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30-08-2010, 16.56.38 | #801 |
Cittadino di Camelot
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"E sia!" esclamai "deponiamo tutti le armi ed andiamo a cercare questa torre...dopo che la donzella sarà salvata, vedremo chi dei due dovrà avanzare diritti su Guisgard.
Mettere a rischio la mia persona per qualcuno che nemmeno conosco non mi attira molto, ma ho promesso che vi porterò vivo dal vescovo e così farò. Bene, chi dunque conosce il territorio e torri isolate e terribili?" e mi guardai attorno... |
30-08-2010, 19.04.04 | #802 |
Cittadino di Camelot
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Lentamente aprii gli occhi… non avevo più freddo e non mi sentivo più tanto debole, avevo soltanto la testa un po’ confusa, proprio come dopo una febbre alta. Mi tirai su e mi misi seduta, massaggiandomi con una mano la fronte e guardandomi intorno.
Fu allora che vidi la vecchia seduta di fianco al pagliericcio su cui ero stata sistemata: mi osservava in silenzio, io ricambiai lo sguardo per un istante poi provai a mettermi in piedi… ero nervosa. “Che cos’è successo?” chiesi infine: non ricordavo molto di quanto era accaduto dopo che mi aveva offerto quella via di fuga… rammentavo di aver sognato, di aver sentito della voci intorno a me, di aver parlato… mi chiesi quanto avevo parlato e cosa avevo detto, pregando di non essermi fatta sfuggire niente di importante. Niente su Guisgard, per esempio, o niente su Capomagnus.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
31-08-2010, 02.13.49 | #803 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Elisabeth e Morrigan, grazie al potere delle pietre erano giunte nella torre.
Ma mentre salivano le scale si ritrovarono in una camera ampia e senza né quadri, nè arredi. L'aria era viziata di chiuso ed una gran umidità filtrava dalle vecchie e consumate murature. Ad un tratto una velata nebbia cominciò a salire. Qualcosa di indefinito avvolse le due donne. Erano in una sorta di selva. All'improvviso sentirono il pianto di un bambino. E poco distante da loro, accovacciata sotto un robusto noce, vi era una donna avvolta da un nero mantello. E teneva fra le mani un bambino. "Sapevo che ci saremmo riviste" cominciò a dire la donna "ma non immaginavo che tu fossi tanto avventata, Elisabeth..." E mentre parlava, tentava di cullare il suo bambino che piangeva sempre più. "Tu e la tua novella seguace" continuò indicando Morrigan "avete sottovalutato il potere che ci protegge... gli antichi dei dei boschi e delle acque furono sconfitti tempo fa dalla Fede dell'unico Dio... ma l'unica Fede è animata anche da mondi inferiori, vivi e reali, in cui dominano potenze senza eguali..." In quel momento il bambino smise di piangere e si voltò verso Elisabeth E morrigan. Un diabolico ghigno sorse allora sul suo deforme e mostruoso volto. Un attimo dopo Elisabeth vide le sue pietre mutarsi in tizzoni informi e consumati.
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31-08-2010, 02.29.12 | #804 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard fissò con un sorriso Cavaliere25.
"Hai ragione, amico mio." Disse. "Spero di non averti messo nei guai, quel giorno! Però, presto, spero di pagare il mio debito con te... e potrete condurmi ovunque voi vogliate." Fece qualche passo ed aggiunse: "Questa è una faccenda che sbrigherò io soltanto... non voglio il vostro aiuto..." "Ma sentitelo, il grande eroe!" Esclamò Maladesh. "E come pensi di entrare in quella torre, sentiamo? Busserai e chiederai, con cortesia cavalleresca, che ti restituiscano la tua bella?" "Non è la mia bella!" Rispose di scatto Guisgard. "Certo, certo... infatti, nonostante mezzo mondo ti stia dando la caccia, tu infischiandotene di tutto e tutti decidi di passare il tempo a fare il Lancillotto che libera dolci dame in pericolo!" Replicò Maladesh. "Al diavolo!" Masticò amaro Guisgard. "Invece di star qui a blaterare senza senso" continuò Maladesh "direi di preparare un piano e decidere su come agire." Fissò Polgara ed aggiunse: "Io non ho mai sentito parlare di quella torre in queste zone!" "La conosco io!" Intervenne Tisson. "Ehi, chi si rivede!" Esclamò Guisgard. "Quella torre si trova nel cuore della foresta." Continuò Tisson facendo un cenno d'intesa a Guisgard. "E se ben difesa, come credo che sia, è praticamente impossibilire da prendere con la forza." "Allora troverò un altro modo per accedervi!" Disse Guisgard.
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31-08-2010, 02.52.49 | #805 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Intanto, alla locanda di Capomagnus giunse un giovane visibilmente stravolto.
"Locandiere, dammi da bere..." disse buttando una moneta sul bancone. "Sembra che tu abbia visto un fantasma!" Esclamò il locandiere. Ma il giovane non rispose e raggiunse uno dei tavoli, dove scolò la sua coppa. "Non tornerò a quella torre ora che Iwan è morto..." disse ad alta voce "... che mi importa di Guisgard e di quella ragazza..." Ma seduto ad un tavolo accanto vi erano Simon ed alcuni dei suoi. "Cosa hai detto?" Chiese schizzando come se fosse stato morso da un serpente velenoso. "Cosa, signore?" Domandò intimorito il giovane. "Hai parlato di un certo Guisgard e di una ragazza! Cosa sai in merito a loro? Parla o ti infilzo senza riguardi!" Il giovane allora, già impaurito per la morte di Iwan, davanti a quelle minacce raccontò tutto sulla torre e sul rapimento. "Che il diavolo mi maledica!" Gridò Simon. "Allora lady Talia è nei guai!" Radunò allora tutti i suoi cavalieri e cominciò a preparare l'attacco alla torre. "Il tipo nella locanda ha descritto con precisione l'esatta ubicazione della torre." Disse ai suoi. "Siamo in buon numero per attaccarla! Così libereremo lady Talia e torneremo in patria per condurla da sua signoria il conte!" "Ma, mio signore..." intervenne uno dei suoi "... non sappiamo quante forze siano a difesa di quella torre! Potrebbe essere un azzardo attaccarla così, senza conoscere quanti uomini si trovino in essa!" "Zitto, cane!" Urlò Simon. "Libereremo lady Talia e la condurremo dal nostro signore! Partiamo subito!" "Tutti gli uomini non attendono altro, milord!" Disse Mion. "In marcia, allora!" Ordinò Simon. E poco dopo i cavalieri di Borgogna partirono alla volta della torre per liberare lady Talia e condurla in Borgogna.
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31-08-2010, 03.14.36 | #806 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Alla torre, nel frattempo, Talia si era ripresa.
La vecchia le controllò la fronte. "La febbre è calata, ora andrà meglio." Prese dell'acqua fresca e ne diede una coppa alla ragazza. Ma prorio in quel momento la portà si aprì ed entrò Cosimus con due dei suoi soldati, che però si fermarono sulla soglia. "Vedo che state decisamente meglio, milady." Cominciò a dire. "E questo mi riempie di gioia." Fece poi cenno alla vecchia di uscire e continuò: "Una dama del vostro lignaggio è un ospite da trattare con ogni riguardo. E mi piangeva il cuore a sapervi malata e sofferente." Le si avvicinò accarezzandole i capelli. "Siete molto bella, milady..." aggiunse "... non vedo l'ora di vedervi stanotte con quell'abito che vi ho fatto portare... e sarà un piacere sfilarvelo..." E si abbandonò ad una disgustosa risata, che gelò il sangue di Talia.
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31-08-2010, 10.39.13 | #807 |
Cittadino di Camelot
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Guardai Guisgard e gli altri e dissi per che non iniziamo ad incamminarci per quella torre? prima arriviamo e prima sapremo cosa ce poi rivolto a Guisgard dissi ho rischiato la testa quel giorno amico mio però ora è piu importante sistemare tutta la faccenda e poi vedremo il da farsi mi girai e chiamai Buck e gli dissi amico mio sei stato bravo ora dobbiamo fare un gioco di squadra tu col tuo fiuto devi trovare le tracce che portano alla torre e trovare lady talia forza in cammino allora e mi misi sulla strada.
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fabrizio Ultima modifica di cavaliere25 : 31-08-2010 alle ore 12.09.33. |
31-08-2010, 13.43.19 | #808 |
Cittadino di Camelot
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Mi sentii morire alle parole di Cosimus ma lottai per restare impassibile… feci due passi indietro e mi schiacciai contro il muro, così da restare lontana dalla sua mano, il cui contatto mi dava la nausea.
“Voi siete un pazzo!” dissi dopo un attimo “Mio padre chiederà ed otterrà la vostra pelle da appendere nel salone quando saprà di questo, la vostra testa verrà offerta ai suoi cani! La morte vi sembrerà un meraviglioso miraggio prima che abbiano finito con voi!” Abbassai gli occhi un momento e quando li rialzai gli gettai in faccia uno sguardo sarcastico e carico di disprezzo: “E comunque tutto questo non vi servirà a niente perché voi non prenderete mai Guisgard! Mai! Lui può giocarvi... può battervi e lo farà!” Non sapevo perché l’avevo detto, ma ci credevo e mi attaccai a quell’idea come ad un’ancora.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
31-08-2010, 14.41.37 | #809 |
Cittadino di Camelot
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<Stridore di metallo, urla e odore di sangue umano. Era quello che il vento aveva portato fin nella sua quercia cava al centro della foresta> Umani <mormorò la fata ritta sul ramo dell’albero che era la sua dimora, le ali spiegate, lo sguardo fisso nel folto della foresta> Non sanno che per entrare nel bosco bisogna bisbigliare i passi e chiedere agli alberi di benedire il loro passaggio <continuò fra sé e sé. Aveva percepito energie contrastanti, la forza di un uomo, il suo coraggio, la sua determinazione. La dolcezza di una donna ben nascosta da sprezzante e orgoglioso atteggiamento. Energie positive avvolte da un velo d’oscuro pericolo. La fata si lasciò condurre dalle sue grandi ali dai colori della Terra fin nel cuore della foresta, vicina al laghetto laddove Guiscard, Polgara e altri decidevano su come proseguire. Posò i piedini nudi sulla Terra, nascosta tra gli alberi fitti. Concentrò le sue energie e serrò gli occhi e l’illusione ebbe inizio. Un vento improvviso sollevò un cumulo di foglie secche che avvolsero il suo minuto corpo fatato. Quandò il vento si calmò il suo corpo era mutato in quello di una donna. I lunghi capelli corvini adorni di piccoli fiori bianchi le incorniciavano il volto ambrato. La veste candida di seta scivolava lungo il suo corpo fino a sfiorarle i piedi nudi. Una cintura di foglie segnava i fianchi della veste. Avanzò verso il gruppo di umani. > Chi osa violare la sacralità della Foresta <pronunciò con voce ferma ma dolce e armoniosa, voce che pareva una nenia alle orecchie umane> Chi siete Voi che muovete i vostri passi sulla Terra con il cuore così in tumulto? <chiese ancora la fata in forma umana, fissando il suo sguardo ora su Guiscard, ora su Polgara>
Ultima modifica di lady_Empi : 06-09-2010 alle ore 14.44.25. |
31-08-2010, 19.26.35 | #810 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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E dopo che Talia ebbe minacciato Cosimus con le sue determinate parole, l'uomo le si avvicinò con rabbia.
"Vedo che il veleno scorre caldo sulle vostre labbra!" Disse. "Ma presto saprò sostituirlo con un elisir che dona piacere e dolore insieme!" Ma proprio in quel momento le guardie chiamarono il loro signore. "Milord! Presto, correte! Siamo attaccati!" "Attaccati?" Ripeté incredulo Cosimus. E corse verso la porta. "Tu bada a lei!" Disse poi alla vecchia, indicando Talia, prima di lasciare la stanza.
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