17-04-2010, 22.23.24 | #431 |
Cittadino di Camelot
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come faccio a liberarla dissi? non ho una spada non ho nulla devo cercare qualcosa per liberarvi da questa catena che vi tiene prigioniera dissi alla donna misteriosa,vado a cercare una spada tornerò appena possibile dissi guardando quella donna.Corsi su per le scale e cercai la stanza delle armi, arrivai ad una porta e l'apri dentro nella stanza cerano armature e spade,presi una spada e ritornai dalla donna eccomi di ritorno mylady ora cercherò di spaccare la catena non abbiate paura gli dissi.mi preparai e con forza e un colpo secco spaccai la catena,ecco mylady ora siete libera.
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fabrizio |
17-04-2010, 22.53.57 | #432 |
Bannato
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<<Ora dobbiamo andare cavaliere, hanno bisogno di noi>>.
Poi rivolgendosi alla donna: <<Voi siete libera da ogni male ve lo posso assicurare, se succede qualcosa, cercatemi!>>. |
17-04-2010, 22.57.19 | #433 |
Cittadino di Camelot
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ok risposi guardando Perry, andiamo dobbiamo andare da Guisgard credo sia in pericolo di vita su corriamo dobbiamo fare presto non voglio che muoia.
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fabrizio |
18-04-2010, 04.48.49 | #434 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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L' ombra si materializzò, pian piano, davanti a Shawn.
Le sorrideva con un' espressione indescrivibile. "Lacrime di amanti..." disse con un filo di voce. "Amore non è mai sofferenza... ed i suoi cavalieri non portano pena, danno o lutto... cerca i loro nomi... cercali ed ammansirai il loro ardore..." Le sorrise ancora e poi svanì nella notte. Intanto Hastatus aveva raggiunto Polgara ed Elisabeth accanto a Guisgard che giaceva senza conoscenza e ferito dal Cavaliere Verde. Ad un tratto, i tre videro proprio quel cavaliere risalire la piccola collina che fronteggiava il castello. Ed in cima, il cavaliere, raggiunse gli altri suoi due compagni, il Cavaliere Rosso e quello Bianco. E con loro vi era il giovane paggio. "Badate bene..." cominciò a dire questi "... il prossimo sarete voi, sir Hastatus. E sappiate che il Cavaliere Rosso non risparmia mai i suoi avversari." E tutti e quattro scomparvero nella nebbia. Nel frattempo, nei sotterranei, Cavaliere25 e Perry si diressero verso gli altri, mentre la misteriosa donna mascherata li guardava andar via senza dire nulla.
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18-04-2010, 05.34.29 | #435 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il vento.
Impetuoso, maestoso, orgoglioso, soffiava attraversando l' intera campagna. E sembrava volersi portare via ogni cosa, lasciando nel cuore tanto freddo e malinconia. Guisgard era giunto davanti alla piccola chiesetta di San Michele. Ma aveva trovato la porta chiusa. Cercò di aprirla ma essa era pesante e massiccia. "Cosa fate?" Gli chiese un fraticello che giungeva dalla campagna. "Volevo entrare in chiesa e salutare San Michele." Rispose Guisgard. "Non si può..." disse il fraticello "... una donna si sta confessando... piange e si dispera per il suo amato... e nessuno deve vedere il suo dolore." "Ma io non guarderò!" Rispose Guisgard. "Voglio solo salutare il santo. Poi andrò via." "No, l' uomo è debole e cedereste. Andate via e tornate domani." Disse il fraticello. "Vi prego..." supplicò Guisgard "... ho bisogno della benedizione di San Michele!" "E sia..." disse il fraticello "... ma ricordatevi di raggiungere l' altare senza guardare altro. E chiunque vi chiami badate di non rispondere. Salutate il santo e tornate fuori." "Non temete." Assicurò Guisgard. "Farò come mi imponete." Il fraticello allora aprì la porta e permise a Guisgard di entrare. Nella navata dominava quasi una totale oscurità, affievolita solo da diverse candele che bruciavano alla destra dell' altare. Guisgard giunse ai piedi dell' altare e dopo essersi segnato con la croce, cominciò a pregare. E quando ebbe finito si segnò ancora. Stava per raggiungere la porta, quando udì una voce. "Fermatevi vi prego..." Guisgard però, seguendo le raccomandazioni del fraticello, la ignorò. "Fermatevi, cavaliere, vi supplico..." Disse ancora quella voce. Allora, intenerito, Guisgard si voltò. Era una donna con il volto coperto da un velo nero. "Aiutatemi, vi prego..." "Come posso servirmi, milady?" Chiese il cavaliere. "Il mio amato è stato ferito da un misterioso cavaliere... aiutatemi..." "Com' è fatto questo cavaliere?" "E rivestito da una spessa corazza ed avvolto da una tunica verde." Rispose la donna. "Conosco quel cavaliere!" Esclamò Guisgard. "E ho un conto aperto con lui!" "Prima di andare ad affrontarlo..." disse la donna "... scegliete una delle candele che ardono davanti a San Michele." E Guisgard, dopo averle viste tutte, scelse quella che secondo lui era la più lunga. "Questa rappresenterà la vostra vita, cavaliere." Disse la donna. Guisgard allora uscì dalla chiesa e vi trovò Elisabeth. "Vi stavo aspettando." Disse la donna. "E perchè mai, milady?" "Perchè se non uscivate voi io non potevo entrare in chiesa. Il vescovo impone che vi entri una persona alla volta." E detto questo, Elisabeth entrò nella chiesetta. Guisgard allora si guardò intorno e riconobbe una donna che passeggiava nella campagna. Era Polgara. Corse così verso di lei. "Eccoti..." disse la ragazza nel vederlo "... temevo che fossi andato via... mi sveglio ogni giorno con questa paura..." "Ma io non andrei mai via senza portarti con me." Rispose Guisgard. Ad un tratto un superbo nitrito si diffuse nell' aria. I due ragazzi si voltarono e videro un possente cavaliere cavalcare verso di loro. Era il Cavaliere Verde. "Fuggi, Polgara!" Gridò Guisgard. "Fuggi e qualsiasi cosa accada non fermarti mai!" Il cavaliere allora caricò verso Guisgard e quando lo raggiunse lo colpì con un fendente al fianco. "No!" Gridò Guisgard alzandosi di scatto. Era sudato e sentiva un bruciore insopportabile al fianco. Si guardò intorno e capì di aver sognato.
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18-04-2010, 11.02.54 | #436 |
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Usci dal castello in fretta e furia insieme a Perry e vidi Guisgard a terra gli corsi incontro e dissi: come sta? è ferito gravemente? si salverà? chiesi a Polgara e agli altri cavalieri, chi è stato a fargli questo? questo posto è maledetto aggiunsi,dove sono quei cavalieri assetati di sangue?
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fabrizio |
18-04-2010, 13.07.59 | #437 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Portate dentro sir Guisgard. Ha bisogno di cure, e questo non mi sembra il posto migliore." dissi al gruppo che si era riunito attorno al ferito.
Il cavaliere rosso... il cavaliere della violenza.. Mi rivolsi quindi al paggio: "Non ho paura del vostro signore... ma questa contesa mi sembra inutile. Se però lo scontro è inevitabile, non sarò certo io a tirarmi indietro... sappiate però che non combatterò per Lord Cembelus e la sua famiglia, ma solo e unicamente per me!"
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
18-04-2010, 13.29.51 | #438 |
Cittadino di Camelot
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Cavalier Hastatus aveva ragione, Guisgard ora doveva essere portato al caldo e doveva riposare.
"Elisabeth grazie! Senza il tuo aiuto non ce l'avrei fatta" le sussurrai all'orecchio. Poi chiesi a cavaliere25 se voleva aiutarmi ad accompagnare dentro Guisgard, quindi gli passai il braccio sotto la spalla e cercai di aiutarlo ad alzarsi. "Bell'affare Guisgard! Dimmi un po', se era un modo per attirare la mia attenzione sappi che devi lavorarci ancora...così mi fai solo venire un infarto! Ora andiamo devi riposare..." e mi strinsi a lui. Non potevo non essere arrabbiata mi ero preoccupata da morire! Diamine di una testa calda! |
18-04-2010, 14.02.51 | #439 |
Cittadino di Camelot
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forza amico mio non è ancora ora della tua morte devi ancora insegnarmi tante cose non mollare gli dissi, lo accompagnai con Polgara al castello nella sua stanza lo sistemammo sul letto e lo coprimmo con una coperta,ora Polgara ,Guisgard è al sicuro ora dobbiamo solo aspettare che si rimetta in forze.
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fabrizio |
18-04-2010, 15.01.54 | #440 |
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Una volta dentro il castello Perry si fermò e si sedette su una grande scalinata e cominciò a pensare.
Voleva cambiare la sua vita. Una lettera apparì dal nulla e cadde sulle gambe di Perry che si guardò intorno e poi aprì la busta: "Cara Perry, siete diventata una dama di tutto rispetto vedo; voi non ricorderete chi sono poichè l'ultima volta che vi ho vista avevate pochi mesi. Sono Denival, e ho promesso ad un'anziana signora che tanto vi voleva bene, di insegnarvi a combattere. Potete rifitare l'offerta e proseguire con la vostra vita in semplicità, oppure recarvi alle cascate dei cervi dopodomani nel pomeriggio e cominciare una vita nuova; ovviamente potete portare vostro figlio. Spero di vedervi". Perry alzò il volto e dopo pochi istanti decise che era meglio sparire dinuovo per un po' e imparare a combattere come si deve e crescere suo figlio nella natura. Andò da Hastatus e gli chiese: <<Sir vi chiedo un favore, l'ultimo ve lo giuro, dovete aiutarmi ad uscire da questo castello...devo tornare a Camelot, prendere mio figlio e sparire per un po', quando tornerò non sarò più la stessa...è importante>>. |
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