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18-10-2012, 18.11.07 | #381 |
Cittadino di Camelot
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Chiamai Gon che, dopo un attimo di esitazione, ritornò sulla nave.
"Bene, direi che siamo pronti per partire ora" dissi con un sorriso rivolgendomi a Fhael. Mi diressi sotto coperta a depositare i miei bagagli e decisi di lasciare la scimmia nella mia cabina, "è meglio che tu stia qui finché non saremo salpati." Tornai sulla prua della nave e mi sedetti sul bordo a osservare le lievi onde che toccavano il legno della polena.
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18-10-2012, 18.14.11 | #382 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Il governatore allora tolse quel telo e mostrò la vetrinetta con all'interno il modellino tanto prezioso.
“Questo modellino” disse il governatore ad Altea “rappresenta l'imprendibile vascello pirata che ha diffuso il terrore per tutti i sette mari. Una nave capace di vincere qualsiasi battaglia, contro qualsiasi fregata nemica. Signori... ecco a voi la leggendaria Queen Lilla's Revenge, la nave del terribile pirata Capitan Lanzaras! Riprodotta in ogni suo dettaglio!” In quel momento un servo annunciò che la cena era pronta. “Prego, accomodiamoci a tavola, amici miei.” Sorridendo il governatore.
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18-10-2012, 18.21.01 | #383 |
Cittadino di Camelot
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Al sentir nominare quel nome...Capitan Lanzaras... ebbi un leggero sussulto, cercai di mantenermi calma.
Mi stavo avvicinando a esaminare il modellino, per vedere come era veramente la nave quando fummo chiamati da un servo, mia madre mi prese per un braccio e ci sedemmo a tavola.."Capitan Lanzaras avete detto?" dissi improvvisamente "..e ditemi, perchè era tanto temuto ed invincibile?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
18-10-2012, 20.19.24 | #384 |
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Sentii la lama contro il mio collo. Guardai negli occhi il Gufo Nero ma non dissi nulla. Più la nave olandese si avvicinava e maggiore era la mia inquietudine.
Misurai la distanza tra la mia mano e quella in cui il capitano stringeva la sciabola. Certo, pensai ,capitan Giuff era abbastanza distratto perché io potessi liberarmi ma non sarei andata di certo molto lontana. Dovevo aspettare il momento giusto, quando la nave fosse talmente vicina da potervi trovare riparo. Sapevo che Guerenaiz non era il tipo d'uomo che si fa prendere nel sacco da un mandria di pirati. "A quanto pare sarà più complicato del previsto, capitano" mi limitai a dire con uno sguardo supplichevole al Gufo Nero. Ma Guerenaiz la spunterà, maledetto... Pensai dentro di me, evitando di far trasparire la speranza che mi riempiva il cuore. |
18-10-2012, 20.28.33 | #385 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tutto era pronto a bordo del Prhoar.
Fhael diede ordine e l'imbarcazione finalmente salpò, lasciando così il porto di Las Baias. Puntò dritta sul Mar delle Flegee, sotto un cielo senza nubi che ormai era stato attraversato in lungo ed in largo da un crepuscolo inquieto, avvolgendo ogni cosa in uno sfavillio di leggere stelle che, silenziose, si stagliavano poco più su dell'orizzonte e quasi confondendosi e smarrendosi nella foschia che muta avanzava. Il mare appariva senza un'increspatura, senza una piega o un sussulto, attonito e stagnante, mentre il Prhoar scivola silenzioso sulle sue acque. Appena preso il mare, Gon sembrò finalmente smarrire la sua vivacità e si accucciò docile in un angolino della cabina di Cheyenne. La ragazza si trovava invece sul ponte, a fissare quel meraviglioso firmamento che dominava sul mare. “E finalmente abbiamo preso il mare.” Disse Fhael avvicinandosi a lei. “Presto, forse, la vostra vita cambierà totalmente. Molto presto, se Dio vorrà, tutto comincerà da capo per voi.” Si accese la pipa e cominciò a fumarla con aria serena. “A volte mi chiedo” fissando il mare Fhael “perchè mai gli uomini si ostinino a restare sulla terraferma, in balia dell'ingiustizia e della corruzione... quando invece vi è un mondo vero qui in mezzo al mare, lontano dalle miserie e dalle debolezze umane... ma la stolta natura dell'uomo, ahimè, impedisce di comprenderlo...” si sedette accanto a Cheyenne “... forse dovrei parlarvi di quell'uomo che ci sta aspettando... avete delle domande su di lui? Chiedete pure, se ne avete. Risponderò ad ogni vostro dubbio.”
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18-10-2012, 20.50.13 | #386 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Giuff, a quelle parole di Clio, lanciò solo un rapido sguardo alla ragazza.
“Voi due...” disse poi a due dei suoi taglia gole “... prendetela e legatala a prua...” indicando Clio “... ora vedrai, bellezza...” rivolgendosi a lei “... farò per te qualcosa che nessun altro uomo è mai riuscito a fare... ti farò diventare una sirena!” E rise forte. La ragazza venne così legata al rostro della nave, in modo che dall'imbarcazione olandese si potesse vedere perfettamente. “Puntate dritto contro di loro!” Ordinò il Gufo Nero. Sulla nave olandese, intanto, avevano visto tutto. “Guardate, signore...” fece un Guardiamarina passando il cannocchiale a Gurenaiz “... guardate voi stesso... a prua...” “Ma quella...” stupito Gurenaiz “... quella è Clio!” “Signore!” Gridò all'improvviso il nostromo. “Ci stanno venendo addosso a tutta velocità!” “Ma cosa vogliono fare?” Urlò il Guardiamarina. “Tutto a babordo!” Ordinò Gurenaiz. La manovra fu subito eseguita e solo per un niente le due navi non entrarono in collisione. E la manovra repentina, fatta per evitare l'impatto con il galeone pirata, causò problemi a tutto l'equipaggio, compresi i soldati nascosti nella stiva, che vennero travolti dai cannoni. “E' fatta!” Esclamò Giuff dal ponte del suo Galeone. “Ora, mentre si riassesteranno, avremo il tempo di fuggire!” Si rivolse poi a Boyuke. “Libera la ragazza e portala nella mia cabina!” “Si, capitano!” Rispose il pirata. Liberò allora Clio e la condusse nella cabina del Gufo Nero. “Stanno fuggendo, signore!” Disse il Guardiamarina a Gurenaiz. “Cosa facciamo?” “Inseguiamoli!” Ordinò il capitano. “Ma questa è solo una nave mercantile, signore...” fece il Guardiamarina “... è impossibile stare dietro ad un galeone di quella portata!” “Non abbiamo altra scelta...” disse Gurenaiz “... non voglio che fuggano... inseguiamoli!”
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18-10-2012, 21.05.22 | #387 |
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La bellezza...
Quella parola riportò di nuovo Talia lontana da quel giardino e da quel mondo... La portò via, rapendola da quella realtà... “Bellezza...” disse lui “... forse è la parola più usata al mondo... ma forse nessuno si rende conto del suo vero significato...” “La bellezza” fissandolo Talia “è un concetto molto terreno... e poi è soggettivo... ciò che è bello per qualcuno, può non esserlo per altri... la bellezza è sfuggente e limitata, temo...” “No...” scuotendo il capo lui “... la vera bellezza non lo è... la vera bellezza dura per sempre...” le prese la mano “... Talia, ti ho mai detto quanto sei bella?” “Almeno un milione di volte!” Sorridendo lei. “No, sono serio...” stringendole la mano “... nel mio ultimo viaggio ho toccato vari porti e ho visto cose meravigliose, da togliere il fiato... ma nessuna bella come te...” Lei allora sorrise. “E in quei momenti” continuò lui “ho immaginato di dirtelo... dirtelo ogni volta...” “La bellezza sta forse negli occhi di chi guarda.” “No, tu lo sei davvero...” “Ma tu sei qui non solo per questo, vero?” Mormorò lei. “C'è altro... la bellezza passa presto...” Lui sorrise e la strinse a sé, lasciandola poi sul suo petto. “Tu sei tante altre cose, Talia...” sussurrò lui “... tu sei tutto per me... tutto ciò che posseggo e tutto ciò che voglio...” “Forse sono bella per qualcuno” aggiunse lei “e non lo sono per altri... ma in fondo, non mi importa...” “Sai perchè Ginevra sapeva di essere bella?” Lei alzò la testa dal suo petto e lo fissò. “E perchè sapeva di esserlo anche Isotta? E Giulietta?” “Perchè lo erano?” Rispose Talia. “Perchè i vari Lancillotto, Tristano e Romeo non facevano altro che ripeterlo loro...” “Allora stanotte verrai a dirmelo sotto il mio balcone?” Sorridendo Talia. “Sfidando la carabina di mio nonno?” “Lo farò davvero...” sussurrò lui “... verrò davvero stanotte... se mi aspetterai...” “Questa terra” fece Musan, destando Talia dai suoi ricordi “non è solo bella, ma anche selvaggia e mutevole... tutto in essa è in movimento... non fidatevi di ciò che vedete... ciò che oggi sembra forte, domani potrà invece divenire debole...” e nei suoi occhi sembrò quasi accendersi un lampo, mentre tutto intorno a loro era avvolto dalla paradisiaca quiete di quelle terre. Ad un tratto qualcuno chiamò. Era Philip che chiamava sua figlia. La giornata era trascorsa rapidamente e quella visita a Balunga era già quasi terminata. Philip e i suoi sarebbero ritornati a Las Baias a breve. Salutarono allora il Viceré, che di nuovo si scusò per non aver potuto presentare loro sua figlia e ripartirono. Musan li accompagnò fino ai confini della tenuta regale. “Spero di rivedervi preso, Analopel...” disse a Talia “... nel frattempo, un pegno dei miei pensieri per voi...” e donò alla ragazza un piccolo pugnale flegeese, intarsiato di giada e corallo “... al nostro prossimo incontro...” Un attimo dopo, la carrozza partì, lasciando il vicereame.
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18-10-2012, 21.31.11 | #388 |
Cittadino di Camelot
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Non possiamo andare avanti cosi dissi hai miei due amici dobbiamo trovare un modo per non farci mettere sotto i piedi da questo insolente di un capitano ok che a la legge dalla sua parte ma se noi facciamo numero e lo denunciamo appena arriviamo in un porticciolo le cose forse cambieranno che ne pensate voi? domandai e restai fermo ad aspettare
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fabrizio |
18-10-2012, 22.59.46 | #389 |
Disattivato
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La spuma del mare mi accarezzava il viso impetuosa e indomabile, non tanto diversa da me, pensai con un sorriso amaro.
Vidi la nave olandese avvicinarsi precipitosamente, sentivo i comandi urlati sul ponte, per un momento credetti di sentire anche il vociare dell'altra nave. Ma poi virarono in fretta e mi fu chiaro il piano del Gufo Nero. Venne a prendermi Boyuke e mi condusse nella cabina del capitano, chiudendo la porta dietro di me. Ero sola, sola e in trappola. Mi chiesi che destino mi sarebbe toccato ora che Giuff aveva capito le intenzioni di Guerenaiz. Forse mi avrebbe usata come pedina di scambio, per ricattar lo ancora, o forse... No, non gli avrei mai permesso di vendermi. Iniziai a guardarmi intorno, frugando delicatamente tra armadi e cassetti, senza sapere bene cosa stessi cercando. Ma poi in un vecchio comò accanto alla finestra , lo trovai. Un piccolo pugnale di pregevole fattura, eppure con il manico unicamente di legno, niente intarsi né decorazioni, somigliava più a un banale coltello. Niente a che vedere con le splendide armi che avevo visto appena salita sulla Antigua Maria, ma la lama era ottima. Sorrisi di quella benedizione inaspettata, richiusi il cassetto con cura, e mi infilai il pugnale nello stivale. Fu allora che guardai fuori, dalla finestra della cabina si riusciva a scorgere distintamente una nave, quella nave. Non aveva ceduto, era davvero deciso a liberarmi. Esultai di gioia nel mio animo a quella visione. Dovevo aiutarlo, dovevo fare qualcosa. Già ma cosa? Non ero altro che una prigioniera. |
18-10-2012, 23.49.54 | #390 |
Cittadino di Camelot
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Mentre ero assorta a osservare il mare, Fhael si avvicinò e fumando mi chiese se ero desiderosa di sapere qualche notizia in più dell'uomo che sarebbe potuto essere mio nonno.
Da quando il portoghese mi aveva contattata, il mio animo continuava a porsi mille domande, ad avere mille dubbi...Avevo paura di rimanere delusa da tutta questa faccenda, ma dentro di me sentivo anche il bisogno di tentare, per cercare di colmare un vuoto enorme che ormai coesisteva nel mio cuore da anni. "Ma si, signor Fhael, il viaggio è lungo e pure la lista di cose che vorrei conoscere..." Sorrisi e guardai il portoghese in cerca di un assenso. "In realtà non ho domande precise, dovete perdonarmi ma, nella mia testa ci sono molte idee confuse che mi è difficile raggrupparle tutte in un pensiero logico e razionale." "Mi affido alla vostra capacità di narrazione per poter apprendere tutto ciò che è necessario sul signore che sto per incontrare, la sua storia, il suo carattere, ogni cosa a vostra conoscenza." Detto questo, mi alzai, mi stiracchiai un po' e mi risedetti in attesa delle parole di Fhael.
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