26-10-2015, 00.56.14 | #81 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La lussuosa auto militare, di un verde oliva lucido e metallizzato, sebbene già impolverato per la strada dissestata, risaliva lungo la bassa altura e da poco messosi alle spalle il borgo si avviava verso il forte di comando.
Il paesaggio era brullo, roccioso e contornato da chilometri e chilometri di nulla. “Non manca molto, madama...” disse il militare alla guida a Gaynor “... la base si trova in cima all'altura e ci arriveremo fra pochi minuti. Sicuramente il comandante sarà già stato avvertito del vostro arrivo.”
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26-10-2015, 00.57.47 | #82 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La piccola Iris stava in piedi, davanti ad un cespuglio che fuoriusciva da un dosso roccioso, stringendo la sua bambolina di pezza.
Accanto a lei, steso sul groviglio frondoso, con le braccia incrociate dietro la nuca e col cappello abbassato sul viso, se ne stava qualcuno con indosso una divisa militare, ma non di quelle portate dai legionari. “Perchè” disse Iris “ti piace volare?” “Sai che non ci ho mai pensato?” Quello sul cespuglio. “Dici che dovrei?” “Io vorrei volare per vedere il Sole da vicino.” Iris giocherellando con la sua bambolina. “A te non piace il Sole?” “Io preferisco di gran lunga la Luna invece.” Mormorò lui. “Perchè la Luna?” Fissandolo Iris. “Beh, perchè...” sorrise lui “... lascia perdere, sei ancora troppo piccola per capire questo genere di cose...” Poi, ad un tratto, si udì la voce di Marwel. “Mamma!” Esclamò Iris voltandosi verso di lei.
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26-10-2015, 01.07.13 | #83 |
Cittadino di Camelot
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Ero intenta ad osservare il paesaggio sterile e arido, quando intravidi qualcosa.
Un centro abitato. Il primo e apparentemente l'unico dopo chilometri. "Di che luogo si tratta?" chiesi all'uomo accanto a me.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
26-10-2015, 01.07.50 | #84 |
Disattivato
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Annuii ai due legionari, per poi volarmi e fare cenno al fotografo di seguirmi.
Lo ascoltai quasi indifferenza, poteva sembrargli pittoresco tutto quello, ma mi chiesi se avesse mai compreso la vostra vita li. Poi le solite manfrine su come mai mi trovassi li. Alzai gli occhi al cielo. "No, voglio vedere Canabias tornare nel nulla da cui è venuta.." Con determinazione e disprezzo. Dopo qualche passo mi fermrmai. "Eccoci.." Indicando la stanza "Lo studio del capitano". |
26-10-2015, 01.13.02 | #85 |
Cittadino di Camelot
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Spalancai gli occhi a quelle nuove parole, che avevano generato una spiegazione del tutto diversa da quella a cui inizialmente avevo creduto. Certo quei tre uomini mi stavano cercando, certo c'erano dei soldi in ballo ma mi cercavano non per avidità ma per permettermi di ricongiungermi con la piccolissima parte di famiglia che mi era restata. Facevo quasi fatica a credere alla mia fortuna. Quegli uomini proprio sul mio stesso treno!
Esitai comunque dal farmi riconoscere da quei tre avvocati, non mi sentivo comunque al sicuro, forse solo perché, visto il mio recente passato, faticavo a fidarmi di qualcuno. E rivelando la mia vera identità a loro mi sarei dovuta fidare. Decisi di tenerli d'occhio, sul treno e anche dopo, per studiare i loro comportamenti e infine svelare la mia identità quando fosse stato il momento più giusto.
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26-10-2015, 11.53.01 | #86 |
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Vide Iris voltarsi verso di lei e aprire le labbra in un grande sorriso, ma l'attenzione di Marwel non fu catturata dalla bambina, ma bensì da un uomo con il volto parzialmente celato da un cappello.
D'istinto prese il braccio di Iris e la tirò a se per allontanarla; se avesse voluto farle del male l'avrebbe già fatto, no? Se avesse voluto rapirla non l'avrebbe di certo ritrovata con tanta facilità? Molte domande si affollarono nella mente della ragazza. Un raggio di sole spezzò le nuvole grigie e il volto della fanciulla venne illuminato e riscaldato da quel debole calore. I suoi occhi non si staccarono nemmeno un secondo dal militare, perchè si, era di questo che si trattava, ma ella non riconobbe la divisa dei legionari e la sua ansia si moltiplicò, tanto che spinse la bambina dietro di se e si portò la mano destra dentro il mantello all'altezza della schiena. Era li che teneva il suo pugnale e mai se ne separava, poichè quelli erano tempi duri e bisognava saper difendersi. "Certo che potrebbe disarmarti in pochi secondi..." pensò. Effettivamente quell'uomo era un militare ed era sicuramente addestrato alla lotta, ma Marwel sapeva che si sarebbe fatta uccidere pur di salvare ognuno dei suoi bambini. "Mamma!" sentì la voce di Thomas e si girò immediatamente: davanti a se si ritrovò i bambini a cui aveva detto di rimanere fermi e, ovviamente, loro non avevano obbedito e adesso Marwel si ritrovava, forse, a doverne difendere quattro e non una sola. "Cosa ci fate qui? Vi avevo detto di rimanere dov'eravate!" li rimproverò. Si voltò di nuovo verso l'uomo e gli chiese "Chi siete, soldato?"
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato. |
26-10-2015, 16.47.07 | #87 |
Cittadino di Camelot
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Arrivai alla chiesetta della Beata Vergine, vi era pace e quiete e la natura sembrava essersi risvegliata in quel piovoso tardi pomeriggio di Ottobre. Udii il suono della campanella, stavo per entrare ma vidi dei fedeli uscire, probabilmente dopo le preghiere e vidi il signor Cadfel, padre della mia migliore amica Sara nonchè uomo molto colto e si diceva pure abile politico. Lo rincorsi urlando.."Signor Cadfel, si fermi gentilmente". Egli riconobbe la mia voce e voltandosi, il suo paffuto viso si illuminò in un radioso sorriso. Lo raggiunsi prendendo fiato "Finalmente vi incontro, è molto vorrei parlare con voi. Vi è qualcosa che mi tormenta e volevo il vostro parere e so mio nonno vi ha molto in considerazione."Gli narrai quello che era appena accaduto al laghetto a braccia conserte e pensierosa."E' strano quel Rodian non mi conoscesse, voi ne avete sentito parlare? Ma se fosse di Chevral..questo significa i nostri ragazzi e uomini se ne stanno andando per andare ad Evangelia in cerca di gloria e fama..e soldi. Ovviamente a causa della nostra neutralità" sbuffai. "Mio nonnno non cede, io sono fermamente convinta dobbiamo far parte della Alleanza, la neutralità non ci giova. Avete visto in giro un rappresentante o un soldato di Afralignone o Capomazda a perlustrare il nostro Ducato come pattuito? No, e sapete perchè?".L' uomo mi fissava interessato, lo stimavo per questo poichè considerava molto il mio pensiero o come fossi ora la vera regnante di Chevral."Perchè non siamo di nessun aiuto signor Cadfel e loro hanno Evangelia a proteggerli, cosa importa a loro di noi? E se venissero in nostro aiuto non lo farebbero gratuitamente, se fossimo loro alleati sarebbe diverso. E chi ci assicura Canabias non ci attacchi, hanno ucciso mio padre e potrebbero farlo con tutti noi della Casata".Mi contorcevo le mani nervosamente cercando di parlare piano per non far ascoltare il discorso alla gente che arrivava alla chiesetta."Ad esempio, mettiamo Capomazda venga in nostro aiuto, pensate non vorrebbero le nostre terre? Conoscete quei Taddei, certo famiglia rispettabile e di valorosi antenati. Purtroppo ho un ricordo legato alla mia infanzia e prima adolescenza in quel posto, quando passavamo le vacanze estive nella nostra dimora laggiù, a poca distanza del Palazzo taddeide e i miei genitori e mio nonno avevano un ottima amicizia con loro..e veniva quel ragazzino irriverente, sicuro di sè come non mai..non lo sopportavo" e strinsi il pugno "doveva mostrarsi superiore. E io dovrei rischiare di dare in mano le mie Terre a loro..o a lui?". Scossi il capo mentre il viso dell' uomo si ampliava in un sorriso formando piccole fossette nel suo viso paffuto."Sarò orgogliosa ma non ci sto, se fossimo alleati di Afralignone potrei tornare laggiù ma senza dare conto a nessuno e mia madre e mie sorelle potrebbero essere al sicuro. Volete farlo capire a mio nonno non stiamo fuggendo come codardi, è che lui ha prospettive per me...ma lo faccia per mie sorelle e mia madre, io rimarrei qui. Io penso lui non creda nemmeno in questa neutralità, lo fa solo perchè si rende conto...non possiamo detenere un forte esercito e fondo economici al loro pari..devo dire in orgoglio siamo uguali" e scoppiamo in una risata ma vi era preoccupazione.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
26-10-2015, 22.36.21 | #88 |
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"Bene" risposi al militare "non sarà mai troppo presto per arrivare..."
Ecco che veniva fuori il lato insofferente del mio carattere. Ero partita con le migliori intenzioni, eppure erano bastati un deserto roccioso e un viaggio scomodo a smorzare il mio entusiasmo. Signore, ti prego, fa che vada tutto bene...
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
27-10-2015, 00.24.57 | #89 |
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“Quella laggiù” disse l'uomo accanto a Gwen “è Evangelia. L'ultimo baluardo della cultura Afralignonese in queste lande desertiche. Oltre essa vi è solo il nulla.”
Si trattava di un borgo fortificato ed arroccato sulle pendici di una bassa altura, sulla sommità della quale sorgeva la parte più alta e nobile, se così possiamo dire, dell'abitato urbano. Era un forte militare che sembrava inespugnabile.
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27-10-2015, 00.29.22 | #90 |
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“Interessante.” Disse il fotografo, mentre con Clio si avviava verso lo studio del comandante. “Si, decisamente un punto di vista interessante. Dopotutto l'odio è un po' come l'Amore, dunque rappresenta una spinta emotiva non indifferente. E perchè mai una ragazza odia così tanto Canabias?”
Un attimo dopo raggiunsero la porta che dava allo studio del comandande.
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