10-02-2012, 11.42.46 | #701 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 10-01-2010
Residenza: milano
Messaggi: 1,396
|
Guardai la bambina e dissi no non vi libero mi spiace dentro di me sentivo male vedendo quella scena ma dovevo essere forte poi guardai il clerico e dissi riusciremo a salvare questa bambina dal quel mostro che se impossessato? domandai e aspettai
__________________
fabrizio |
10-02-2012, 12.08.15 | #702 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 25-10-2011
Residenza: Nibelin
Messaggi: 558
|
Giungemmo alle porte del villaggio e ci dirigemmo verso una donna che vendeva prodotti agricoli..... il Maestro Redentos chiese se vi era qualcuno che potesse venderci una barca o accompagnarci, ma non ottenemmo granchè. Finchè la Provvidenza ci indicò un uomo ed una banvhina dove era ormeggiata la barca. Sarebbe stata la nostra occasione per intraprendere questa ricerca ed il viaggio che ci avrebbe portato nel magico Calars.
"Speriamo che faremo presto" dissi tra me e me. "Chissà, il destino che aveva in serbo per noi".
__________________
"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
10-02-2012, 13.20.41 | #703 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 27-02-2011
Residenza: Dai boschi nebbiosi
Messaggi: 610
|
Ero un po' delusa. Chinai il capo.
"A quanto pare nessuno lo sa... e chi lo sa non vuole dirmelo..." lanciai un'occhiata a Heyto, ancora sul ponte. "Schiava?" Riflettei un attimo "Sì, suppongo sia ciò che sono... Si comprano... gli schiavi si comprano... e Heyto mi ha comprata al mercato di questo porto per il suo padrone, che ora è anche il mio." Il vento si era levato di nuovo e soffiava come a volerci sospingere verso l'ignoto che attendeva entrambi. "Forse è il mio destino... Non si combatte il destino, lo si accetta. Ma in questo io non sono mai stata brava... Immagino di potermi definire esule anch'io. Esule da un luogo che non vedrò mai più finchè respiro." Feci un cenno a Heyto, che mi osservava dal ponte superiore.
__________________
Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. |
10-02-2012, 16.19.18 | #704 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Smontai da cavallo e mi avvicinai a Sheylon...
“Beh, si può sapere che cosa ti è preso? Che cosa ci sarà mai qui che...” Ma il resto della frate mi morì in gola quando fui sufficientemente vicina alla finestra per poter vedere all’interno della taverna... “Oh...” Per molti minuti rimasi lì, immobile, come pietrificata... i miei occhi seguivano i movimenti di quella gente quasi meccanicamente, quasi contro la mia volontà. “E’ per questo dunque, Sheylon, che mi hai fatta venire qui?” mormorai infine, la voce bassa e vagamente roca, come se riuscisse molto a fatica ad uscirmi di gola “Perché potessi godere di questo spettacolo?” In fretta distolsi lo sguardo... mi dava fastidio guardare, mi faceva male... Squallido... sì, pensai che quella fosse la definizione più corretta per la scena cui avevo appena, involontariamente, assistito: era squallida! Mille sensazioni si agitavano in me... rabbia, dolore, delusione, tristezza, un vago senso di solitudine... in preda a ciò mi diressi verso la porta ed afferrai con decisione la maniglia... Per un attimo rimasi lì... in piedi di fronte alla porta, tentando con tutta me stessa di trovare il coraggio per spingerla... eppure la mano mi tremava tanto e tanto convulsamente che anche solo scostarla risultava un’impresa. “Al diavolo!” sbottai alla fine, voltando le spalle al battente e chiudendo gli occhi... un momento... Ma subito un nitrito di Luthien e un basso e sordo brontolio di Sheylon mi indussero a tornare tra loro, proprio mentre una potente raffica di vento ci investiva... “E va bene!” sospirai “Va bene! In fondo non credo che il signore di questo posto ci concederà udienza prima di domani mattina, vero?” Stringendo i pugni per farmi coraggio, dunque, tornai a fronteggiare la bassa porta della locanda... poi, senza pensarci troppo, afferrai la maniglia e la spalancai... Il potente vento che si era alzato fece dunque irruzione nella piccola stanza rettangolare: lambì il mio corpo, gonfiando lo spesso mantello che mi scivolava dalle spalle e facendomi volare i capelli, e poi rotolò all’interno portando con sé nuvole di polvere, foglie secche e quant’altro. Io rimasi sulla soglia per un istante, muovendo gli occhi tra le persone che si trovavano lì, indugiando un istante su Guisgard ma evitando accuratamente di guardare la donna appesa al suo collo, infine mossi qualche passo immediatamente seguita da Sheylon. “Noi vorremmo una stanza dove poterci riposare...” dissi con voce carezzevole e suadente all’uomo dietro al bancone quando lo raggiunsi, accennando appena alla tigre “Almeno fino a domani mattina! E vi sarei grata, signore, se fosse lontana dalla confusione! Oh...” soggiunsi, sempre con il medesimo tono “Qui fuori c’è il mio cavallo... non sareste magari così gentile da offrire un ricovero anche a lei?”
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
11-02-2012, 02.10.27 | #705 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Il cantastorie sorrise ad Altea.
“Questo fiore è per me?” Guardando il bel fiore nella mano della ragazza. “Oh, ma non dovreste privarvene, milady… vedete…” strimpellando la sua lira “… secondo una leggenda longobarda, i sogni, quando giungono nel mondo mortale, assumono l’immagine di un fiore… siete giovane e bella e a mio dire dovreste donarlo ad un bel messere, capace di conquistare il vostro cuore con gesta degne del suo dolce e cortese battito.” Di nuovo mostrò un lieve e delicato inchino. “I miei versi? Erano solo dedicati al vostro sguardo che fissava oltre quel cancello. Però forse, chissà, potrebbero anche celare la chiave per quel mondo di cui accennavate… dite che fa freddo? Si, ma non abbastanza da rendere i sospiri di una donna insensibili al cuore del proprio cavaliere… permettete che mi presenti a voi, milady… sono Fin Roma il Cappellano!”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
11-02-2012, 02.28.51 | #706 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
|
Ritrassi subito la mano che porgeva la Camelia, e guardaii il cancello. Rimasi impietrita..cosa mai stava dicendo questo cantastorie? Lo fissai per un attimo in silenzio, non sapendo se fidarmene o meno, visto le persone che ivi vivevano..."I miei omaggi messer Fyn Roma, io mi chiamo..Altea. Ahimè avete letto male sia nel mio cuore che nei miei pensieri, poichè i miei sospiri non erano per nessun cavaliere...triste vero per un narratore di amori come voi?" dissi con sospiro forzato.
__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
11-02-2012, 03.07.31 | #707 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Padre Nicola continuò a recitare il rituale dell’esorcismo.
Fissò poi Cavaliere25 con i suoi occhi penetranti e fece un leggero cenno, come a volergli dire di continuare a vegliare. Poi si avvicinò alla bambina e la segnò tre volte con l’Acqua Santa. A quel tocco, la bambina urlò e si dimenò fino a sfinirsi. Ma con le ultime forze rimaste, rivolgendosi a Cavaliere25, mormorò: “Non rivedrai mai più i tuoi amici frati… non costruirete nessuna chiesa perchè questo luogo è mio… anzi, non uscirai mai più da questa selva…” “In nome di Gesù Cristo e del suo Preziosissimo Sangue” gridò padre Nicola “abbandona questa bambina, demone! E’ Lui che lo comanda!” E toccò la piccola col suo Crocifisso benedetto. Poi, sfinito, il chierico si appoggiò al muro. Ad un tratto la bambina cominciò a vomitare, per poi cadere con la testa all’indietro sul letto. Padre Nicola allora aprì la porta e fece cenno ai genitori di entrare. E nel vedere la piccola corsero ad abbracciarla. “Padre…” in lacrime il papà della piccola “… grazie…” “Ringraziate Dio.” Fece il chierico. Uscì allora all’aperto per riprendersi dalla fatica. Si lavò il viso nella piccola fontana davanti alla casa e poi fissò Cavaliere25. “Sei stato bravo, ragazzo…” mormorò per poi sorridergli.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
11-02-2012, 03.21.45 | #708 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Redentos, Parsifal e il nano Avid, come indicato loro dalla donna, raggiunsero la casa del venditore di barche.
“Salute a voi, buon uomo…” disse il cavaliere al vecchio Maroc “… ci occorre una delle vostre barche.” “Le do solo in noleggio, milord.” “Io voglio acquistarla.” “Impossibile, non mi priverò di nessuna delle mie barche.” “Vedete…” spiegò Redentos “… stiamo per cominciare un viaggio del quale io e i miei compagni ignoriamo ogni cosa… non voglio dunque recarvi danno…” “Un viaggio verso l’ignoto?” Fissandolo Maroc. “Forse.” “Allora non se ne parla.” “Pagherò il doppio del valore per averne una.” “Neanche per il triplo.” Scuotendo il capo il venditore. “Vi prego, ci serve una barca…” “Cercatela altrove.” “Non vi sono altre barche nei paraggi…” fece Redentos “… cercarla renderebbe ancora più lunga la nostra ricerca…” “Conoscete almeno il nome della vostra meta?” “Tylesia…” Maroc restò turbato. “Non accetterò soldi…” disse ai tre “… ma vi darò la barca…” “Davvero? E il vostro guadagno?” “Mi porterete una cosa” rispose Maroc “quando ritornerete.” “Forse non ritorneremo…” fissandolo il cavaliere. “Se tornerete, mi porterete ciò che chiedo…” “Cosa?” Domandò Redentos. “Qualcosa di quel luogo…” rispose Maroc “… sceglierete voi cosa…” “Si, avete la mia parola.” Annuendo Redentos.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
11-02-2012, 03.40.55 | #709 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Fyellon ascoltò ogni parola di Melisendra.
“Il destino, damigella…” fissandola “… il destino… non esiste, nulla è scritto… siamo noi gli artefici delle nostre fortune o delle nostre miserie… e mi rifiuto di credere che una ragazza giovane e bella come voi, sia vittima della volontà di pochi… e che chiami poi tutto questo col nome di destino…” lasciò poi che il vento spettinasse i suoi capelli biondi “… quindi, se ho ben compreso, chi vi ha acquista si trova a bordo, vero?” In quel momento, incuriosito da quella conversazione, ai due si avvicinò Heyto. “Melisendra, non stare troppo sul ponte…” disse alla ragazza “… l’aria è fredda.” Fissò poi Fyellon. “Siete il passeggero imbarcato all’ultimo momento, cavaliere?” “Si, messere.” Rispose Fyellon. “Vedete, credo sia spiacevole tutto ciò…” fece Heyto “… la nave è stata prenotata tutta dal mio signore… egli non ammette estranei nei suoi affari… il capitano ci aveva assicurato sulla vostra cortese discrezione, ma vedo che la situazione è ben diversa.” “Stavo solo scambiando qualche parola con lady Melisendra.” Replicò Fyellon. “Non immaginavo che ciò recasse disturbo a qualcuno…” “Potrebbe, cavaliere.” Fissandolo Heyto. “Forse dovrebbe decidere lady Melisendra con chi trascorrere il suo tempo, messere.” “Ella appartiene al mio signore.” Rispose Heyto. “Come questo viaggio… e voi siete ospite su questa barca.” “Ho pagato il biglietto, messere.” Mostrando il biglietto a Heyto. “E solo quello avete acquistato, cavaliere.” Replicò questi. “Vieni, Melisendra, rientriamo nelle nostre cabine.” Rivolgendosi poi alla ragazza.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
11-02-2012, 03.49.46 | #710 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Fin sorrise a quelle parole di Altea.
“C’è sempre una storia d’amore” disse “da narrare a questo mondo. Grazie a Dio.” Accarezzò la sua lira. “Vi rivelerò un segreto… mi annoiavo e rattristavo prima del vostro arrivo, milady… qui, purtroppo, nessuno parla d’Amore, sapete? E capirete che per me è un dramma, visto che mi guadagno da vivere con i versi e le rime di codesto sublime sentimento… e così, non posso fare altro che strimpellare alla Luna ed esercitare le mie funzioni di chierico… anzi, vi consiglio di non dire ad alcuno di aver parlato con me… pare che la mia presenza in questo posto non sia molto gradita… probabilmente mi sopportano solo perché sono un chierico!” E rise di gusto.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
Strumenti discussione | |
|
|
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Risposte | Ultimo messaggio |
Saggio Lo re Artù k’avemo perduto (Mario de Matteis, Antonio Trinchese) | Hastatus77 | Libri | 4 | 30-07-2011 14.07.54 |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.25.29.