18-02-2012, 11.52.30 | #821 |
Cittadino di Camelot
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Il monaco riprese conoscenza..... aveva reagito bene alle cure.
"Fratello, come vi sentite? Avete bisogno di altro....." La prima reazione che ebbe, era quella di rintracciare un suo confratello, Plautus lo andava cercando arditamente. Dal canto mio, volevo dirgli che non avevo visto nessun altro a parte lui. Non mi sembrava il momento adatto, ma qualcosa dovevo dire: "Fratello, purtroppo oltre a te non ho visto nessun altro...... mi spiace..... possiamo fare un tentativo, ma..... "
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
18-02-2012, 23.07.44 | #822 |
Cittadino di Camelot
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Mentre arrivò il servitore rubai la chiave dalla tasca di Nigros senza farmi vedere e poi gli dissi...
<<Vai a vedere magari è successo qualcosa!>> E su vattene! Pensai..
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20-02-2012, 02.16.44 | #823 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il monaco, a quelle parole di Parsifal, si alzò, anche se a fatica, guardandosi poi intorno.
“Dobbiamo cercarlo!” Disse visibilmente agitato. “Deve essersi salvato! Io e lui abbiamo una missione! Aiutatemi a cercarlo, vi supplico! In Nome del Cielo!” In quel momento si udirono dei passi. “Cosa succede, Parsifal?” Domandò Redentos. “Chi è quest’uomo?” Fissando il monaco. “Mi chiamo Jovinus e sono un monaco…” rivolgendosi al nuovo arrivato “… sono giunto qui con un mio confratello di nome Plautus… ma una burrasca ha travolto la nostra imbarcazione… ma sono certo che lui è ancora vivo!”
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20-02-2012, 02.18.59 | #824 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nigros corse via, per cercare di capire cosa stesse succedendo nel palazzo.
Daniel però era riuscito a sottrargli la chiave di quella misteriosa stanza. Ora aveva la possibilità di ritornarci…
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20-02-2012, 02.39.58 | #825 |
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Lord Guxyo fissò Altea.
“Chiamatemi signore, milady…” disse alla ragazza “… perché sono signori di uomini… chiamatemi maestro, poiché insegno l’arte della guerra e del potere… ma potete chiamarmi in altri infiniti modi, senza sbagliare mai, perchè io sono molte cose…” “Egli è lord Guxyo, comandante supremo della Legione del Tulipano Imperiale.” Facendo un passo avanti Shoyo. In quel momento arrivarono altri cavalieri di quello stesso ordine e con loro vi era Kojo. “Milord, l’incendio è stato domato.” Disse. “Una squadriglia sta controllando dalle mura e pare non ci sia più nessuno fuori alla città.” “Controlleremo domani, col favore della luce.” Fece Guxyo. “Allora” disse la regina “potete farci riaccompagnare, lord Guxyo.” “Quanta fretta, maestà.” “Fateci riaccompagnare” fissandolo la regina “e dimenticheremo questo vostro gesto.” “Dimenticate che io posso decidere come voglio, quando si tratta della vostra sicurezza, mia regina.” Sorridendo Guxyo. In quel momento entrarono Reas ed alcuni dei suoi uomini. “Cosa accade qui?” Domandò. “Va tutto bene, maestà?” “Si, capitano.” Rispose la regina. “Lord Guxyo ci aveva fatto portare qui per proteggerci… ed ora stava dando ordine ai suoi cavalieri, visto sfumato il pericolo, di farci ricondurre fuori da questa torre… ma essendo giunto voi, capitano, libereremo da tale onere i cavalieri di lord Guxyo.” “Prego, maestà…” mostrando un inchino Reas “… seguiteci e vi ricondurremo nei vostri alloggi…” “Andiamo, lady Altea.” Disse la regina e insieme alla ragazza andarono via con Reas e i suoi soldati. “Quel capitano Reas comincia a stancarmi…” mormorò Shoyo. “Quei nuovi arrivati…” fece Kojo “… sembrano aver conquistato la fiducia della nostra sovrana… la ragazza che accompagnava la regina non era niente male…” “A voi le donne” fissandolo Shyo “ispirano solo pensieri lussuriosi, vero?” “Perché, servono forse ad altro?” Ridendo il cavaliere. “Oh, ovvio che non voi non ricadete in quella categoria… so bene che vi sentite un cavaliere e non una donna.” “Teneteli sott’occhio…” interrompendoli Guxyo “… quegli stranieri non mi convincono… e sarebbe sciocco da parte nostra sottovalutarli…” “Si, milord.” Risposero Kojo e Shoyo.
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20-02-2012, 02.45.14 | #826 |
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Elisabeth si sedette per riacquistare le forze.
Il suo intervento aveva ammansito l’incendio della torre, ma aveva lasciato la donna un po’ indebolita. “Tylesia è in balia di strane forze…” disse Isolde avvicinandosi a lei “… si contendono questo mondo e i suoi tesori… ed io intendo partecipare a questa contesa… bada di non interferire, altrimenti me la pagherai cara…” e ridendo si allontanò. Alcuni istanti dopo, giunsero nella sala la Regina e Altea, scortate da Reas e dai suoi uomini.
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20-02-2012, 03.00.04 | #827 |
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Guisgard stava lì, sveglio.
La fissava e quando Talia, dopo essersi svegliata, lo guardò, lui le sorrise. La luce del nuovo giorno entrava dalla finestra e diffondeva un leggero alone dorato in tutta la stanza, mentre da fuori si udiva il gioioso canto degli uccelli e i primi segni di risveglio del paese. Sheylon era ai piedi del letto ed il suo pesante respiro tradiva il sonno in cui era abbandonata. Guisgard respirò forte, gonfiando il petto e chiudendo gli occhi. Poi di nuovo il suo braccio cinse Talia. Avvertiva solo un leggero mal di testa, a causa dei vino della sera precedente, ma si sentiva sereno. “Che profumino sale da sotto!” Esclamò. “Pane bianco, latte caldo! Ti va di fare colazione? Ah, già, dimenticavo!” Sorridendo. “Frutta fresca per te! Ricordi quando scendevo nel giardino del Casale a raccoglierne per la tua colazione? E quella volta che caddi dall’albero? Mi sembra ancora di sentire le grida del maestro!” E rise. Sheylon aprì gli occhi e sbadigliò. “Vado a prendere qualcosa da mangiare…” disse alla ragazza “… se mi aspetti qui, faremo colazione a letto, come fanno i gran signori!” Le diede un bacio sulla fronte e saltò giù dal letto. “Attendete qui, milady…” mostrando un vistoso inchino “… e vi delizierò con magnifiche leccornie! Pernici di Francia, grano tostato alla maniera dei Turchi, crema e marmellate di Provenza e un cesto di frutta fresca di stagione!” Le fece l’occhiolino. “Ovviamente, ci vorrà un tocco di fantasia, mia signora. Un po’ di immaginazione e del pane appena sfornato, accompagnato da latte caldo e un po’ di frutta, vedrete, si muteranno in tutte quelle cose che vi ho elencato.” Si voltò allora verso la tigre che lo fissava incuriosita. “Ora prenderò il mio bel destriero” continuò lui “e volerò nelle dispense imperiali per prendere la vostra colazione, milady!” Fissò di nuovo Talia e rise. “Poi, al mio ritorno, mi racconterai ciò che hai sognato. Andiamo, Sheylon!” Guardando la sua tigre. “Vediamo se sono rimasti alcuni avanzi di quegli zingari per la tua colazione!” E ridendo uscì dalla stanza.
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20-02-2012, 09.35.41 | #828 |
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Il sudore di imperlava la fronte, e una lieve nausea mi impediva di stare in piedi......." Strane forze Isolde ?....non ci sono strane forze per noi, questo luogo e' sacro Isolde e tu lo sai, facciamo parte di questo stesso luogo come l'acqua che lo passa ed avvolge o la natura che lo culla....non venirmi a parlare di forze...tu sai che se certi uomini si impossesseranno di Tylesia anche per te sara' la fine, le tue avide mani non avranno nulla......io proteggero' questo luogo...e tu sai perche'..."......Si volto' ridendo era nelle sue consuetudini....e io rimasi li' seduta......e per un attimo vidi Daniel, era pronto a tutto lui.....e perche' no era pronto a salvare Tylesia cosi' come avrebbe fatto ogni uomo o donna di buoni costumi......non mi accorsi che nel frattempo entrarono la Regina Reas e Altea, erano agitati e mi alzai con gran fatica per un miserevole inchino........ma il mio sudore stava svanendo e la nausea cominciava a lasciare andare il mio essere..." Altea...sia lodato il cielo finalmente vi ritrovo......" le andai incontro chiudendola in un caldo abbraccio.......un solo sussurro al suo orecchio " Isolde e' tra noi".....
Ultima modifica di elisabeth : 21-02-2012 alle ore 19.40.33. |
20-02-2012, 13.59.20 | #829 |
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Il cavaliere si presentò, era fiero e sicuro di se stesso...del suo potere..."I miei omaggi...Sir..Guxyo" lo fissavo, era alquanto enigmatico.
D'un tratto entrarono altri cavalieri e Kojo, l'alleato di lady Shoyo da quel che avevo capito, per annientarci. Iniziò una lite tra la Regina e quei cavalieri..cosa...volevano rinchiuderci in quella Torre, lo avevo sospettato. Ma a un tratto Reas venne in nostro aiuto, ringraziai il Cielo, la Regina vidi si rasserenò, a quanto pare i Cavalieri del Tulipano non avevano molto potere su lui, o fingevano...cosi fummo liberate, e uscendo notai un certo sguardo su me da parte della donna cavaliere e soprattutto da parte di Kojo che mostrava uno strano sorriso, mi voltai senza nemmeno guardarlo. Mentre scendevo quelle scale, pensai che dovevo stare accanto alla Regina, dovevo capire dove stava la verità, ormai si era aperta e mi aveva raccontato ciò che stava succedendo a Tylesia e con mia sorpresa mi trovai nel salone del ricevimento, mi guardai...certo il mio vestito non era proprio adatto alla situazione e vidi mille occhi puntati su noi. D'un tratto il mio cuore inquieto si placò nel vedere Elisabeth, lessi pure nel suo volto la sicurezza nel vedermi, mi venne incontro...e mi sussurrò di Isolde...risposi sussurrando "Non è di Isolde che dobbiamo avere paura, ne parleremo in camera...e spero presto".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-02-2012, 14.03.48 | #830 |
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Sorrisi alle parole di Guisgard, ma non dissi niente... ero felice: avevo dormito bene, profondamente, anche se non ricordavo affatto di essermi addormentata la sera prima... e pensavo che anche lui avesse riposato bene, mi sembrava sereno quella mattina, tranquillo come non lo vedevo da fin troppo tempo.
Poco dopo uscì dalla stanza con Sheylon ed io rimasi distesa sul letto... osservando una piccola crepa che correva sul soffitto ed assaporando quel momento di assoluta pace. Poi d’un tratto, senza il minimo preavviso, i sogni di quella notte riaffiorarono alla mia mente... avevo di nuovo visto quella città, la città che mi era apparsa in una visione mentre ero al Casale... probabilmente la stessa città, scoprii con viva sorpresa, di cui già una volta avevo sentito parlare... Coincidenze? I saggi dicevano che niente nel Cosmo avveniva per coincidenza, ma che ogni cosa ci veniva mandata per un motivo... qual era, dunque, il motivo di quelle visioni? Cosa c’era in quella città? Lentamente, mi tirai su e mi misi seduta. Allungai, quindi, una mano verso la piccola sacca da viaggio che avevo portato con me... ci frugai distrattamente dentro per un istante e ne estrassi una spazzola di legno levigato con cui iniziai a spazzolarmi ritmicamente i capelli. Era una mia piccola mania, quella, della quale il Maestro aveva sempre riso... tuttavia, per quanto lui lo trovasse bizzarro o divertente, la verità era che, da sempre, spazzolarmi i capelli mi aiutava a riflettere. Per qualche tempo rimasi in quel modo, con la mano che si muoveva regolare e lo sguardo perso nel vuoto... finché un rumore, subito dietro la porta, mi riscosse. Battei le palpebre, allora, e tornai a fissare il battente... “Guisgard?” chiamai, mentre un vago sorriso mi aleggiava sulle labbra.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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