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16-11-2012, 18.21.37 | #891 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
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Ringraziai l'uomo freddamente visto il comportamento che continuava ad avere, scesi dal pontile e sbadatamente non mi accorsi che dalla sacca cadde il manoscritto...prima di salire a bordo della carrozza volli andare a guardare la zona attorno al molo, avevo un pò di tempo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
16-11-2012, 18.29.22 | #892 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 20-09-2012
Messaggi: 268
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Due uomini mi afferrarono alle spalle senza darmi la possibilità di scappare dalla via di fuga che avevo previsto.
Tentai di divincolarmi ma invano. Provai ad urlare, ma uno di quei due brutti ceffi mi tappo la bocca con la sua manaccia. Gli morsi il palmo della mano ed ad emettere un grido fu lui, il suo compare in tutta risposta mi schiaffeggiò. Gli sputai addosso. L'uomo che mi aveva parlato osservava la scena quasi divertito. I miei due assalitori mi spinsero verso quello che evidentemente era il capo e mi costrinsero a sedermi per terra, dopo avermi legato le mani con una corda spessa. Pensai di prendere il coltello che portavo con me fin da bambina,con delle splendide rune incise, ma poi mi ricordai di averlo lasciato nella mia stanza prima della cena...che stupida! Benché sconfortata, decisi di non fare trasparire i miei timori, fissai allora il capo della banda con occhi fermi e decisi, in attesa di una sua mossa.
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16-11-2012, 18.30.07 | #893 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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“Guardate, laggiù...” disse qualcuno “... il temporale si avvicina alla baia...”
“Allora dobbiamo lasciare la spiaggia?” Chiese Gurenaiz. “Ma no, capitano.” Ridendo l'indigeno. “E' ancora lontano. E da qui si può vedere tutto lo spettacolo senza correre rischi... guardate!” Indicò. “Quei fulmini sembrano sempre più vicini!” “Si, è davvero incredibile questo spettacolo!” Esclamò Gurenaiz. “Si, da togliere il fiato!” Fece Clio, che era abbracciata a lui. “Ora c'è la danza del vento!” Ridendo l'indigeno. “Cosa sarebbe?” Chiese Gurenaiz. “Ora si alzerà il vento che porta il temporale” spiegò l'indigeno “e tutti balleranno al suo soffio.” Tutte le coppie allora cominciarono a ballare. “Posso avere l'onore di questo ballo, principessa?” Alzandosi Gurenaiz e rivolgendosi a Clio. “Certo, capitano.” Ridendo la ragazza e porgendole la mano. I due allora cominciarono a danzare nel vento. Ad un tratto qualcuno urlò ed indicò il mare. “Guardate, l'Isola Perduta! E' sbucata dagli abissi!” E il temporale raggiunse la spiaggia. Gurenaiz, Parsifal e l'altro pirata avvolsero il corpo di Clio in un sacco e lo chiusero con vari nodi.
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16-11-2012, 18.33.29 | #894 | |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Ignota ai più
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La parole di Giuff suonarono come una sentenza sopra la mia testa e quella di Blind... ne avvertivo il peso e l’ineluttabilità, ne avvertivo la durezza e la mortale ferocia...
Tenevo la testa china, gli occhi bassi e gelidi... ma dentro tremavo di paura e di rabbia per la nostra impotenza di fronte a tanta prepotenza e crudeltà. Poi, all’improvviso, quella voce... sussultai... spalancai gli occhi e, in un primo tempo, mi guardai intorno, smarrita... poi sollevai la testa di scatto. Alcune figure erano in piedi sulla scogliera di fronte a noi, rese invisibili dal sole alle loro spalle... socchiusi gli occhi, tentando di distinguerne i contorni, ma era impossibile... eppure quella voce... il cuore prese a battermi forte... ma non era possibile... no, non lo era... non poteva esserlo! Ad un tratto quelle figure si spostarono e presero a scendere la scogliera verso di noi... e, lentamente, le loro sagome iniziarono a diventare via via più riconoscibili, potevamo vedere i loro lineamenti ora e il loro aspetto... e così vidi l’uomo che aveva parlato poco prima. Lo vidi... e di nuovo sussultai violentemente. Per un istante i miei occhi incrociarono i suoi... erano spalancati per la sorpresa e la paura, i miei occhi, eppure rimasero su di lui, immobili, come in cerca di qualcosa. Poi all’improvviso i suoi divennero freddi e lui li portò lontano... scese l’ultimo tratto di scogliera, dunque e, passandoci di fronte senza più uno sguardo, si avvicinò al pirata... Tremai quando mi passò di fronte... e per un istante qualcosa di indefinito si impossessò di me... ma riuscii a dominarmi, così rimasi immobile. Citazione:
“Pirata?” mormorai allora, voltandomi di scatto a guardarlo “...pirata?” Ma tacqui... come se quella notizia tanto ovvia avesse appena fatto breccia nella mia mente, portando scompiglio. Tacqui, e tornai a guardare i due pirati.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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16-11-2012, 18.58.58 | #895 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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“Signorina...” disse all'improvviso un pescatore ad Altea “... vi è caduto questo...” mostrandole il manoscritto.
Si avvicinò alla ragazza e lo lasciò nelle sue mani. Proprio in quel momento il vecchio Nut suonò la campanella che indicava la partenza imminente della sua carrozza per Las Baias.
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16-11-2012, 19.07.19 | #896 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il capo della banda fissò Cheyenne e alzandosi si avvicinò verso di lei.
“Da oggi le cose per te cambieranno.” Disse. “E questo forse ti aiuterà a capire in che modo cambieranno.” E la schiaffeggiò con forza. “Legatela bene. Ma che le corde non le rovinino la pelle. Altrimenti il suo valore calerà...” Gli altri membri della banda, allora, presero la ragazza e la legarono ben bene, per poi buttarla a terra in un angolo della grotta. Gon mangiucchiava un frutto e la fissava. “Corri al porto” ordinò il capo a uno dei suoi “e fa preparare tutto per la partenza. Massimo per domani all'alba voglio lasciare Milisclosa.” L'altro annuì e corse via. “E tu cerca di non darci problemi...” voltandosi poi verso Cheyenne “... so come procurarti dolore e lasciare intatta la tua bella pelle d'ebano. Intesi?”
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16-11-2012, 19.18.01 | #897 | |
Cittadino di Camelot
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Mi tornarono allora in mente le parole di quel sarto a Las Baias
Citazione:
Avrei voluto lottare ma capii che sarebbe stato inutile in quel momento.Gli uomini erano troppi e non avevo modo di slegare le corde..avrei dovuto aspettare un momento più propizio. Decisi di tentare con le parole "Che cosa volete da me? Qualsiasi cosa sia vi frutterà molto meno che chiedere un riscatto ai miei parenti...sono sicura che riusciremo a trovare un accordo che soddisfi sia me sia voi..."
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16-11-2012, 19.26.34 | #898 |
Disattivato
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Il sole era alto e un afa estiva ricopriva tutta l'isola.
Camminavo, dalla spiaggia verso l'entroterra. Non sapevo dove fossi diretta, ma continuavo a dirigermi verso un punto preciso, come se una forza mi spingesse. D'un tratto vidi Jhonn davanti a me. Corsi da lui. "Non saresti dovuta venire fino a qui.." disse lui con una smorfia perfida, e un'espressione sovrumana. Mi spinse, con forza, facendomi cadere a terra. "Che stai dicendo?" rialzandomi "Che ci fai tu qui, piuttosto?" "Non saresti dovuta venire.. ti avevo avvertito.." E senza che si muovesse, sentii una forza che mi spingeva a terra, più tentavo di rialzarmi più una raffica di vento gelido, nonostante il sole alto, mi ributtava a terra. Mi parve, in un momento, di vedere quattro volti nel vento. "Gli spettri, ora stanno cercando te.." la voce di Loren eccheggiò nella mia mente "E Jhonn è uno di loro.. avresti dovuto ascoltarmi.." "No!" riuscii solo debolmente a dire, mentre il mio corpo era in balia di quei venti spettrali. Qualcuno si accorse di me e mi chiusero in un sacco. Ma io, ovviamente, non mi accorsi di nulla. |
16-11-2012, 21.09.19 | #899 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard e i suoi raggiunsero così Giuff, che stava seduto su una vecchia botte, fiancheggiato dai suoi filibustieri.
“Salute, Giuff.” Disse Guisgard. “Salute a voi, caro capitano.” Rispose il Gufo Nero. “Boyuke.” Sorridendo Guisgard. “Capitano.” Con un lieve cenno il bucaniere. “Sono arrivato solo poco fa, a causa di un breve scalo a Balunga.” Fece Guisgard. “Ed ero venuto a salutarvi, caro socio, ma, per Giove, ho interrotto affari molto importanti a quanto vedo.” Voltandosi verso Talia e Blind. “Chi sono costoro?” Indicando i due ostaggi. “Sono due prigionieri.” Rispose Boyuke. “Rispondete a nome del vostro capitano, Boyuke?” Sorridendo Guisgard. “Sono due prigionieri che ho catturato su una nave olandese.” Prendendo la parola Giuff. “Si, abbiamo visto i resti galleggianti fra le onde.” Fissandolo Guisgard. “Beh, mi congratulo con voi, Giuff... io invece non ho avvistato una vela.” “Le fortune della guerra, amico mio.” Alzandosi dalla botte Giuff. “E anche quelli sono fortune della guerra?” Indicando i due ostaggi Guisgard. “E che fortune!” Esclamò il Gufo Nero. “Un membro della Compagnia delle Flegee Occidentali e la figlia di uno dei suoi più alti rappresentanti!” “Accipicchia.” Di nuovo con quel suo sorriso Guisgard. “Allora devo congratularmi ancora con voi. Ma forse dopo avervi rinfrescato la memoria...” cambiando espressione “... soprattutto riguardo ad un articolo del nostro regolamento che impone di dividere in parti uguali il bottino... e di un altro che vieta di catturare donne e di molestarle.” “Ah, ma quell'articolo non ha senso!” Sbottò il Gufo Nero. “Non è da veri uomini!” “Eppure non sembravate di questo parere quando abbiamo firmato il nostro accordo...” “Non avrete mica voglia di attaccar briga per una sciocchezza simile?” Con uno sguardo cupo Giuff. E si formò un mormorio attorno a loro. “No...” sorridendo Guisgard e guardando gli uomini di Giuff intorno a loro “... non ne vale la pena... avete ragione, è una sciocchezza...” “Benissimo, amico mio.” Annuendo Giuff. “Anche perchè uno di questi prigionieri è mio. Anzi, mia. Affari personali. Diciamo un bonus per aver catturato quella nave da solo.” “E i trentamila Fiorini d'oro?” “Quelli sono il bottino” rispose Giuff “e va diviso secondo gli accordi, naturalmente.” “Naturalmente...” ripetè Guisgard “... però il regolamento recita che la bella dama va custodita con cura... e perchè dovete essere voi a tenerla? Perchè non Boyuke, o Sephard, o Tolt? Fanno parte del vostro equipaggio e la preda spetta a voi come a loro... o questo non vi garba?” Sorrise nuovamente. Giuff lo fissò senza dire nulla. “Allora, caro capitano...” continuò Guisgard “... se volete avere il frutto del nostro comune bottino di guerra mi sta anche bene... purchè lo paghiate...” “Pagarlo?” Ripeté Giuff. “Si e il riscatto l'avete fissato voi stesso...” annuì Guisgard “... trentamila Fiorini d'oro.” “Ma, il riscatto lo paga il governatore di Las Baias!” Esclamò Giuff. “E quando arriverà ce lo divideremo!” “E se il governatore si rifiutasse di pagare?” Scuotendo il capo lo Sparviero Nero. “Eh, no!” Esclamò. “Se volete tenervi la ragazza allora dovete pagare l'intero riscatto!” “Capitan Guisgard ha ragione!” Disse Fidan. “E' il regolamento!” “Credo si stiano dividendo il bottino...” mormorò Blind “... che il Cielo ci aiuti...” voltandosi verso Talia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
16-11-2012, 22.40.53 | #900 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: milano
Messaggi: 1,396
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Mi sedetti a fianco alla bambina e dissi come si chiama la tua bambola? domandai sorridendole e cercando di farla aprire con me sai noi non siamo cattive persone vogliamo solo aiutarti continuai a dire guardando la bambina non ti faremo nessun male anzi ti tratteremo come una principessa che ne dici ci stai e gli porsi una mano aspettando la sua
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fabrizio |
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