliere.......Io ero dona quindi ...una marcia in piu'.......
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06-04-2010, 03.17.44 | #337 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Poco dopo, Cavaliere25 con i due cavalli raggiunse Guisgard.
"Ottimo lavoro, amico mio!" Disse il cavaliere al suo scudiero. Ed alcuni istanti dopo giunse anche Perry. "Milady..." disse il cavaliere andandole incontro "... non c'è che dire, siete una novella Clorinda! E dai vostri abiti presumo che vogliate essere dei nostri." E preparato il tutto, i tre partirono alla volta del misterioso castello. In breve furono fuori da Camelot e giunsero, attraverso una lunga strada deserta, ad un antico cimitero. Qui vi era un vecchio che scavava alcune fosse. "Buongiorno a voi." Cominciò a dire Guisgard. "Potete indicarci la strada per giungere al Castello del Doloroso Amore?" Il vecchio si fermò e rispose: "E' questa la strada. All' inizio, cioè qui, vi è questo cimitero, mentre al termine troverete il castello di cui domandate." "Grazie e che il Cielo vi ricompensi!" Disse Guisgard. "Aspettate, cavaliere!" Lo chiamò il vecchio. "Sono vecchio e devo ancora scavare diverse fosse. Più in là vi è una coperta da una lastra. Essa è bloccata da una spessa catena ed io sono troppo vecchio per poterla spezzare. Mi aiutereste?" "Certo!" Rispose Guisgard. "Mostratemi la lastra incatenata." Il vecchio allora lo condusse alla lastra. Guisgard si accertò del reale spessore della catena e la colpì con la sua formidabile spada. L' anello colpito si spezzò in due, facendo scivolare rumorosamente la catena sui due bordi della lastra. "Ecco, ora la fossa è libera." Disse Guisgard. "Ma a chi appartengono tutte queste fosse?" "Sono le tombe dei cavalieri che moriranno al Doloroso Amore." Rispose il vecchio. "E quella che avete appena liberato sarà la vostra, se fallirete." "Come può essere?" Chiese alterato Guisgard. "Mi avete fatto liberare quella fossa con le mie stesse mani?" "Se temete questa prova, allora ritiratevi e tornate indietro." Detto questo riprese a sacavare le fosse. E Guisgard, insieme a Cavaliere25 e Perry, riprese la via per giungere al castello. Intanto, nella foresta, salutati lord Loren e sua moglie, partì per il Doloroso Amore. Attraversò una lunga strada. Nell' aria vi era qualcosa di strano ed il cavaliere avvertì come un senso di apatia. Ma continuò a cavalcare senza fermarsi. Ad un tratto giunse in una radura umida e buia. La nebbia dominava ovunque. Ed in quel momento udì dei passi. Si voltò e vide tre possenti cavalieri avvolti nella nebbia. Erano scortati da un giovane e bellissimo paggio. Questi, accorgendosi di Hastatus, cominciò a dirgli: "Badate di non continuare oltre, messere! Anzi, vi consiglio di tornare da dove siete giunto. Il luogo di cui andate in cerca è stato condannato dal mio signore. E quando i suoi invincibili cavalieri lo attaccheranno, non baderanno certo a riconoscere gli innocenti dai colpevoli! E in quel luogo domineranno dolore, pianto e lutto!" A queste parole, uno dei tre cavalieri che erano con lui si voltò verso Hastatus ed annuì, come a volerlo mettere in guardia. Poi, il paggio ed i tre cavalieri scomparvero nella nebbia. In quel momento Hastatus vide apparire in lontananza un misterioso ed imponente castello.
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06-04-2010, 03.37.14 | #338 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Al Castello del Doloroso Amore, Shawn era rimasto turbato dalle letture di quei giovani.
"Cavaliere..." disse colui che leggeva "... l' elegia narra di una donna, tanto bella quanto sfortunata. Ella perdette il suo amato ed andò in cerca di lui per città e contrade. Fino a quando, resa folle dal dolore, si tolse la vita con le sue stesse mani." "Ma non lasciatevi rattristare, cavaliere." Intervenne un altro di quei giovani. "Queste cose accadono solo nei romanzi. Non si può morire per amore." E sempre in quel cortile, la bambina, vedendo la mamma, la chiamò e corse verso la torre. Ma la donna, senza dire e fare nulla, rientrò dentro, ignorando le parole della piccola. Questa allora chinò il capo e si voltò verso Polgara. Corse fra le sue braccia e pianse a dirotto. Il servitore allora, controllati tutti gli inviti, chiamò a se tutti loro. "Sir Shawn, Sir Guisgard, siate i benvenuti." Disse. "Abbiate la bontà di seguirmi, insieme ai vostri comapagni." Concluse indicando anche Polgara e Guidon. E li condusse all' interno del castello. Qui una dama prese con se la bambina. "Andiamo, tua mamma ti aspetta." Disse, portandola con sè. Poi, tutti e quattro i nuovi arrivati, furono fatti alloggiare ciascuno in una stanza diversa. Lì avrebbero potuto riposarsi dalle fatiche per il lungo viaggio.
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06-04-2010, 10.48.48 | #339 |
Dama
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Quindi non ero l'unica invitata a questa "strana festa". Guardai i miei compagni di ventura uno ad uno: Un giovane e nobile cavaliere, una donna che sembrava più una maga che una donzella di corte, un uomo, forse uno scudiero, un serviente...
Bene: che bella combriccola! E ora? Ci furono assegnate delle stanze. Presi ospitalità ma volli accertarmi di ciò che stesse accandendo. Attesi che i servitori se ne fossero andati e uscii dalla mia stanza. Bussai alla porta accando sperando di trovare il cavaliere. E cosi fu. "Sir, perdonate l'ardire. Mi chiamo Shawn Ap Cerys, signore delle Terre dell'Ovest. Anche voi, qui come me, invitato da una strana missiva? Sapete qualcosa più di quel che so io in merito a questo strano posto? Si narra che sia difficile uscire da qui con le proprie gambe...e soprattutto...quale è lo scopo di questo raduno?" Guardai l'uomo. Qualcosa dentro di me mi suggeriva che potevo fidarmi di lui. Mentre aspettavo la sua risposta mi accoccolai ancor più dentro al mio cappuccio ... non dovevo far trasparire la mia verà identità...almeno non per ora... |
06-04-2010, 11.39.31 | #340 |
Cittadino di Camelot
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Chiesi a Guisgard:amico mio è prudente continuare il viaggio? non sappiamo cosa ci attende,potremmo finire in una trappola.Poi rivolgendomi a lady perry dissi: mylady siete coraggiosa a venire con noi,sarà un lungo viaggio siete preparata per questo?chiesi guardandola,intanto che percorrevamo la strada mi guardai intorno non mi piaceva quel posto c'era qualcosa di strano si sentivano degli strani rumori,mi fermai e dissi:Guisgard cosa sono questi rumori strani?continuai ad ascoltare quei rumori un brivido di freddo mi percorse la schiena,dentro di me dissi:speriamo che non accada nulla di brutto.
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fabrizio |
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