21-02-2014, 21.04.18 | #871 |
Cittadino di Camelot
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Si...tutto era chiaro ora, tutto era tornato alla mia mente...ero prigioniera e non sapevo il motivo di un essere che operava per una strega malvagia...quindi doveva essere sconfitto...aveva finto allora?
Poi iniziò quella melodia....era come una richiesta di aiuto ma non potevo uscire...certo no...lo avrei visto..e cosa sarebbe successo??? "Geroa, potete uscire..." aprii la porta e feci uscire la donna...era troppo...dovevo essere vittima di quell'essere, questa musica mi tartassava...mi avvicinai al quadro del vero padrone del castello. "Bene...rischiamo.." estrassi la spada, la croce templare di rubino luccicava..."Dio è dalla mia parte...ora scoprirò chi suona questo organo..a costo della mia vita, non sarò serva di un tale uomo". Uscii dalla stanza e mi incamminai verso il posto dove proveniva questa musica...e poi vidi una porta da dove proveniva una flebile luce e la musica dell'organo più forte e lentamente la aprii con la spada in mano.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
21-02-2014, 21.12.37 | #872 |
Cittadino di Camelot
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Arrossì alle parole del cavaliere, ma subito ritornai fredda e fiera. Non dovevo, in alcun modo, diventare vulnerabile ed abbassare la guardia!
"Devo farmi togliere la maledizione di Lord Slathnir!....Vi prego.....Lady Isolde è la mia ultima speranza! Desiderei che mi togliesse la coda da sirena che spunta fuori quando tramonta il sole, ma che mi lasciasse i poteri di questa mitologica creatura!" e dopo aver detto questo feci cadere dei fiocchi di neve e creai delle aurore boreali in cielo. Aveva detto che era un peccato nascondere la mia bellezza. Bene....l' avrebbe vista nel suo piu' totale splendore! Forse in questo modo lo avrei convinto a portarmi da sua madre. Mi avvolsi in un turbine di cristalli polari, i quali aderirono per tutto il mio corpo. Sapevo che le mie capacità erano controllate dalle mie emozioni e che piu' emozioni rilasciavo....più l' energia raggelante dei miei poteri si scatenava. Restai calma e rilassata, in modo tale da avere il pieno controllo di ciò che facevo. I miei soprannaturali poteri tramutarono il colore del mantello, il quale da nero pece divenne color del ghiaccio. L' abito maschile scomparve sotto un luccicante e semitrasparente vestito celeste-argento. Le semplici calzature vennero sostituite da un paio di diamantine scarpe col tacco dai setosi riflessi azzurri. Placai quella bufera e le aurore. Con fare femminile mi avvicinai al figlio della strega, sperando di averlo persuaso.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 22-02-2014 alle ore 16.08.28. |
21-02-2014, 21.15.56 | #873 |
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Il cimitero del villaggio....ovvio come avevamo fatto a non pensarci...
Il sonno era svanito e come la mattina precedente mi svegliai.....mentre il sole incominciava a sorgere..........la ragazza dormiva, e nella stanza non c'era rumore...dov'erano finiti tutti ?.......Mi alzai dal letto e rimasi una attimo seduta......dovevo pensare.....ma il mio cervello sembrava ruotare intorno alle parole del Borgomastro.......la tomba senza nome, ma se faccio attenzione......il nome sulla pietra verrà fuori......Daizer entrò...nella stanza...mi alzai dal letto....e fu dolcissima la sua immagine con le mele deliziose tra le mani....."Buongiorno bel Cavaliere....che avete portato di buono delle succulente mele....il villaggio e' vuoto....immagina una vita in questo posto Daizer....che noia...ogni giornata la stessa storia che si ripete avremmo la possibilità...di avere ogni cosa a costo zero.....Non ricordate nulla immagino......il Borgomastro......lo ricordate ?......ci ha indirizzati al cimitero del villaggio...e'lì che troveremo la tomba....e' senza nome....anche se pulendo la lapide...riusciremo a trovare il protagonista di questa storia........non vorrei portare la ragazza con noi..almeno non adesso.....sta dormendo...potremmo andare a vedere dove si trova il cimitero......"......gli tolsi una mela dalle mani...e l'addentai con fame......il succo riempì la mia bocca....." Se fosse avvelenata....mi addormenterei e voi dovreste svegliarmi......"...lo guardai sorridendo.....serviva sorridere un pò...si parlava solo di morte e di cimiteri...mi sentivo lugubre.... |
22-02-2014, 01.36.55 | #874 |
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Altea, così, uscì dalla sua stanza e cominciò a seguire il suono di quell'organo.
La melodia vibrava e aleggiava tra i lunghi corridoi semibui, le arcate, le murature consumate e le bifore che davano sul cortile centrale del castello. Quelle note parevano rincorrersi, per poi disperdersi e ritrovarsi, finendo per accavallarsi l'una sull'altra e correre via, lontano. Quasi danzavano tra il silenzio che dominava nel maniero. L'avventuriera si lasciò ammaliare e rapire dalla loro malinconia ed armonia. Infine giunse davanti alla porta chiusa di una stanza. Si fece coraggio ed aprì. Vide così una stanza avvolta da un'enigmatica penombra, dove a stento riusciva a farsi valere il chiarore di una candela. Quel moccolo era adagiato proprio su un organo ed a suonarlo vi era qualcuno. Qualcuno che, appena Altea aprì la porta, si fermò, smettendo di un suonare. “Voi...” disse vedendola “... chi siete?” E nel pronunciare queste parole scosse lievemente il capo, facendo si che la fioca luce della candela illuminasse il suo volto. Era il giovane che Altea aveva visto ritratto nella sua stanza.
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22-02-2014, 01.43.49 | #875 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“I verità” disse Daizer ad Elisabeth “ieri sera siamo stati in chiesa e dopo la messa siamo ritornati qui nella locanda... vi siete stesa e come la sera precedente siete crollata subito...” prese anche lui una mela “... le mele di questa regione” masticandone un po' “sono davvero fantastiche e assaggiandone una anche io vi passerà ogni sospetto che voglia farvi addormentare...” le fece l'occhiolino “... allora, ditemi...” tornando serio “... avete sognato ancora, vero? Eh, immagino dovremo seguire gli indizi che avete visto dormendo...” guardò verso la bambina addormentata “... si, meglio lasciarla riposare qui... su, andiamo a vedere questo cimitero...”
Lasciarono così la locanda e si diressero verso la fine del villaggio, dove sorgeva il suo piccolo cimitero. Vi erano varie lapidi. La maggior parte si presentava in buono stato. Alcune però apparivano danneggiate ed altre addirittura senza nome. “Ebbene...” fece il contrabbandiere “... vi ho seguito... ho dato retta alla vostra sensibilità nel sognare... ed ora? Come facciamo a trovare la tomba in questione?”
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22-02-2014, 01.48.33 | #876 |
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"Ottimo, aspettavamo solo voi.." dissi, precedendo Guisgard, mentre facevo cenno ai miei uomini di scortarci "E così avevate intenzione di svignarvela domattina.. che bravo.." scossi la testa "E quando pensavate di trovare il tempo per insegnare al piccolo Fraven a tirare di spada?" lo guardai negli occhi per un istante "Avete mentito ad un bambino per servirvi di lui..." mormorai "dovete avere un gran pelo sullo stomaco per fare una cosa simile...".
Se quello era un cavaliere, io ero una sarta. "Ma non mi avete ancora detto che cosa avete deciso.. per quanto non mi piacciate affatto e facciate di tutto per farvi detestare, ormai ho parlato, e non mi rimangio la parola.. ebbene, accettate la mia offerta di riscattarvi a patto che partiate per la spedizione, oppure preferite non dovere niente a nessuno, restare uno schiavo e cercare di fuggire alla prima occasione?" chiesi, mentre camminavo "Per me non fa alcuna differenza..". |
22-02-2014, 02.05.51 | #877 |
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Quel giovane cavaliere sorrise alle parole di Eilonwy, per poi fissare divertito lo spettacolo che la ragazza aveva saputo evocare.
“Voi...” disse “... una sirena? Dite sul serio? E' mai possibile?” Ma il crepuscolo stava ormai svanendo tra il cielo e la terra, lasciando così libero accesso alla sera ed alle tenebre. Ed allora Eilonwy, ancora una volta, si trasformò in una splendida sirena. Riuscì però a scivolare nel piccolo ruscello, trovando così sollievo nel caldo abbraccio delle acque. Ma davanti a quella scena, il giovane cavaliere apparve compiaciuto e per nulla meravigliato. Scese allora con i piedi in acqua e prese la ragazza in braccio. Avvolse attorno a lei il suo mantello e salirono entrambi in sella al suo destriero. Un attimo dopo galopparono via. “Ehi!” Chiamò Coco. “Ma dove la portate?” “Presto, inseguiamoli!” Esclamò Aladiah. Ma il veloce cavallo del cavaliere in breve fece perdere le sue tracce.
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22-02-2014, 02.28.01 | #878 |
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A quanto pare non ero riuscita a persuaderlo, dato che sembrava divertito e per nulla stupito dei miei poteri.
Ebbene che cosa ti aspettavi, Eilonwy?.....Dopotutto era abituato a questo genere di cose. All' improvviso il giorno morì e io ripresi le sembianze che mi imponeva il maleficio. Dovetti all' istante gettami nel ruscello accanto. Però, dopo neanche qualche secondo in acqua, mi sentì prendere per la sottile vita. Il giovane mi strinse a se, mi avvolse col suo mantello e spronò il cavallo in una corsa sfrenata. Forse non era andata poi così male! Probabilmente l' avevo convinto, ma vedendo i miei amici spaesati e terrorizzati dalla scena, presi parola: "Scusatemi.....ma i miei amici?....In questo modo ci perderanno di vista!". Ed infatti non li vidi piu' dietro di noi, benchè volassero velocemente.
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22-02-2014, 02.37.01 | #879 |
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“I vostri amici” disse il giovane cavaliere ad Eilonwy “aspetteranno là il vostro ritorno.” Lanciando al galoppo il suo destriero. “E poi non mi va di dividervi con loro...” rise “... anzi, avevo una gran voglia di restare solo con voi... non vi piace l'idea di cavalcare sotto le stelle?” Attraversavano veloce il cuore della foresta. “Il mio mantello vi terrà calda... e non temete, non vi accadrà nulla...” sorrise “... i miti raccontano che le sirene sapevano incantare con la loro voce... provate a cantare, chissà che io non cada folgorato ai vostri piedi...”
Intanto galoppavano sempre più velocemente tra sterpi e rovi, avvolti nel buio, fino a raggiungere una bassa montagna. “Questa è la terra degli incanti, damigella...” arrestando la corsa del suo cavallo e fissandola negli occhi “... e in notti come questa tutto è magia...” e la baciò con passione. Fu un bacio improvviso, lungo e ardente.
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22-02-2014, 02.43.10 | #880 |
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Guisgard rise di gusto a quelle parole di Clio.
“Eh...” disse scuotendo la testa “... sapete, io ho una certa reputazione e se davvero dovessi qualcosa ad una donna... ops, perdonate... volevo dire... ad una donna con un'uniforme, beh, non so... ma forse la mia autostima potrebbe risentirne... e poi, se davvero mi detestate a tal punto, forse vi conviene che torni ad essere un sottoposto di Gufo Scarlatto... così, tentando nuovamente la fuga, magari lui troverà il modo di farmi la pelle... e sentendo voi, forse, non sarà cosa assai complicata...” rise di nuovo “... però, pensandoci, l'idea di essere riscattato da voi, potrebbe essere molto interessante... in pratica finirei per cambiare un padrone rozzo ed antipatico con una padrona invece bella e raffinata, sebbene fredda come una notte d'Inverno...” la guardò con fare scanzonato “... su, non fate quella faccia... non sono il vostro tipo, lo so... a differenza di qualcun altro...” le fece l'occhiolino, per poi cominciare a canticchiare. Intanto il gruppo procedeva verso il Palazzo Reale. Ma proprio in quel momento qualcuno si avvicinò a loro. “Sir Guisgard...” fece Fraven “... vi hanno trovato... sono vostri amici, vero? Vi aiuteranno a sfuggire ai cattivi che vi stanno cercando, è così?” Guisgard sorrise nel vederlo. “Certo, piccolo...” accarezzandogli la testa “... ora mi porteranno in un posto sicuro.” “Quando mi insegnerete a tirare di spada?” Chiese il bambino. “Hai portato la tua spada come ti avevo detto?” “Eccola!” Esclamò il piccolo, mostrando la sua spada di legno. Il cavaliere, allora, con gesto rapido ed improvviso la prese dalla mano del bambino. “Prima lezione...” facendola poi oscillare sotto gli occhi di Fraven “... mai abbassare la guardia... impugnare la propria spada per un cavaliere deve essere la cosa più naturale del mondo... la spada è come un uccellino...” “Un uccellino?” Ripetè il bambino. “Si...” annuì Guisgard “... se la tieni troppo stretta, soffoca... troppo poco, invece, vola via...” e ridò la spada di legno al ragazzino “... chiaro?” “Si, sir!” Con gli occhi luminosi il piccolo. “Ora torna a casa.” Mormorò il cavaliere. “Domani mi insegnerete ancora, sir?” Chiese il bambino. “Non avere troppa fretta...” ridendo il cavaliere “... una lezione per volta... su, torna a casa ora... altrimenti tua madre si preoccuperà... vai, su.” Il piccolo ringraziò il cavaliere, salutò lui e Clio, per poi correre verso casa. Il gruppo riprese a camminare e poco dopo giunse davanti al palazzo del re. Ma qui trovò qualcuno ad attenderlo. “Bene bene...” ridendo Gufo Scarlatto, accompagnato da alcuni dei suoi e da due concubine “... forse vi ho davvero sottovalutata...” rivolgendosi a Clio “... si, davvero, visto che avete ritrovato il mio schiavo in pochissimo tempo...” estrasse la spada e la fece dondolare davanti alla ragazza “... i miei complimenti, milady... ora sarò lieto di rispettare il nostro accordo... dopo che avrò dato la giusta punizione a questo fuggitivo, naturalmente...”
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