23-03-2013, 03.40.24 | #591 | |
Cittadino di Camelot
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Quelle parole di Guisgard mi stupirono...
“Sir... io non penso che sia il caso...” iniziai a dire, ma lo dissi così piano che il cavaliere probabilmente neanche e udì... Lo osservai stupita mentre si chinava su di me e, delicatamente, mi prendeva di nuovo in braccio... sapevo che non era appropriato, ma non dissi niente... neanche opposi la minima resistenza... gli girai le braccia intorno al collo, invece. Forse non volevo ammetterlo, ma una parte di me si sentiva oltremodo sicura insieme a quel cavaliere... una parte di me non voleva ammettere che lui aveva sempre avuto ragione, fin dall’inizio, e che, se non fosse stato per lui, non ci sarebbe mai stato un futuro. Il cavaliere varcò la porticina laterale ed attraversò quel corridoio... io, distrattamente, appoggiai la testa sulla sua spalle, mentre camminava, e sospirai leggermente... Citazione:
“Io...” mormorai “No! No, non sarà necessario... anche perché non ho servitrici qui... beh, ne ho solo una...” Esitai... “Potete mettermi a terra, adesso!” sussurrai. Sentii le sue braccia allentarsi appena e, lentamente, scivolai con i piedi a terra... mi tenni al suo braccio ancora per un istante, finché non fui certa di star bene, poi afferrai la maniglia della porta e la spinsi... “Marjieta!” chiamai.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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23-03-2013, 03.54.01 | #592 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ad un tratto Talia sentì il suo polso stretto da una mano.
Ma quella mano fu delicata, quasi una carezza. “Altezza...” disse Guisgard, mentre la sua mano ancora teneva il polso di lei “... volete davvero che vada via? Volete restare da sola stanotte?” I suoi occhi erano in quelli di lei. “Voglio dire... forse dovrei restare qui... qui... fuori dalle vostre stanze... magari sorvegliando il corridoio...” la sua mano aveva lasciato il polso di lei, ma le dita continuavano a sfiorare la pelle di Talia “... potrei restare qui fino all'alba... tanto non riuscirei comunque a dormire... non dopo avervi...” e i suoi occhi scivolarono su di lei, sul suo corpo “... avervi visto così... scossa, spaventata...” la sua voce divenne bassa, quasi un sussurro “... volete cosi, altezza? Ditemi... vi prego, ordinatemi ciò che desiderate io faccia...”
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23-03-2013, 04.38.36 | #593 |
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Mi stupirono quelle parole... mi stupì quella mano che, delicatamente, mi teneva il polso... mi stupì quello sguardo...
lo fissai per lunghi minuti, in balia di mille e più sensazioni... infine sorrisi appena... “Non voglio che ve ne andiate...” mormorai “Al contrario... mi sentirei infinitamente più tranquilla e più sicura se vi sapessi qui... forse riuscirei a chiudere gli occhi almeno un momento, se sapessi che voi siete qui, che siete vicino... e che, se gridassi, mi udireste...” Esitai... “Domattina...” dissi poi “Domattina vorrei convocare l’Arconte, il capitano e gli altri cavalieri... e vorrei raccontare loro cos’è accaduto oggi con quel sicario... ma... beh, la verità è che l’idea mi spaventa... mi spaventa molto... e sarei davvero felice se voi foste qui e mi accompagnaste fin là... e se mi aiutaste, poi, con... beh, con il racconto di questa storia...” Lo dissi semplicemente... onestamente... rare volte ero stata altrettanto sincera e diretta prima di quel momento. Gli sorrisi. Poi mi voltai per entrare, ma all’ultimo ci ripensai e tornai a guardarlo... “Grazie...” mormorai, mentre i miei occhi cercavano i suoi “Grazie... per esserci stato!” La mia mano si sollevò, allora, e sfiorò appena la sua... “Buonanotte, Guisgard!” sussurrai dolcemente.
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23-03-2013, 05.01.34 | #594 |
Cittadino di Camelot
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Seminascosta da una fitta foresta sul versante nord-ovest e protetta da un grosso lago alimentato dal torrente che arriva dalle alte montagne sul confine si trova, proprio nel centro della grossa pianura, la grossa fortezza che io chiamo casa.
La Fortezza, chiusa in un poligono di dodici lati irregolari di muratura e pietre, contiene al suo interno il mio villaggio ed é stata ideata in modo da permettere ai suoi abitanti di sopravvivere per mesi in caso di attacchi esterni. Le case, in pietra e legno, hanno due o tre piani e sono raggruppate in distretti. Ad ogni distretto vive un clan. I clan, dodici, hanno un capo clan, di solito un membro anziano o un valoroso guerriero, che li rappresenta nell'assemblea che si tiene al centro della Piazza Grande. A capo dell'Assemblea viene posto uno di questi capi che ha dunque il comando complessivo della Fortezza. Questo capo però non regna come sovrano assoluto ma deve passare sempre attraverso l'Assemblea. Il capo appartiene sempre, da che se ne ha memoria, al clan del distretto del Corvo. Il mio distretto. Io sono Cheyenne del clan del Corvo e mio padre é il capo clan della Fortezza. Come tutti i giovani del mio popolo, maschi e femmine,sono stata educata all'arte della guerra in tutte le tecniche e forme da noi conosciute: lotta libera o con bastone, uso di coltelli, pugnali e spade, combattimenti a piedi o a cavallo.. Per ogni giovane ci sono due passaggi fondamentali per accedere alla vita adulta. Il primo, a circa dodici anni, é il Consacramento: a gruppi di quattro si vive per due settimane nella foresta con nient'altro che un coltello e le proprie capacità. Durante questo periodo di vicinanza alla natura inoltre, si viene avvicinati da una divinità in modo inconsapevole e , al ritorno al villaggio, il Sacro Sapiente ci svela il nostro protettore e i modi per venerarlo. Il secondo passaggio avviene a circa tre anni dopo il primo. Questa volta si é da soli e bisogna dimostrare il proprio valore nella guerra sfidando prima i proprio compagni e poi i guerrieri veri e propri. Superati questi riti si é adulti e si riceve un cavallo, una spada e un arco. Si inizia quindi a imparare un mestiere manuale e si inizi a partecipare alle scorribande e alle razzie. Io, come mio padre prima di me sono un armaiolo. Al di fuori della Fortezza il mio popolo possiede campi coltivati più estesi di quelli all'interno del villaggio, e campi per il pascolo degli animali. Proseguendo oltre il lago lungo il corso del fine si arriva al regno confinante al nostro. Il loro re era da tempo deciso a impadronirsi dei nostri territorio, dei nostri cavalli e di renderci schiavi, per mandarci a combattere per le sue sciocche mire espansionistiche verso ogni dove. Purtroppo circa un anno fa il mio popolo era stato colpito da una misteriosa epidemia che ci aveva decimati, portandosi via mia madre e mio fratello. Così indeboliti non avevamo le piene forze per affrontare una guerra e per questo questa sera ci fu un'Assemblea straordinaria alla quale contrariamente alle regole( non ero infatti un capo clan) fui ammessa. Ascoltai incuriosità le parole introduttive di apertura e ancora di più la storia di un magico Fiore che poteva salvarci. .
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23-03-2013, 05.18.01 | #595 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard prese la mano di Talia e la sfiorò appena con le labbra in segno di saluto.
“Resterò qui, altezza...” disse “... e qui mi troverete al vostro risveglio... veglierò io sul vostro sonno e sui vostri sogni... domani vi accompagnerò io dall'Arconte e racconteremo l'accaduto... ma state tranquilla, non correrete più alcun rischio... domani... domani vi porterò in un luogo sicuro... ma ora riposate... ne parleremo domattina, se Dio vorrà... buonanotte, mia signora...” Guisgard restò così nel corridoio, passeggiando inquieto e gettando, di tanto in tanto, uno sguardo oltre le finestre, forse in cerca di quella misteriosa figura che aveva aggredito la principessa. Trascorse così la notte, fino a quando l'alba tinse col suo pallore rosato l'orizzonte prima e il cielo poi. Guisgard era immobile proprio a fissare l'aurora che screziava la città. “Cosa ci fate qui, voi?” Ad un tratto una voce. Il cavaliere si voltò. “Qui non è permesso stare senza il consenso della principessa!” Fissandolo Marijeta. “Sono uno dei suoi cavalieri...” disse Guisgard “... naturale dunque che debba vigilare su sua altezza.” “Non mi pare qualcuno vi abbia ordinato di restare qui.” Contrariata la servitrice. “Dunque vi sarà chiesto di motivare la vostra presenza, cavaliere.” “Quello vi sembra un buon motivo?” Replicò Guisgard, indicando a Marijeta la mano insanguinata del sicario che ancora stringeva il pugnale dell'attentato. E a quella vista la servitrice lanciò un urlo per lo spavento.
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23-03-2013, 10.12.08 | #596 |
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Finalmente mi sentii stranamente al sicuro....Elina era la parte di me che piu' mi sarebbe mancata...e gli altri si tutti glia altri tra dolcetti scherzetti e verita' celate con calma......avevano accolto la mia muata preghiera....." Sawas i soldi non sono un problema.....tutto cio' che vorrete ognuno di voi sara' l'aiuto alla mia anima ferita, che Allah sia lodato...oggi e' un grande giorno egli mi ha ascoltato...."...lacrime di gioia bagnarono il mio volto...per la prima volta era gioia quella che sentivo, e anche se mi furono chiesti dei soldi per tutto questo....sentivo che in loro avrei trovato persone di degna fiducia....un'ombra mi passo' per la mente.....mio padre......diceva che credevoa tutti e che trovarmi pre le strade con i poveri e bisognosi non facave bene al rango che portavo......quanto non mi comprendeva....un giorno sarei stata vittoriosa solo perche' l'aiuto di questa gente era stato fondamentale per il mio desiderio..."....Vi sono grata....ed ora cerchiamo di fare un piano ..perche' la via ci si dimostri facile......so...che non sara' cosi'... Sawas....ditemi vi prego "....
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23-03-2013, 19.04.09 | #597 |
Cittadino di Camelot
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Quella platea di strada si stava affollando e sembrava lo spettacolo era prossimo ad iniziare, e udii degli uomini parlare di scrittura e poesia e voltandomi vidi a mia sorpresa il Chevalier de Lys...forse parlavano della rappresentazione.
Mi tolsi il cappuccio e mi avvicinai lentamente a lui e l'attore..."Perdonate l'indiscrezione, voi siete forse il famoso Chevalier de Lys? Volevo ringraziarvi per questa opportunità che ci avete dato, io...e soprattutto la mia amica Vivian" e cercai di scacciare un nodo in gola "eravamo molto dispiaciute per l'accaduto, e non capisco ancora perchè quel cavaliere...ora cavaliere della principessa ebbe quella reazione, sono veramente ansiosa di vedere lo spettacolo" sorrisi lievemente.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
25-03-2013, 00.25.35 | #598 |
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"Credi che non lo sappia?" sbottai, esasperata a quelle parole di Mamyon.
Cercai di ritrovare la calma, il cavaliere era il mio unico alleato e voleva aiutarmi non potevo mandare tutto all'aria perchè ero insofferente. "...Se ti fidi di me.." dissi piano "... non mettere in dubbio le mie parole.. non lo sopporto.. non ne ho parlato con te perchè eri impegnato a parlare coi cavalieri e non volevo destare sospetti.. e comunque non credo affatto di essermi sbagliata su di lei, perchè ormai non ha più molta importanza..". Presi le mani del cavaliere tra le mie "..Comunque sì, sono decisa a partire, anche da sola, per cercare quel Fiore.. Lucius vale ogni sacrificio, l'ho sempre considerato mio fratello.. ma mi sembrava di essere già stata chiara su questo punto..". Sospirai "..non so nulla circa la sua ubicazione nè conosco il perchè di tanto interesse, anche se comincio a capire che sia qualcosa di molto potente, come un'arma o una strana pozione.. o, forse.. tutt'e due le cose.." lanciai uno sguardo al cavaliere "...lo so, lo so.. sembra assurdo.. ma le cose stanno così... mentre ero svenuta mi è stato dato un unico indizio.. non mi chiedere da chi perchè non ne ho la minima idea.. ma ti assicuro che non ho mai provato tanta inquietudine in vita mia..". Rabbrividii al pensiero della persona nel nulla "..Dunque.. se vuoi aiutarmi.. questo è tutto quello che so.. C'è un frate, Frate Nicola... egli è l'unico che sa dove si trovi il fore, forse.. ma io non ho idea di dove si trovi lui.. quindi io partirei da lì.. ma se hai alternative da propormi, ti ascolto..". Mi voltai verso la porta "...ma sappi che intendo partire immediatamente, con o senza di te... spetta a te decidere..". |
25-03-2013, 01.44.07 | #599 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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L'Assemblea fu condotta dai vecchi saggi e tutti ascoltarono con attenzione le loro parole.
Il vicino regno di Brulandia, governato dalla bellicosa stirpe dei Fornaidi, aveva deciso di muovere guerra contro il villaggio. “Ascoltate...” disse Menaros, il più vecchio tra i saggi anziani “...benchè l'arte della guerra non ci è sconosciuta, ben altro valore riscuote essa tra i Brulanesi. Essi sono istruiti a tale disciplina sin da piccoli e fanno della conoscenza delle armi il vero simbolo che differenzia gli uomini fra loro. Ecco perchè affrontarli sul campo di battaglia è sconsigliabile.” “Non possiamo temerli in questo modo!” Protestò uno dei presenti. “Si, è vero, sono pur sempre uomini come noi!” Intervenne un altro. “E dovranno dimostrarlo sul campo di essere migliori di noi!” “Giusto!” “Aspettate...” cercando di calmarli Menaros “... non si tratta solo di attitudine... loro sono anche meglio equipaggiati di noi. Le loro tecniche sono molto simili a quelle utilizzate nei vari ducati, in modo particolare a Capomazda. La loro cavalleria è capace di cambiare le sorti di una battaglia in qualsiasi momento. E noi non abbiamo nulla di simile.” “Allora dobbiamo arrenderci?” “Non ho detto questo.” Rispose Menaros. “Ma dobbiamo evitare azioni insensate. Senza dimenticare che l'epidemia ha decimato il nostro esercito. Per questo noi anziani siamo ricorsi all'Oracolo.” “Ebbene?” “L'Oracolo sconsiglia di combattere.” Fece Menaros. “A Brulandia pare sia in atto una guerra di successione e dunque ciò può essere un vantaggio per noi. Vantaggio che ci permetterà di guadagnare tempo prezioso.” “Per fare cosa?” “Per seguire ciò che ci ha illustrato l'Oracolo...” fissando tutti loro Menaros “... ossia trovare il perduto Fiore Azzurro...” Quelle parole stupirono l'intera Assemblea. Anche la giovane Cheyenne che era presente.
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25-03-2013, 01.55.43 | #600 |
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Elisabeth e gli altri rientrarono in casa.
Qui Sawas raccolse alcune cose, come pergamene, tomi enciclopedici, raccolte di glosse, testi religiosi e tutta una serie di strumenti perlopiù sconosciuti alle due donne. “Noi qui cominceremo a preparare l'occorrente per la nostra ricerca.” Disse ad Elisabeth. “Voi invece ritornerete a casa vostra, dove vi riposerete. Gli ultimi avvenimenti vi hanno un po' scossa.” Le si avvicinò e schioccando le dita apparve magicamente un fazzoletto nella sua mano. “Tenete, asciugatevi le lacrime.” Dandole il fazzoletto. “Ci ritroveremo qui nel tardo pomeriggio, per decidere della partenza e degli ultimi particolari. Vi auguro una serena notte.” “Non temete...” avvicinandosi a lei anche Enusia “... siete nelle mani dell'uomo migliore del mondo. Nessuno mistero può sfuggire a Sawas. Ora andate... ci ritroveremo domani, a Dio piacendo... buonanotte.”
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