16-03-2013, 20.50.01 | #491 |
Cittadino di Camelot
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Avevo la mano dolorante ma nessuno se ne prese cura...infondo avevo imparato che chi fa da se fa per tre, comunque i due uomini stavano discutendo su l'essere o non essere di quel libro...Sanscrito.....ne avevo sentito parlare ma non lo avevo mai visto su nessun testo, Elina mi sembrava stranamente silenziosa e questo non era da lei, quindi decisi di fare qualche domanda....." Spero che il vostro amico riesca a trovare qualcosa che ci aiuti a capire come funziona questo libro...prima che io venga risucchiata dalle sue pagine....mi sono chiesta se c'e' un mondo aldila' di quelle pagine.....potrei immergere la mia mano in un po' di acqua fresca ?.....grazie ...adesso va molto meglio, dunque dicevo....questo Arcontemeccanico chi sarebbe di preciso ?...sapete io l'ho visto una volta sola e non credo di aver capito bene chi sia e come funzioni questo vostro paese.....a i Capomazdesi...li ho sentiti nominare ma non pensavo potessero avere delle radici linguistiche con il Sanscrito.....e' tutto cosi' strano qui......ditemi Orez...chi e' Sawas ?......"
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17-03-2013, 03.04.54 | #492 |
Cittadino di Camelot
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"Di certo.....cari amici di ventura.....non rimarrete delusi. Gloria e Onore ci saranno....."
Tirai' un sospiro di sollievo e proseguimmo il cammino. Ozg, era di buona compagnia ma Loi.....era sin troppo serio.....pensai' tra me: "......chissà.....forse era un famoso comandante di cavalieri....."; mentre ci dirigevamo verso la città di Sant'Agata......la nostra attenzione si soffermò su di una piccola luce che proveniva da un viottolo vicino. Probabilmente, era una casa di frontiera.....non so se sarebbe stato prudente soffermarsi ma Ozg e Loi sembravano certi di ciò che facevano...... "Speriamo che non mi cacci nei guai......"
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
18-03-2013, 01.30.09 | #493 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il paggio riconobbe subito Altea e Vivian.
“Certo, milady.” Disse arrossendo ad Altea. Corse così all'interno del cortile e chiese informazione ad uno dei soldato di guardia. Questi indirizzò il paggio verso il Ludus Magnus, il palazzo, ossia, dove alloggiava la Guardia del Corpo della principessa. Poco dopo il paggio tornò dalle due ragazze. “Sono spiacente...” fece “... ma pare che sir Guisgard non sia tornato... probabilmente è ancora in città... se volete, al suo ritorno, gli farò avere un vostro messaggio.”
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18-03-2013, 01.38.02 | #494 |
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Il paggio tornò poco dopo e ci diede la notizia che Guisgard non aveva passato la notte nel Palazzo...io e Vivian ci guardammo stupite.."Non saprei, messere, riferitegli che siamo passate, al mercato vi è troppa gente e sarà difficile trovarsi e poi..non sappiamo nemmeno se oggi ha impegni a Palazzo. Comunque avvertitelo che fino ora di pranzo saremmo in giro per il mercato e poi, probabilmente, pranzeremo in quella locanda tipica dove abbiamo avuto colazione" gliela indicai poichè era vicino a Palazzo.
Ci allontanammo ed esposi le mie perplessità a Vivian ... "Ma dove può essere andato? Inizio a preoccuparmi, e se gli fosse successo qualcosa? Sarebbe un gesto maldestro per una guardia della principessa non dormire a Palazzo e non vegliare su di lei...presumo". Iniziammo ad osservare alcune bancarelle, con stoffe..certo dovevamo partire e ovviamente senza bagagli visto non era un viaggio di piacere..ma era tanto non mi compravo un vestito, osservavo l'azzurro con leggere screziature violacee della stoffa.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
18-03-2013, 01.46.23 | #495 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“L'Arconte Meccanico” disse Orez ad Elisabeth, dopo aver dato alla donna un recipiente di rame colmo d'acqua fresca “è il signore di Sant'Agata di Gothia. Ha conquistato questa città sottraendola ai domini dell'Arciduca di Capomazda. Ora è lui che la governa come vassallo del re di Sygma.” Fissò le due donne. “Dovete giungere da molto lontano se non conoscete l'Arconte.” Mormorò. “Poco male. Del resto la storia è ciclica e dunque ripetitiva. Basta farci l'abitudine. Quanto ai Capomazdesi... ovviamente non hanno nulla a che fare con il Sanscrito. Ma sono dei megalomani e questo li spinge a ritenere il loro idioma non inferiore a nessun'altra lingua conosciuta. Per quanto riguarda questa città, vi dirò... essa funziona come tutti gli altri regni... infatti ogni governo infondo è una tirannide. L'unica cosa che lo differenzia dagli altri è il numero di coloro che detengono il potere... e così può esserci uno solo che comanda, pochi o molti. A seconda, cioè, se chiamiamo un governo monarchia, repubblica aristocratica o popolare.” Assunse un'espressione pensierosa.
“Però” fece Elina “non ci avete detto chi è Sawas.” “Potrei essere io Sawas.” Guardandole Orez. “O forse potrebbe neanche esistere. Magari è un modo puerile per attirare clienti, o una semplice sigla che racchiude un dato significato, o forse soltanto un nome scelto a caso e ancora in cerca di qualcuno intenzionato a farlo suo.” Elina lo fissò turbata. “Eh, vi comprendo, amica mia...” ridendo Orez “... ma infondo cosa cambia sapere di Sawas? Siete qui per il vostro libro o per scoprire la sua identità?”
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18-03-2013, 02.04.36 | #496 |
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Così, Parsifal, Ozg e Loi raggiunsero la casa da dove proveniva quella luce.
Ozg bussò e seguirono alcuni attimi di silenzio. Poi d'un tratto si udì un cane abbaiare. Poco dopo qualcuno aprì la porta. Era una vecchia immobile sulla soglia. “Salute a voi, signora.” Disse Ozg. “Siamo tre cavalieri erranti e cercavamo un posto per passare la notte.” La vecchia restava in silenzio. “E visto che nei paraggi non sembra esserci nessuna locanda” continuò Ozg “volevamo chiedere ospitalità qui. Naturalmente se ciò non vi reca disturbo.” “Chi è, Sissy?” Una voce dall'interno. “Tre cavalieri...” rispose la vecchia sulla porta. “E cosa cercando?” “Un posto in cui passare la notte.” “Falli entrare...” La vecchia allora fece cenno ai tre di entrare. E nella casa i tre cavalieri videro altre due vecchie, oltre a quella che aveva aperto loro la porta.
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18-03-2013, 02.30.50 | #497 |
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“Questa stoffa” disse Vivian ad Altea “ti donerebbe molto. Si, la vedo proprio bene indosso a te.”
“Per voi” avvicinandosi il venditore “posso abbassare molto il prezzo di questa stoffa.” Mostrando la stoffa alle due ragazze. “Facciamo conque Taddei.” “Vi sta imbrogliando.” Arrivando qualcuno alle loro spalle. “Non vale questo prezzo.” Fece Fornò. “Ah, ma le signore sono accompagnate da un cavaliere!” Esclamò il venditore. “Allora posso fare un ulteriore sconto! Per voi solo quattro Taddei!” “Voi eravate al castello con noi, vero?” Chiese Vivian a Fornò. “Ah, ma per le amiche speciali di un cavaliere c'è un prezzo speciale!” Rilanciò il venditore. “Per voi solo tre Taddei!” “Si...” annuì Fornò “... alloggio al castello come voi... anche se ancora attendo di sapere di quel viaggio che mi aspetta...”
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18-03-2013, 02.57.51 | #498 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il Sole filtrò dalle finestre ed illuminò la stanza di Clio.
La ragazza, svegliatasi da poco, riassaporava pian piano i colori e i profumi del mattino. E cercava di tenere lontani gli inquieti pensieri che riguardavano la sorte di Lucius. Perchè quel sogno appena fatto sembrava celare misteriosi significati e segni. Poi, poco dopo, sentì dei passi provenire da fuori. Qualcuno bussò e poi entrò. “Buongiorno, milady.” Disse Mamyon. “Riposato bene?” Si avvicinò allora al letto e posò sulle lenzuola un vassoio di legno. “Allora... abbiamo latte caldo con miele... focacce con marmellate varie... biscotti al grano, ai cereali e con noci... e succhi di frutta...” sorrise “... tutta roba appena sfornata e fresca...” poi le mostrò un fiore in un bicchiere “... e questo l'ho colto per voi nel giardino del locandiere... è un geranio e pare che nel linguaggio dei fiori simboleggi armonia e letizia... ora mangiate che voglio vedervi in forma! E dopo ci recheremo al Palazzo Reale.”
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18-03-2013, 15.56.07 | #499 |
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Udii una voce dietro a noi e riconobbi quel ragazzo che viaggiò con noi fino a Santa Agata di Gothia ed era, pure, ospite del maniero dell' Arconte. "Salve..maestà" con un leggero inchino, ricordandomi era re di qualche regno a me sconosciuto e che fu poco gentile con noi, per poi rivolgermi al venditore "Non siamo accompagnate, invece, messere. Egli è solo..un conoscente. Vi pagherò cinque Taddei ad un patto, ho visto avete dei cartamodelli e se prendete pure le misure e porterete la stoffa alla sartoria qui di fronte ve li darò!Andrò a recapitare il vestito nel tardi pomeriggio..potrei partire da un momento all'altro a quanto si dice". Indicai all' uomo il modello scelto e dopo le trattative si avvicinò a me una misteriosa dama con un lungo mantello, sotto una veste bianca ed un velo che ricopriva tutto il volto...fu un attimo e mi estraniai dal mondo esterno.
"Ottima scelta quella stoffa e la veste vi donerà col vostro bianco incarnato" pronunciò ella. "Chi siete?" domandai sbigottita, ma aveva un chè di familiare, attorno a me vedevo solo ombre. "Si, sono lady Anastasiya, sai che sono qui per proteggerti e ne hai bisogno in questo posto. Volevo prima di tutto consegnarti qualcosa che ti sottrassi lo scorso giorno" e aprendo la sua mano vidi la collana, ma al posto del rubino vi era una acquamarina brillante e trasparente tra l'azzurro chiaro e il verde color del mare ed ella riprese..."Questa è da parte mia..e di Eleonor" sussultai a quel nome "perchè tu sia sempre limpida e cristallina come questa pietra, abbia il coraggio e ti porterà fortuna...fino alla tua meta. Ricorda che devi dimenticarlo, prima lo hai quasi nominato, e devi sconfiggere la maledizione del casato, ne va della tua futura felicità." Mi guardavo attorno, ma ero in una atmosfera surreale, ella mi allacciò la collana al collo raccomandandomi di non toglierla mai per poi bisbisgliarmi qualcosa all'orecchio.."Cercavi un cavaliere se non sbaglio, ora ti dirò dove si trova...". Tutto d'un tratto rividi nitidamente le persone, sentivo il chiacchiericcio, le urla e le risa delle persone e mi ripresi, toccai il collo e vidi quella collana in bella mostra..deglutii..ma cosa stava succedendo? Cercai di far finta di nulla e mi avvicinai a Vivian che parlava con Farnò.."Pure noi, sir Farnò, dovremmo presto partire" aggiunsi "ma ancora ignoriamo come voi il luogo, le modalità e cosa esattamente cercare, scusate ma ora siamo di fretta, ma vorrei parlare con voi di questo fatto, magari ci rincontriamo dopo al mercato o al maniero, in giardino...dove non vi sono..orecchie indiscrete". Afferrai Vivian per un braccio e sicura, imboccai una stradina laterale anche se non conoscevo quei posti, e ci trovammo di fronte a un posto caratteristico.."Si, Vivian...è proprio quello che pensi...un luogo di perdizione diciamo?Coraggio, dovrò entrare pure qui, e so che sei stupita ma, per favore, non è momento per fare domande". Chiedendomi come mai ella volle dirigermi dove si trovava il cavaliere ma ero proprio curiosa se ciò era vero. Suonai un campanellino e davanti a me vidi una anziana vestita in modo stravagante, entrammo ed esclamai "Salute a voi milady e gentili dame.." con un colpo di tosse ironico "certo non siamo clienti e nemmeno cerchiamo lavoro!!Potrebbe, gentilmente, riferire a sir Guisgard che lady Altea e lady Vivian lo stanno aspettando, come da appuntamento?" guardai Vivian maliziosamente e ci sedemmo su una poltroncina di velluto rosso in silenzio ad aspettare mentre attorno a noi vi era un viavai di uomini e donne dalle sonore risate.
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18-03-2013, 17.11.49 | #500 |
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Il mio viso si illuminò alla vista di Mamyon.
"..Buongiorno..." Dissi con un gran sorriso, ringraziando di aver dormito vestita. "..ma che meraviglia... Credo sia la colazione più appetitosa di tutta la mia vita..." Continuai, facendo l'occhiolino al cavaliere. Mi sedetti sul letto e mi lasciai cullare dal dolce profumo che si spandeva tutt'intorno. Assaggiai il latte, le focacce squisite e uno strano senso di pace si impossessò di me. "...voi non mangiate nulla, Milord?" Dissi sgranando gli occhi. "...non crederete che possa finire queste leccornie da sola? Suvvia.. Fatemi compagnia...". E così dicendo continuai a mangiare. "...ma, non posso presentarmi in questo stato al palazzo reale, guardate come è ridotto il mio vestito..." Con una smorfia. "...accompagnate mi al maniero dove alloggiavo, ho lì i miei bagagli... Potrò cambiarmi rinfrescarmi in fretta ed essere pronta in un baleno... Non vorrete che vi faccia fare brutte figure... Sono la vostra madrina, infondo.." Con un gran sorriso. |
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