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04-08-2015, 19.03.50 | #4071 |
Cittadino di Camelot
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Era uno strano addensarsi di quelle nuvole, che da preludio di tempesta passarono a qualcosa di piu` particolare, seppur ugualmente misterioso.
Anche il colore del cielo era cambiato: non era piu` nero e portatore di pioggia, ma assumeva i toni del crepuscolo. Ad un certo punto, qualcosa si staglio` di fronte a noi, facendosi via via sempre piu` visibile. Era un'isola. Sembrava sospesa tra cielo e mare a causa delle catene a cui era ancorata e sospesa nel tempo, dal momento che appariva stranamente silenziosa e calma e noi le stavamo andando incontro. Poi, uno strano ticchettio.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
05-08-2015, 00.17.18 | #4072 |
Disattivato
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Accompagnai Icarius sul ponte, dove c'era già un gran via vai.
Quella tempesta aveva messo tutti in allarme, decisamente, e io essendo rimasta all'interno della nave per cercare Icarius, non mi ero accorta di quell'atmosfera strana e surreale che circondava la Divina Misericordia. Altea si avvicinò ad Icarius e gli parlò del naufrago. Se il naufrago veniva da terre al di là di queste nuvole non presagiva niente di buono. Poi, d'un tratto, uno scenario incredibile si mostrò ai nostri occhi. Restai senza parole per un lungo istante, alzando poi lo sguardo su Icarius per un istante. "Hai mai visto niente di simile?" dissi, senza aspettarmi risposta, seguendo unicamente il filo sconnesso dei miei pensieri. Poi Altea parlò nuovamente del naufrago, e io mi voltai verso Icarius, sfiorandogli appena il braccio. "Hai sentito?" vagamente preoccupata "Se il naufrago viene da lì ed è ridotto in questo stato chissà cosa ci aspetta.." mormorai pensierosa, ma anche incredibilmente curiosa. Ma subito dopo un rumore metallico ed insistente invase la nave. Come un ticchettio. Un fastidioso ticchettio. Infinito, ripetitivo. "Beh, qualunque cosa ci sia su quella strana isola.." mormorai tra me e me "Ho come l'impressione che lo scopriremo presto..". |
05-08-2015, 02.34.39 | #4073 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La Divina Misericordia avanzava inesorabile, quasi attirata, anzi attratta, dal lieve scorrere della corrente che confluiva verso l'incredibile isola sospesa.
E quel tintinnio perenne ed ossessivo era ancora più chiaro. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... “Ci farà impazzire questa dannata nenia...” disse Palos con le mani sulle orecchie. E molti altri a bordo fecero altrettanto. “Perchè non ci alziamo in volo e superiamo quest'isola spettrale?” Pinto ad Icarius. “Perchè le sue vette sono troppo in alto.” Rispose questi. “Allora immergiamoci e percorriamo questo tratto di mare sul fondale!” Ancora Pinto. “Le colonne di pietra su cui poggia l'isola” mormorò il Taddeide “sono sottili e fitte, rendendo impossibile alla Divina Misericordia di poterle attraversare.” Icarius allora si voltò verso Clio ed Altea. “Quel naufrago è pazzo.” Sentenziò. “Non lasciamoci suggestionare dalle sue sciocchezze. Siamo armati e dunque sapremo difenderci da ogni pericolo.” Tornando a guardare l'isola misteriosa. Intanto, nella loro cabina, Dacey e Dension osservavano il tutto da un oblò. “Vieni...” prendendola per mano lui “... andiamo a vedere...” ed uscirono sul ponte. E da lì quell'assurda visione parve ancora più incredibile. “No...” scuotendo il capo Dension “... non ho mai veduto nulla di simile... mai...” “Forse” fece Elv, anche lui sul ponte con Gwen “anche sul mare come nel deserto si possono vedere dei miraggi...” E mentre il vascello si avvicinava all'isola, nascosta tra gli alti scogli della sua spiaggia, celata dunque alla vista di coloro che erano a bordo, una enigmatica figura lo osservava farsi più vicino. Indossava una lunga clamide ed un velo copriva il suo volto. Ed intorno a lei quell'assurdo ed instancabile tintinnio rivoltava e riempiva l'aria. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
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05-08-2015, 02.38.57 | #4074 |
Cittadino di Camelot
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Mi voltai un istante verso Elv, per poi tornare ad osservare l'isola.
"A me sembra tutto fin troppo reale" mormorai.
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05-08-2015, 02.46.02 | #4075 |
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Quel rumore fastidioso continuava.
Uscimmo così dalla nostra cabina per vedere che stava accadendo, recandoci sul ponte e trovando altri membri dell'equipaggio tutti con gli occhi fissi su quell'isola.
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that Dacey "Karishma" Starklan Ultima modifica di Dacey Starklan : 05-08-2015 alle ore 09.42.36. |
05-08-2015, 03.44.39 | #4076 |
Cittadino di Camelot
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Icarius si voltò e guardò sia me che quella ragazza bionda Clio..io mi misi vicino lui.."Pure tu pensi il naufrago sia pazzo..io no..senti questo rumore..prima ho fatto un sogno strano e non dovevamo udire il suono di una donna..Era sopra uno scoglio e indossava una clamide.." mi bloccai guardandolo, timorosa per lui. Istintivamente gli presi la mano e la strinsi poggiando la testa sulla sua spalla.."Stai attento non ti succeda nulla".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
05-08-2015, 10.57.49 | #4077 |
Disattivato
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"Certo che è pazzo.." Annuii ad Icarius "La domanda è cosa lo ha fatto impazzire.." pensierosa.
Sorrisi ad Altea, con un lieve sospiro. Chissà cosa ci aspettava in quell'isola misteriosa, sospesa tra cielo e mare. Ma la dama non si diede per vinta, ci si avvicinò e parlò nuovamente ad Icarius del naufrago, e di un sogno che aveva fatto. E lui più di tutti avrebbe dovuto conoscere l'importanza di un sogno, dato che era per un sogno del misterioso capitano che avevano intrapreso quel viaggio. Poi Altea prese la mano di Icarius, e posò la testa sulla sua spalla. Restai pietrificata ed incredula. Io, che avevo ancora la mano posata delicatamente sul braccio di lui, la ritrassi di scatto, un gesto istintivo, rapido, persino brusco. Un gesto di cui probabilmente non si sarebbe nemmeno accorto. Non dissi una parola, non era il momento e non ne avevo il diritto. Ma la libertà con cui le donne si comportavano con lui mi facevano comprendere quanto la situazione fosse complicata, quanto sarebbe stato difficile. Mi chiesi come avrebbe reagito, ma probabilmente ci era abituato. Non volevo pensarci, perché sapevo mi sarei solo tormentata e consumata. Fortunatamente avevo altro a cui pensare. Chiusi gli occhi un secondo, presi un profondo respiro e tornai a concentrarmi sull'isola che si avvicinava sempre di più. Mentre per la gioia della mia emicrania quel ticchettio non la voleva smettere. Ultima modifica di Clio : 05-08-2015 alle ore 11.08.40. |
05-08-2015, 17.33.03 | #4078 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La Divina Misericordia raggiunse la piccola baia naturale che dava accesso alla misteriosa isola.
Il vascello passò sotto le lunghe e ossidate catene che sembravano tener ormeggiata quella piattaforma di pietre e piante al mare, in modo che il suo equipaggio potesse rendersi conto dell'assurdità di quello spettacolo. E naturalmente l'incessante ed ossessivo tintinnio non diminuiva minimamente, riempiendo l'aria ed ammutolendo qualsiasi altro suono naturale, come il canto degli uccelli, il sibilo del vento ed il fruscio delle onde. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Icarius guardò Altea e scosse lievemente il capo. “Non lasciarti suggestionare dai racconti di quell'uomo...” disse “... comunque non temere, non ci fermerò neanche un attimo in questo luogo... circumnavigheremo l'isola, in modo da ritrovarci dall'altra parte, di fronte alla terraferma che si intravede in lontananza.” Poi il gesto improvviso di Clio che ritrasse la mano. Ed il Taddeide si voltò di scatto a guardarla. Intanto il vascello aveva preso a costeggiare il fianco dell'isola sospesa. “Detesto le isole sconosciute, fuori da rotte battute...” mormorò Dension, mentre fissava l'isola “... vi è sempre un senso di mistero e pericolo...” per poi fissare Dacey. “Si, avete ragione...” annuì Elv, che era accanto a Gwen e dunque qualche passo più indietro dai due finti coniugi “... è l'ancestrale paura dell'ignoto che assale ogni uomo di mare... sia egli un marinaio, un mercante, un contrabbandiere o un pirata...” L'isola appariva ammantata di vegetazione, con le abitazioni della cittadina che sorgevano tra alte palme ed alberi di agrumi carichi di gemme gialle ed arancioni. Infatti limoni ed arance sembravano dominare il profilo di quel luogo. E quando il vascello fu vicino alla costa, l'equipaggio poté accorgersi di una cosa assai singolare. Infatti tra le case, i palazzi, le guglie ed il profilo delle mura, ovunque si alzavano campanili e torri, tutte munite di orologi. Decine e decine di orologi che riportavano tutti la medesima ora. Alcuni mossi da sistemi meccanici assai arditi e folcloristici. Ed il loro ticchettio era insopportabile. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... “Ecco svelato il tutto!” Gridò Palos, indicando gli orologi. “Su quest'isola sono in funzione un'infinità di orologi!” “Perchè mai?” Stupito Hansiner. “Forse” ironico Pinto “avranno paura di fare tardi a qualche appuntamento.” Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
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05-08-2015, 17.38.32 | #4079 |
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Annui ad Icarius ma rimasi stretta a lui.."Ho fiducia in te..ma questo ticchettio insopportabile che può essere..comunque questa isola è surreale". Poi vidi gli orologi e rimasi a bocca aperta.."O hanno paura di far tardi..o del tempo che passa inesorabilmente".
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05-08-2015, 17.42.25 | #4080 |
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Raggiungemmo la baia che dava accesso all'isola. Appariva piena di agrumi, che coloravano l'isola con chiazze gialle e arancioni e di orologi, tanti orologi, dai quali proveniva quel fastidioso ticchettio.
"Ma e` assurdo, perche` tutti quegli orologi?"
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