14-04-2010, 11.14.06 | #391 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltai con molta attenzione quelle parole, dopo Guardai Guisgard e gli dissi: amico mio ditemi una cosa se ho capito bene, noi dovremmo trovare quei tre cavalieri e ucciderli? per far tornare la serenità in questo castello?
non sappiamo dove cercarli e come sono fatti sarà lecito chiedere qualche informazione a riguardo a Lord Cembelus? almeno ci potremmo preparare come si deve,aspettai che mi rispose Guisgard poi mi misi a gurdare gli altri cavalieri pensando cosa stavano pensando nelle loro teste.
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fabrizio |
14-04-2010, 15.01.50 | #392 |
Bannato
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Perry rimase in silenzio e scoppiò in lacrime, poco dopo disse:
<<Lasciatemi stare...andate via...>>. |
14-04-2010, 18.46.09 | #393 |
Cittadino di Camelot
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Oh a sentire le battute ironiche di Guisgard mi sembrava proprio di essere a casa...almeno mi aveva dato l'utile informazione che Elisabeth non correva alcun rischio di venir scoperta.
"Caro Guisgard credo che il nostro incontro qui sia solo uno scherzo del destino" e pur dicendo ciò, senza riflettere, mi sedetti accanto a lui per la colazione. Ascoltai le parole di Lord Cembelus, beh in cuor mio pensavo: "come dargli torto!?!" Ho sempre ritenuto che l'amore fosse qualcosa di effimero e volubile, e personalmente me ne sono sempre tenuta alla larga. Del resto mi chiedo come ci si possa fidare di un qualcosa che numerosi bardi, poeti, musici e pittori hanno sempre descritto come la più grande fonte di sofferenza quando mancante. Meglio scegliere di non avvicinarsene mai. Dopo quelle affermazioni guardai Elisabeth, mi preoccupai per lei, sapevo che avrebbe scelto di battersi e quando la sentii formulare la frase capii che non era solo lei a parlare, bensì era il tramite di una volontà più grande, come forse alla fine tutti siamo. Poi mi girai verso Guisgard e con una smorfia lo punzecchiai: "Bene e tu cosa farai? Visto cha hai un così grande numero di donne, non potrai di certo tirarti indietro...ma se tu dovessi vincere ti sarà difficile scegliere a quale donare la vittoria...come farai la scelta? lanciando un dado forse?" Detto ciò mi venne istintivo un gesto che facevo sempre da ragazzina, specie quando lo vedevo con la faccia imbronciata, gli spostai il ciuffo ribelle. Quando realizzai il gesto ritrassi immediatamente la mano come se avessi toccato il fuoco, e rivolgendomi a Lord Cembelus dissi: "Sire, io condivido le vostre perplessità sull'amore ad ogni modo non posso non aiutare nella battaglia ai tre cavalieri che rappresentanto valori gretti e pericolosi." |
14-04-2010, 21.28.13 | #394 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Appena lord Cembelus finì di parlare, nella sala ognuno dei presenti fu alle prese con i propri stati d' animo e le proprie sensazioni.
"Tranquillo, mio giovane amico..." disse Guisgard al suo fedele scudiero "... il lupo riesce sempre a trovare i suoi agnellini." Poi rivolgendosi al signore del castello: "Milord, sebbene io ritenga questo castello una sorta di incantata utopia, sono pur sempre un cavaliere e come tale mi è imposto da tutto ciò che ho di più sacro di tendere la mano a chi mi chiede aiuto. Ciò che fate della vita è affar vostro, non mio. Nessuno ha il diritto di minacciare le vostre terre e la vostra casa. Vi aiuterò a scacciare quei cavalieri." "Parlate da prode" intervenne lord Cembelus "ma anche come colui che ignora la sofferenza altrui." "Milord..." rispose Guisgard "... un mondo senza Amore è come un cespuglio senza rose, ma con rovi e serpi." "Le serpi sono la fuori e minacciano me e la mia famiglia!" Ribattè Cembelus. "Ed io da esse vi difenderò, milord." Rispose Guisgard. Poi, fissando Polgara e accarezzandole la mano con l' anello che ella portava sin da piccola, aggiunse: "Mal si lega un dado con le imprese d' amore. Perchè io non gioco mai con i sentimenti." E mentre parlava, la pietra incastonata nell' anelo brillava come mai prima d' ora, riflettendosi nello sguardo di Polgara e quasi a voler destare l' irreale scenario di quel castello.
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14-04-2010, 21.29.25 | #395 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Intanto, nella cella Perry era ancora alle prese con quella misteriosa donna.
"Non piangere... no..." disse lei vedendo piangere la giovane "... già ci sono troppe lacrime in questo castello... non piangere anche tu... ti prego..."
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14-04-2010, 21.57.56 | #396 |
Cittadino di Camelot
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Chiesi a Guisgard: amico mio ora come ci moviamo? andiamo in missione a cercare i tre cavalieri? dobbiamo avvisare anche Perry se ce ne andiamo dal castello aggiunsi e guardando Guisgard. Dobbiamo anche munirci di armi io non ho una spada o uno scudo Guisgard li potrei avere? vorrei anche io partecipare alla sconfitta dei tre cavalieri.
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fabrizio |
14-04-2010, 22.53.45 | #397 |
Bannato
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Perry alzò il volto coperto di lacrime e guardò la donna.
<<Liberatemi ve ne prego...>> chiese poi avvicinandosi piano alle sbarre <<Avrete qualsiasi cosa in cambio...>>. In quel momento non avrebbe mai voluto essere li, avrebbe voluto avere il mod di cullare il suo bambino e cantargli la ninna nanna; era stata imprudente a partire con gli altri cavalieri. |
15-04-2010, 03.46.57 | #398 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Appena Guisgard ebbe concluso il suo discorso, la figlia di Cembelus, Heylde, prese la parola.
"Cavaliere, voi parlate come chi non ha mai incontrato la sofferenza. Ricamate bei discorsi e frasi di circostanza, eppure ignorate, ne sono certa, cosa sia davvero il dolore che sa imprimere l' amore nell' animo umano. Esso ammalia, stordisce ed illude. Un giorno ti rende regina del mondo intero e un altro ti abbandona ad una sorda ed insopportabile sofferenza. Voi neanche immaginate cosa significhi possedere e contare per un' intera notte ognuna delle infinite stelle del cielo... e risvegliarsi al mattino con nelle mani solo stelle rotte..."
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15-04-2010, 04.03.08 | #399 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Ora basta continuare a parlare oltre!" Intervenne Ermaus, il figlio del signore del Doloroso Amore. "Sarà meglio prepararsi ad accogliere i nostri nemici... i tre cavalieri infatti non si faranno attendere ancora per molto. E già tanti altri sono caduti sotto i loro colpi."
Guisgard allora fissò Cavaliere25 e disse: "Tranquillo, mio buon amico. Presto avrete tutto il necessario per affrontare con me questa misteriosa prova." Intanto nella cella, Perry aveva chiesto aiuto a quella misteriosa donna mascherata. "E' inutile..." disse questa "... non vi è modo per noi di uscire da qui... ma non essere triste... restando qui forse saremo risparmiati dalla furia dei Cavalieri Amorosi!"
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15-04-2010, 08.21.41 | #400 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltai il discorso del vero " Guisgard ", il discorso di un Cavaliere pronto a fare sua la causa di chi in quel momento chiedeva aiuto, le sue parole sull'Amore, belle parole......cosa sarebbe il mondo senza Amore, sarebbe grigiore, sarebbe il continuo soffiare di un gelido vento.....in quel castello non c'era vita...c'era la falsa illusione di vivere, ma l'uomo infondo alle volte perde il senso piu' profondo della parola Amare.
Mi avvicinai a Polgara in un momento in cui era rimasta in disparte....<< Bene mia cara sorella, ultimamente non abbiamo avuto molto tempo per poter stare insieme, e francamente non so' se lo avremo in futuro, sono sicura che comprenderai i motivi che mi spingono ad affrontare quei cavalieri, e' un po' come affronatare i propri demoni, nel bene o nel male.....se appoggerai la tua mano sulla mia, potrai vedere l'anima che si e' unita alla mia.....tu hai il mio stesso dono, e l'invisibile ti e' visibile......abbi cura di te, e qualsiasi cosa succeda che sia relata' od illusione...sappi che ti staro' sempre vicina...>>......e adesso non mi rimaneva che aspettare......il momento incui tutto si rivelasse... |
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