30-04-2010, 16.58.18 | #551 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: campania,salerno
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guardai il ragazzo..era molto sicuro di sè per la sua età, mi volsi nel punto dell'indicazione e qualcosa mi incuriosi:un'ombra,un uomo...chissà se è amico o nemico ,pensai in questo castello l'imprevedibilità è una costante...mi volsi verso gli altri e una cosa mi colpi:il volto di Llamrei,solcato da calde lacrime...le andai vicino e le chiesi cosa fosse accaduto,se conosceva quell'uomo...aspettandone la risposta...
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lady rainbow |
30-04-2010, 17.04.05 | #552 | |
Cittadino di Camelot
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Non appena ebbi richiuso dietro di me la porta della stanza dell'abate, iniziai a camminare in fretta verso il fondo del corridoio. Non sapevo con esattezza dove fossi e neanche la direzione da prendere ma continuavo a camminare, come spinta da una stana forza: una forza molto simile alla disperazione.
Improvvisamente udii dei passi e mi bloccai. Citazione:
Il suo sguardo, tuttavia, era molto diverso, così come la sua voce. Non c'era più traccia di sorriso in essi, non c'era più gioia e nessuna dolcezza. Il suo sguardo era quello di un condannato a morte e la sua voce dura e ruvida come mai prima. Questo fu troppo per me. Avvertii la testa girare freneticamente e un crampo improvviaso avvolgermi lo stomaco, mi appoggiai alla parete retrostante ma non fu sufficiente, le ginocchia mi cedettero, il buio mi avvolse e mi afflosciai a terra, svenuta. Un istante prima di venire inghiottita dalle tenebre ebbi la percezione di qualcosa che scivolava fuori dallo scollo del mio abito, qualcosa da cui non avevo mai avuto il coraggio di separarmi: una sottile collana d'oro con un piccolo pendente, donatami troppi anni prima da un bel giovane cavaliere sulle rive di un lago.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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01-05-2010, 03.48.47 | #553 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Rapido e veloce, Hastatus aveva assalito il Cavaliere Rosso.
Il micidiale attacco mai aveva fallito o risparmiato le sue vittime in passato. Ma con una velocità quasi doppia, il Cavaliere Rosso estrasse due affilatissime spade e bloccò in una forbice il fendente di Hastatus. E poi con un vigoroso gesto spinse indietro il cavaliere di Camelot, facendolo cadere a terra. "Sieto tanto prevedibile quanto stolto, cavaliere." Disse camminando verso Hastatus. "Vi credevo un cavaliere troppo esperto, per fare una mossa tanto stupida!" Poi, raggiunto il suo avversario, aggiunse: "Ogni buon soldato spera in una morta rapida ed onorevole... la vostra invece sarà lenta e disonorevole... alzatevi ora! Raccogliete la vostra arma... morirete con la spada in pugno... come un vero cavaliere!" Intanto, in un altro punto della selva, il misterioso ragazzino aveva mostrato alle dame ed a Cavaliere25 l'apparizione di una misteriosa ombra. Questa era avvolta in un mantello grigio che copriva tutto il suo etereo corpo, mostrandone solo il volto. E questo venne subito riconosciuto da Llmrei. La donna si voltò verso Raimbow e disse piangendo: "Egli è..." Ma la voce le si spense in gola. L'ombra allora si avvicinò alla sua amata e con un gesto di infinita dolcezza le accarezzò i folti e rossi capelli. Poi si accostò al suo viso e le sfiorò le morbide labbra. "Amore mio..." disse con un delicatissimo tono "... la morte dissolve solo le illusioni... l'amore resta intatto... e quello stesso amore voi ora siete chiamate a difendere... cercate sir Hastatus... cercatelo... ma fate in fretta... prima che madonna Morte giunga al suo cospetto..." Il ragazzino allora si avvicinò a Cavaliere25. "Credi che tutto questo sia frutto del sogno o della magia?" Chiese. "E sbaglieresti... è solo amore... sta a te comprenderne il suo vero valore..." Nel frattempo, Perry aveva deciso di lasciare quel castello. Giunta all'uscita, si trovò davanti la misteriosa selva che emergeva a tratti dalla sterminata nebbia che avvolgeva quel luogo. Per uscire dal Doloroso Amore si doveva per forza di cose attraversare quella selva. E quando vi fu dentro, Perry avvertì subito un senso di angoscia. Ad un tratto avvistò una debole luce: era una semplice capanna. Intanto, Talia aveva riaperto gli occhi. Si guardò intorno e vide una ricca e preziosa stanza. La ragazza era adagiata su un morbido e colorato letto. Ad un tratto nella stanzà entrò un'ancella. "Siete finalmente sveglia, milady." Le disse sorridendo. "Prendete alcune gocce di questa essenza... vi farà sentire subito bene. E se vi occore qualcosa... qualsiasi cosa... vi prego, non esitate a chiederla... il padrone vi ha affidata ai miei servigi..." E chinò il capo in segno di obbedienza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 01-05-2010 alle ore 04.44.58. |
01-05-2010, 04.44.27 | #554 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Il vento quel pomeriggio soffiava lento e gradevole sul piccolo paese.
I primi alberi fioriti emanavano intensi profumi e vivaci giochi di colori. Polgara era presso le rive del grande lago. Un senso di malinconia e di ansia sentiva sul cuore. Ad un tratto udì dei passi. "Sei qui..." disse Guisgard "... ti ho cercata ovunque, sin da stamattina presto..." "Si, adoro venire qui da sola..." rispose lei "... sai che sono troppo indipendente e non amo chiedere il permesso a nessuno per fare ciò che voglio." "Perchè sei così acida?" Chiese lui. "Non lo sono... è che..." "Cosa?" "Niente, lascia perdere..." Rispose lei. "Dai, dimmelo..." "No, non voglio..." "Perchè?" Chiese lui. "Neanche oggi che sto andando via?" "No, non voglio..." "Cosa non vuoi?" Chiese lui. "Non vuoi dirmi ciò che pensavi o non vuoi che io parta?" "Uffa... fai sempre un sacco di domande... a volte non ti sopporto..." "Va bene..." disse lui "... è ora che vada... addio, Polgara..." "Perchè addio?" Chiese lei. "Diventare cavaliere non è una cosa facile... non so cosa mi riserverà il destino..." "Capisco... va bene..." "Ehi, che saluto straziante!" Disse lui sarcastico. "Scalda davvero il cuore!" "Ecco che ricominci... ma cosa vuoi da me?" "Nulla... ora vado..." "Ricordi questo posto?" Chiese lei. "Certo... la nostra promessa..." "La ricordi ancora?" "Io ricordo tutto..." "E come era quella promessa?" Chiese lei come a metterlo alla prova. "Ti promisi come Lancillotto quando giurò di essere il campione di Ginevra... da sempre e per sempre..." In quel momento, a quelle parole di lui, i bellissimi occhi di lei si inumidirono e brillarono come mai prima d'ora. "Ma il Primo Cavaliere" aggiunse Guisgard "giurò anche un'altra cosa alla sua regina..." "Cosa?" Chiese Polgara. "Ti amo... da sempre e per sempre..." I due giovani si scambiarono un lungo ed intenso sguardo. "Ora devo andare... tra un pò passeranno alcuni mercanti... mi daranno un passaggio verso Afragolignone... abbi cura di te... bimba..." "Guisgard..." lo chiamò lei "... non dimenticare mai la nostra promessa..." "Non dimenticarla nemmeno tu..." rispose lui sorridendo, per poi riprendere la via verso il paese. Questo ricordo tra Guisgard e Polgara sembrò come svanire appena il Cavaliere Verde cominciò a parlare. "Parlate di speranza e non di illusione... e voi" rivolto a Polgara "... avete speranza e fede in Amore? Mettereste nelle sue mani la vostra vita? Affidereste il vostro domani a lui solo?" Guisgard tentò di parlare, ma era stremato per quello scontro. Anche se il caldo abbraccio di Polgara sembrava potergli ridare le forze.
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01-05-2010, 11.37.22 | #555 |
Cittadino di Camelot
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Guardai il ragazzino e gli dissi: hai ragione ragazzo non c'è magia ho sogno piu grande dell'amore vero tra due persone e gli misi una mano sulla spalla lo guardai e gli dissi: noi siamo in cerca dei due cavalieri che sono venuti in questa selva a combattere i tre cavalieri tu ci puoi aiutare li hai visti passare?
Poi rivolgendomi al uomo gli dissi: Ora che vi siete ritrovato con la vostra amata spero che non vi lascerete piu vorreste darci anche voi una mano chiesi guardandolo negli occhi? e aspettando una sua risposta.
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fabrizio |
01-05-2010, 19.34.51 | #556 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Mi ritrovai improvvisamente a terra... la rapidità con la quale aveva parato il colpo mi aveva impressionato, ma non intendevo lasciar trasparire questa emozione.
Mi rialzai da terra... raccolsi la spada e poi sfoderai anche la mia daga... nel frattempo intorno a noi, sembrava essere calato il silenzio, ed il cavaliere rosso, con la celata abbassata, continuava a fissarmi. "Devo ammetterlo siete bravo e veloce... però siete troppo presuntuoso... date già scontato il risultato della contesa... ma come vi ho già detto, non dovreste dare per scontato nulla." Detto ciò, ripartii all'attacco... mi avvicinai velocemente al'avversario, fintai nuovamente il colpo con la spada, e poi cercando di passare sotto la sua guardia, affondai il colpo vero con la daga.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
01-05-2010, 21.57.54 | #557 |
Cittadino di Camelot
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"Cavaliere..io non posso mentirvi...per molto tempo tenni lontano Amore da me, per molte lune pensai a quanto fosse sciocco seguire i suoi sospiri e a quanto fossero mendaci le sue parole.
Fino a quando non arrivò un raggio di sole, che in segreto da molto tempo aspettavo, a riscaldare il mio cuore. E quando il cuore si apre tutto diventa chiaro e semplice e la strada è lì, segnata dall'unica entità sacra che esista...l'unica forza generatrice, chiamata in diverse lingue e con molti nomi..il principio e la fine di tutto..Amore. Sono legata a quest'anima fin dalla più giovine età e chissà forse di più, non lascerò che le facciate del male...perdonate rispetto molto il vostro nome e la vostra figura ma questo non mi impedirà di difendere con le mie arti ciò a cui tengo di più. Si affiderei il domani a lui solo...Gli affiderei la vita perchè è per Lui che vale la pena di essere vissuta..." E dicendo ciò osservai il volto stremato di Guisgard, i suoi grandi occhi, i suoi lineamenti perfetti, la sua rada barba.."perdonami Guisgard, forse attendevi che qualcun'altra venisse a salvarti ed invece sono arrivata io. Ora ascoltami ci sono cose di me che non sai, ma devi fidarti..sei troppo debole per combattere, quindi qualunque cosa succeda aggrappati a me. Lo sai che non ti lascerò mai...già...da sempre e per sempre" e gli sorrisi. Lo strinsi più forte e scrutai il cavaliere Verde per valutare quale sarebbero state le sue prossime mosse. Un musica iniziò a librarsi nell'aria, era dolce ed emozionante, si aggiunse un coro di voci bianche..era di più, era celestiale...non so da dove venisse ma scaldava il cuore...Madre Mia... |
01-05-2010, 23.50.10 | #558 |
Cittadino di Camelot
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Ero inerme, guardavo llamrei con il suo amore, pensavo a Polgara che era corsa in aiuto di Guisgard......forse avevo trovato i nomi , ma non avrei potuto usarli per aiutare i due Cavalieri, io non crdevo piu' in Amore...troppe promesse gettate nel fango...troppo dolore e sofferenza, le parole dovevano essere pronunciate....ma solo da chi credeva in Amore.
Un improvviso impulso, era solo una gran forza interiore....che mi fece spronare il cavallo....mi sentivo inquieta...la selva mi attrasse come il ferro con la calamita....la mia folle corsa fu interotta da una lancia che mi trafisse da parte a parte un po' piu' su del cuore.......caddi a terra con un tonfo sordo.......un dolore lancinante che pian paino lasciava scivolare nel sonno.... << Madre....siete voi ?...>> era una donna bellissima dai capelli lunghi e argentei, la pelle era di un bianco lunare...e il suo sorriso era caldo...cado come il sangue che usciva dalla ferita......guardavo il mio corpo li' a terra....e non m' importava nulla ..ora stavo bene ...e mi rifugia nelle braccia della Madre.... |
02-05-2010, 01.21.35 | #559 |
Bannato
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Residenza: Fossano
Messaggi: 454
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Perry proseguì e non rimase a guardare la capanna poco illuminata.
I passi del cavallo erano leggeri e lenti; Perry teneva tra le mani la lettera che le era apparsa poche ore prima. "Devo tornare a Camelot da mio figlio" pensò prima di ritirare il pezzo di carta e continuare ad andare avanti tra la nebbia. |
02-05-2010, 14.32.12 | #560 |
Dama
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Messaggi: 3,842
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Rimasi immobile spiazzata da "chi" avevo di fronte. Non riuscivo a parlare...riuscii solo ad ascoltare. Da quanto non sentivo più la voce di Shawn!!! Era una sensazione stupenda ma dolorosissima...Ebbene, le parole che egli mi disse erano la verità: l'amore non muore con la persona ma rimane custodito nel cuore. E ancora, in questa "forma di uomo", io ricevevo protezione. Dovevo cercare un uomo...Hastatus...il nome non mi era nuovo....dovevo cercarlo...
Presi per mano le mie amiche e le guardai,ora più forte che mai: "Elis, Rainbow: ascoltate. Egli è l'uomo che ho amato e che amerò per sempre. Ci vuole aiutare. Ditemi: vi dice nulla il nome Hastatus? Ebbene: dobbiamo cercare lui!" E le abbracciai consolidando la nostra amicizia. |
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