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02-06-2018, 01.57.19 | #331 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Il lupo era ancora là e si avventò contro i cavalli.
Questi allora spaventati cominciarono a correre, trainando la carrozza a forte velocità per il bosco. Gwen all'interno sussultava e sentiva che a breve la vettura si sarebbe cappottata. Ad un tratto udì uno sparo. Poi un forte urto, come se la carrozza avesse sbattuto contro qualcosa. Tutto si fece buio e non sentì più nulla. “Io...” disse sorridendo il presbitero ad Elyse “... cosa faro? Oh, ma l'unica cosa che un uomo nella mia posizione possa fare in un simile momento... pregare.” Con un ghigno. “Pregare per tutti noi e per la riuscita del nostro piano.” Fissandola con i suoi enigmatici occhi grigi. Con i loro cavalli, Dacey e Cales raggiunsero la casa di Urel. Era un'abitazione rurale, isolata e con un recinto in cui le mucche pascolavano. C'era una donna sulla porta e li vide arrivare. Il naturalista salutò, presentando se stesso e Dacey alla donna che si rivelò essere la moglie del pastore. Lui era in casa e subito si mostrò disponibile nel fornire l'aiuto che poteva. “Siete molto gentile...” disse Cales “... ma ora vorremo parlare con vostra figlia...” L'uomo annuì e la chiamò. Era una ragazza appena adolescente. “Vorresti raccontarci cosa accadde quel giorno?” Chiese Cales. La ragazza annuì. “Grazie, è importante...” il naturalista. “Eravamo io e Laurin, la figlia del mugnaio German...” cominciò la ragazza “... pascolavamo le mucche, come facevamo di tanto in tanto... era mattina... ci fermammo per mangiare...” “Dove?” Cales. “Sotto degli alberi, per la frescura...” rispose la ragazza “... io mi stesi per riposare... Laurin si mise a raccogliere fiori... e...” “Continua, ti prego...” piano Cales. “E poi...” a fatica lei “... poi quel suono... un attimo dopo sentì Laurin gridare... qualcosa... qualcosa la trascinò nella vegetazione e... e cominciò... non lo so... ma lei gridava... forte... nessuno ho mai sentito gridare come fece quella mattina Laurin...” “Cosa hai visto di preciso?” Domandò Cales. “Non lo so...” la ragazza “... come una macchia... grigia... un po' rossastra... verde... era come... come se fosse trasparente...” Cales guardò Dacey. “Grazie, sei stata molto forte a ricordarti e raccontarci tutto ciò.” Sorridendole Cales.
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02-06-2018, 02.03.42 | #332 |
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I cavalli, attaccati dal lupo, presero improvvisamente a correre velocemente, sempre più veloce.
Io cercavo di aprire gli sportelli, per scappare, sebbene fossi conscia del fatto che il lupo era ancora lì fuori, ma non sapevo che altro fare. Tuttavia non si aprirono. Vedevo un albero farsi sempre più vicino, proprio sulla nostra traiettoria. Uno sparo. La carrozza andò a sbattere e poi nulla. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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02-06-2018, 02.14.00 | #333 |
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Nascosi il sorrisetto impertinente che quelle parole mi suscitarono nel bicchiere, nuovamente pieno, che mi portai alle labbra.
Bevvi un sorso e soffocai così la voglia di ribattere. Avevamo litigato abbastanza, dopotutto. "Naturalmente, eccellenza!" dissi solo, con un rispettoso cenno del capo. "E con il naturalista mandato da Sua Signoria che cosa intendete fare?" incuriosita, immaginando che il presbitero non amasse affatto avere qualcuno che ficcasse il naso nei suoi affari, come me, del resto. |
02-06-2018, 02.20.51 | #334 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Gwen rivide quella scena, quelle immagini in un sonno confuso, inquieto, difficile.
Poi, pian piano, riprese conoscenza. Era in un letto, avvolta dalla penombra e sentiva delle voci intorno a sé. “Fortunatamente non ha ferite serie...” disse qualcuno “... solo graffi e lividi...” “Si riprenderà presto?” Una seconda voce. “Si, credo di si.” Il presbitero rise piano. “Non temete, come detto è poco più di un topo da biblioteca...” disse ad Elyse “... crede di trovare la bestia nei suoi libri.” Divertito. “Bene...” alzandosi “... vi farò avere la lettera da inviare a Minsk già pronta... ora devo andare, milady...” fissandola.
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02-06-2018, 02.26.07 | #335 |
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Fu un sonno confuso, pieno di immagini frenetiche e prive di senso.
Sentii delle voci intorno a me, e di me stavano sicuramente parlando. Sentivo parlare di ferite, graffi, lividi. Non capii chi stesse parlando intorno a me, ma dovevano essere due. Iniziai a svegliarmi e sentii fitte doloranti ovunque, non potevo muovermi, tanto era il dolore, come se quella carrozza mi fosse passata addosso e difatti gemetti appena di dolore. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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02-06-2018, 02.28.16 | #336 |
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Sorrisi a quelle parole del presbitero, fissandolo con uno sguardo enigmatico.
"Speriamo sia davvero come dite, eminenza!" pensierosa "Non abbiamo certo bisogno di gente esterna che venga a ficcare il naso nei nostri affari!". Era vero, meno gente veniva a scocciarci, meglio era per noi. Il presbitero si alzò, si congedò e io mi alzai a mia volta in segno di rispetto. "Attendo vostre notizie, eminenza!" con un cenno del capo. Ora non vedevo l'ora che se ne andasse per poter tornare a dedicarmi ai miei affari preferiti. Avevo un nuovo servo da istruire, dopotutto. |
02-06-2018, 02.36.36 | #337 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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I gemiti di Gwen, il suo lamentarsi soffuso attirò i due uomini accanto al suo letto.
"Si sta risvegliando..." disse uno dei due all'altro. "Si..." il secondo "... mi sentite? Come state?" A Gwen, controllando se avesse la febbre. Il presbitero annuì ad Elyse, la salutò e poi andò via, lasciando così il castello della marchesa e tornando in città per conoscere le ultime novità. Qui Ruspon gli raccontò tutto: dall'arrivo di Hiss all'infruttuosa battuta di caccia notturna.
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02-06-2018, 02.39.14 | #338 |
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Uno mi si avvicinò e mi chiese come stessi.
"Ho... Ho... Dolore... Mi... Mi fa male ovunque..." dissi piano, poiché ad ogni respiro avevo forti dolori al petto e cercavo di non scuotermi più di tanto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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02-06-2018, 02.42.10 | #339 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Avete avuto un brutto incidente..." disse uno dei due a Gwen "... ora siete al sicuro... vi abbiamo medicato gran parte dei lividi e disinfettato i tagli... ora dovete solo stare calma e riposarvi."
"Si, qui nessuno vi farà del male." L'altro. "Siamo due medici, state tranquilla."
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02-06-2018, 02.44.18 | #340 |
Cittadino di Camelot
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Erano medici.
Ma dov'ero? "Io... Dove sono? Devo... Devo tornare..." farfugliai, stanca e stremata. Dovevo tornare a casa, di sicuro De Goth era furibondo ed io rischiavo grosso. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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