17-04-2010, 10.49.54 | #421 |
Cittadino di Camelot
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Chiamai Perry sono cavaliere25 sono venuto a tirarti fuori poi rivolgendomi a Polgara ora come facciamo a farla uscire di qui? le sbarre sono troppo robuste per forzarle dobbiamo trovare un modo e alla svelta dissi guardando Polgara.
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fabrizio |
17-04-2010, 12.49.40 | #422 |
Cittadino di Camelot
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Fu un momento...ebbi un'orribile presentimento e poi vidi solo molto sangue. Era successo qualcosa a Gusigard, ne ero certa.
Bene non avevo tempo da perdere, stavo per fare un doppio incantesimo e questo voleva dire usare molta della mia energia, ma non avevo scelta se volevo liberare la ragazza ed evitare che il mondo venisse a conoscenza dei miei poteri. "Oh Morfeo, Signore e Padrone, abbraccia queste due persone. Regala loro per un po' sogni e serenità ed al risveglio confonderanno la realtà". Detto ciò aspettai che la magia facesse il suo corso e posai le mani sulle sbarre umide e fredde. Questo era molto più difficile e faticoso. Iniziai a respirare nel modo in cui mi fu insegnato, sentivo il cuore accelerare ed il sangue battermi nelle tempie...stavo innalzando la mia temperatura corporea ai limiti...Ecco il punto di fusione era vicino, il metallo ora era malleabile e mi avrebbe concesso di deformarlo. Mi sentii quasi svenire, ma il lavoro era compiuto, ora dovevo andare da Guisgard, per quanto quel testone fosse dalla pellaccia dura sentivo che stava diventando sempre più debole. "Guisgard mi senti? Lo so che puoi sentirmi, sono io Polgare...Non ci provare sai!! Non provare a mollarmi nel mezzo di un castello di matti con tre cavalieri assassini! ricordati la promessa che mi hai fatto quel giorno vicino ai resti della torre..sto arrivando da te e ti aiuterò ma tu devi resistere!! hai capito?!?" E correndo iniziai a risalire le scale. |
17-04-2010, 12.55.29 | #423 |
Cittadino di Camelot
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apri le sbarre ed entrai nella cella vidi Perry terrorizzata e spaventata in un angolo e gli dissi:Perry è tutto finito datemi la mano vi porto via da qui,dobbiamo andare in aiuto a Guisgard è andato a combattere contro dei cavalieri dobbiamo fare infretta dissi guardandola negli occhi a bisogno del nostro aiuto.
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fabrizio |
17-04-2010, 14.29.57 | #424 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ma mentre Cavaliere25 cercava di portare fuori dalla cella Perry, la donna con il viso mascherato si avvicinò ai due ragazzi.
"Fuggite da questo posto..." cominciò a dire "... al dolore ed alla follia presto si aggiungerà anche la morte... i tre cavalieri non possono essere vinti se non si conoscono i loro veri nomi... fuggite via... via da qui..." E mentre la donna parlava, Cavaliere25 si accorse che i piedi di lei erano legati al muro da solidissime e pesanti catene. Chiunque avesse segregato lì quella donna, voleva essere certo che ella non ne sarebbe uscita mai.
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17-04-2010, 14.38.06 | #425 |
Bannato
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<<Cavaliere!>> disse Perry rivolgendosi a cavaliere25 <<non possiamo lasciarla qui...mi ricorda una persona importante della mia vita e so che c'è del buono nel suo cuore>>.
Si alzò inpiedi e andò verso Polgara: <<Io so che potete liberarla...>>. |
17-04-2010, 14.47.24 | #426 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Intanto, nella sala grande, Cembelus ed i suoi figli erano alle prese con la rabbia di Hastatus ed i dubbi di Shawn.
"Nessuno qui ha potuto nuocere alla vostra amica" disse Cembelus parlando di Perry "e potrei giurarlo su ciò che ho di più sacro! Siete nostri ospiti, oltre che difensori. Ed i miei servitori già ammonirono alcuni di voi a non girovagare per il castello. Esso è pieno di cunicoli e passaggi segreti. E la vostra amica sarà caduta in uno di questi." Poi verso Hastatus: "Riponete le armi e rammentate ciò che siete, cavaliere. Giudicate me ed i miei figli malvagi? Perchè? Non fummo noi a minacciare la casa altrui ed a giurare odio eterno verso chi cerca solo di vivere la propria vita nella sua terra. Riflettete dunque su questo, sir Hastatus... e se lo farete con la purezza del vostro ruolo non troverete alcun male in me ed i miei figli." E mentre il vecchio Cembelus parlava, Shawn notò un' ombra attraversare la sala e dirigersi verso la porta che dava alla torre. E per un attimo ebbe la sensazione che l' ombra la chiamasse...
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17-04-2010, 15.08.20 | #427 |
Dama
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Mentre tutti erano presi dalle parole del vecchio uomo, sentii una voce angelica, non di questo mondo, che chiamava il mio nome. Vidi un'ombra, una sagoma di persona che stava attraversando la sala..un'ombra che non aveva modo di essere...
Constatai che era l'ombra che mi chiamava: sentii chiaramente l'invito a seguirla. E così feci. Seguii quella sagoma fatta di nulla...ma con una propria forma. Nessuno, credo, si stava accorgendo della mia uscita dalla sala... Raggiungemmo una stanza. Era semibuia. Vi era una sola flebile candela che offriva poca luce agli occhi. Sul muro libero da mobili notai formarsi la sagoma dell'ombra che avevo seguito. Sobbalzai. Ma non avevo paura. Anche se ero cosciente che lì, da sola, lontana da tutti, ero inerme. |
17-04-2010, 17.46.25 | #428 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La mia rabbia, a queste parole che ritenevo sciocche, stava per avere il sopravvento. Stringevo la spada così forte che le nocche della mano erano bianche.
Senza degnare Cembelus di una risposta, mi voltai, uscii dal palazzo, dove trovai il mio cavallo già pronto e sellato. Gli saltai in groppa e con esso varcai l'ingresso del castello per vedere se riuscivo ad aiutare quel testone di Guisgard.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
17-04-2010, 20.32.32 | #429 |
Cittadino di Camelot
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"Mi spiace Mylady ora non posso ma tornerò!" urlai a Ledy Perry mentre risalivo di corsa le scale. Dovevo raggiungere Guisgard quanto prima. Veloce più veloce del vento portami dal motivo del mio tormento. E così giunsi al di fuori dalle mura e lo vidi, con un filo di vita e in una pozza di sangue.
"No!" urlai e mi precipitai su di lui. Lo girai e vidi la ferita al fianco, aveva perso molto sangue, era pallido e non rispondeva a nessun richiamo. Mi ricordai del dono della Maga apparsami al Lago, la polvere fatata. C'era ancora della vita che scorreva nelle sue vene quindi decisi di usarne una parte in modo da cospargere la ferita e poi con lo spillone dei miei capelli mi punsi un polpastrello e lascia cadere un paio di gocce sulla ferita oramai imbiancata dal rimedio. "Ecco Guisgard, sei curato da un rimedio sacro più antico della notte dei tempo e io ti dono parte della mia energia...ora coraggio ritorna qui, ritorna da me". E mentre lo osservavo attendendo un segno di ripresa vidi giungere in lontananza un cavaliere. |
17-04-2010, 22.13.04 | #430 |
Cittadino di Camelot
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" morirete tutti......" un urlo disumano, mi sentii.....raggelare e passare da una fase di veglia a una di premorte......il mio corpo era li'......ma la mia anima era da tutt'altra parte, era questo che ci insegnavano una volta diventate maestre, Madre ci insegnava a fluttuare potendo vedere tutto quello che in realta' nessun uomo poteva vedere......Guisgard....il sangue ,e io li' che fluttuavo, e no....nessuno poteva perire. Mi risvegliai da quello stato stuporoso in cui mi trovavo....accanto a me non c'era piu' nessuno...non era importante questo, uscii fuori e presi il cavallo che mi venne sellato dallo stalliere.......Seguii il pensiero di Polgara, aveva paura, pensavo a Guisgard a terra e questo mi fece spronare il cavallo sino a sfiancarlo.........li vidi...e rallentai la corsa....sino a quano arrivai vicino a Polgara....scesi da cavallo e mi inginocchiai accanto a Guisgard....presi la sua mano la chiusi tra le mie, guardai Polgara...<< Guisgard ascolta, io so dove ti trovi in questo momento......e' un posto meraviglioso, dove si prova un senso di beatitudine che non e' di questa terra....e so anche che mi stai ascoltando, perche' io so che e' cosi'.......Polgara ha guarito il tuo corpo, ..e credo che tu abbia un motivo per ritornare in te.....non sai neanche chi io sia...ma Polgara e' mia sorella e la sua pena e' la mia.....abbiamo bisogno di te....e tu questo lo sai....>>....C'e' unfilo di argento che unisce il nostro corpo all' anima.....e potevo vedere il suo, era intatto non si era spezzato...... avvicinai il mio viso al suo e gli soffiai sulle labbra ..Cavalier tristezza...tramite me gli aveva trasmesso il soffio della vita.....l'albero che avevamo sul petto gli aveva donato un po' della sua linfa
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