29-04-2010, 15.14.39 | #541 |
Cittadino di Camelot
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"Che posto surreale" pensai. La nebbia che avvolgeva il tutto rendeva l'atmosfera alle volte tetra e comunque inquietante. Desideravo solamente che tutto si risolvesse il prima possibile e soprattutto che tutti ne uscissimo sani e salvi.
Ero felice che alla fine Heylde ci avesse aiutato ed il suo cuore si stesse riaprendo alla vita, del resto l'isolamento ed il ghiaccio non servono a nulla se non a rovinare le nostre anime. Stavo seguendo il gruppo quando il bellissimo ragazzotto sbucò dal folto del bosco. Mentre ascoltavo le sue parole, iniziaii a sentire un fortissimo richiamo, era come se dovessi andare a cercare qualcosa o qualcuno. Non potevo più restare lì, anche il mio cavallo fremeva. Tirai le briglie e dissi: "perdonate ma qualcosa di più grande mi sta chiamando, non so cos'è, spero di non mettermi nei guai, ma io devo andare! Elisabeth so che hai fiducia in me e capirai!" e così dicendo mi immersi nel fitto e umido verde degli alberi. Il chiarore della luna e delle stelle mi indicava la via, molti pensieri misti a ricordi si sussegguivano nella mia mente. Ad un tratto vidi in lontananza delle figure: due no forse tre, ma una sembrava quella di un animale. Non riuscivo a distinguerle, ma continuai ad andare verso di loro. La nebbia e l'oscurità mi impedivano la vista. Decisi quindi di scendere da cavallo e sfruttare così i sensi più sviluppati, dono della mia forma di lupo. ..mmmhm...annusai nuovamente l'aria, ma certo quest'odore era inconfondibile, lo conoscevo anche troppo bene! Si non potevo sbagliarmi era lui! E iniziai a correre verso quelle due figure. |
29-04-2010, 17.32.31 | #542 |
Cittadino di Camelot
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Non potevo credere alle mie orecchie: il pio e buon abate che mi consigliava di seguire il mio desiderio ed il mio istinto a scapito del volere ducale?
Tuttavia non posi tempo in mezzo, gli baciai riconoscente le mani e mi precipitai fuori dalla stanza.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
29-04-2010, 21.08.46 | #543 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltai Polagara, non approvavo, essere unite in quel momento era la nostra forza, era cosi' difficile comprendere dove ci trovavamo....forse ognuna di noi provava emozioni diverse ma a me faceva pensare di essere in un luogo dove tutte le nostre paure , insicurezze, sentimenti, riuscivano ad incarnarsi....<< Se pensi che cio' che ti chiama sia cosi' forte da non potervi rinunciare, e' giusto che tu faccia la tua scelta e intraprenda il tuo cammino.....sappi che in qualsiasi momento tu abbia bisogno, ti bastera' solo pensarmi >> e cosi' la vidi andare via.......
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29-04-2010, 21.13.22 | #544 |
Bannato
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Perry prese le poche cose che aveva portato con se, sellò il cavallo e si diresse verso "l'uscita" del castello.
Arrivò alle mura e si fermò qualche secondo a guardare le nebbie: <<Scusatemi, ma non sarei comunque stata d'aiuto>>. |
29-04-2010, 21.39.00 | #545 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Che importanza può avere qual'è il mio dio... potrebbe essere il vostro oppure no, oppure potrei non averne uno... l'importante sono le azioni che compiamo in vita..." stavo dicendo questo quando la donna si trasformò... istintivamente sguainai la mia spada "Cavaliere, io sono pronto! Ma spero che il nostro sarà un combattimento leale e che non usiate le vostre arti magiche!"
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30-04-2010, 04.19.36 | #546 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La Luna, avvolta nell'umido manto di quella nebbia, sovrastava la selva, diffondendo ovunque un argenteo ed etereo alone.
E la luce dell'astro penetrava quasi a fatica tra i folti rami che si intrecciavano fra loro. Il gruppetto formato da quelle belle dame e da Cavaliere25 aveva davanti quel misterioso ragazzino. Tutto questo mentre Polgara aveva lasciato il gruppo, chiamata da una grande e misteriosa forza. "Io non vivo da solo in questo luogo." Disse il ragazzino. "Poco distante vi è la mia casa. I miei genitori mi hanno dato il permesso di uscire a quest'ora. Ma voi, perchè siete giunte in questa selva? Cercate forse qualcosa?" Poi, avvicinandosi alle dame ed a Cavaliere25 aggiunse: "Io ho un segreto, sapete? Ecco perchè vengo qui ogni notte... e se volete ve lo mostrererò..." Proprio in quel momento si udì il rintocco di una capana lontana. "Ecco guardate in quel punto..." indicò il ragazzino "... tra quegli olmi..." Ed incredibilmente qualcosa iniziò a prendere forma nel buio di quel luogo. Un figura eterea e delicata cominciò a palesarsi e dopo qualche istante mostrò il suo volto. E llamrei ne riconobbe: era Shawn, il suo amato. intanto, al castello del Doloroso Amore, Talia, avuta la benedizione dell'abate, si apprestava a vagare per i corridoi e le stanze del maniero, quando udì un deciso rumore di passi. "Cosa fate qui, tutta sola, milady?" Chiese con cortesia Ermaus. "Non dovreste vagare per il castello a quest'ora." Il figlio del castellano non aveva riconusciuto Talia. Nel frattempo, Hastatus si era ritrovato faccia a faccia con il Cavaliere Rosso. "Messere..." disse questi "... il mio Dio ha la particolarità di essere il Dio di tutti... anche di quelli come voi..." Poi aggiunse: "Avete persone care, un'amata... volete che dopo questo combattimento sia io ad avvertirle della vostra morte?" E mentre diceva questa cose, il robusto cavaliere restava seduto ad attendere le risposte di Hastatus...
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30-04-2010, 04.56.58 | #547 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard fissava la selva che tutto avvolgeva.
Ne scrutava ogni angolo, come se cercasse di decifrarne la misteriosa essenza. "Figliolo..." cominciò a dire il monaco alle sue spalle "... io qui ho un unico scopo... concederti l'assoluzione per i tuoi peccati... e l'estrema unzione per la tua morte..." "Ma cosa..." Disse Guisgard voltandosi di scatto. Ma le parole gli restarono in gola per ciò che vide. Il monaco si levò il saio ed al suo posto emerse un poderoso cavaliere, coperto di tutto punto e rivestito da una tunica verde. "Voi, finalmente!" Esclamò Guisgard estraendo rapido la sua spada. "Attendevo questo momento da troppo tempo!" Il Cavaliere Verde passeggiava in quello spiazzo con passo nervoso e senza dire nulla. Ad un tratto si udì il rintocco di una campana lontana ed il misterioso cavaliere, estraendo veloce la spada, assalì Guisgard. Cominciò così il fatale scontro. I due si scambiarono forti colpi con le loro spade, facendo echeggiare il loro acciaio intenso nell'aria. Ma i colpi del Cavaliere Verde erano ogni volta più possenti e Guisgard cominciava ad avvertire stancazza. Non poteva continuare a difendersi soltanto. Allora raccolte le ultime energie ed impugnando la spada a due mani colpì con tutto se stesso quel forte cavaliere. Ed il suo elmo volò via. Ma incredibilmente non emerse niente da sotto a quell'elmo, come se la corazza fosse un vuoto involucro. Ma dopo alcuni istanti il cavaliere raccolse il suo elmo per metterselo in testa. E fatto questo si lanciò ancora sul suo avversario. Guisgard a stento riuscì a fermare l'impeto del misterioso cavaliere. Sentiva le forze che lo stavano abbandonando. Cominciò allora a veder scorrere davanti ai suoi occhi tutta la sua vita. E fra tante immagini fatte di sensazioni, stati d'animo e ricordi, che gli attraversavano il cuore, vide lei, l'immagine più bella al centro di quello che era tutto il suo mondo. "Addio, amore mio..." Sussurrò Guisgard, mentre i colpi del suo formidabile avversario si facevano sempre più pesanti.
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30-04-2010, 09.05.10 | #548 |
Cittadino di Camelot
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Mentre stavo correndo verso quell'odore familiare vidi che tra i due iniziava una lotta. Corsi più veloce che potevo, ma sembrava che lo spazio in quella selva incantata non rispettasse le leggi fisiche ed invece di dimuire aumentasse.
Ad ogni modo, stremata, li raggiunsi e vidi Guisgard che stava soccombendo ai duri colpi di un cavaliere. Senza fermami balzai sul Cavaliere Verde, cercando di spingerlo via. Ricaddi alle spalle di Guisgard, e colsi questo momento per ritrasformarmi. Era rischioso oltre che non concesso dalla regole sacre, ma non avevo scelta "Perdonate Madre e se potete aiutateci..te ne prego...". "Fermo!"intimai al cavaliere dalla tunica verde. Bene Elisabeth ora spero proprio che Cavalier Tristezza ti abbia suggerito i nomi giusti, altrimenti qui ci divertiremo un sacco. "Cavaliere la speranza è un dono che è stato fatto agli uomini nella notte dei tempi, è qualcosa che è stato loro donato per superare tutti i dolori e le difficoltà che incontrano nella vita. Cavalier Speranza è il vostro nome e non potete tradire la vostra essenza." Mi avvicinai a Guisgard e l'abbracciai, se le parole non funzionavano avevo energia sufficiente solo per un incantesimo per farci uscire da lì. "Dimmi mio caro Guisgard, perchè ti cacci sempre nei guai? Lo sai vero che se feriscono te feriscono anche me? Tu sottovaluti la forza delle promesse di due bambini: da sempre e per sempre..." glielo dissi sussurandolo all'orecchio, ma in quella selva di magia le parole sembravano urlate. |
30-04-2010, 13.55.08 | #549 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Risi di gusto, ascoltando le sue ultime parole, poi dissi: "Cavaliere, non dovete dare nulla per scontato, potreste rimanere deluso... sarà il destino a scegliere il vincitore!"
Il tempo delle parole era finito. Non volevo lasciare l'iniziativa a lui, quindi mi scagliai su di lui, alzai la spada e velocemente cercai di colpirlo con un fendente.
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30-04-2010, 15.45.57 | #550 |
Cittadino di Camelot
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Chiesi al ragazzino: da dove arriva il suono di questa campana? ce una chiesa da queste parti? poi guardai il punto dove indicò il ragazzino dissi: ma che cosa sta succedendo?,chi è quello strano individuo?guardai il resto del gruppo aspettando una risposta.
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