11-10-2011, 01.57.43 | #571 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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I tre avevano già percorso un bel pezzo di strada, quando Daniel si decise a rompere quel silenzio tra loro.
E a quelle parole del giovane scudiero di Guisgard, Lyo, voltandosi, rispose: “Avete ragione… vi chiedo scusa, ragazzi, ero assorto nei miei pensieri… vi sarò di certo sembrato sprezzante… vi chiedo scusa, amici miei…” sorrise ai due fratelli “… vi hanno costretto a farmi da scorta e posso immaginare il vostro malessere… beh, credo sia giunto il momento di fare conoscenza… il mio nome è Lyo Bahyle e sono un cavaliere di lord Tudor…” fisso con aria benevola i due fratelli “… ragazzi, io sono diretto alla dimora di lady Sophia per… per motivi di… massi, perché celarlo!” Esclamò. “Io sto andando lì per cercare una ragazza… e voi non siete obbligati a seguirmi e farmi da balie… vi libero dunque da questo impegno, amici miei.” Marco allora prima fissò Daniel, poi gli si avvicinò. “E’ stato gentile a dispensarci da ciò che ci avevano ordinato al palazzo del Belvedere…” mormorò all’orecchio del fratello “… però costui ha un occhio ferito e non mi sento di lasciarlo da solo… non dimenticare poi che nel bosco abbiamo visto quegli zingari accampati… cosa ne pensi, Daniel?”
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11-10-2011, 02.53.01 | #572 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Davanti a quelle monete mostrate da Altea, il mercante Milo scosse il capo e respinse, con garbo, la mano della ragazza.
“Mia signora queste stoffe sono già pagate.” Disse chinandosi in segno di rispetto. “Il cuore…” mormorò lord Carrinton “… lasciate che vi narri una storia, milady… ero piccolo, forse attorno ai dieci anni… e a casa nostra giunse a farci visita una lontana parente. Con lei c’era una ragazzina… era sua nipote… ed in quel momento mi apparve come la cosa più bella che avessi mai visto… ricordo che era in collera con sua zia… voleva mettere un vestito, ma la nobile dama non era d’accordo… la ragazzina lo mise lo stesso, di nascosto, e la zia la schiaffeggiò davanti a me… lei corse via in lacrime…” esitò un istante, dove il suo sguardo sembrò perdersi negli esotici colori di quelle stoffe sul banco “… poco dopo io uscii in giardino a giocare e lei, la ragazzina, era lì, accanto ad una fontana… <<sai, eri davvero bella con quel vestito>>... le dissi… lei mi fissò, si asciugò le lacrime e infastidita rispose... <<perché allora non hai detto nulla? Sei rimasto zitto mentre lei mi schiaffeggiava... perché ora sei venuto a dirmelo?>>...” sul volto di Carrinton comparve, per un momento, un leggero e malinconico sorriso “… <<perché io sono un cavaliere e tu una dama... e i cavalieri non vogliono che le dame piangano>>... le risposi un po’ ingenuamente... <<un cavaliere segue sempre il cuore... e tu non l’hai fatto... sei rimasto zitto>>... replicò stizzita lei...” Carrinton sfiorò l’elsa della sua magnifica spada. “Restai male davanti alle parole di quella ragazzina...” continuò “... perché aveva ragione… e da quel giorno giurai a me stesso che avrei seguito sempre e solo il mio cuore… che avrei seguito sempre e solo i miei desideri... per questo odio le convenzioni, le falsità e le ipocrisie dell’aristocrazia…” fissò Altea “… questo è per rispondere ai vostri dubbi, milady…” smise di sorridere, mentre qualcosa d’indefinito attraversava i suoi inquieti occhi neri. Fece poi cenno all’omone che li aveva accompagnati in quell’affollato mercato e quello, annuendo, corse a prendere i loro cavalli. “Ma badate, lady Altea…” voltandosi di nuovo verso la bella dama irlandese “... ciò che ho fatto, proprio perché mi veniva dal cuore, era per voi… e solo per voi... di tutto il resto a me non importa… fosse anche il mondo intero... ricordatelo sempre…” fissò poi Milo “… per domani quelle stoffe devo essere a Wirkley Street, dalla sarta indicata da lady Altea.” “Si, mio signore.” Annuendo Milo. Un attimo dopo l’omone si avvicinò, facendo segno che i loro cavalli erano pronti.
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11-10-2011, 03.55.53 | #573 |
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Quella voce e poi tutti a voltarsi verso di essa.
In un attimo il nutrito gruppetto che circondava Talia si aprì e qualcuno avanzò verso il centro della scena, dove si stava per consumare quel dramma. “Rientra in casa, Adelyen!” Disse la balia alla ragazza. “L’aria della sera si è fatta fredda e poi non sta bene per una ragazza restare fino a tardi sul suo balcone!” “Si, arrivo, balia...” sospirando alla Luna la giovane. Ad un tratto udì dei passi nella notte. Un’ombra nella strada e una luce nello sguardo di lei. “Sei tu, Armand?” Una figura prese vita proprio sotto il suo balcone. “Armand!” Chiamò di nuovo lei. “Armand non è qui...” “Chi siete voi?” Chiese la ragazza. “La Notte...” rispose la figura “... funesta... perché ha smarrito i sogni... i vostri ed i miei...” “Dov’è il mio Armand?” “Caduto all’angolo di una strada...” mormorò la figura “... egli aveva la bellezza, ma non gli è servita contro di loro... dovevo morire io e non lui... nessuno piangerebbe ora la mia morte...” “E dovevate morire al suo posto!” In lacrime lei. “Armand! Il mio Armand!” E si accasciò in lacrime sotto la muta Luna. La stessa silenziosa ed enigmatica Luna che illuminava, col suo pallore, la strada dove in lacrime andava svanendo la figura. “Cosa c’è?” Chiese uno di loro a colui che li aveva fermati. “Perché ci hai interrotti?” Era una figura coperta da un lungo mantello marrone ed un cappuccio sul capo. “Non potete ucciderla…” disse “… lei non c’entra nulla con quei giovani giunti qui…” “Come fai a dirlo?” Chiese un altro dei presenti. L’uomo col cappuccio alzò lievemente la testa e guardò verso il loro capo. “La ragazza ha detto la verità…” mormorò a l’uomo che aveva sentenziato la condanna di Talia “… lei non ci tradirà… non è una nostra nemica…” “Come fai ad esserne certo?” Domandò il capo. “Perché lei è davvero un’attrice…” rispose l’uomo incappucciato “… è... mia sorella Talia e lavora con me nella compagnia teatrale del vecchio Essien…” Il capo, dopo che un’enigmatica espressione aveva attraversato il suo volto, annuì e fece cenno ai suoi di liberare l’audace Colombina.
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11-10-2011, 11.57.11 | #574 |
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a quelle parole di Giselle rimasi un attimo zitto e poi dissi va bene vi farò questo favore ma che resti una cosa tra me e voi dissi guardando la donna vedrò di trovarvi questa bibbia almeno potrete pregare e mi rimisi in silenzio aspettando che dicesse qualcosa
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11-10-2011, 12.37.35 | #575 |
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"Salii sul mio bel destriero dal manto corvino, lo accarezzai, lui diventerà il mio compagno di cavalcate" pensai "e caro amico mio ne avrai strada da fare con me". Vidi Lord Carrinton salire sul suo cavallo, corrucciato, e iniziò la nostra cavalcata, in silenzio, egli non proferiva parola e il suo bel volto era silenzioso.A quel volto mi stavo ormai affezionando e questo non doveva accadere. "Cosa ho fatto" continuai a riflettere "stupida sciocca ragazza impertinente e orgogliosa, aveva ragione mia mamma a chiamarmi cosi. Certo avevo già capito che l'aristocrazia gli stava stretta ma non potevo dimenticare come aveva trattato Lyo, le parole di Lyo che lo descrivevano come un pallone gonfiato, e invece? Mi ritrovo davanti un'altra persona, dal cuore nobile ma che non so per quale motivo mostra sempre il suo potere con gli altri. Questo uomo è un controsenso."
Presi per prima la parola, "Milord, mi spiace se vi ho offeso per qualche motivo, so che a volte dovrei mordermi la lingua senza esternare i miei pensieri, ma sono fatta cosi, a volte pure sbagliando magari. Sapete cosa mi ha colpito di voi? Avevo notato che voi non amate molto l'aristocrazia, sembra che il vostro nome vi pesi, perchè avendo trascorso la giornata assieme a voi ho scoperto una persona diversa da quello che dimostrate di essere. Mentre, quando siete davanti alla gente comune, davanti alla corte vi dimostrate duro, non negate che con queste umili persone siete piuttosto duro, non ho capito che in realtà forse la vostra è solo una falsa facciata e il cavaliere vero è quello con cui parlo davanti a un ruscello. Mi odiate vero? Vi ho ferito, ho ferito i vostri sentimenti e la vostra persona, vi chiedo perdono. Non mi merito tutto quello che state facendo per me. Ora possiamo tornare a Carrington Hall, sembra la notte voglia arrivare, non pensate?". Avevo rovinato la bellezza di quella giornata, soprattutto al milord, volevo rimanere sola tra quelle mura...buie...anche se al sol pensiero sopraggiungesse la notte rabbrivido. Pensai che quella notte dovevo recarmi in quella stanza misteriosa per capire di più sull'identità di quel quadro e se Angry mi avesse scoperta, sarebbe stata lei stessa a dirmi tutto ciò che sapeva.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
11-10-2011, 14.06.18 | #576 |
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Seguii lo scambio di battute tra l’uomo che mi stava di fronte e l’altro, quello che si era fatto avanti e aveva parlato in mia difesa... un lungo mantello gli cadeva dalle spalle fino a terra e un pesante cappuccio era calato sul suo volto, ma la voce... quella voce mi fece sussultare.
Inclinai la testa nel tentativo di sbirciare sotto il cappuccio, ma tutto ciò che colsi fu il bagliore dei suoi occhi che corsero dal capo dei Pomerini a me, per poi tornare subito a lui. E fu così che fui liberata. “E così sei qui... che gioia rivederti, fratello mio!” dissi, non senza una punta di ironia, all’uomo incappucciato, massaggiandomi i polsi indolenziti dalla stretta troppo forte di quegli uomini “Non saresti dovuto sgattaiolare via senza una parola, sai? E’ stata una vera fatica ritrovarti!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
11-10-2011, 14.55.19 | #577 |
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A quelle parole di Cavaliere25, Giselle sorrise ed un lampo illuminò, per un breve istante, i suoi occhi.
“Che Dio vi conservi e vi preservi da ogni male, figlio mio!” Esclamò in un impeto di commossa gioia. “Vi giuro davanti alla Madre di Nostro Signore che nessuno conoscerà mai questa grazia che accettate di farmi! Nessuno!” In quel momento si udirono dei passi seguiti da un canticchiare sgradevole e stonato. “Eccomi qui, amico mio!” Disse Mercien a Cavaliere25. “Ah, nulla è come il vino! E’ un nettare che possiede il raro dono di rendere le miserie della vita tanto dolci da sembrare gioie!” E rise forte.
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11-10-2011, 15.24.30 | #578 |
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A quelle parole di Altea, un sorriso illuminò il bellissimo volto di Carrinton e la malinconia sembrò così solo un dimenticato e sbiadito ricordo.
“Nulla che proviene da voi, milady, potrebbe offendermi.” Disse. “In voi non vi è male e solo la gioia io traggo da ogni vostro gesto… anche il più insignificante…” sorrise nuovamente “… odiarvi poi… non potrei mai… neanche volendolo, temo… un uomo, milady, può apparire con molti volti, ma in realtà sono solo infinite maschere che è costretto a portare… e talvolta queste maschere sono simili a catene, rendendo la vita un prigione…” si sciolse il lungo codino e liberò al vento i suoi lunghi capelli d’ebano “… dite di non meritare ciò che faccio per voi? Ma io non ho fatto nulla, mia signora… io non vi negherei mai ciò che il denaro può acquistare… siano stoffe pregiate, dimore principesche o anche il mondo intero… quale merito ho per questo? La mia famiglia è ricca da generazioni e dunque chiunque, se fosse al mio posto, farebbe come me… no, milady, voi meritate ben altro… meritate ciò che ti più prezioso un uomo possiede… il suo cuore… questo meritate…” Giunsero così a Carrinton Hall. “Questa è la vostra dimora, mia signora…” fece Carrinton “… trasformatela come più vi aggrada… datele il vostro volto e sarà degna del leggendario palazzo dell’imperatore Domiziano…” le sfiorò delicatamente la mano “… ora devo lasciarvi, mia signora… sono atteso da un affare importante… spero di rivedervi presto…” un attimo dopo galoppò fino a svanire nella verdeggiante campagna.
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11-10-2011, 15.39.05 | #579 |
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Nell’antro delle catacombe scese un insolito silenzio, mentre l’uomo incappucciato si avvicinava a Talia.
“Già…” mormorò alla ragazza “… ti avevo detto di restare al carrozzone… la tua curiosità un giorno o l’altro ti procurerà dei guai e non sempre ci sarò io ad aiutarti…” scosse il capo “… aveva ragione nostra madre… doveva chiuderti in convento… ma di questo passo finirò io per accontentare questa sua volontà…” si voltò allora verso il capo “… credo che ora la situazione sia tranquilla fuori… meglio che vada, o il vecchio Essien finirà con il preoccuparsi visto che questa pettegola ha lasciato, come immagino, le prove senza avvisare nessuno…” “Tienila d’occhio, amico mio” disse un altro del gruppo “o ti farà ammattire questa peste.” “Già, almeno fino a quando non troverai qualcuno che se la porti via come moglie!” Replicò un altro. E risero tutti. “E sia, torneremo tutti alle nostre case…” annuendo il capo “… mi raccomando, fratelli, state in guardia…” Un attimo dopo tutti lasciarono, a gruppetti, quel luogo. Così, Talia ed il suo salvatore, si ritrovarono, poco dopo, sulla via che riconduceva al paesino.
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11-10-2011, 15.54.41 | #580 |
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Arrivammo a Carrinton Hall, seguivo il milord che galoppava veloce in tutta la sua bellezza, e aperti i cancelli trovammo subito Roowey davanti la porta di casa, pronto a prendere il mio cavallo. Appena scesa da cavallo il milord dopo i saluti se ne andò, lasciando in me qualcosa di malinconico, già mi mancava la sua presenza.
Entrai in dimora e trovai Angry già all'entrata che mi guardava con fare circospetto "I miei saluti Angry, come state? è stata una giornata divertente, sapete abbiamo acquistato nuove tende per la dimora. Ora vado a farmi un bagno rilassante, poi scendo per la cena. Penso andrò a letto presto stasera", con un sorriso e un lieve inchino salii ed entrai nelle mie stanze, aspettando l'arrivo dell'acqua calda per ristorarmi, mi guardai attorno, e mi chinai sotto il letto e notai con stupore che la mia spada, di valore immenso oltre economico anche per il significato, era sparita. Chi mai aveva osato fare questo? "Angryyy" urlai arrabbiata.
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