27-09-2011, 04.02.20 | #401 |
Cittadino di Camelot
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Quando Missan mi salutò, con quel ghigno che tanto detestavo, lo ricambiai con un'occhiata di disprezzo malcelato.
L'arrivo di Jalem e le sue parole mi fecero venire una vertigine, come se un brutto presentimento si fosse fatto strada dentro di me. Mi porse il biglietto. Era inequivocabile. Un brivido mi percorse la schiena. Mi congedai: "Milord, vogliate scusarmi, mi troverete nella biblioteca... ho bisogno di riprendere fiato e temo di non essere nell'animo giusto per continuare a partecipare al vostro ricevimento... perdonate..." Mi inchinai e mi diressi attraverso la sala, salutando i convitati con un cenno del capo o una riverenza, ma senza vederli veramente. Mi sentivo lontana da tutto. Raggiunsi la biblioteca, dove mi lasciai andare su uno scranno e strinsi il biglietto tra le dita tremanti. Non avevo il coraggio di aprirlo. Poi mi decisi e lo lessi.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. |
27-09-2011, 04.16.06 | #402 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Monsieur si voltò di scatto a fissare Elisabeth.
Ma proprio in quel momento uno dei tre uomini sull’altare prese la parola. Come un Pericle, un Demostene, un Cicerone cominciò a modulare gli umori e i sentimenti di tutti loro col solo suono della sua voce. Come Cicerone parlava a quell’improvvisato Senato. E proprio come un Cicerone indicava i nemici del popolo e della repubblica. I suoi Cesare, Catilina e Marco Antonio avevano i nomi e i volti di De Jeon, di Oxio e di Missan. “Fratelli…” cominciò a dire “… non vi è libertà se non vi è ordine… e la libertà senza limiti è solo la sua negazione… gli antichi asserivano che non esistono forme di governo buone o cattive… ogni governo ha il suo lato perverso e malvagio… la monarchia sfocia nella tirannide quando il governo legittimo del prescelto dal Cielo viene sostituito da un despota che s’impone con la forza e con la violenza… l’aristocrazia, il potere dato dal sangue, conosce la sua negazione nell’oligarchia, il potere dato dal possesso e dalla ricchezza… infine la democrazia, il governo del popolo, vede nell’oclocrazia il potere della massa e del caos… ebbene, fratelli, questa oggi domina nel nostro paese… Magnus è in mano agli umori della massa incolta ed informe… per volontà dei Ginestrini… danno il caos sotto forma di libertà al popolo, per poter così raggiungere i propri scopi… per saziare il loro odio verso la nobiltà ed il Clero… ma che libertà è questa se si impone anche all’uomo in cosa credere o non credere?” Il brusio dei presenti assunse la forma di un assenso a quelle parole. “La peggiore tirannide non è quella che opprime solo fisicamente il popolo, ma anche emotivamente e spiritualmente. Iddio Onnipotente ha creato l’uomo per essere da lui glorificato… e un governo che non solo nega, ma perseguita la religiosità è quanto di più innaturale possa esserci. Non difendiamo il credo Cattolico, quello mussulmano, quello ebraico o qualcuno dei tanti diffusi in Oriente. No, noi difendiamo il naturale diritto, anzi il bisogno, che l’uomo, di qualsiasi razza, cultura e civiltà possiede di volgere gli occhi al Cielo e pregare il proprio Dio.” Quell’uomo aveva parlato ai loro cuori ed alle loro anime. “Allora, fratelli, alziamo gli occhi al Cielo e difendiamo il nostro diritto alla vita ed alla spiritualità!” Ed un applauso sancì la fine di quel sentito discorso. “Voi vedete spettri e fantasmi, madame…” disse Monsieur a bassa voce ad Elisabeth “… ma qui vi sono gli unici uomini ancora vivi di questo paese… i Pomerini. Vivi perché hanno ideali e valori da difendere.” Poi sorrise. "Il vostro compleanno? Allora vi ho portato davvero in un bel posto per festeggiarlo, non credete?" “Questo trattato, fratelli…” prendendo la parola un altro dei tre sull'altare e mostrando un libricino “… intitolato Sulla Ragione… è la causa di tutto… diffuso negli ambienti accademici, quest’opera contiene il veleno che poi i Ginestrini hanno sparso in tutto il paese… il suo autore si firma probabilmente con uno pseudonimo, Novizio Hordisfreyus… colui che i Ginestrini chiamano maestro… ignoriamo chi sia veramente… ma è lui l’anima del movimento ginestrino… De Jeon e gli altri sono solo le prime vittime delle sue illusioni…”
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27-09-2011, 04.57.52 | #403 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Melisendra, in preda all’ansia ed alla paura, aprì quel biglietto:
“Madame, la vostra dama di compagnia è molto più fortunata di voi; ella infatti si trova in questo momento in compagnia di cittadini di Magnus e non, come voi, insieme a dei nemici della patria. Non temete per lei, non provo alcun odio verso la povera Giselle. Lei non è una nobile, né tanto meno una religiosa. E comunque il suo destino è nelle vostre mani, non nelle mie. Ci troveremo domani alla chiesa sconsacrata sulla scogliera. E’ un luogo appartato dove nessuno ci disturberà. Ovviamente dovete venirci da sola. Vi avverto che una sola mossa falsa da parte vostra porterà all’uccisione di Giselle. Evitate dunque di far parola ad altri di questo biglietto e del suo contenuto. Il mio nome deve restare fuori da questa storia. Ricordate, è in ballo la vita della vostra amata Giselle. Missan” Melisendra era da sola nella biblioteca. Ma non era questo che la faceva sentire così profondamente sola. Giselle, la fedele servitrice, la compagna devota, l’ultimo legame con la sua famiglia, col suo passato e con il suo mondo non era con lei. Per la prima volta da quando aveva memoria, Giselle non era con lei. E questo fece precipitare Melisendra in un abisso di disperazione e solitudine.
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27-09-2011, 05.06.51 | #404 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nello stesso momento, Missan e Gaynor lasciarono il palazzo.
Una seconda carrozza era giunta a prenderli, visto che la prima aveva portato via in tutta fretta Mercien e Cavaliere25 dopo il rapimento di Giselle. “Cara Gaynor…” compiaciuto Missan “… tutto va secondo i piani… e a casa troveremo compagnia… abbiamo in mano una pedina fondamentale per questa nostra partita… in passato abbiamo già fatto scacco al re… ora ci resta il suo alfiere… il Giglio Verde... sai che la vita è davvero buffa?” Sorrise. “Domattina mi attende un appuntamento in un luogo speciale… una chiesa… ma tranquilla, è di quelle che piacciono a me… non quelle di gusto bizantino, ricche di mosaici e icone, no assolutamente… e neppure di quelle romaniche o gotiche… per carità… no, le mie preferite sono quelle sconsacrate… mi fanno sentire a casa…” e rise di gusto, mentre la carrozza attraversava la silenziosa ed inquieta campagna inglese.
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27-09-2011, 05.16.41 | #405 |
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Talia era riuscita a salire sul carro di quell’allegra compagnia.
“Ehi, questa qui ha tutta l’aria di volersi divertire stanotte!” Esclamò Esmeralda, facendo segno a Talia. “Hai capito? Sembrava tanto una santarellina ed invece ha l’argento vivo addosso!” “Ah, ma allora è un vero uomo quello che vuoi, eh!” Avvicinandosi uno di loro alla nostra audace e scaltra Colombina. “Beh, ti assicuro che non resterai delusa.” “Ehi, Armand, hai già trovato compagnia a quanto pare!” “Veramente è la nostra amica che ha trovato lui e non viceversa!” Disse ridendo Esmeralda. “Che importa chi ha trovato chi!” Esclamò Armand. “L’importante è divertirsi! Ehi, bellissima, sei fortunata sai? Volevi un vero uomo ed eccoti accontentata! Alle catacombe, stanotte, faremo resuscitare anche i morti!” Fissando Talia e facendo gesti tutt’altro che cortesi. “Ma perché” fece sarcastica Esmeralda “per far resuscitare i morti non bisogna prima crocifiggerli?” E tutti risero di gusto. “Sei terribile!” Replicò una di loro. “Non temi di finire all’Inferno?” “Speriamo!” Rispose Esmeralda. “Sai che noia in Paradiso! Gli Angeli non mi ispirano molto… i diavoli invece hanno di certo molta più voglia di divertirsi!” E di nuovo le sue parole firono seguite da sonore risate. L’allegra Brigata giunse così, poco dopo, al luogo detto Delle Catacombe. “Ed ora?” Chiese uno di loro. “C’è qualcuno laggiù.” Indicò Esmeralda. “Sembra uno zingaro… chiederemo a lui.” “Dove si trova il luogo conosciuto come Delle Catacombe?” Domandarono a quello zingaro. “E’ tra quegli spuntoni rocciosi…” indicò lo zingaro “… c’è una crepa… bisogna scendere da lì… ma state attenti, è un luogo abbandonato… corre voce che lì dentro si aggirino spiriti e fantasmi…” “Mamma mia!” Esclamò Esmeralda, fingendo di svenire. “Sai che paura!” Allora la scanzonata compagnia si apprestò a scendere in quell’oltretomba. Seguirono così quel percorso obbligato tra le rocce e l’oscurità. Avanzavano cantando e motteggiando allegramente. Dall’interno intanto, dove erano riuniti i Pomerini, i rumori della brigata furono avvertiti da tutti. “Cosa accade?” Chiese qualcuno. “Arriva qualcuno!” Rispose un altro dopo aver controllato. “Sono dei giovinastri!” “Presto, le armi!” Si sentì gridare in quell’ambiente. Un attimo dopo, la brigata condotta lì da Talia, fece il suo rumoroso ingresso tra i Pomerini. “Sono dei traditori della patria!” Gridò Armand. “Sono i Pomerini che tramano contro il popolo!” Ma non riuscì a dire altro. Scoppiò infatti un ferocissimo scontro fra quei giovani e i Pomerini. Monsieur allora spinse Elisabeth in uno spazio scavato nella parete, per metterla al sicuro, e si lanciò anch’egli nella mischia. Ma nella confusione, qualcuno riuscì a farsi da parte. “Corri fuori, Esmerlada!” Gridò Armand. “Corri e chiama i soldati! Presto, questi maledetti non devono uscire da qui!” Ed Esmeralda, vinta la paura, si avviò verso l’uscita.
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27-09-2011, 11.50.44 | #406 |
Cittadino di Camelot
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dissi guardando Mercien ma stiamo facedo un rapimento amico mio speriamo di non farci beccare come due ladruncoli alla prima esperienza e lo aiutai a portre il corpo della donna nella carrozza sempre stando attento a dove andavo
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fabrizio Ultima modifica di cavaliere25 : 27-09-2011 alle ore 12.47.08. |
27-09-2011, 13.30.00 | #407 |
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Gaynor guardò Missan, non avendo compreso appieno le sue parole. "Cosa vuoi dire? Troveremo la compagnia di chi? E poi semmai potresti dire che tutto va secondo i tuoi, di piani, visto che non dimostri nemmeno la decenza di mettermene a parte prima di agire... mi chiedo cosa mai sia venuta a fare qui, in terra nemica, invece di starmene tranquilla a casa mia, dal momento che a quanto pare te la cavi benissimo da solo..." Queste furono le parole che Gaynor rivolse al suo compagno, insieme ad uno sguardo che tentò di rendere il più offeso possibile.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
27-09-2011, 15.45.49 | #408 |
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Ascolatai ogni parola che venne detta, ogni singola parola veniva rafforzata per imprimere nella gente che ascoltava la veridicità dell' argomento !!....un parlottare sommesso , teste che ondeggiavano su e giu' per manifestare un assenso.....Liberta'..di questo stava parlando...pregare un unico Dio o perlomeno...il Dio professato da ogni individuo, sciocchi uomini......pensare che la liberta' sia la mancanza di regole...e' questo che stava dicendo ?.....Si, era questo quello che diceva, la libertà era un concetto di vita difficile da spiegare e assai più difficile era vivere l'essenza stessa della libertà.......sogno di ogni individuo....pensiero di guerra dei popoli che nel loro gridare giustizia usurpavano terre e rendevano in fame povera gente........il libro che si poggiava al mio fianco prese a fremere,l'ape aveva preso a battere le sue ali..aveva bisogno di luce, non avevo acceso le mie candele......cercai di poggiare la mano sulla "Sorella"..... e cominciai a convogliare la mia energia in modo che potesse fluire dallamia mano a lei....forza..bellezza..armonia.......solo qualche attimo etutto torno alla normalita.......dovevo consegnare quel libro, stava passando troppo tempo......" Devo dire che essere qui e' come avere una festa a sorpresa.....mi dite che dovrei gioire ?.....Vi dipiace se ci penso ?.....Il trattato Sulla Ragione.....la ragione umana e' la bussola della volonta'....Credete a cio'che quest'uomo ha predicato ?....Liberta', uguaglianza, Fratellanza..........sapete sulla vostra pelle cosa significa ?....Monsieur......l'uomo dovrebbe utilizzare alcuni termini col cuore e con la ragione.......Mi avete chiesto se vedo i morti ....non solo li vedo Monsieur parlo con loro......e mi aiutano a vedere oltre....".....nel parlargli gli presi istintivamente le mani ebbi cosi' l'opportunita' di guardarlo negli occhi.......
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27-09-2011, 15.53.38 | #409 | ||
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Lanciai al giovane di nome Armand un’occhiata obliqua e sorrisi... un sorriso che avrebbe potuto voler dire mille cose e nessuna allo stesso tempo.
Poi giungemmo al luogo delle Catacombe e scendemmo per quella stretta crepa tra le rocce. Io sgusciai rapida tra di loro, insinuandomi tra le pieghe e le ombre delle pareti... attratta verso il basso da una sorta di forza incontrollata... il cuore mi batteva forte e flash di ricordi passati mi balenavano in mente... Infine giungemmo in una sala mediamente grande, illuminata da molte candele e piena di persone... Citazione:
Qualcosa rimbombò da qualche parte nella mia mente e fece vibrare ogni singola corda del mio corpo... Ricordavo i miei passi affrettati ed ansiosi risuonare per i lunghi corridoi... ricordavo la mia voce echeggiare per le ampie sale, facendosi via via più stridula e più agitata... Ricordavo le mie grida, le corse, le porte spalancate con veemenza... Ma niente! Tutto per niente! Tutto ciò che ricordavo dopo era il vuoto e il silenzio... quel silenzio opprimente, angosciante, terribile... Mi riscossi appena in tempo per schivare un colpo... non sapevo chi lo avesse tirato, ma di riflesso mi spostai e mi insinuai in una di quelle insenature di cui le pareti erano piene... ‘I Pomerini...’ continuavo a ripetermi ‘I Pomerini...’ Quella era un’opportunità... non riuscivo a togliermi dalla testa quell’idea... forse era l’unica vera opportunità che mi sarebbe mai capitata! Ero giunta lì seguendo segni volatili come l’aria, ma ora tutto mi sembrava avere un senso... anche se un senso altrettanto volatile, forse. E di nuovo nel mio cuore tornò ad incendiarsi quella fiamma che credevo ormai di aver imparato a domare. Citazione:
Vidi Armand spedire la sua amica verso l’uscita e poi gettarsi di nuovo nella mischia... Mi mossi all’istante, in preda a quel fuoco che mi bruciava dentro. “Hey, Esmeralda!” sussurrai, afferrandola per un braccio “Di qua, presto... c’è un altro passaggio! E’ più sicuro! Vieni!” Negli occhi della giovane c’era paura e confusione, vidi subito che tutta la sua esuberanza di poco prima era sparita... La vidi piegare verso di me, tendendo le braccia come a volersi far condurre. “Vieni...” le dissi, con voce confortante “Vieni, tra poco sarai al sicuro!” Le indicai il fondo di quella piccola insenatura, come se vi fosse davvero una seconda uscita lì... poi, non appena lei mi ebbe oltrepassata, le girai un braccio intorno al collo e le premetti su naso e bocca il mio fazzoletto, intriso con quel trito di erbe macerate che Essien ci faceva sempre tenera a portata di mano per lo spettacolo... La sentii dibattersi per un istante, poi lentamente si afflosciò tra le mie braccia. “Perdonami, Esmeralda...” mormorai tra me, adagiandola a terra. Quindi subito le voltai le spalle e mi protesi per vedere cosa stesse accadendo nella sala.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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27-09-2011, 17.44.33 | #410 |
Cittadino di Camelot
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Seguii Athos con passo silenzioso per non destare attenzioni sulla mia presenza, il palazzo era veramente sfarzoso e udivo in lontananza delle note, entrati nella stanza mi sedetti su una poltrona di velluto rosso, avevo bisogno di un pò di riposo ma trovai le forze per raccontare al fedele amico di Lyo ciò che era successo. "messere avrei molte cose da raccontarvi poichè strani personaggi incontrammo oggi ma penso questo non sia di vostro interesse. Vi dico solo che ci trovavamo in una landa dove si trova una cascata e un ruscello, portai io Lyo laggiù perchè dovevamo cercare una persona......e lì poi ci raggiunse un nobile signore con la sua cavalleria, Lord Carrinton. Lyo non aveva a buon cuore tale signore, anzi si comportò molto sgarbatamente, ma il Lord ci invitò qui alla festa di Lord Tudor. Appena se ne andò io e Lyo salimmo a cavallo e doveva portarmi alla abitazione della milady che mi offre alloggio per prepararmi al ballo e strada facendo trovammo un uomo a terra, Lyo da buon gentiluomo si fermò per soccorrerlo ma egli si alzò e altri due compagni sbucarono. Non so che volessero da noi, io mi trovai un pugnale puntato alla gola, mentre malmenavano il povero Lyo e uno di quegli uomini cercò di abusare di me, e qui Lyo si dimostrò coraggioso e riuscì a reagire per salvarmi la vita, uccise quei tre uomini ma fu ferito all'occhio" sospirai e continuai "Sono riuscita a portarlo fin qui col suo cavallo, perchè sapevo che era cavaliere di Lord Tudor, ora lo affido a voi sperando si possa salvare. Ora non ho più motivo di rimanere qui, non c'è festa a cui partecipare visto lo spirito in cui mi trovo. Per favore portatemi all'uscita, vorrei recarmi a casa per riposare, troppi eventi mi hanno scossa oggi. Non disturbatevi, riesco a trovare la strada da sola. Forse è meglio voi restiate qui vicino a Lyo"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
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