18-05-2011, 20.33.46 | #841 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“E’ il nostro segreto…” disse Gouf, come a volerla tranquillizzare “… e poi non sei stata tu ad uccidere quel vigliacco…” si voltò verso di lei “… tu non corri alcun pericolo, Aytli è il mio cavaliere più fedele e devoto…” per un attimo sembrò riflettere su ciò che Melisendra gli aveva chiesto “… ho combattuto sempre e solo per denaro… non ho mai considerato nessuna battaglia o guerra come mia… ma ora è diverso… odio Capomazda e tutto ciò che essa rappresenta… i suoi valori, il suo Credo… da sempre i Taddei sono il braccio della Chiesa e si legittimano a vicenda… il popolo li crede invincibili quasi per concessione divina… ma io dimostrerò che sono solo degli uomini, non diversi da tutti gli altri… uomini mortali, destinati ad essere sconfitti perché nessuno scenderà dai Cieli a difenderli… nessuno!”
Si avvicinò alla finestra e fissò le lunghe ombre che, sotto il Sole morente, si proiettavano sulla brughiera. “Lui non ti troverà…” mormorò “… nessuno conosce l’ubicazione di questo castello… quaggiù, nel ventre più oscuro e dimenticato della brughiera, nessuno verrà a tormentarti… ora riposati e cerca di recuperare le forze… io intanto sistemerò definitivamente la questione della scomparsa di Nyclos…”
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18-05-2011, 21.26.57 | #842 |
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dici davvero amico mio dissi rivolgendomi a Finiwell non è male come ragazza continuai a dire anche i biscottini sono ottimi e risi sorridendo
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fabrizio |
18-05-2011, 21.28.16 | #843 |
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Era successo tutto così in fretta.
Troppa fretta. La madre di Pasuan, Mian, Finiwell e Cavaliere25 rimasero stupiti e meravigliati da quella scena. Dafne era arrivata come un fulmine, rossa per la rabbia e aveva preso il bambino portandoselo poi via. “Che mi prenda un colpo!” Disse Finiwell. “Quella ragazza è…” Mian annuì. “Beh, il nostro Pasuan non si annoia di certo, a quanto vedo!” Aggiunse sarcastico il cavaliere. Poco dopo arrivò anche Pasuan. Era ancora più furioso di quanto non fosse apparsa Dafne. “Del tutto preso dalle tue avventure, vero?” “Dacci un taglio, Finiwell!” Lo zittì Pasuan. “Cos’è successo, Pasuan?” Chiese preoccupata sua madre. “Perché Dafne è scappata via così? Non dovrebbe agitarsi tanto, è ancora convalescente. “Tranquilla, mamma…” replicò Pasuan “… ti assicuro che ha recuperato in pieno le forze!” Massaggiandosi la guancia. “Avevi ragione tu, amico mio…” rivolgendosi a Finiwell “… innamorarsi è solo una perdita di tempo!” “Veramente non ricordo di aver mai detto una cosa simile…” “Beh, chiunque sia stato era senza dubbio un saggio!” Esclamò Pasuan. “Ma perché siete qui? E’ accaduto qualcosa?” “Si, devi tornare con noi a Capomazda.” Rispose Finiwell. “Ordini del capitano.” Pasuan allora, salutate la madre e Mian, seguì Finiwell e Cavaliere25 a Capomazda.
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18-05-2011, 21.35.50 | #844 |
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Guardai Pasuan e dissi come stai amico mio è tanto che non ti vedevo sentivo la tua mancanza che mi racconti di nuovo chiesi sorridendo
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fabrizio |
19-05-2011, 00.21.01 | #845 |
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ascoltai con attenzione tutto ciò che mi disse la vecchia servitrice, riguardo a Capomazda: com'era e com'è. Quasi tutte quelle cose le sapevo già, grazie a Luna, che tutte le sere mi aggiornava su ciò che accadeva, ma poi la donna disse qualcosa che, molto probabilmente non avrebbe dovuto dire.
"Una maledizione?" chiesi infilandomi sotto le coperte e si stemandomi il cuscino. "Ve ne prego, io devo sapere! Che cos'è questa maledizione?" la fissai per un lungo istante, poi ebbi una folgorazione. Si, è molto probabile... "Signora, state forse parlando della Gioia dei Taddei? Però non ricordo... colpisce gli innamorati soltanto, giusto?" Attesi una risposta, ma poi finalmente capì. La maledizione si sarebbe compiuta solo se Icarius e Lady Talia fossero davvero innamorati, e grazie alla prepotenza del duce finora non era mai successo. Ma tutto era cambiato. Ora si amano! Mi tolsi le coperte di dosso e mi alzai. Chiesi alla vecchia dove si trovava la stanza del duca, ma ella non mi rispose; guardai fuori dalla finestra e vidi una scena che, nel contesto, era a dir poco terribile... Oh no...
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19-05-2011, 01.45.07 | #846 |
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Icarius guardò giù fingendo di impressionarsi.
“Oh, devo dire che vista da qui, fa un pò impressione in effetti…” disse come a voler barcollare “… e comincio ad avere qualche capogiro…” rise e si voltò di nuovo verso di lei “… non è l’altezza, ma sei tu a farmi girare la testa, milady!” Facendole l’occhiolino. “Dai, aggrappati a me e tieniti ben stretta. Non c’è nulla da temere, fidati. Non sai che i balconi e le finestre sono gli scenari preferiti di noi innamorati? Praticamente gioco in casa!” Talia allora si strinse forte a Icarius e questi cominciò a calarsi da quei rami. Lui la fissava sorridendo, quasi senza badare al percorso che li avrebbe riportati giù. Lei stava stretta a lui, col volto all’altezza del suo collo. Ne sentiva il dolce respiro sulla pelle, mentre i suoi lunghi capelli scendevano sul suo petto. Giunti all’ultimo ramo, Icarius saltò giù. “L’incanto della Luna, la magia della notte, un lussureggiante giardino e tu…” sussurrò Icarius “… questo è tutto il mio mondo… benvenuta, milady…”
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19-05-2011, 02.22.09 | #847 |
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La vecchia servitrice si voltò di scatto verso la giovane Sayla.
“Cosa hai detto? Come, come conosci…” disse per poi zittirsi “… maledizione? Sei giovane e rischi di farti impressionare da queste credenze e superstizioni!” Esclamò sforzandosi di apparire indifferente. “Spesso la gente ignorante da vita a racconti e favole per spiegare le grandi tragedie che avvengono. Ora non pensare più a queste sciocchezze e riposati… domani è infatti un grande giorno per tutti noi… ci sarà l’incoronazione di sua signoria.” E voltandosi, per non farsi vedere, si segnò tre volte. Ma Sayla era accanto a lei, davanti ad una finestra, dalla quale si poteva vedere la strada che dalla campagna giungeva fin sotto le mura della cittadella. La Luna illuminava il tutto e non fu difficile per la ragazzina assistere ad una scena dai tratti inquietanti. Un corteo di cavalieri a cavallo si avvicinava alle mura con passo austero e malinconico. Avevano indosso armature ricoperte da tuniche nere come la notte e dello stesso colore erano i loro cavalli. Si battevano il petto in segno di penitenza e sembravano lamentarsi. Ma ciò che turbò la giovane Sayla fu il piccolo carro che chiudeva quel corteo. Su di esso vi era una tomba vuota.
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19-05-2011, 02.38.28 | #848 | |
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I miei piedi toccarono terra ma io non mossi un muscolo, restando esattamente dov’ero...
Citazione:
C’era un’aria speciale in quel giardino quella sera: quel silenzio ovattato, quella luce dorata e quasi brillante, il profumo dei fiori... tutto sembrava promettere felicità e pace, tutto sembrava promettere una gioia serena che raramente avevo osato anche solo sognare, una gioia che aveva il colore degli occhi di mio maito e il suono della sua voce. Niente in quel luogo sembrava parlare di guerra, niente parlava di duchi e di decisioni da prendere, niente lasciava presagire che di lì a qualche ora ogni cosa sarebbe stata diversa... non sapevo ancora se in bene o in male, ma certamente diversa. Per questo amavo i giardini, pensai, e quel giardino in particolare: essi sapevano sempre infondermi, anche nei momenti di maggiore incertezza, un vago senso di pace... accentuato e reso ancora più speciale ora dal sorriso tranquillo e rassicurante di Icarius. Poi, improvvisamente e solo per un istante, l’aria cambiò... Un inatteso e gelido alito di vento ci raggiunse, non avrei saputo dire da dove, fece volere i miei capelli e il mio abito, ci girò quasi intorno e mosse le fronde dei rampicanti che avevamo appena disceso... un brivido mi colse allora, mi corse giù per tutta la schiena e mi fece tremare violentemente. Mi strinsi, dunque, ancora di più a mio marito e poggiai la testa contro il suo petto... “Abbracciami!” mormorai “Abbracciami, Icarius, ti prego... ho freddo! Ho... paura!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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19-05-2011, 03.43.15 | #849 |
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Quell’alito di vento.
Freddo, pungente, sfuggente. Attraversò per un attimo il giardino ed i loro cuori. I capelli ed il vestito di Talia si gonfiarono a quel vento ed i suoi occhi divennero luminosi e profondi, tanto che Icarius avrebbe potuto vedere fin nell’anima di lei. “Cos’hai, gioia? Cosa ti fa paura? Ci sono io con te…” disse lui stringendola a se e racchiudendola nel suo abbraccio caldo e protettivo. Sorrise per tranquillizzarla e le baciò dolcemente la fronte. “Cosa ti spaventa, dimmi? Qui sei al sicuro…” continuò “… non devi temere nulla, questa notte, la Luna che la illumina, le stelle che ne scandiscono il passaggio con il loro eterno scintillio… tutto è per noi… per noi soltanto… e se lo vorrai durerà per sempre l’incanto di questa notte…” le accarezzò i capelli e poi il viso “… sentirai molte cose su di me… molti ti diranno che io dovrò ripartire… che dovrò intraprendere un viaggio che mi porterà lontano… lontano attraverso il tempo… un tempo perduto… sai…” sfiorandole la fronte con le labbra “… nelle Mille e una Notte, prima di partire per uno dei suoi favolosi viaggi, Sinbad prometta alla sua amata principessa che sarebbe tornato e che lei avrebbe dovuto attenderlo ogni giorno… Talia, qualcuno un giorno potrebbe dirti <<Icarius è partito, partito per sempre!>> Ti diranno <<Non attenderlo, egli non ritornerà mai più!>> Tu però non devi credere a nulla di tutto ciò! Dovrai credere solo alle mie parole, alle mie promesse… ed io tornerò, Talia. Tornerò, qualsiasi sia il viaggio che avrò intrapreso. Se tu ci sarai ad attendermi io tornerò… tornerò sempre da te… non dimenticarlo mai, Talia… mai…” Ed un lamento, simile ad un gemito, quasi impercettibile, sembrò echeggiare nel soffio di quel vento, per poi confondersi e svanire nel malinconico ed ancestrale silenzio della notte.
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19-05-2011, 04.59.45 | #850 |
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“Partire?” mormorai, prendendo il suo volto tra le mani “Che cosa significa? Io non voglio che tu... Io...”
La voce mi tremò forte, appoggiai lentamente la fronte sul suo petto, un momento... poi tornai a guardarlo e mi sforzai di sorridere. “Lo sai che sarò qui ad aspettarti!” dissi “Sempre!” Quel vento freddo se n’era andato tanto rapidamente com’era giunto e, sebbene avesse lasciato dietro di sé una sorta di malinconica scia, l’aria era ora tornata calma e argentea, sotto l’alone lunare. Mossi lentamente lo sguardo intorno, restando aggrappata con entrambe le mai alla camicia di Icarius... “Domani...” mormorai, con un leggerissimo sospiro “Domani sera sarà tutto diverso! E’ così strano a pensarci! Solo poche ore e verrai incoronato... solo poche ore e sarai al culmine del tuo potere... e temo che allora niente impedirà più ai nostri nemici di attaccarci!” Le mie mani si strinsero convulsamente, attirandolo ancora più vicino a me... “Promettimi solo che non ti succederà niente!” sussurrai “Promettimi che sarai prudente, qualsiasi cosa accada! Promettimelo! Se dovesse succederti qualcosa, io... io non sopravvivrei!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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