13-07-2020, 17.26.45 | #4371 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Goz scosse il capo, continuando a mangiare e a bere, senza curarsi più di tanto delle parole di Gwen.
Ma proprio in quel momento uno dei servi del borgomastro corse a riferire che un uomo chiedeva di essere ricevuto. Si trattatava di un uomo dal capo incappucciato e nel cortile aeva portato un carretto con un telo sopra. "Ecco la vostra belva." Disse lui, svelando poi la sua identità. "L'ho abbattuta circa un'ora presso la palude." Rivelò Reddas. "Ora le stragi cesseranno." "Voi?" Stupito Goz. "Si, Sua Grazia il vescovo mi ha richiamato ed io non fallisco mai 2 volte." Si trattava di una grossa iena maculata. L'animale aveva sul dorse una sorta di corazza con degli aculei. "Questo significa" fece Goz ancora incredulo "che..." "Esatto." Annuì Reddas. "Che qualcuno ha portato qui quest'animale, probabilmente dall'Africa e l'ha addestrato." "Ma chi può essere così folle e malvagio?" Goz con rabbia. "Non lo so." Reddas. "Sono un cacciatore, non un poliziotto." Goz fece allora chiamare Elv. A questo punto la storia raccontata da Gwen assumeva contorni molto diversi. Il primo indiziato fu naturalmente Barber e quando andarono nel suo studio lui non c'era più. Era rimasto solo il paziente dal volto fasciato che riposava. Aveva perso la memoria e Barber per questo, con ogni probabilità, l'aveva lasciato in vita. O forse non aveva avuto il tempo di ucciderlo. Nello stesso istante Destresya e Odigel avevano ormai lasciato Monseracl, diretti verso nuove avventure. Fine episodio +++
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14-07-2020, 17.43.28 | #4372 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Effetto Santa Caterina
“Come l'amore cresce dentro di te, così cresce la bellezza. Perché l'amore è la bellezza dell'anima.” (Sant'Agostino) La sala d'attesa dell'aeroporto di Afragola City era un oceanico via vai di gente. Un vocio continuo, cacofonico, indecifrabile, dai mille suoni e dagli infiniti colori si ammassava e riempiva l'aria. Due belle ragazze, una bruna ed una bionda, apparvero agli arrivi nel folto gruppo di nuovi arrivati da Parigi. "Ma guardati..." disse la bruna alla bionda "... chi l'avrebbe mai detto che quel ragazzo ti avrebbe ridotta così..." "Piantala, scema..." sottovoce la bionda "... e mi raccomando acqua in bocca con Al, chiaro? O dirò a Bob di quel personal trainer." "Massì, saranno i nostri segreti." Ridendo la bruna. Videro allora due ragazzi che le attendevano all'uscita. "Aaaaaalllll!" La bionda correndo verso uno di loro. "Mi sei mancato tantissimo!" "Bob, amore mio!" La bruna abbracciando l'altro giovane. "Io e Al" mormorò Bob "abbiamo preotato due tavoli al Caffè Licolas per festeggiare il ritorno delle nostre belle!" "Evviva!" In coro le due ragazze. "Però, bei cavalieri, dovete concederci qualche minuto per sistemare il trucco, ok?" Sorridendo la bionda. "Vi attenderemo una vota intera!" Esclamò galante Bob. "Si, ovvio!" Divertito Al. Le due ragaze si allontanarono, verso i bagni delle signore, senza però mai più far ritorno. Le loro foto giacevano sulla scrivania, fra lattine vuote di Coca Cola, cartoni unti di pizza e la glassa sciolata di paste e ciambelle. "Altre due ragazze scomparse nel nulla..." fumando il commissario Goz "... a quanto siamo?" "A sei, commissario..." rispose l'agente Lion "... sei ragazze sparite nel nulla, come volatilizzate in un solo mese. Unico punto in comune fra loro è la bellezza." "Detesto questo genere di casi..." mormorò Goz "... già immagino la stampa... lo chiameranno il maniaco della bellezza o qualcosa di simile..." scuotendo il capo. "Sarà il solito bastardo con turbe psichiche, commissario." Fece Lion. "Forse un impotente che rapisce ed uccide le vittime per sfogare i suoi istinti, chissà..." "No..." fissandolo Goz "... stavolta sento che c'è qualcosa di diverso.. il mio istinto ed il mio intuito mi dicono altro... qualcosa di misterioso... di oscuro..." pensieroso Goz. +++
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14-07-2020, 18.17.28 | #4373 |
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Da quando avevo iniziato questa carriera, non avrei mai pensato che la cosa potesse coinvolgermi così personalmente.
Non avrei mai pensato che una delle mie più care amiche potesse scomparire nel nulla, dall'oggi al domani. All'inizio, avevo cercato di concentrarmi sulla sua vita privata, sulla gente che conosceva e frequentava al di fuori del nostro giro di amicizie comuni, per fortuna avendo un'agenzia investigativa mi era piuttosto semplice sfruttare certi mezzi. Tuttavia, nel momento in cui tante altre ragazze erano scomparse, oltre Kim, nessuna di loro vicina a lei, avevo capito che si trattava di qualcosa di più grosso, qualcosa che aveva radici ben più profonde e, se il caso, ancora più complesso da studiare. Sarebbe stato molto più semplice se si fosse trattato di qualcosa di personale. Sarebbe stato più semplice se io non avessi dovuto usare le mie nozioni di criminologia per ritrovarla e fosse stata ancora con me. Molti avrebbero detto che ero troppo coinvolta per indagare sul suo caso, ma dovevo farlo. La polizia non sembrava aver mosso chissà quanti passi avanti ed io dovevo, dovevo risolvere il caso, adesso era un fatto molto personale e non mi sarei fatta scappare la possibilità di farle giustizia o, magari anche di trovarla, mentre osservavo ancora una volta le informazioni sul mio pc, alla scrivania dell'agenzia.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 14-07-2020 alle ore 18.33.27. |
14-07-2020, 18.53.36 | #4374 |
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Gwen passò in rassegno al suo PC tutte le poche informazioni circa la misteriosa scomparsa di Kim.
Come per gli altri 5 casi di ragazze scomparse, anche per Kim c'erano pochissime informazioni. La ragazza il giorno della sua sparizione aveva posato per un noto fotogtafo, Elv Bell e uscendo dalla sua agenzia ha percorso due isolati a piedi verso Mezzanotte, senza arrivare mai alla stazione della metroplitana. Svanita nel nulla, come le altre cinque ragazze.
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14-07-2020, 19.00.14 | #4375 |
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Non mi stupiva che ci fossero poche informazioni, chi aveva architettato tutto si era guardato bene dal lasciare in giro ogni sorta di indizio o prova.
Sapevo che il giorno della sua scomparsa era stata ad un servizio fotografico, con un noto fotografo, Elv Bell e verso mezzanotte, mentre si dirigeva verso la metropolitana, non era mai arrivata. L'unica cosa da fare, era controllare sul posto, nella speranza di trovare qualche elemento che mi fosse d'aiuto. Decisi che avrei preso l'indirizzo dell'agenzia fotografica, per controllare prima i dintorni e per fare poi qualche domanda allo stesso Bell. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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14-07-2020, 22.03.55 | #4376 |
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Fu un lungo volo, mio padre leggeva il suo quotidiano di fiducia da anni mentre osservavo fuori dal finestrino dell' aereo le nuvole che si gonfiavano.
Gli scrissi sul tablet di leggermi le ultime notizie, ebbe una titubanza ma lesse il primo articolo ovvero delle ragazze scomparse, si diceva fossero bellissime. Sgranai gli occhi e scrissi sul tablet "Ancora? Inizio ad avere paura, forse non avrei dovuto accettare l' eredità di nonno Mandus ad Afragola City ma tanto chi vorrebbe una ragazza muta come me". Mio padre ripiegò il giornale senza rispondere. Era successo solo un anno fa quell' incidente fatale dove la mia sorella gemella era morta. Cosa legava questo fatto alla mia situazione? Ero io alla guida, ero sobria ma in quel party dove io e lei eravamo famose come le "gemelle modelle" qualcuno aveva pensato bene di versare qualcosa nella mia bevanda. Tutto si era appannato, era il solo ricordo che avevo. La strada si accorciava per poi allargarsi, poi diventata sfocata finchè il buio completo. Quando mi svegliai in quel tetro ospedale il dottore in modo brusco mi disse che mia sorella era morta e che nelle mie analisi vi erano state trovate tracce di anfetamine, dissi a malapena che non avevo assunto droghe, ne ero sicura e apparvero un poliziotto e un comandante della polizia. Furono bravi e mi avevano creduto e grazie al mio aiuto e testimonianza riuscirono a scoprire quel traffico di droghe che circolava nel mondo che frequentavo e fui trascinata a mia insaputa. Ma la ferita dentro non si riemarginava, me lo dicevano tutti non era colpa mia ma mia sorella era morta. E tale fu lo stato depressivo e lo choc di quel periodo che parlavo per mezzo di un tablet. Mio nonno Mandus morì, ormai anziano, e mi elesse unica erede ad Afragola City, possedeva un antico palazzo e sontuoso, avevamo sangue nobile ma la sua volontà più grande era farmi guarire dal suo medico di fiducia, luminare dell' Afragola City Hospital. Stavo seduta nel tavolino della sontuosa dimora, tutto era avvolto dall' antico e dai miti che avevano rese famose quelle Terre molti anni prima. Tutti i servitori si prodigavano a servire Mademoiselle De Bastian, come mi chiamavano. Io li guardavo nei loro sorrisi di convenienza, sperando io potessi parlare da un momento ad un altro. Presi l' acqua calda dal Samoivar in argento, la versai nella pregiata tazza francese di epoca settecentesca, ogni piccolo dettaglio era curato, le foglie di tè nero di Ceylon alla rosa maceravano dando aroma e profumo alla stanza e presi il giornale per leggere, mentre finalmente potevo gustare la colazione in pace.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
14-07-2020, 23.25.37 | #4377 |
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Mentre Gwen faceva ordine nella sua testa e tra le possibili piste da poter seguire, qualcuno arrivò nella sua agenzia.
Era un uomo alto ed asciutto, dai capelli bruni e gli occhi scuri, l'espressione seria e un che di enigmatico nello sguardo. Tutti elementi e particolari che ormai non passavano più inosservati da parte di Gwen nel guardare gli altri. Inoltre quel volto aveva un che di vagamente familiare per lei. "Buongiorno..." disse entrando "... vorrei parlare con il titolare di quest'agenzia." Fissandola.
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14-07-2020, 23.34.59 | #4378 |
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Erano giunti da un giorno, quindi da pochissimo, Altea e suo padre nella loro nuova dimora.
Si trattava di un magnifico ed antico palazzo, appartenuto da almeno tre secoli dai De Bastian. Collocato appena fuori città, a circa desedici miglia da Afragola City, era stato acquistato dal VI° conte De Bastian in seguito al matrimonio di sua figlia con il nipote del duca. La nobile dimora era racchiusa da ampi cortili inquadrati fra vasti giardini, il tutto circondato da diversi ettari di terra che formavano l'intera tenuta di famiglia. Oltre ad Altea e suo padre nel palazzo c'erano il maggiordomo Hattim, la signora Muss che era governante e il vecchio giardiniere Comin. Naturalmente tutti i devoti servitori, da anni al servizio della famiglia De Bastian, avevano premure particolari per la ragazza affetta da mutismo traumatico.
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14-07-2020, 23.42.05 | #4379 |
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Silenzio e silenzio, il mio malessere interiore si amplificava.
Mi alzai di scatto, presi il tablet ed uscii nei giardini della dimora. Un lieve sorriso nel viso, potevo udire lo scroscio della antiche fontane che da secoli zampillavano e mi incamminai nei vialetti assolati e pieni di vegetazione che, almeno, rinfrescavano dalla calura estiva. Osservavo rapita il Palazzo, sapevo che qui una mia antenata aveva amato, con devozione e passione ricambiata, il nipote del Duca. Forse era questo il segreto di questo Palazzo, avevo trovato una sorta di pace interiore, mi soffermai ad annusare le rose inglesi, frutto del lavoro del vecchio Cumin.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
14-07-2020, 23.48.58 | #4380 |
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Altea scese in giardino, volendosi godere il caldo Sole di Luglio che baciava, forse anche troppo, la terra Afragolignonese.
Il profumo dei fiori ed una lieve brezza intrisa di aromi campestri ingentiliva la mattinata, attenuando la malinconia della modella. A volte nel vento Altea aveva quasi la sensazione di sentire la voce di sua sorella che la chiamava. Ma erano solo attimi, illusioni e visioni che si perdevano nel silenzio del suo mutismo. Ad un tratto lei vide la sagoma di un omino che si avvicinava. "Mademoiselle..." disse arrivando il vecchio Comin "... suo padre vuole che rientri in casa... sta arrivando il medico che la terrà in terapia."
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