01-06-2016, 02.35.34 | #3781 |
Cittadino di Camelot
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Finalmente si era deciso ad ascoltarmi, visto che fino a quel momento aveva minimizzato.
Annuii e in breve richiudemmo la cassa, per poi iniziare a ricoprire di nuovo tutto con la terra. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
01-06-2016, 02.36.14 | #3782 |
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" E avete sempre mantenuto la parola. Mio zio ve ne sarebbe grato, e lo sono anche io, naturalmente" in un sussurro, le mie labbra preda della sua carezza.
Dolce e sensuale, un tocco che suscitò in me un turbamento mai provato prima. Rimasi immobile, senza incoraggiarlo ma neanche respingendolo, decisa solo ad assaporare quel momento. Le sue dita esplorarono le mie labbra che tremavano in modo quasi impercettibile. Una voce dentro di me urlava che dovevo fermarmi ora, prima che fosse troppo tardi ma i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce e il suo tocco riuscivano subito dopo a zittire ogni opposizione che avevo dentro di me. L'incontro con la mia lingua fu inaspettato per me ma piacevole e nuovo. Con la punta sfiorai il suo dito, un po' incerta se fosse la cosa giusta. " Che cosa volete da me Ser? " gli chiesi quindi ma mi resi conto che non era ciò che volevo sapere davvero, " chi sono per te Ehiss?" Chiesi invece quando ormai la vicinanza tra le nostre bocche era nulla.
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01-06-2016, 02.47.09 | #3783 |
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“Io...” disse Guisgard ancora col respiro rotto per l'ardore di quel bacio e tenendo stretta Clio fra le braccia, come se non volesse lasciarla andare, come se avesse paura di quel distacco “... io non sono Guisgard de'Taddei... non ancora almeno... o forse non lo sarò mai... in vita mia altro non sono stato che Guisgard... e stanotte più che mai... soltanto Guisgard... non so cosa accadrà domani... non so cosa sarà del ducato e della mia vita... quali pericoli dovrò affrontare, siano essi lotte dinastiche o maledizioni... non lo so e forse stanotte neanche mi interessa... l'unica cosa che voglio ora sei tu... tu, Clio... ma ciò vale, ciò ha importanza solo se anche tu lo vuoi...”
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01-06-2016, 02.58.48 | #3784 |
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Gwen e Zoren richiusero la cassa e poi la risotterrarono.
Poi, silenziosamente, ritornarono nella loro camera.
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01-06-2016, 03.05.17 | #3785 |
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Per fortuna andò tutto liscio e, dopo esserci occupati della cassa, tornammo in camera.
Mi cambiai per la notte e rimasi a guardare Zoren. Lo avevo visto molto agitato e preoccupato quando eravamo in cantina e mi aveva fatto molta tenerezza. Così mi avvicinai silenziosamente a lui, presi le sue mani e lo feci sedere sul letto. Poi mi posizionai alle sue spalle, gli tolsi la camicia e iniziai a massaggiare i suoi muscoli, la sua schiena poggiata contro il mio corpo. "Va meglio?" Sussurrai dolcemente, con tenerezza, dopo un po'. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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01-06-2016, 03.06.20 | #3786 |
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Quelle parole, quell'ardore, quello sguardo.
Forse parlarono più del suo bacio. Sorrisi, un sorriso in cui nascosi molte cose. Forse cominciavo a capire, e la cosa era terribilmente crudele. Conoscevo i Taddei, di persona, e avevo letto molto su di loro. E se una cosa era certa era che non si innamoravano così facilmente. Ricordavo il profondo travaglio raccontato nel diario dell'amante di uno dei Taddei, che avevo trovato per caso, in un angolo sperduto del castello. Quel diario era il libro che mi piaceva di più, anche se era incompleto. Quell'Amore incondizionato di lei che lo aspettava, in silenzio nascosta, sognando invano ogni giorno che lui dichiarasse il suo amore per lei, dannandosi all'idea che qualche dama troppo audace gli stesse troppo vicino, anche se sapeva che non l'avrebbe mai tradita. Lei non capiva, si dannava, ma lo amava troppo per andare via. Io che avevo imparato a conoscere la Gioia, capivo fin troppo bene invece. E quella storia diventava ancora più drammatica. Lui di certo l'amava, ma quell'amore era così intenso da essere pericoloso, da richiamare la Gioia. Eppure nemmeno gli stratagemmi per salvarlo erano riusciti a tenerli lontani, la mia parte preferita era vedere come si fossero innamorati di nuovo, ricominciando daccapo. Perché si possono cancellare i ricordi di un uomo ma non lavare l'Amore dal suo cuore. Eppure Guisgard non sembrava affatto curarsi di tutto quello. La cosa era sospetta, sempre più sospetta. E io non sapevo che fare. Potevo essere così cinica da usarlo per ingannare la maledizione? No, non dopo quel bacio. Potevo illuderlo? No, non dopo quel bacio. Dovevo essere sincera con lui, anche se non era facile. "Io non sono una che si concede con tanta facilità..." dissi, sostenendo il suo sguardo. Pura e semplice verità. "Se davvero mi vuoi, non mettermi davanti a inutili scelte e lasciami libera..." con gli occhi nei suoi "Altrimenti che senso avrebbe?". |
01-06-2016, 03.11.46 | #3787 |
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Quella domanda di Dacey.
E per tutta risposta Ehiss la baciò. Un bacio prima dolce e leggero, quanto inaspettato, poi più passionale. La baciò con vigore, per poi abbracciarla e stringerla a sé. E quel bacio continuò. A lungo, con trasporto. Un bacio forse atteso e desiderato da tempo. Da troppo tempo.
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01-06-2016, 03.16.30 | #3788 |
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“Si, grazie, piccola...” disse Zoren, sorridendo appena a Gwen che gli massaggiava i muscoli “... si, va meglio...” accarezzandole la mano, per poi stringerla “... mi spiace averti fatto vedere quel cadavere... mi spiace, non volevo spaventarti... riposa adesso... io preferisco restare sveglio... non si sa mai...”
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01-06-2016, 03.20.33 | #3789 |
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Sorrisi a Zoren, e sempre stringendo la sua mano, circondai il suo collo con le braccia.
"Sei sicuro?" Dissi piano, baciando la spalla di lui "Zoren, non farti sopraffare da questa storia..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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01-06-2016, 03.21.03 | #3790 |
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Guisgard annuì appena, senza però lasciarla andare.
Senza allentare quell'abbraccio che la teneva incatenata a lui. “Si, forse hai ragione...” disse fissando Clio “... e poi che potere ho su di te? Per farti decidere di andare o restare?” Sorrise malinconico, accarezzandole una ciocca bionda. “E' tardi...” sussurrò “... se vuoi, torna pure nella tua stanza per riposare...”
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