19-02-2014, 21.31.31 | #841 |
Cittadino di Camelot
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Era meglio non ribattere pensai..dovevo solo aspettare...attendere e poi sarebbe arrivato il primo Venerdi del mese e forse me ne sarei andata..avrei dimenticato tutto...ma alla sera dovevo parlare con Geroa..forse questo era il sortilegio...lui aveva dimenticato chi fosse veramente e solo la sera il suo vero animo usciva, quando tornava a sembianze umane...eppure se definiva quel Castello del Dolore era a conoscenza di ciò che gli era successo..forse odiava se stesso per essere stato vittima di se stesso credendo in quella donna.
Poi il suono del campanellino e quella domanda..un fiore...non me la aspettavo davvero..."La rosa...milord...perchè assume vari significati in base ai sentimenti che si vuole rappresentare".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
19-02-2014, 23.11.41 | #842 |
Disattivato
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Sorrisi, rivolgendo un leggero inchino alla donna che ci aveva fermati.
"Madama Layl, è sempre un piacere rivedervi.. per carità, sopporto a stento me stessa, figuriamoci un'altra donna..." risi "Devo parlarvi.." dissi poi, tornando seria. "Non so se ne siate a conoscenza o no, ma state dando rifugio ad un fuggiasco, il suo nome è Guisgard.. alto, moro, occhi azzurri, portamento altezzoso, pare sia addirittura un cavaliere... sapete bene che non verrei mai a importunare i vostri clienti ma.. in questo caso è diverso.. vedete, egli è uno schiavo, anche se non vuole darlo a vedere, dunque ci potrebbe essere una ragazza che sta lavorando gratis, poiché naturalmente non ha denaro con sè.. e anche se ne avesse, non sarebbe mai abbastanza per una delle vostre ragazze.. io capisco che le ragazze possano essere caritatevoli, ma abbiamo bisogno di lui per una missione importante..." lasciai scivolare alcune monete nella mano curata della donna "Non ho alcuna intenzione di seminare il panico, né di infastidire i vostri clienti, e vorrei che non puniste la ragazza.. desidero soltanto trovare quell'uomo, posso contare sul vostro aiuto e sulla vostra discrezione, madama?" sorrisi. |
20-02-2014, 01.49.39 | #843 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Così, Elisabeth, Daizer, la piccola e i due monaci tornarono alla locanda.
Salirono nella loro stanza ed attesero che tornasse la sera. I due religiosi allora recitarono i Divini Misteri del Santo Rosario ed altre orazioni. Daizer invece, sceso di nuovo al pianterreno, sistemò una ruota del suo carro, che durante il viaggio era finita in qualche fossato di troppo. Il contrabbandiere risalì verso il tardo pomeriggio. Portò in camera alcune mele che aveva colto nel giardino della locanda. La bambina per tutto il tempo non disse nulla, restando accanto ad Elisabeth con lo sguardo perso nel buio. Poi, quando il crepuscolo lasciò il cielo e si fece buio, la campana della chiesa cominciò a suonare. “E' l'ora della messa...” disse Daizer voltandosi verso Elisabeth.
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20-02-2014, 01.56.17 | #844 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Quella donna era lì, davanti ad Eilonwy ed alla bambina.
Le fissava senza dire nulla. Non sembrava neanche reale, ma più una visione. Una visione che divenne di colpo incerta, fino a confondersi con le increspature dell'acqua nelle fontane. Tutte le statue del giardino, allora, mostrarono un lieve inchino col capo, per poi tornare di nuovo immobili. Si erano rivolte alla bambina, che ora appariva diversa. Benchè infatti il suo aspetto non fosse cambiato, i suoi occhi e l'espressione del viso erano diverse. “La statua della ninfa” disse la piccola con una voce ora mutata “dice il vero... devi trovare Isolde e costringerla a toglierti la maledizione... io posso fare ben poco... la mia magia è potente in questo palazzo, ma fuori si dissolverebbe come neve al Sole... per questo sei qui... per avere il mio aiuto... ed io ti aiuterò a trovare Isolde...”
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20-02-2014, 02.06.43 | #845 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Bene...” annuì la figura incappucciata a quelle parole di Altea “... va nel giardino” rivolgendosi poi al servitore “e cogli la rosa più bella.”
“Si, milord.” Mostrando un inchino col capo il servitore. Ed uscì. Tornò poco dopo con una bellissima rosa, di una rosa scuro. “Questa rosa” adagiandola la figura nei capelli di Altea “simboleggia la mia gratitudine verso di voi... per essere rimasta fino al primo Venerdì...” nel sistemare la rosa era vicino a lei ed Altea poteva sentire il pessimo alito di quell'individuo incappucciato “... ma badate che essa muterà colore qualora non verrà rispettato da parte vostra l'impegno di restare qui fino a quel primo Venerdì...” Congedò allora il servitore e lui tornò a sedersi a tavola per poi riprendere a mangiare. “Naturalmente” aggiunse “siete libera di girare per il castello a vostro piacimento... fino a quando il Sole non sarà tramontato...”
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20-02-2014, 03.16.56 | #846 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Quadro VII: la Città della Gioia
“<<Questo l'ho già passato,>> si lamenta con il suo cuore. <<E' vero, l'hai vissuto,>> risponde il cuore. <<Ma non l'hai mai superato.>> Il guerriero allora comprende che il ripetersi delle esperienze ha un'unica finalità: insegnargli quello che non vuole apprendere.” (Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce) Layl sorrise a quelle parole di Clio. “Le mie ragazze” disse “non sono certo delle sprovvedute, anzi... e sono sicura che sanno di certo badare ai loro interessi ed ai miei, naturalmente... quanto al fuggiasco che cercate, capitano... vedete, qui non usiamo chiedere i loro nomi ai nostri clienti... per il resto, la descrizione che fate di lui è molto vaga... e comunque la prima regola che insegno alle mie ragazze è quella di non guardare mai troppo a lungo un cliente in faccia... questo aiuta ad essere professionali... gli occhi di un uomo, il suo sorriso, beh, possono essere pericolosi... e chi fa il nostro mestiere non può correre rischi...” guardò la ragazza e poi tutti i suoi soldati “... l'unica cosa che posso fare per voi è condurvi dove ora sono alcune delle mie ragazze... ma voglio la vostra parola che nessuno sarà costretto a seguirvi con la forza e contro la sua volontà... e so che rispetterete questa mia richiesta... dopotutto siete una donna come lo siamo io e le mie ragazze... prego, seguitemi...” e condusse i militari attraverso un piccolo corridoio, dal quale si accedeva a delle scale. Da qui scesero in una piccola tavernetta, dove un camino acceso scaldava l'ambiente. E si udivano risate e voci sovrapposte. Infatti attorno ad un tavolo c'erano diverse ragazze dall'aria molto allegra. In piedi, ad osservare divertiti quella scena, vi erano anche alcuni dei clienti della casa, oltre a qualche servitore di madama Layl. “Ed io chi sono, sir Guisgard?” Chiese una delle ragazze. “Beh...” fece lui che era seduto in mezzo a tutte loro “... i tuoi occhi da cerbiatta, i capelli chiari e la tua pelle bianca mi fanno pensare ad una bellezza pulita, acqua e sapone... direi dunque che tu potresti essere Arianna di Cnosso!” “Era una principessa, vero?” “Altrochè!” Esclamò Guisgard. “E sposò un dio!” “Sentito?” Fece lei. “Un dio! Ah, finalmente un vero amante!” “Già...” annuì un'altra di quelle ragazze “... l'unico allora che non sfiniresti!” E tutte risero. “Ed io, sir Guisgard?” Un'altra ragazza. “Vediamo...” fissandola lui, come l'artista in cerca di ispirazione “... capelli biondi... raccolti in due lunghe trecce... gote rosse, occhi luminosi... si, tu saresti perfetta nei panni d'Isotta la bionda!” “Era anche lei una principessa?” “Era una regina!” Rispose lui. “Ed aveva un principe azzurro?” “Eh, bellezza...” sorridendo Guisgard “... nessun principe azzurro, credimi, poteva reggere il confronto col suo Tristano!” “Fortunata allora!” Esclamò qualcuna delle ragazze. “Diteci, sir...” avvicinandosi a lui un'altra “... si vede che voi vi intendete di donne... come sono quelle dei paesi stranieri?” “Si, rivelatecelo!” Chiesero in coro le ragazze. “Beh...” portandosi le mani dietro la nuca lui “... vi dirò... ho notato che il clima influisce sulla loro indole...” “Davvero?” Domandò una ragazza. “Certo, piccola...” facendo l'occhiolino lui “... per esempio... le donne delle isole del Sud, essendo baciate costantemente dal Sole ed avendo la salsedine spesso sulla pelle, tendono a vivere con passionalità ogni emozione... sono appassionate, capricciose, lunatiche, gelose e possessive, capaci di grandi slanci e travolgente trasporto, come le eroine di Plauto o di Petronio... vi sono poi quelle che vivono nei nobili ducati e nelle aristocratiche contee ... sempre a contatto con artisti e mercanti... sono donne particolari, spesso disilluse, convinte che l'amore sia solo racchiuso nello splendore dei quadri o nelle rime dei poeti e i loro mariti le circondano così di libri ed opere d'arte... eh, però sono le più affascinanti da corteggiare... diciamo che sono meravigliosi fiori che aspettano solo di essere colti... ricordano le protagoniste dei romanzi cortesi, come Ginevra, Enide, Isotta... vi sono poi quelle che abitano gli sterminati territori imperiali... donne fredde come il rigido clima teutonico che le circonda... sono un po' celtiche, un po' germaniche e benchè il loro lignaggio oggi le abbia rese accomodanti ed indulgenti, nel loro animo conservano un po' di quel sano ardore goto, longobardo... e se un uomo sa risvegliarlo, se sa accenderlo, beh, può davvero scoprire l'indomito fuoco che queste donne si portano dentro... e voi capite cosa intendo, vero?” Guardando alcuni uomini che ascoltavano divertiti. “Altrochè, amico mio!” Esclamò uno di quelli. “Parlate per noi tutti, cavaliere!” Fece un altro. “Insomma ne avete conosciute di donne, sir...” sussurrò una delle ragazze. “Eh, mia cara...” fissandola Guisgard, per poi prendere la sua mano e sfiorarla con un bacio “... ma nessuna, credimi, aveva occhi luminosi come i tuoi...” “Non mi fiderei mai di uno come voi...” sorridendo lei “... parlate troppo bene...” Lui le fece l'occhiolino. “Credo sia quello il vostro uomo...” fece Layl, indicando Guisgard a Clio ed ai suoi soldati “... ricordatevi però l'impegno che vi ho chiesto, capitano...” aggiunse fissando il Capitano della Guardia Reale.
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20-02-2014, 15.53.33 | #847 |
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Sentii la rosa e la sua mano scivolare tra i miei capelli....iniziavo a farmi una idea, forse sbagliata o forse giusta.
Mi sedetti dopo di lui al tavolo e rimanevo sempre ad ascoltarlo, presi del dolce mentre lui continuava a mangiare ancora insaziabilmente...la rosa tra i capelli avrebbe mutato colore...ovvio per un incantesimo...il primo Venerdi...non uscire di sera e la notte quindi non vederlo nelle sue reali sembianze..forse questa era la chiave per farlo uscire dal maleficio..e solo lui la conosceva. Guardavo il piatto e pensavo..forse altre prima di me avevano provato ma poi...non osavo pensarci, rabbrividii..e forse mi sarebbero state date prove più forti, e presumo la più forte quando avrei visto le sue fattezze non naturali...dovevo essere ferma, forte...in fondo non mi stava facendo del male, non mi stava attaccando..dovevo aiutare lui e la gente del maniero e del Borgo. Iniziai a mangiare il dolce..poi interruppi il silenzio..."Bellissima questa rosa, avete pure dei giardinieri eccellenti milord, o forse è la Natura che ha generato una rosa cosi splendida...e io ringrazio voi per la vostra gratitudine nel volermi come vostra ospite...sappiate una cosa..io ho una indole molto testarda e anche avventuriera, raramente amo la staticità ma seguirò le regole del vostro castello...e starò qui fino a quel Venerdi...come vedete..mi fido di Voi e spero non mi deludiate, potreste essere chiunque e avere intenzioni negative verso di me...ma ho fiducia in voi e certo non scapperò..non ho motivo di farlo vero?" lo osservai con aria enigmatica, sotto quel cappuccio si vedeva solo il luccicchio delle sue pupille.
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20-02-2014, 16.51.22 | #848 |
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Annuii a madama Layl "Sì è lui.. grazie.. non temete, verrà spontaneamente..".
Restai ad ascoltarlo reprimendo a stento un risolino. Era un vero esibizionista, altroché. "E così siete un cavaliere.." dissi, in un momento di silenzio, con lo sguardo fisso su di lui "Devo dire che non mi avevate dato affatto quest'impressione..." sorrisi, quasi stessi scherzando, non volevo turbare l'atmosfera ludica nella sala. "La cavalleria, a quanto mi risulta, ha una sua etica, un suo codice di comportamento... un cavaliere non rifiuta di misurarsi con un suo simile ridendogli in faccia, non invalida un duello arrendendosi.. se non foste più che uno schiavo, qualcuno potrebbe offendersi.. mah, ma infondo.. un cavaliere non combatte per denaro.. così come non fugge, non si nasconde.. " sorrisi "Beh, anche se devo dire che capisco che sia difficile lasciare una compagnia tanto piacevole.." sorridendo alle ragazze "Ma temo che questa vostra vacanza sia durata anche troppo.." scossi la testa "Ah, mi dispiace, ma non so fare giri di parole poetici come i vostri, e temo di non avere tempo da perdere... dunque andrò dritta al sodo.. il reame corre un grave pericolo, e domattina partirà una spedizione per salvare Afravalone.. ma un nostro comune amico ha espressamente richiesto la vostra presenza... se voi non ci sarete, non solo si rifiuteranno di partire, ma metteranno a soqquadro l'intera città per trovarvi.." sorrisi "Io non credo che un cavaliere che ha giurato di difendere gli inermi possa tollerare che qualcuno patisca a causa sua.. ma so anche che nessuno fa niente per niente.. quindi vi propongo un patto.." i miei occhi erano fermi nei suoi "Dimostrate che non state mentendo per deliziare queste affascinanti fanciulle, che siete davvero un cavaliere a dispetto del vostro comportamento irrispettoso.. venite con noi, e io farò in modo di riscattare la vostra libertà.. anche se mi disgusta arricchire ulteriormente Gufo Scarlatto... ma trovo vergognoso che un cavaliere venga fatto schiavo...". Sostenni il suo sguardo, decisa e fiera. Avevo imparato ad ascoltare sempre e solo la mia testa e il mio cuore, senza curarmi del pensiero altrui. Forse ero stata troppo generosa con quell'uomo, infondo, anche lui mi aveva considerato una povera fanciulla indifesa. Anche lui aveva riso di me, esattamente come quei mercenari, e non c'era cosa che odiassi di più. Ma era un cavaliere, se non stava mentendo, e mi era stato insegnato che un cavaliere è come un fratello, che sia amico o nemico, va rispettato e aiutato se è in difficoltà. Le parole servono poco, l'esempio insegna mille volte di più. Non basta affermare di essere un cavaliere se non ci si comporta come tale. E poi, l'idea di far infuriare Gufo Scarlatto mi divertiva non poco. Senza contare che non avevo tempo da perdere veramente, Karel stava morendo, il re prigioniero, eppure la città si era fermata per cercare questo schiavo. Nulla avviene per caso, magari riuscirà dove gli altri fallirebbero. Almeno, me lo augurai vivamente. "Allora, sir.. cosa rispondete?" chiesi, impaziente. |
20-02-2014, 18.43.50 | #849 |
Cittadino di Camelot
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Mi inchinai umilmente davanti alla bambina e le dissi: "Dama del Lagno, ma devo proprio andare da lei?....Davvero non c'è altra soluzione?....Quindi....è proprio vero che le Forze del Male sono diventate tanto potenti da superare l' immenso potere della piu' grande Strega Bianca e della piu' potente Fata di questo mondo?......Ma se vado da lei.....Isolde, attraverso il mio tatuaggio, potrebbe trovare il Sacro e Perduto Fiore della Tylesia, il quale è un' arma che fu nascosta dagli Arcangeli e da Lady Galatea per non farlo cadere in mani sbagliate! Quando io venni alla luce, la mia madrina mi designò Chiave del Fiore della Tylesia. E', anche, per questo motivo che non mi posso recare da lei!".
Ma avevo, per caso, altra scelta? Dopotutto, desideravo da un bel po' di tempo di sbarazzarmi di questo maleficio. Sospirai e ripresi a parlare: "E sia.....andrò dalla Strega Nera Isolde! Accetto con piacere il vostro aiuto, Milady!".
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
20-02-2014, 19.41.20 | #850 |
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Eravamo tutti in una stanza.....il brusio continuo delle orazioni.......il sorriso fisso sulle labbra della bimba con la paura nei suoi occhi.....e io che cercavo di pensare.........cosa si può pensare nel paese che non c'e'........Daizer arrivò con un paio di mele....." chi ve le ha date ?......L'Oste che non c'e' ?......"....risi...cercai di farlo nel modo più simpatico....Al rintocco della campana.....ci guardammo involto e calò il silenzio nella stanza,....." Credo che possiamo andare in Chiesa...."...scendemmo le scale ...silenzio...andammo in strada......non c'era nessuno.....camminammo in silenzio....e arrivammo alla Chiesa....entrammo non c'era nessuno.......dopo un pò arrivò il prete ed alzando le braccia..accolse gli abitanti di quel paese....ci voltammo verso le porte della Chiesa e li vedemmo entrare.....sorridenti vivi....ognuno prese il suo posto.....e poi il cestino dei soldi e il cestino delle sorprese......già...guardai Daizer......prese qualcosa......me lo diede..."Daizer un'alro frammento d'ossa..."....strinsi la mano della ragazza nella mia........e fini' la Messa....feci la stessa domanda alla Signora e lei..la stessa risposta mi diede......uscimmo e arrivammo davanti alla casa del Borgomastro........e lui fu di nuovo tra noi......la sua barba bianca e la sua saggezza....tutto come il giorno prima....nulla di diverso........entrammo nella sua casa.....ma prima di farlo....sussurrai a Daizer....." Tutto quello che a questo punto non vivrai lo hai vissuto ieri....e lo vivremo per altre mille volte...ad ogni rintocco di campana....può essere vita questa....'....no...e' solo morte...."...entrammo nella sua casa......preparò la tisana all'alloro per tutti e tutti la bevemmo tranne la ragazza....che non si scompose nel suo silenzio......." Borgomastro....... a questo punto mi rendo conto......che tutto questo che sto vivendo e' sospeso tra la vita e la morte...questo e'un' altro frammento d'ossa...e adesso ditemi cosa dobbiamo fare...in maniera che io possa scrivere ogni cosa....possa disegnare una mappa.....possa ricordare domani, qual'e' il nostro compito......".....
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