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27-08-2010, 04.16.21 | #741 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
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Intanto alla torre, Iwan ed i suoi erano ritornati da Cosimus.
"Allora, recate con voi notizie di Guisgard?" Chiese loro Cosimus. "I miei hanno tenuto d'occhio la sua casa." Rispose Iwan. "E per ora quel cane è ancora a Capomagnus." "Era ovvio..." disse Cosimus "... non partirà lasciando in pericolo la ragazza..." "Come fate ad esserne così sicuro, milord?" Chiese Iwan. "Altrimenti l'avrebbe già fatto!" Rispose Cosimus. Si alzò e prese una coppa di vino. "Perseo mise a repentaglio il suo ritorno ad Argo..." aggiunse mentre sorseggiava il suo vino "... e con esso la possibilità di mostrare a tutti la gloria di aver ucciso la mostruosa Medusa, un'impresa che l'avrebbe reso immortale, pari agli dei... e sapete perchè?" Chiese ad Iwan. Questi scosse il capo. "Per salvare la sua Andromeda." Concluse Cosimus. "Guisgard non rischierà tanto per una donna." Ribatté Iwan. "Voi, amico mio, sottovalutate la forza che sa dare il cuore." Disse Cosimus. "Orfeo scese fino agli Inferi per riavere la sua Euridice... e noi faremo in modo che quando Guisgard giungerà qui, troverà ad attenderlo il medesimo Inferno!" E rise forte, rompendo la coppa fra le sue mani. "Milord..." interruppe la sua risata Iwan "... vorrei vedere la ragazza." "E sia, ma solo per un momento." Acconsentì Cosimus. "Poi ritornerete a Capomagnus." Alcuni attimi dopo, a Iwan fu permesso di entrare nella stanza di Talia. "Come state, milady?" Chiese alla ragazza. "Mi spiace sia accaduto tutto questo. Ma era l'unico modo per avervi. Ma vi prometto, se sarete ragionevole, che tutto questo presto finirà. Cosimus vuole solo Guisgard e quando l'avrà catturato io vi condurrò via da qui."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
27-08-2010, 08.34.10 | #742 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: milano
Messaggi: 1,396
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Guardai Maladesh e gli feci un cenno con la testa per dirgli che ero d'accordo poi dissi rivolgendomi a Buck ora amico mio devi dare tutto te stesso devi cercare Guisggard e la dama che lo accompagna forza andiamo mentre dissi quello mi guardai intorno per cercare un punto ho una persona famigliare.
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fabrizio |
27-08-2010, 09.12.59 | #743 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
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"Tutto questo è già accaduto, ed accadrà di nuovo..."
Morrigan mormorò quelle parole meccanicamente, senza avere quasi la coscenza di ciò che stava dicendo. Solo quando si rese conto di aver parlato e di aver rotto così il silenzio in cui la stanza era piombato dopo il grido Edell, ebbe un sobbalzo e tornò a fissare i presenti con uno sguardo colmo di stupore. In tutti quegli anni in cui Morrigan aveva studiato le arti magiche, mai era stata benedetta dal dono delle visioni... eppure quella ragazza, quella terribile scena... era sicura di averla veduta, era apparsa sotto i suoi occhi... ma com'è possibile? Fissò con intensità la vecchia suora seduta di fronte a lei... "Siete qui per capire, comprendere, conoscere...", così aveva detto, riferendosi chiaramente anche a lei... ma com'è possibile?... lei, che non credeva nemmeno al loro unico Dio! Come poteva, lei, essere stata chiamata a quella conoscenza? "... ma chi presterà fede a noi ed a ciò che diremo?"... già, forse era questo il punto! Probabilmente, pensò Morrigan in quel momento, non importa in chi o in cosa crediamo o non crediamo... quello che importa è avere fede, soprattutto in ciò che non possiamo vedere! Così, con ritrovata sicurezza e con sguardo risoluto, si rivolse alla donna che era presso di lei, quella donna cui si sentiva legata così fortemente. "Guisgard..." disse, scandendo quel nome. "Da qualche giorno questo nome visita i miei sogni, e non ne so il perchè! L'ho sentito nella mia testa, sempre più forte, man mano che voi vi avvicinavate a me! Signora, io voglio aiutarvi, ma per farlo devo sapere cosa sta accadendo... soltanto voi potete darmi queste risposte!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
27-08-2010, 17.48.03 | #744 |
Cittadino di Camelot
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Messaggi: 181
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"Mai mettersi contro un donna armata!" dissi e così facendo gli assestai un sonora gomitata nel fianco con tutta la forza che possedevo. Questo mi permise di liberarmi e di recuperare la spada sotto la sella di Diamante.
A questo punto eravamo pari tutti e due armati e faccia a faccia pronti allo scontro. "Bene bene, dunque il vero Guisgard siete voi...non so perchè ma lo sospettavo. Mi spiace deludervi non sono una spia e onestamente non so chi sia questa Talia, posso solo dedurre che deve essere una donna che viaggiava con voi e a cui tenete molto. Purtroppo vi informo che non è lei la meta del mio interesse ma io sono qui per voi" Poi sorrisi con fare malizioso:"Non aveta le sembianze di un assassino ad ogni modo io obbedisco solo agli ordini del vostro capo ovvero Sua Signoria il Vescovo ed è da lui che vi devo riportare che lo vogliate o no...sebbene ammetto che lungo il cammino ho potuto apprezzare quanto siate richiesto.." Poi alzando la guardia e mettendomi in posizione di attacco gli dissi:"ora cosa dobbiamo fare? Duellare o pensate di seguirmi senza troppe discussioni?" |
27-08-2010, 18.20.27 | #745 |
Cittadino di Camelot
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Messaggi: 2,235
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Quando sentii la porta aprirsi di nuovo, alzai la testa di scatto temendo fosse il soldato. Invece un’altra figura entrò, un uomo un poco più esile e dall’aria baldanzosa, che riconobbi subito.
“Iwan!” dissi, sorpresa, alzandomi e andandogli incontro. Le sue parole, tuttavia, mi lasciarono di stucco… non potevo crederci! “Voi avete…” balbettai “Voi avete… fatto… che cosa?” Lo osservai per un istante ma non riuscii a dominare l’animo, così alzai un braccio e lo schiaffeggiai forte, più forte che potevo. Poi, voltandogli le spalle, mi allontanai di nuovo da lui… camminai nervosamente attraverso la stanza, cercando di mettere insieme le idee: era assurdo, era una cosa senza senso… Mi passai una mano sul viso per calmarmi e tornai a guardarlo: “Perché Iwan?” chiesi “Perché avete voluto entrare in questa storia? Perché non voleste seguire il mio consiglio, quella sera alla festa? Ricordate? Vi dissi che avreste fatto meglio a tornare in paese e cercarvi una brava ragazza devota ed innamorata di voi… sarebbe stato così semplice: voi sareste stato felice, io adesso sarei lontana da qui e Guisgard…” Mi interruppi. Guisgard! Chiusi gli occhi un momento, poi li riaprii. “Se gli accade qualcosa…” dissi con voce tremante all’uomo che mi stava di fronte “Se viene catturato, se viene… ferito… io… io, Iwan, non vi guarderò più in faccia! Mai più!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
27-08-2010, 19.35.13 | #746 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: catania
Messaggi: 3,453
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La vidi entrare nella stanza era una ragazza giovane di aspetto fiero.....le sorrisi...." Morrigan e' il tuo nome.......e l'importante e credere ecco perche' tu ora sei qui e io ho bisogno di te perche' un uomo giusto non venga condannato........e il colpevole dovra' pagare per tutto il male che ha macchiato la misera anima.........".......mi voltai e mi avvicinai alla suora..." perche' dite queste cose Madre, voi sapete che vi credo.....e se sono qui e' perche' siete la mia fonte di verita'........Una torre......io conosco quella torre e' in mezzo alla foresta, coperta da alberi di alto fusto e intorno la vegetazione ..la rende invisibile ad occhi umani........Ma i miei occhi vedono e voli lo sapete...... trovero' Cosimus......"...Un gelido vento ..mi porto' una visione.....uan visione.....una visione, ondate di ricordi e visi sconosciuti........La ragazza......ecco cosa era successo....sapevo che Guisgard era innocente...ne ero sicura....." Morigan dobbiamo andare via di qua.....dobbiamo raggiungere quella torre.......per ora loro stanno bene qui...con noi non possiamo portarle..."....
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27-08-2010, 19.42.58 | #747 |
Cittadino di Camelot
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Messaggi: 596
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"Farò come ordinate, signora... ma prima..."
Morrigan guardò quasi con imbarazzo la veste bianca che aveva indosso, come se ormai fosse un cencio inutile e senza senso, ora che era stata vista ed era stata riconosciuta... ora che poteva tornare finalmente ad essere soltanto Morrigan, la strega da battaglia e la donna imprevedibile che era sempre stata. "... prima lasciate che io abbandoni questi abiti e riprenda le mie vesti scure e il mio mantello. E lasciate che prenda dal loro nascondiglio la mia verga e la mia spada, perchè se davvero stiamo andando incontro al male di cui parlate, queste due fedeli compagne di viaggio potrebbero tornarci molto utili! Attendetemi qui, sarò da voi al più presto, e pronta al vostro comando!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 27-08-2010 alle ore 19.52.02. |
27-08-2010, 19.50.08 | #748 |
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" Vi prego Morrigan chiamatemi Elisabeth........nessuno e' al comando di nessuno..........Io e te siamo uguali...l'esperienza dell'una e la forza dell'altra....questo ci fara' essere forti....e l'umilta' ci fara' arrivare alla verita'......vi attendero' qui mia cara.......non tardate.....abbiamo molta strada da fare....."
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27-08-2010, 20.05.43 | #749 |
Cittadino di Camelot
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Come già le era accaduto di fare, spontaneamente, nel momento in cui l'aveva vista, Morrigan chinò il capo con rispetto verso Elisabeth, quindi sparì rapida nel buio della scala.
Raggiunse la piccola celletta che era stata la sua bizzarra dimora in quelle settimane e senza prendere nemmeno fiato, si sedette sul pavimento umido e cominciò ad armeggiare con una delle assi di legno, facendo leva con un coltellino che portava nascosto sotto la veste, unico ricordo della sua vita avventurosa dal quale non era riuscita a separarsi. Scoprì quindi il nascondiglio e ne tirò fuori un involto... la spada, la verga, il giubbetto di cuoio pesante, il mantello nero... alle suore aveva detto di aver gettato via tutto, per abbracciare la via del silenzio e della pace, ma non era così... non l'avrebbe mai potuto fare! Così, in quell'arnese, si presentò nuovamente agli occhi di Elisabeth, che l'attendeva. Con i lunghi capelli neri finalemente liberi, quelle vesti scure, la spada al fianco e la verga affibbiata alle spalle da un laccio di cuoio, Morrigan sapeva di essere quasi irriconoscibile. Sembrava di certo più oscura e minacciosa, ma sentiva che Elisabeth era in grado di andare ben oltre le apparenze. Le si piantò di fronte con con un gesto sicuro. "Sono pronta, adesso!", disse, ritrovando per un attimo il suo abituale sorriso, divertito e ironico insieme.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
27-08-2010, 20.25.22 | #750 |
Cittadino di Camelot
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Era li' vicina a me....era diversa , i nostri abiti erano simili..la differenza era che io sotto il mantello avevo un abito nero alla cui vita avevo legata una cinta in corda e sacchettini di erbe.......i mei capelli erano raccolti in una lunga treccia.....e la mia verga......quella non era un semplice bastone.....le sorrisi divertita...aveva negli occhi l'eccitazione di un urlo di battaglia..........il mio sguardo venne attratto da tre pietre ai piedi di Edell.......le mie pietre, potevamo viaggiare....ma dovevo raggiungere il centro del bosco....da li' non potevo...." Morrigan adesso mi sembrate piu' voi stessa........e' ora di uscire da qui e voi conoscete la strada meglio di me.......fatemi strada.."...Raccolsi le pietre da terra, le tenni nel palmo della mano..erano fredde....Bacia la suora e la ragazza.....e pensai a Calandrake....non l'avevo dimenticata, ma li' le avrebbero dato le cure di cui necessitava.......
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