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10-08-2015, 14.25.11 | #4211 |
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Quel paesaggio spettrale intorno a noi, mi guardavo intorno, circospetta, cercando di comprendere cosa si celasse in quel luogo.
Poi d'un tratto, tutto mutò. Il paesaggio, la luce, gli odori, i rumori. Sembrava tutto così grande e lontano, era come se sentissi diversamente, come se vedessi diversamente. Dapprima pensai che mi avessero drogato, che fosse un'allucinazione, ma i miei pensieri erano lucidi. Cosa diavolo era successo? Mi guardai intorno, vidi Icarius poco lontano, ma era come se fossi stesa a terra, da quanto dovevo alzare lo sguardo per vederlo. Eppure sapevo di essere in piedi, o forse no. Mi guardai più da vicino, chinano il capo per osservare il mio corpo. Per poco non urlai. No, quella era decisamente un'allucinazione. Un gatto? Non dire assurdità, Clio, nessuno si trasforma come per magia in un gatto. O forse si? In effetti avevano parlato di un'incantatrice. Mi guardai intorno, vidi un molosso accanto a me, e pensai subito che fosse Hansiner, dato che Icarius era rimasto normale. Dapprima ne fui sollevata, poi compresi che se non l'aveva trasformato in un animale come noi, probabilmente aveva altri piani. E poi la vidi. Una figura velata e spettrale, a cui Icarius si rivolse col mio nome. Ma era impazzito? Così la guardai meglio, e trasalii. "Icarius.. Icarius sono qui.." chiamai, ma invano. Le parole divennero un miagolio incomprensibile. Fantastico... Che potevo fare? Fu in quel momento che mi accorsi di essere accucciata su Damasgrada. Non gli sembrava strano? Che mi fossi cambiata di abito e avessi lasciato la mia spada per terra? Damasgrada si sarebbe ribellata se lei avesse provato ad impugnarla, ne ero certa. Andiamo, Clio, è solo una spada.. Ma io sapevo che era molto più di quello. Avevo fiducia in lei, e anche in lui. Dai, Icarius, sarai mica così tonto da cascarci... Certo, perché la prima cosa a cui penserà è che sei stata trasformata in un gatto. In effetti non ci sarebbe mai arrivato. Era una situazione a dir poco assurda. Magari mi avevano drogato davvero e stavo sognando. Ma se per qualche motivo strano fosse vero, non potevo starmene con le mani in mano. Mi voltai verso Hansiner, chiedendomi se stesse pensando le stesse cose. Così riprovai a chiamare Icarius, conscia che avrebbe udito solo il miagolio di un gatto. Ma sperai di attirare la sua attenzione. Provai a spostare Damasgrada, ma pesava troppo per me, ed era buffo pensare quanto fosse sempre stata leggera. Ma ora era tutto diverso. Decisi di avvicinarmi a lui, posando addirittura le zampe sulla sua gamba, in modo che fosse costretto a guardarmi negli occhi. Chissà se i miei occhi erano rimasti gli stessi, o se erano mutati come il resto di me. Probabilmente era un tentativo inutile, ma se mi avesse dato retta, anche solo chiedendosi che voleva da lui quel gatto, l'avrei portato da Damasgrada. Oppure avrei architettato qualcosa con Hansiner, chissà se essendo entrambi animali saremmo riusciti a capirci. Ma forse serviva un gatto per capire un gatto. Che ne sapevo io. Speravo solo che in qualche modo Icarius capisse che quella non ero io, che c'era qualcosa che non andava. Mi sentivo prigioniera. Non avevo parole da poter usare, e mi chiesi se i miei occhi sarebbero bastati ad esprimere tutto quello. |
11-08-2015, 01.14.53 | #4212 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Hai ragione...” disse Elv a Gwen “... ma se loro avessero bisogno di aiuto? Non so, ma quest'isola cela molti misteri secondo me... cosa ne pensi?” Fissandola. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
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11-08-2015, 01.26.47 | #4213 |
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La gatta selvatica, animale poco incline a lasciarsi avvicinare e comunque un predatore, posò una zampa sulla gamba di Icarius.
Ma naturalmente il Taddeide non comprese quel gesto, né immaginò l'assurda verità. Così si voltò indifferente dall'altra parte. “Clio...” disse, guardando la donna davanti a sé. “Si, sono io...” fece lei, per poi avvicinarsi. Accarezzò il volto di lui e lo baciò. Icarius allora spostò il velo, liberando il volto di lei. Era proprio Clio. “Chi sei tu?” Guardandola negli occhi lui. “Non mi riconosci più?” Sorridendo lei. “Hai il volto di Clio” mormorò Icarius “ma non sei lei...” “Il mio volto non lo vedi?” “Che inganno è mai questo.” Stupito lui. “Non sei Clio... lei non bacerebbe mai così facilmente un uomo...” “Ma tu sei Icarius.” Replicò lei. “Chi sei?” Afferrando Mia Amata lui. “Dove sono Clio e Hansiner? Parla, strega, maga o demone che tu sia!” “La differenza tra una donna e l'altra” disse lei “non sta forse solo nel cuore di un uomo?”
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11-08-2015, 01.41.38 | #4214 |
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Come immaginavo, Icarius non comprese.
Ma come poteva comprendere una cosa tanto assurda? Tuttavia non mi allontanai. Chissà se sarei stata capace di combattere come un gatto. Che può fare un gatto? Lei si avvicinò a lui, e lo baciò. Ma tutto quello che potrei fare fu ringhiare, o qualunque cosa facessero i gatti quando percepiscono un pericolo. Poi quelle parole di Icarius, il suo comprendere che non ero io. Sorrisi, anche solo mentalmente, nel vedere che non era cascato in quel tranello. Allora presi la palla al balzo. Ripresi a miagolare, lanciando una zampata alla gamba di Icarius. Gli avrei fatto male, ma almeno avrei attirato la sua attenzione, l'avrei costretto a guardarmi. Poi tornai da Damasgrada, cercando di spostarla. "Guardami maledizione..." Pensai. Era troppo assurdo perché arrivasse anche solo a supporre quello che era successo. Ma dovevo provarci lo stesso. |
11-08-2015, 01.44.31 | #4215 |
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Il misterioso uomo ascoltò con avida attenzione ogni parola di Dacey, annuendo quasi meccanicamente.
“Stanno cercando il Fiore Azzurro.” Disse infine, come se sentenziasse una verità che il solo pronunciarla rappresentava blasfemia. “Ormai è certo. Sono dunque loro i nostri nemici ed i nemici del mondo intero.” Con uno sguardo furente. “Ed il misterioso capitano che non mostra mai il suo volto è senza dubbio il più pericoloso fra loro.” Con tono fanatico. “Ma Amisc non avrà motivo di temere nulla, poiché moriranno tutti. Forse già stanotte.” Abbandonandosi ad una sinistra e delirante risata. “Sei stata fortunata ad essere scelta come prediletta di Amisc.” Guardando Dacey negli occhi. “Sei bellissima e perfetta...” accarezzando piano la seta che stringeva il corpo di lei “... una degna sposa del tuo dio e signore...”
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11-08-2015, 01.55.09 | #4216 |
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La gatta colpì Icarius con una zampata, attirando naturalmente la sua attenzione.
“Dannazione...” disse lui seccato “... va via o ti darò una lezione.” Poi vide che si era avvicinata a Damasgrada. E la scacciò, raccogliendo la spada. “Dimmi dove sono i miei compagni?” Voltandosi verso la donna. “Sciocco...” sorridendo quella “... hai appena scacciato la tua compagna Clio...” “Cosa dici mai?” Incredulo lui. “I tuoi amici sono divenuti quella gatta e quel molosso.” Rivelò lei. “Allora sei davvero una strega...” mutando Mia Amata in spada “... hai approfittato di questo momento per mutare degli eroi in animali...” puntandole la spada contro “... riportali nelle loro forme umane!” “Come desideri, cavaliere...” battendo le mani lei. E per magia Clio e Hansiner ripresero fattezze umane. Non ricordando però nulla della metamorfosi precedente.
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11-08-2015, 01.58.51 | #4217 |
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Mi guardai intorno disorientata.
Cos'era successo? Dove eravamo? Dopo poco ricordai, l'isola, la vegetazione, i ticchettii, ma nient'altro. Cercai Icarius e Hansiner con lo sguardo. "Che succede?" Circospetta, guardandomi attorno. |
11-08-2015, 02.07.34 | #4218 |
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Icarius guardò la donna misteriosa, per poi avvicinarsi a Clio e a Hansiner.
“Ditemi...” disse lui ai due “... state bene? Non rammentate nulla?” Voltandosi poi di nuovo verso la donna misteriosa. Ma stavolta non aveva più il volto di Clio. Icarius comprese allora che insieme ai suoi due compagni si trovavano di fronte ad una donna non comune.
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11-08-2015, 02.11.33 | #4219 |
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Icarius si avvicinò, e io annuii.
"Sì, certo.. Sto bene..." Controllando le braccia se avessero lividi freschi o altro. Vecchie abitudini. Ma niente... "Che dovremmo ricordare?" Vagamente preoccupata. Fu allora che mi accorsi di una donna accanto a noi. Chi diavolo era? La misteriosa incantatrice? Notai che Icarius aveva Damagrada, e corrucciai la fronte, alzando gli occhi su di lui, come a voler capire. Magari avevo perso conoscenza. Tesi la mano per riprendere la spada, chiedendomi perché l'avesse lui, ma non chiesi altro. |
11-08-2015, 02.25.21 | #4220 |
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Icarius rese Damasgrada a Clio ed annuì.
“E questa donna...” disse Hansiner “... chi è?” “Già, bella domanda...” fissandola Icarius. “Sono la padrona di quest'isola” fece lei “e voi i miei ospiti. Siete dunque invitati nel mio palazzo...” indicando loro un piccolo antro nelle rocce che racchiudevano il laghetto. Così raggiunsero quello che sembrava essere il cuore sotterraneo dell'isola, dove sorgeva un antico castello dalle murature verdi e coperte di piante acquatiche. L'aria era sottile e leggera, simile a fumo ormai sul punto di dissolversi, generando strani bagliori e luccichii. Videro così brillare le guglie, i tetti e le torri di una città morta, arroccata attorno al maniero. Su quello che sembrava essere un miraggio brillava bassa la Luna, donando a quello spettacolo un'aria spettrale.
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