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20-11-2012, 04.47.24 | #941 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Talia e Blind si trovavano in una cabina che fungeva da prigione.
L'avvocato osservava il mare da un piccolo oblò, immobile e senza dire nulla. “Non siate in pena, milady...” disse poi voltandosi verso Talia “... forse ora ci scambieranno con il riscatto... probabilmente non intendono più separarci...” si avvicinò alla ragazza “... che strano individuo quel pirata...” mormorò “... non saprei giudicarlo... aveva un accento inglese ed i suoi modi, non so, tradivano un animo inquieto... e poi quello strano discorso che vi ha fatto... non vorrei essere incauto, ma vedendolo non ho potuto fare a meno di pensare quell'altro pirata di cui vi avevo accennato, quell'ufficiale inglese ammutinatosi e poi divenuto corsaro...” Ma proprio in quel momento due bucanieri entrarono nella stanza. “Il capitano vuol vedervi.” Disse Emas. “Non voi.” Fissando Blind che si era fatto avanti. “Milady è attesa.” Fece allora segno a Talia di seguirli. “Non potete...” mormorò Blind. “Ordini del capitano.” Fece Emas. “E i suoi ordini non si discutono.” E portarono via Talia, conducendola nella cabina del capitano. La ragazza si ritrovò così da sola in quella sfarzosa stanza. Velluti, sete e tessuti di broccati, tutti di gran pregio, ornavano le pareti, con a terra tappetti di Persia, del Catai e delle Indie, sfolgoranti d'oro e d'argento. Intorno vi erano mobili, sedie e un tavolo intarsiati di avorio, giada e madreperla, con fregi d'agata e corallo, sui quali vi erano bottiglie e calici di purissimo cristallo, con vini, liquori ed elisir dai colori caldi e profondi. Ovunque poi si vedevano lampade d'oro, vasi di preziosa porcellana del Giappone, icone sacre russe e scrigni ricolmi di orecchini, bracciali, pendagli, medaglioni, smeraldi, zaffiri, rubini e diamanti. Sul soffitto, ad illuminare l'ambiente, vi era una lampada dorata, i cui riflessi scintillavano tutt'intorno. Ad un tratto Talia udì dei passi. Un attimo dopo la porta si aprì.
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20-11-2012, 07.38.41 | #942 |
Cittadino di Camelot
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Fu presto mattina.
Un uomo entrò nella mia cella con una ciotola di latte. Lo ringraziai e bevvi velocemente, quasi tutto di un fiato. L'uomo stava per andarsene allora lo chiamai. Si girò bruscamente e mi guardò torvo. "Ci sono altre ragazze sulla nave vero? Io sono una guaritrice..Posso controllarle e sistemarle al meglio per la vendita. Dillo al tuo capo..." Se ne andò. Tentai di mettermi in piedi, ormai stavo perdendo la sensibilità delle gambe. Feci, a fatica, qualche passo. Poi mi inginocchiai a pregare nuovamente. Quando ebbi finito feci per avvicinarmi alla parete divisoria ma la mia porta si apri. Il capo banda mi si parò davanti.
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20-11-2012, 14.48.21 | #943 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: milano
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perchè non ti alzi e te la vai a prendere da sola dissi guardando la bambina sei poco rispettosa nei miei confronti e mi alzi e mi spostai da lei per vedere cosa faceva
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fabrizio |
20-11-2012, 14.57.38 | #944 |
Cittadino di Camelot
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Sobbalzai al timbro di voce di quell'uomo, Musan, era forte e nel suo volto leggevo una strana sorta di ira, qualcosa di celato..lasciai scivolare lentamente la mano.
"Il mondo va a rotoli sir Musan per un ... semplice pirata? Devo dirvi che sono convinta che al mondo vi sia una moltitudine di falsi perbenisti e moralisti che commettono immonde ingiustizie, lo vedo in questa Terra...quando la gente indigena viene presa a frustate e umiliata. Questo è solo un esempio". Osservai subito il Governatore per smorzare l'atmosfera che si era venuta a crearsi "Allora conto sulla vostra gentilezza, sarebbe un gesto gentile da parte vostra donarmi quel modellino, sempre che non sia importante per voi ovvio..o per il vostro luogotenente filosofo e guerriero" rivolgendomi di nuovo a Musan. "Ora..se permettete..sarebbe il caso che qualcuno mi accompagnasse a casa, non sono ancora..guarita del tutto".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-11-2012, 17.00.10 | #945 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Sua eccellenza” disse Musan ad Altea “sono certo vi donerà con gioia il modellino della Santa Rita. Visto che lui, presto, avrà quella vera...” sorrise.
“Eh, il nostro Musan è molto sicuro di se, come potete vedere.” Ridendo il governatore. “No, eccellenza...” fece lo spagnolo “... si tratta solo di dare il giusto valore alle cose, senza sottovalutare o, peggio, sopravvalutare.” Fissò Altea. “Col vostro permesso, eccellenza, accompagnerò io a casa la nostra dama.” Tornando a guardare il governatore. “Ma certo!” Esclamò questi. “Naturalmente spero di rivedervi presto, milady...” e baciò goffamente la mano della ragazza.
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20-11-2012, 17.12.27 | #946 |
Cittadino di Camelot
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"Certo Eccellenza, quando vorrete voi verrò a farvi visita..pure voi sarete il benvenuto presso la nostra..o meglio la vostra dimora che gentilmente ci avete donato".
Ma subito mi rabbuiai quando Musan si rese disponibile ad accompagnarmi, a dire il vero dapprima guardai stupita il Governatore che mi lasciava assieme ad altro uomo, scossi il capo...era davvero incorreggibile. Uscimmo dalla sala, sentivo i nostri passi nel lungo corridoio che dava all'uscita e nel frammezzo il nostro silenzio, ormai sembrava che il sole stesse tramontando..usciti dalla dimora mi voltai verso di lui chiedendo "Cosa è sopravvalutato e cosa è sovravallutato milord per voi?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-11-2012, 17.39.11 | #947 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La porta si aprì ed alcuni uomini entrarono nella cella di Cheyenne.
E fra loro vi era il capo della banda. “Tra poco saremo sull'Isolotto di San Martino.” Disse. “Preparati.” La fissò in modo cupo, mentre Gon era fermo sulla sua spalla. “Uno dei miei uomini ha detto che sei una guaritrice? Bene, questo aumenterà il tuo valore. Qualche idiota che crede a questo genere di sciocchezze lo si trova sempre. E fortunatamente per noi, a questo mondo anche un idiota può essere molto ricco.” Fece cenno ai suoi e subito liberarono Cheyenne, portandola poi sul ponte. Qui fu messa accanto ad altre cinque ragazze, che piangevano e tremavano per la disperazione. All'orizzonte apparve l'Isolotto di San Martino.
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20-11-2012, 17.59.05 | #948 |
Cittadino di Camelot
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Fui condotta in quella cabina e lì lasciata sola.
Per qualche istante mi guardai intorno, stupita... stoffe, sete, tappeti pregiati, mobili finemente cesellati ed impreziositi d’oro e d’argento, oggetti di ogni tipo e foggia, vasi di porcellana e lampade d’oro, gioielli e pietre preziose... lentamente iniziai a vagare per l’ampia cabina, sfiorando appena con la punta delle dita gli oggetti cui passavo accanto... Ero sorpresa e confusa... una parte di me era eccitata ed un’altra tesa, una parte si chiedeva perché fossi stata condotta lì e l’altra quasi temeva il momento in cui lo avrei saputo... Il mare era sconfinato ed il sole crepuscolare vi si andava ad immergere, tingendolo di mille bagliori rosa ed arancio. Io ero immobile di fronte al parapetto sulla parte più bassa del giardino e di tutta quella meraviglia non vedevo niente... il mio cuore era cupo e triste, infatti, e la mia anima era diventata pesante... Le parole di mio padre continuavano a risuonarmi in mente... ‘Partiremo domani stesso, Talia...’ aveva detto ‘Preparati!’ Dolore e rabbia avevo provato... poi le grida, li urli, i litigi... tutto questo tornava alla mia mente e la feriva... E poi quella lettera... quella lettera che avevo scritto in fretta, di getto... quella lettera per lui... la lettera in cui spiegavo la decisione di mio padre e la sua ira per la nostra ‘amicizia’... avevo riflettuto prima di usare quella parola... amicizia... avrei dovuto usarne un'altra, il cuore mi diceva di usarne un’altra più intensa e più adatta a ciò che provavo per lui... non sapevo perché, ma non lo avevo fatto. La mia mente ripercorse quella lettera parola per parola, sospiro per sospiro... Ad un tratto, dei rumori alle mie spalle... sussultai. La terrazza del giardino basso scendeva fino alla parte più bassa delle scogliera in quel punto, la casa era lontana ed io spesso mi rifugiavo lì quando volevo stare sola perché non ci andava mai nessuno... quel rumore inatteso, dunque, mi colse di sorpresa e mi spaventò. Lo spavento, tuttavia, durò solo un secondo... poi vidi colui che, scavalcando il muro, era giunto lì... e la sorpresa, per un momento, mi tolse il respiro. “Sei qui...” mormorai, correndogli incontro e stringendomi a lui “Sei qui... oh, che pazzia... come sei entrato?” Per un attimo lui mi strinse a sé, poi delicatamente mi scostò e mi guardò negli occhi... “Dovevo!” disse “Dovevo, dopo quella lettera... dimmi... è vero? Devi davvero partire?” Abbassai gli occhi, tristemente. All’improvviso, quei passi mi riscossero e mi trassero via da quel ricordo... Mi volteggiai e fronteggiai la porta... giusto in tempo per vederla aprirsi con irruenza.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
20-11-2012, 17.59.38 | #949 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Sapete, milady...” disse Musan ad Altea “... qual'è stato il primo peccato che poi ha condannato l'intera umanità alla sofferenza e al Male? La ribellione di Lucifero...” sorrise in modo enigmatico “... il primo Angelo volle ritenersi simile a Dio, rifiutando di obbedire al suo Creatore... si era sopravvalutato, milady... proprio come fanno molti con quel pirata... quello Sparviero Nero... ho interrogato tutti coloro che sono stati attaccati dalla sua nave... e dai loro racconti mi sono fatto un'idea precisa su quell'uomo... egli è solo un presuntuoso, imbevuto di se stesso... egli non risparmia coloro che ha attaccato per umanità o per compassione... no, egli lo fa affinchè si parli di lui, si diffonda il suo mito... ma io non farò di lui un mito... no, quando lo catturerò lo ucciderò di una morte lenta e miserevole... mostrando a tutti la sua vera e vile natura... dovrà implorare pietà e rinnegare se stesso quando lo metterò davanti al suo destino di morte...” nei suoi occhi si era acceso un vivo odio.
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20-11-2012, 18.18.05 | #950 |
Cittadino di Camelot
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Fui portata sul ponte tra altre cinque ragazze. Cercai con lo sguardo la mia vicina di cella. Tutte le ragazze stavano piangendo ma una , quando mi vide, alzò leggermente lo sguardo.
Mi posizionai accanto a lei. L'isola di San Martino si stagliò all'orizzonte. Ci fecero sbarcare e ci legarono tra noi con una catena continua che ci cingeva la caviglia destra. Camminammo per un lungo tratto nella boscaglia fini a che alle nostre spalle non si vedeva altro che fitti alberi da frutto. "Ehi,bisbigliai,sono Cheyenne la tua vicina di cella...non piangere..altrimenti ti picchieranno." Ad un tratto ci fecero svoltare in un piccolo sentiero sterrato e dopo una decina di minuti giunsimo in uno spiazzo circolare. In cielo era alto, dovevano essere circa le undici, undici e mezzo al massimo. Al centro dello spiazzo era stato montato una sorta di palco in legno scadente. Ci portarono ad un lato del rialzo, vicino ad una pedana che ne permetteva l'accesso. Mentre stavamo camminando avevo udito degli uomini dire che la vendita avrebbe avuto luogo a mezzogiorno. Alzai nuovamente lo sguardo al cielo, fra poco più di mezzora avre.no iniziato pensai. Nell'attesa infatti notai sopraggiungere numerosi uomini. I compratori.
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