24-02-2012, 00.30.11 | #901 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Berengario tentò di far calmare Altea.
Si sedette accanto a lei e cercò di tranquillizzarla. “Sua maestà starà riposando…” disse il ministro “… quanto al capitano Reas, temo che sia impegnato… vedete, abbiamo subito un nuovo attacco e stavolta hanno tentato di colpire il cuore di Tylesia, ossia il suo palazzo reale… il capitano sta organizzando la difesa del regno… ma, vi prego, non abbiate timore… io sono il primo ministro del reame e di me potete fidarvi… godo della fiducia assoluta di sua maestà… raccontatemi tutto ciò che vi preoccupa, milady…”
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24-02-2012, 00.44.27 | #902 |
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Nigros fissò Daniel per qualche istante, poi si voltò verso un dipinto.
Sembrava a tema sacro, con quattro Angeli che vegliavano su Tylesia, ciascuno nascendo da uno dei quattro elementi conosciuti. “Tylesia ha deciso di zittire il suo passato…” disse restando a fissare il quadro “... le sue leggende e i suoi miti… ad un tratto il regno si è svegliato, mettendo al rogo secoli di conoscenze… secoli in cui i nostri antenati avevano svelato alcuni dei segreti in cui l’Onnipotente Ha racchiuso la natura e il Creato tutto… magia, alchimia, destino, spiritismo… tutto questo e molto altro ancora ha perduto valore e significato… la Ragione è divenuta l’unica vera disciplina… la sola capace di rendere felice l’uomo…” un ghigno nacque e morì, nel medesimo istante, sul suo volto “… che assurdità… ed ora con questa sola arma, la nostra Ragione, si vuole vincere e allontanare un nemico infinitamente più forte di noi, che possiede conoscenze antiche più del mondo… un nemico deciso a distruggerci…” si voltò verso Daniel “… ritieniti fortunato, ragazzo mio… hai visto in sogno l’antico splendore di queste terre… ma era solo un sogno, residuo di un passato relegato nelle leggende e nel mito… e dunque spento per sempre…”
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24-02-2012, 01.03.43 | #903 |
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Elisabeth camminava in quei corridoi.
Dipinti, statue, animali impagliati, scudi e armi, tutto questo e molto altro ancora, di un sapore nobile e solenne, abbelliva e impreziosiva quel luogo. Ad un tratto la maga dei boschi si sentì seguita. “Questo vestito vi sta molto bene, milady.” Disse Tya, mostrando un lieve inchino. “Vi occorre qualcosa?”
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24-02-2012, 09.36.54 | #904 |
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Mi accomodai sulla sedia, era impossibile parlare con la regina e sir Reas..guardai il Primo Ministro. Gli mostrai la mia guancia ancora rossa e dolorante "Come vedete ho ricevuto un bel ceffone da parte di sir Kojo..se posso chiamarlo signore, con tanto di minacce e ha osato...approffittare pure di me. Io non accetto questo comportamento...vi prego milord, fatemi uscire da qui, non dirò assolutamente nulla di ciò che ho visto in questo castello."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
24-02-2012, 11.41.36 | #905 |
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certo anche io sono rimasto solo ma cerco sempre di trovare nuove persone tu come ti chiami dissi avvicinandomi lentamente misi una mano dentro il saio e tenni in mano una boccetta di acqua benedetta
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fabrizio |
24-02-2012, 13.16.27 | #906 |
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Silenzio...
Dopo l’incidente al cavaliere, Guisgard non aveva più detto neanche una sola parola. Aveva fatto ciò che doveva quasi meccanicamente, poi aveva preso i cavalli e mi aveva fatto cenno di salire in sella. Non avevo replicato. Non avevo osato oppormi. Ma un grande vuoto si era spalancato dentro di me! Era pentito... la mia mente non riusciva a formulare nessun altro pensiero. Era pentito di essere tornato, pentito avermi aiutata a fuggire... tutto ciò che gli avevo procurato, fin dal primo momento, erano stati soltanto guai. Cavalcavo in silenzio, con gli occhi fissi davanti e me e la mente che sembrava poter esplodere da un momento all’altro... Non so per quanto tempo cavalcammo, ma infine iniziai a sentirmi stanca ed indolenzita... aprii la bocca per dirlo... ma subito la richiusi, quando i miei occhi incontrarono il suo sguardo cupo... Strinsi di più le briglie, così... e mi costrinsi a restare in sella. E il tempo passava... silenzioso e lento... Luthien procedeva tranquilla, mezzo passo dietro al cavallo di Guisgard, senza che fosse necessario per me far caso alla strada... e questo mi consentiva di pensare... e pensare mi portava sempre più dolore e senso di colpa... Infine, incapace di trattenermi oltre, ma senza avere il coraggio di guardarlo... “Mi dispiace!” mormorai “Mi dispiace così tanto... vorrei che potessi perdonarmi!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
24-02-2012, 16.14.25 | #907 |
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Lo guardai affascinato dalla storia che mi aveva raccontato.. Poi mi voltai e lo guardai dritto negli occhi..
<<Non è detto.. Lei mi vuole far compiere una missione o qualcosa del genre per salvare questa terra.. Mi ha parlato di una certa Fillory.. Cos'è?>>
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24-02-2012, 16.52.52 | #908 |
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Galoppavano.
Il Sole era stato clemente e risplendeva forte nel cielo terso di quella mattinata di Febbraio. Galoppavano tra il lussureggiante bosco, battuto da un vento senza nome e avvolti in un silenzio a tratti insopportabile. Poi quelle parole di Talia. “Di cosa dovrei perdonarti?” Senza distogliere lo sguardo dalla strada Guisgard. “Non vedo cosa tu abbia fatto per chiedere il mio perdono.” I monti. Ora apparivano più vicini. Abraham Merritt scriveva che per raccontare una storia, un sogno o anche un’intera vita, occorrevano un luogo in cui ambientare il tutto e due occhi per ispirarci. Lasciate che vi parli della terra dove regnarono i nobili Taddei. Fissandola si arriva a perdere la vista, finendo per confondere e smarrire il confine che separa la Terra dal Cielo. Tutt’intorno, addormentati in un secolare sonno, sono adagiati antichi borghi e cittadine, ciascuna con una storia fatta di miti e leggende conosciute ormai solo dal vento. Piccoli e brevi corsi d’acqua serpeggiano nella rigogliosa campagna e querce, salici, faggi e olmi scandiscono, come antichi miliari romani, le strade che dalla capitale raggiungono ogni altro feudo. Cosa occorre ora per dar vita a tutto questo? Per renderlo reale? Per animare questo mondo dai tratti fiabeschi, eppure concreto e vero come la cosa più reale che esista? Forse quegli occhi di cui accennava Merritt. Guisgard finalmente si voltò a fissare Talia, guardandola negli occhi. “Perché pensi che debba perdonarti?” Ma in quel momento comparve un gregge lungo la strada. Il pastore, avvicinandosi e vedendo Sheylon, si impaurì, mentre i suoi cani cominciarono ad abbaiare da lontano alla tigre. “Non abbiate paura!” Disse Guisgard al pastore. “Non accadrà nulla alle vostre pecore! Diteci, piuttosto, dove siamo? Che contrada è questa?” Il pastore, dopo qualche attimo di titubanza, fece qualche passo verso di loro. “Siamo ormai presso le pendici del monte Summus…” rispose “… vedete la montagna?” Indicando un piccolo monte innevato che dominava la zona. “Non è molto imponente, eppure quest’anno la neve ne ha ricoperto gran parte… siete ai Piedi di Cristo, messere.” “I piedi di Cristo?” Ripeté Guisgard. “Si, messere…” annuendo il pastore “… così è chiamato questo luogo alle pendici del Summus… e quando fa freddo al punto da nevicare, noi pastori diciamo che cade la neve anche ai Piedi di Cristo.”
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24-02-2012, 21.01.33 | #909 |
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Nel vedere il volto di Altea ancora segnato dallo schiaffo di Kojo, Berengario restò per un momento in silenzio.
Si voltò poi verso i servi e fece loro cenno di uscire, ma dando anche l’ordine di portare un unguento per medicare. “Milady…” tornando a guardare Altea “… viviamo in tempi difficili e Tylesia è in una morsa… i nostri nemici ci minacciano dall’esterno, mentre all’interno viviamo la guerra fredda tra la regina e i Cavalieri del Tulipano Imperiale… loro non attendono altro che un pretesto per minacciare la casa reale… se scoppiasse uno scandalo a causa di ciò che sir Kojo ha fatto a voi, allora tutto andrebbe perduto… e la regina correrebbe il serio pericolo di essere spodestata… vi chiedo di essere cauta… del resto non sarebbe facile accusare quel cavaliere… perché siete andata da sola con lui nel parco? Così si giustificherebbe, puntando il dito contro il vostro onore di dama… no, datemi ascolto, milady… meglio far finta di niente… fatelo per la regina…” In quel momento giunse una servitrice con l’unguento. Berengario allora ordinò alla ragazza di medicare Altea. “In breve quel segno svanirà dal vostro bel viso, milady…” mormorò il primo ministro.
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24-02-2012, 21.08.08 | #910 |
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La fanciulla fissò Cavaliere25.
“Aiutami…” mormorò “… mi tengono prigioniera qui dentro… non mi fanno uscire mai… mi passano il cibo da una fessura che si apre nella porta… non vedo mai la luce del Sole… sono dei fanatici… mi maltrattano… dicono che in me vive un demone… capisci? E’ orribile… e per questo motivo mi trattano come un animale… non mi fanno uscire mai da qui… se fosse vero ciò che dicono, perché allora non mi portano neanche in chiesa? Un luogo benedetto scaccia i demoni, ma loro invece mi tengono segregata qui… aiutami, ti supplico… sei la mia unica speranza…”
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