17-02-2012, 03.56.56 | #801 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Heyto fissò Melisendra, ma non si oppose al desiderio della ragazza.
La seguì allora sul ponte. “Si, si tratta di un sacrificio…” disse “… è una sorta di cerimonia molto antica… si sgozza un piccolo maiale per poi donarne il sangue alle acque… le grida dell’animale, si crede, servono ad allontanare gli spiriti maligni… alla fine la carne viene cotta sul ponte stesso della nave e tutti i presenti ne mangiano per avere i benefici del rituale.” “Sono lieto di vedervi assistere al rituale.” Andando incontro ai due il capitano della nave. “Melisendra sembra molto incuriosita da questa cosa.” Disse Heyto. “Beh, è molto pittoresca ed antica.” Fece il capitano. “Sapete, milady, che essa era già nota agli antichi vichinghi quando invasero nel X secolo l’Europa? Le loro caratteristiche navi” spiegò alla ragazza “erano agilissime e capaci di risalire i fiumi. Questo permetteva loro di giungere in maniera inaspettata praticamente ovunque. Il rituale del maiale fu poi preservato dai normanni, i vichinghi, cioè, che avevano abbandonato le scorribande navali per stanziarsi nelle terre francesi. La tradizione vuole che nessun altro tipo di animale sia mai stato usato al posto del maiale, perché esso non viene mangiato dagli infedeli saraceni.” Il capitano allora chiese permesso e si congedò da loro due. Raggiunse il luogo del sacrificio e cominciò il rituale. “Si, è un sacrificio, Melisendra…” mormorò Heyto “… un sacrificio volto a preservare questa nave, il suo equipaggio e tutti i passeggeri… spesso, per quanto inumano possa sembrare, il sacrificio di uno rappresenta la salvezza di tanti…” Un po’ più indietro, anche Fyellon assisteva al rituale. Il suo sguardo però cadde più volte su Melisendra e sul suo nobile accompagnatore.
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17-02-2012, 04.20.53 | #802 |
Cittadino di Camelot
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Avevo ascoltato affascinata la spiegazione del capitano e mi apprestai ad assistere al rituale.
Osservai con attenzione tutto il rituale, arginando ogni paura dietro a una sorta di freddo distacco. Assaggiai a malapena la carne cotta della vittima. "Heyto... sarà così? Userete un... coltello?" domandai senza tradire emozione alcuna. "No, non fa nulla... non ditemelo..." Mi strinsi nello scialle, rabbrividendo un pochino. "Quindi questa è la mia ultima notte..." dissi tra me e me, osservando le acque scure e immobili, mentre riflettevano una pallida luna. Ormai ci eravamo lasciati alle spalle le grotte azzurre da un pezzo e le mie sorelle erano rimaste laggiù... a custodire i loro segreti. I loro segreti... segreti dei quali non facevo più parte. Mi domandai se davvero volessi tornare a casa. Al mio mondo. Forse aveva ragione Fyellon. Forse c'è sempre un'occasione per essere felici. Ma che ne sapevo io? Non avevo mai avuto tali occasioni... e quella era la mia ultima notte. "Se solo avessi un'occasione..." mormorai, mentre il vento accarezzava le mie guance, come per dirmi che almeno lui non mi aveva abbandonata. Silenziosamente scesi al ponte inferiore, dove la nave era più vicina all'acqua e osservai bene per valutarne i pericoli. Sembrava tranquilla. La riva si intravedeva nel buio. Il sacrificio aveva distratto tutti... poteva essere quella la mia occasione.
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17-02-2012, 09.34.13 | #803 |
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Ascoltavo le sue parole..era come se parlassi...con una amica, era strano. Improvvisamente la Regina era diventata come una buona consigliera, aveva ragione, ma questo era il mio carattere....solitario, e non penso sarei riuscita a cambiare.
Ad un tratto urla concitate, arrivarono i Cavalieri del Tulipano con lady Shoyo e Lord Guxyo, ci avvertirono che il castello stava andando in fiamme, che stava succedendo...attacco da parte di chi? Ma la Regina...come il capitano di una nave, non voleva uscire e la vidi ribellarsi con impeto ai loro ordini. "Maestà, non dovete mettere in pericolo la Vostra vita, venite, usciamo dal Castello, vi fidate di me?" le dissi tendendole la mano...rimasi scossa da quel mio gesto.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
17-02-2012, 12.08.39 | #804 | |
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Stringeva la mia mano con forza, ed io non potevo non chiedermi che cosa mai avesse sognato per esserne scosso a tal segno...
Mi spostai dunque dalla sedia, tornando a sedermi sul bordo del suo letto... “Non preoccuparti...” mormoravo “Va tutto bene... tutto bene!” Il suo cuore batteva forte sotto la mia mano, ma pian piano tornò ad essere regolare ed anche il suo respiro si rasserenò... Citazione:
“Certo!” sussurrai “Tutte le volte che vuoi... e poi, all’alba, mi racconterai quei sogni... come facevi un tempo...” La mia voce era bassa e melodica... e, per un attimo, mi parve di essere tornata indietro a tanti, troppi anni prima... Lentamente gli occhi di Guisgard si chiusero e la sua presa sulla mia mano si allentò appena... io tuttavia non mi mossi... Per qualche tempo rimasi lì, immobile, osservando quel vago sorriso che gli aleggiava sulle labbra e chiedendomi che cosa stesse vedendo... poi, senza che quasi me ne accorgessi, il sonno mi prese... i miei occhi si chiusero, la mia testa scivolò sul suo petto e la realtà si confuse con il sogno...
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17-02-2012, 14.10.13 | #805 |
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La conversazione tra me e Reas fu interrotta da urla ed agitazione...il Comandante fu chiamato per prendere il prosto che gli spettava in quel momento....Tylesia sembrava essere stata attaccata.......vidi quindi andar via Reas...e allo stesso tempo andai alla finistra per vedere una torre in rovina sotto roventi fiamme......tra le fiamme abbi la visione di demoni sbavanti....che palesavano l'orgoglio della distruzione....Daniel apparve alla mia mente, doveva parlarmi, aveva bisogno di me..." Daniel sono nei saloni e tu dove sei....ti sento a tratti....."......Isolde in tutto il suo splendore apparve al mio fianco...aveva il calore delle fiamme......vivere o morire, " Isolde cara, sorella diletta sapete perfettamente che se la mia venuta a Tylesia si trasformasse nella mia tomba...voi verrete con me....vi voglio accanto a me....tra le mie spoglie le vostre...."......E guardandola con sfida......guardai le fiamme.....e soffia leggera..sino a quando vento e pioggia non si abbatterono sulle mura devastate.........almeno nessuna vita era costata a quel primo atto di guerriglia
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17-02-2012, 14.45.01 | #806 |
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chi siete dissi avvicinandomi alla porta e apri lentamente dentro di me dissi ecco rimango solo per un momento e iniziano i problemi e aspettai che la persona dal altra parte mi rispose
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fabrizio |
17-02-2012, 15.50.18 | #807 |
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Nigros mi porto in un luogo fantastico..
<<è bellissimo...>> dissi senza fiato.. <<Sì c'è una cosa che voglio sapere.. - lo guardai dritto negli occhi, il mio sguardo azzurro e gelido imponeva sempre soggezzione su tutti- chi è Giada?>> Avrei dovuto rubare quella chiave..
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17-02-2012, 16.33.08 | #808 |
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La magica atmosfera che colorava il fiume era indelebile.... è stato un bene esserci fermati in tempo e goderci un così mistico spettacolo. Mi avvicinaì a quel relitto e notaì che sembrava un'imbarcazione per passegeri di un lontano regno.
Improvvisamente, la luna rischiarò quelle acque e vidi che aggrappato a quel relitto vi era un uomo.....indossava un saio, intesi che era un monaco. Mi precipitaì verso il fiume e soccorsi quell'uomo. Mi affidaì alle mie nozioni di medicina e prestaì il mio aiuto. Lo avvolsi nel mantello e attesi il suo risveglio.
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17-02-2012, 21.13.50 | #809 |
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Il rituale.
Le grida del maiale e poi il suo sangue gettato come libagione nel Calars. Poi la carne servita dalla ciurma ai passeggeri. Fyellon non volle assaggiarne. Il cavaliere restò però in disparte. Lui e Heyto si scambiavano fugaci occhiate. Si studiavano e si sfidavano tra l’odore della carne arrostita, i canti dei marinai e i fumi caldi del Calars che salivano fino a rendere sfocato e incantato il cielo. “Non so come avverrà…” disse Heyto a Melisendra “… non voglio mentirti, Melisendra… non so se sarà lento e doloroso, oppure rapido e indolore… l’unica cosa che posso dirti è che ogni volta sono stato io ad accompagnare quelle che ti hanno preceduta… ed ogni volta ho fissato nel mio cuore i loro sguardi… qualcuna piangeva, qualcun'altra gridava… alcune hanno tentato di fuggire, altre ancora di togliersi la vita prima… ma dal destino non si può fuggire… e tutte sono state sacrificate… voglio essere sincero…” fissandola nel profondo dei suoi occhi “… spero che tu sia quella giusta… quella capace di pagare ed estinguere col suo sacrificio questo inumano tributo che viene richiesto…” di più non disse. Melisendra poi si allontanò, raggiungendo il ponte inferiore. “Domattina raggiungeremo la laguna della selva, signore.” Avvicinandosi il capitano a Heyto. “Bene, capitano…” annuendo Heyto “… tenete d’occhio quel cavaliere, mi raccomando.” “Non temete, signore.” La nave giunse così alla grande gola di pietra, dove il Carrozzone di Goz era stato travolto dalla burrasca. Ma essendo Venerdì, le acque del Calars apparivano calme, così da permettere alla nave di superare la gola di pietra.
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17-02-2012, 21.26.36 | #810 |
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Appena Altea prese la mano della regina, alcuni cavaliere si avvicinarono alle due donne.
Avevano lo stemma del Tulipano impresso sulle corazze e sui mantelli. “Maestà, nessuno lascerà il palazzo!” Disse uno di loro. “Penseremo noi a voi.” “Come osate dirci cosa fare?” Veemente la regina. “E’ per il vostro bene, maestà.” Rispose il cavaliere. “Ora vi condurremo da lord Guxyo.” “Non andremo in nessun posto!” “Maestà, noi abbiamo giurato di servire lord Guxyo fino alla morte.” Fissandola il cavaliere. “E i suoi ordini non vanno mai discussi, ma solo eseguiti. Non riconosciamo nessun altra autorità, quando si tratta di obbedirgli. Ora voi ci seguirete… per il bene vostro e quello di tutta Tylesia.” Il tono del cavaliere era fermo e la regina capì che andava assecondato. Presero anche Altea e insieme alla regina si diressero dal loro comandante. Risalirono la torre più alta del palazzo, detta Degli Eretici. Anticamente vi venivano incarcerati i nemici della Fede e i cavalieri del Tulipano l’avevano scelta come loro residenza nel palazzo. Così, la regina ed Altea furono lasciate nella sala più alta della torre. La regnante aveva uno sguardo cupo e stringeva le mani per la rabbia. “Non temete, milady…” voltandosi poi verso Altea, cercando di tranquillizzarla.
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