06-05-2010, 03.34.04 | #591 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard era rimasto a fissare Polgara mentre questa ancora dormiva con il capo che quasi sfiorava la sua spalla.
I biondi capelli scendevano disordinati sul volto di lei e quasi come una carezza si posavano sui suoi bellissimi lineamenti. Guisgard per un istante avvicinò la sua mano a qul morbido volto e cominciò a giocare con i biondi capelli, attorcigliandone una ciocca attorno al suo dito. Ad un tratto una lieve smorfia attraversò il viso di lei, come se qualcosa nei suoi sogni la stessa turbando. Ed un attimo dopo Polgara saltò su gridando. Guisgard tentò di prendere le mani di lei fra le sue, per calmarla. Ma qualcosa stava accadendo. E prima che il cavaliere potesse davvero rendersene conto, gli occhi di polgara cominciarono a mutare. Divennero scuri e più grandi. I biondi e morbidi capelli crebbero ed avvolsero il suo bellissimo volto come una scura criniera. I suoi lineamenti mutarono ed un arcano alone avvolse la sua figura. Cadde allora al suolo, per poi rialzarsi un attimo dopo, balzando via. Quel bellissimo lupo si fermò a pochi passi da Guisgard, fissandolo diritto negli occhi. Il cavaliere lo guardava attonito, reso quasi folle da quell'incredibile incanto a cui aveva assistito.
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06-05-2010, 08.42.47 | #592 |
Cittadino di Camelot
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L' apparizione dei tre Cavalieri mi aveva lasciata senza fiato, erano bellissimi sembravano nascere dalla luce stessa, guardavo quel Bimbo, con quanta sicurezza aveva parlato a quei Cavalieri, e con quale deferenza fu salutato dagli stessi....
Mi aveva dato l'energia necessaria perche' io potessi riprendere il mio cammino.........Quella selva era forse il ristoro delle anime, ma io avevo perso l'anima e il cuore da tempo......forse quel Bimbo non sapeva quante volte la notte mi immergevo nelle acque pure di un fiume per poi alzare gli occhi alla Luna e pregarla di restituirmi l'anima.....la Magia mi proteggeva la Madre mi dava il ristoro delle sue braccia, tutto l'amore che una Madre puo' dare a una figlia....ma non e' riuscita a proteggermi da Amore e lui non mi aveva risparmiata......Nesun uomo poteva veramente innamorarsi di una Maga....ma io ero troppo stupida per comprenderlo....Guardai il Bimbo venire verso di me... << Sei cosi' piccolo, ma ho come l'impressione che in realta' tu sia tanto immenso......quando guardo i tuoi occhi, ho solo la voglia di abbassare i miei......so per certo che potresti leggermi anche i pensieri che celo a me stessa.......Dici che il Cavaliere Bianco mi sta cercando ?.....quale onore....spero per lui che non sia un problema trovarsi davanti un Cavaliere Donna..e allora non facciamolo cercare ancora invano...>> e cosi' bacia le manine di quel Bimbo......e ripresi il cammino, non sapevo quale direzione prendere, ma istintivamente e' come se seguissi un percorso gia' stabilito, incominciai ad avvertire il profumo della pioggia....tuoni in lontananza e bagliori di lampi.......mi fermai, ero in attesa....la mano era sull'elsa... |
06-05-2010, 10.17.49 | #593 |
Cittadino di Camelot
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Guardai Llamrei e dissi: mmmmm non saprei cosa pensare ne mancherebbe unaltro da sconfiggere di cavaliere e sarebbe il cavaliere bianco. Aggiunsi dove lo potremmo trovare domandai guardando gli altri? poi dissi non sappiamo ancora nulla di questo ultimo cavaliere dovremmo scoprire i suoi punti deboli prima di affrontarlo.
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fabrizio |
06-05-2010, 10.59.38 | #594 |
Dama
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Ancora incredula dall'esito dello scontro e lieta che quel cavaliere sia stato risparmiato..
tenevo fra le mani quel libro con quel "titolo" che forse celava l'incognita. Sporsi la mano al cavaliere coraggioso di nome Hastatus: "Signore, siete voi che avete avuto l'ardire e il coraggio di affrontare tale sacrificio. Io ho solo tentato il tutto per tutto per risparmiarvi la vita. Non credo vi fosse stato bisogno di sacrificarla fino in fondo per un motivo di cui non conosciamo il nome. Spero di diventarvi amica, il mio nome è Llamrei".. e lo invitai a soffermarsi sul titolo: "La Giostra dei Cavalieri di Amore"...ripetevo come una cantilena...Ne manca uno...forse il più temibilie...Perchè cosi tanta acredine nei nostri confronti... |
06-05-2010, 12.44.53 | #595 |
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Vedevo lo sguardo incredulo e forse spaventato di Guisgard, chissà cosa pensava. Gusigard se solo potessi sentire i miei pensieri, te ne prego non avere paura non ti farò del male, come potrei... e così dicendo mi avvicinai a lui strofinando il mio muso sulla sua mano e ritraendomi a guardalo con occhi fiduciosi.
Questo era il mio lato bestiale, chissà qual era il suo...Ogni essere ha un lato oscuro nascosto nei meandri della sua personalità e spesso è ivi relegato, ma il Vero Amore non può non volerlo vedere ed amare. L'incantesimo si sarebbe rotto prima o poi? Saremmo usciti vivi da quella selva? Avrei trascorso tutta la mia vita nella mia forma da lupo? Troppe ed inutili domande affollavano i miei pensieri, era il tempo di muoversi e di compiere il destino che ci aveva portati qui. Abbaiai e scodinzolai guardandolo..a memoria i cani gli piacevano e io ero comunque felice di stargli vicina...così zompettai verso di lui in attesa delle sue reazioni e decisioni. |
06-05-2010, 13.04.14 | #596 |
Bannato
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<<Mi ha illusa l'uomo che sposai un po' di tempo fa...mi ha lasciata con un figlio da sola in mezzo al bosco...sono dovuta tornare a Camelot...>> rispose Perry abbassando lo sguardo e lasciando libera la mente di ricordare.
<<E' possibile incontrare il signore di queste terre? io ho assoluto bisogno di andar via>> chiese infine guardando la bambina. |
06-05-2010, 15.50.11 | #597 |
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"Perdonatemi",dissi loro,"ma mi incuriosisce la prima parola del titolo del libro:la giostra cioè un torneo..magari c'è un combattimento nelle vicinanze...cosa ne dite?" e rivolgendomi ad Hastatus dissi "Cavaliere potete forse esserci d'aiuto?d'altronde avete combattuto con il cavaliere Rosso...e il cavaliere Bianco non credo che sia poi cosi lontano"...
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06-05-2010, 17.29.38 | #598 |
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Tremavo.
Sentii Ermaus soffermarsi fuori della porta e dire qualcosa, non so cosa. Poi una donna - la stessa che era là al mio risveglio - entrò nella stanza in silenzio e, altrettanto in silenzio, si posizionò di fianco al mio letto, come in attesa di ordini. Non le badai. Immobile, gli occhi fissi sul soffitto sopra di me, la coperta stretta tra le mani a pugno, mi sembrava che se solo avessi mosso un unico muscolo tutto il mondo sarebbe crollato… La furia di Ermaus, la sua sofferenza mi graffiavano il cuore e non riuscivo a pensare ad altro. Lui credeva che lo avessi lasciato… questo aveva detto! Ma come? Come poteva pensare questo? Io che lo avevo atteso al lago per giorni e giorni quasi morendo d’inedia, pregando ogni singolo momento di vederlo tornare… Dunque era questo che Cembelus gli aveva fatto credere per portarlo via, gli aveva detto che ero partita? I polsi mi facevano male, là dove lui li aveva stretti… Mi voltai e scrutai l’ancella: “Come vi chiamate?” chiesi. La donna alzò la testa di scatto, sembrava stupita. Spostai le coperte e cercai di alzarmi di nuovo, sforzandomi di non fare caso a quanto forte mi tremavano le gambe. “Adesso voi risponderete ad alcune delle mie domande su questo posto e sul vostro padrone Cembelus!” esclamai.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
07-05-2010, 02.32.00 | #599 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Erano tutti nella cappella.
Hastatus, Llamrei, Raimbow e Cavaliere25. Scrutavano quel libro e si interrogavano sul suo contenuto. Ad un tratto nella cappella scese un irreale silenzio. Il seggio del Cavaliere Rosso era ormai vuoto ed il vecchio Alcibiades prese la parola: "Due cavalieri respinti e il Doloroso Amore è ancora là..." "Ma se costoro" intervenne un altro dei presenti indicando Hastatus e chi era con lui "sono riusciti a respingere il Cavaliere Verde e quello Rosso, vuol dire che vi è del buono in loro!" "Forse hanno il favore di Amore!" Rispose un altro. Nella navata allora si alzò un disordinato vocio. "Buoni, amici miei!" Disse ad alta voce Alcibiades. "Sono daccordo con voi... costoro hanno il favore di Amore. E quindi è nostro compito aiutarli..." Stette in silenzio per qualche istante, poi cominciò a raccontare: "Quando fu eretto il Castello del Doloroso Amore, noi tutti comprendemmo che qualcosa di innaturale stava sorgendo... quel castello e la sua follia resero sterile l'animo di chi vi abitava e tutto ciò che circondeva quel luogo. Cosi che anche questa selva assunse l'aspetto che possiamo vedere noi tutti..." Guardò i presenti e continuò: "Ma Amore si adirò per questa situazione ed inviò tre dei suoi migliori cavalieri. Ma gli stolti abitatori del castello confusero i loro nomi, perchè in balia del loro folle proposito, rendendoli praticamente invincibili. Voi avete risposto all'invito del Doloroso Amore e siete quindi colpevoli agli occhi di Amore. E l'ultimo dei tre cavalieri vi sta già cercando. Ma forse Amore ha scorto la luce nei vostri cuori... respingete quindi il suo terzo cavaliere ed occupatevi voi del Doloroso Amore..." Nel frattempo, Talia si trovava nella stanza con l'ancella. Alle parole della ragazza, l'ancella abbassò il capo. "Cosa volete sapere da me, mia signora?" Chiese intimorita e fissando di tanto in tanto il volto di Talia. Intanto, Perry era con la donna della capanna e con sua figlia. "Volete incontrare il signore di queste terre?" Chiese la donna. "Ma egli non è mai qui. Sappiamo solo che vive in un immenso castello che nessuno ha mai visto. Un castello che si trova al di là del mondo..."
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07-05-2010, 03.38.34 | #600 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Elisabeth avanzava, tra dubbi e timori, in quella misteriosa selva.
Ad un tratto l'odore della pioggia, il rumore dei tuoni ed il bagliore dei lampi. Un senso di umidità ovunque diffuso nell'aria. C'era qualcosa che opprimeva lo spirito ed il cuore. Fino a quando giunse ad un piccolo tumulo, attraversato da un angusto sentiero tracciato tra il pietrisco ed il terreno. E salito questo tumulo, la donna si ritrovò sulla riva di un vasto lago. Qui vi era un barcaiolo appisolato nella sua barca in attesa, sembrava, di qualcuno che gli chiedesse di attraversare il lago. Mentre in lontananza una forte tempesta sembrava ingoiare e vomitare, come un ricorso infinito, le alti nubi di quel tormentato cielo..." Intanto, in un'altra zona della selva, Guisgard era incredulo davanti a ciò che aveva visto. Magia? Stregoneria? Incantesimo? Cosa era accaduto davanti ai suoi occhi? Il suo primo istinto era quello di gridare e correre via. "Cosa sei, Polgara?" Si chiese guardando quel lupo che gli stava davanti. "Che segreto nascondi? Chi sei?" Si portò allora le mani sul volto e cominciò a barcollare. Fissò ancora quel lupo e scene passate gli attraversarono la mente... "Tu sei... cuore... il mio cuore..." "L'avrai detto a tutti... so che così chiami anche le tue amiche ed io tuoi amici..." "Sei il solito sciocco... non hai capito niente di me..." "Sei tu che non capisci... non vedi come ti guardo..." Alla fine, vinto dallo sconforto, Guisgard corse via. Il lupo rimase a fissarlo, mentre il cavaliere, come fosse preda di un incanto, correva rapido verso l'interno della selva. E di nuovo i ricordi lo raggiunsero... "Io sono troppo fredda, secondo te?" "Come ti viene in mente una cosa simile?" "Rispondi... ti prego... credi che le altre ragazze del paese siano più appassionate e romantiche di me?" "Io manco le guardo le altre ragazze..." "Bugiardo... so che non è così..." "Beh, si... forse di sfuggita le guardo... ma io ora sono con te... e non vorrei essere in nessun altro posto..." "E se un giorno mi abbandonassi? Se andassi via lasciandomi sola? Se vedessi in me una donna troppo chiusa ed indecifrabile? Se io non fossi colei che credi? Se io..." "Zitta, ti prego... io ti conosco da sempre... ehi, sono io! Guisgard! Come potrei abbandonarti?" In quel momento, il cavaliere arrestò finalmente la sua folle corsa e scivolò a terra. Restò così per alcuni istanti, poi si voltò indietro e vide il lupo, immobile a fissarlo.
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