28-02-2014, 16.47.25 | #951 |
Cittadino di Camelot
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"Oppure sono le parole di un vostro sortilegio..mettendomi quella rosa sui capelli e dicendo ciò che potrebbe accadermi state profetizzando un vostro sortilegio?" presi la rosa e la gettai a terra e alcuni petali si staccarono.."Ora spiegatemi perchè quei petali si sono staccati..per me è normale che gettando violentemente una rosa a terra si stacchino i petali ma forse voi avete un oracolo su questo? Altra cosa, spiegatemi...visto io sono infantile e sciocca...se io dovessi farmi delle false illusioni, se io sbagliassi e la mia bellezza sfiorisse sarebbe solo per colpa mia e sarei io a subirne le conseguenze...se finissi prigioniera in questo castello..perchè allora vi preoccupate cosi tanto?" e mi avvicinavo a lui arrabbiata per quel suo modo di fare superbo e le offese "Mi volete prigioniera a una catena come milord Elvet? Fatelo allora..anzi mettemi in stanza con lui, almeno i due colpevoli morirebbero assieme, e voi continuereste tranquillo a fare da padrone in questo maniero..non vostro...o come potreste liberarmi e mandarmi via da qui e io vi dimenticherei per sempre..e allora cosa ho a che fare io con questo maniero, spiegatemelo.".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
28-02-2014, 21.15.12 | #952 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quel comportamento di Altea, il padrone del castello perse il controllo.
Prese la tavola e la capovolse con forza, rompendo poi le sedie una ad una. Si voltò poi imbestialito contro la donna, fissandola con i suoi occhi grandi e luminosi. La sola cosa del suo volto che si mostrava da quel cappuccio. “Dovrei spezzarvi le braccia” disse con rabbia “come voi avete fatto con i petali della rosa!” La prese per le braccia, scuotendola forte. “E ringraziate il Cielo che non sono un vile come il vostro Elvet, altrimenti vi batterei e frusterei come si fa con le donne come voi!” La spinse a terra. “La prossima volta che mi mancherete di rispetto” intimò all'avventuriera “ve ne pentirete amaramente!” Ed uscì sbattendo la porta. Nella stanza c'era Geroa che subito si avvicinò ad Altea. “Come state, milady?” Chiese preoccupata.
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28-02-2014, 21.18.01 | #953 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Isolde sorrise ad Eilonwy.
“Io credo in tutto ciò che esiste...” disse con candore “... solo gli stolti negano la realtà... dunque credo anche all'anima gemella... dopotutto” accarezzando la bionda chioma di suo figlio “l'amore è una forma di magia... ed io credo fermamente nella magia... ed immagino anche voi ci crediate...” fissando la ragazza con uno sguardo enigmatico.
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28-02-2014, 21.22.23 | #954 |
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L'asso di picche.
Era là, fissato tra due rami sottili. “Avanti...” disse con tono fermo suo padre “... spara la tua freccia e colpiscilo.” Clio allora caricò la balestra, prese la mira e puntò l'arma contro quella carta. “Deve esistere solo quell'asso...” continuava a ripetere nella sua mente la ragazza “... tutto il resto deve sparire... e questa balestra... devo essere un tutt'uno con essa...” Lanciò così la freccia, colpendo in pieno l'asso di picche. Poi si ritrovò in una vasta campagna. “Io non credo di poter tirare bene di spada...” fece Karel fissando la spada che aveva in mano “... non come te voglio dire...” e guardò Clio con occhi luminosissimi “... forse non sono un degno principe... magari lo pensano tutti nel reame... ma tu...” con i suoi occhi in quelli di lei “... tu cosa pensi, Clio? A me interessa solo questo...” “Capitano!” Correndo verso di loro Astin. “Presto, venite! Gufo ha rapito il re e chiede di poter sfidare il principe! Altrimenti ucciderà il nostro sovrano!” “Mi tocca andare...” mormorò Karel “... non posso tirarmi indietro, anche se con ogni probabilità quel mercenario mi ucciderà...” “A meno che” arrivando all'improvviso Nestos “non useremo quell'unguento su di voi...” Poi il rumore della scodella di latta fece svegliare Clio di Colpo. Il carceriere prese quella scodella attraverso le grate. “Vi conviene mangiare sempre tutto...” disse alla ragazza “... la prigionia è dura e bisogna tenersi in forze... questi uomini non hanno intenzione di uccidervi, altrimenti l'avrebbero già fatto...”
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28-02-2014, 21.40.49 | #955 |
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Nell'accogliente torpore della casa del Signore.....entrammo in Sacrestia.....ci sedemmo attorno ad un vecchio tavolo e il prete ci verso' del liquore......era ambrato....e rigirai tra le miei mani quel caldo elisir....ascoltai il Prete che come un buon padre ....voleva rassicurare i suoi figli......raccontò una storia stupenda poche parole, ma era la storia che noi avevamo vissuto in quei giorni e in quelle notti.......Era un dono.....ogni tanto i morti camminavano tra i vivi...e mi venne in mente la donna a cui avevo chiesto cosa avevo preso nel cestino.....sorrisi....non sembrava morta.....non meno di quanta gente viva lo era........." Padre.....noi abbiamo vissuto tutto questo......abbiamo sentito la campana ......ho parlato con loro....e mi e' stato chiesto di mettere apposto le cose...perchè tutto riprendesse il suo corso......pensavo di vivere ogni cosa....ma poi Daizer mi ha detto che dopo la messa in realtà non succedeva nulla e che era in sogno che continuavo a stare con loro....anzi per meglio dire....con il Borgomastro....voi lo conoscete........e se conoscete lui...conoscerete anche un certo Comino il Maniscalco......io non so se tutto questo e' un dono oppure no...........so per certo che vorrei aiutare quelle persone...aiutando loro forse aiuterei altri ragazzi........Voi che sapete Padre.........potreste guidare i nostri passi...sulla strada dei giusti....".......quel liquore era forte....ma era così buono....ne avrei bevuto altro...ma la mia testa era una giostra .......non dovevo bere alcolici.....
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28-02-2014, 22.33.27 | #956 |
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L'uomo diventò quasi una bestia inferocita..una violenza inaudita tale da poter sollevare un tavolo e rompere le sedie...e per cosa? Per la rosa rovinata...poi mi trovai violentemente a terra.
Dopo quella violenza e le sue parole di rabbia uscì e Geroa venne vicino per accertarsi di come stavo. Mi alzai subito..."Sto bene Geroa, non preoccupatevi...solo non capisco cosa significhi per lui quella rosa..anzi tutte le rose..ha un significato e il mio gesto deve aver avuto una conseguenza" ero stanca di tutto questo.."Madama Geroa, dite a questo uomo che intendo trascorrere il resto degli ultimi giorni nella mia camera, gentilmente venite a portarmi i pasti..non ha senso per me stare qui...è già essere in prigione e passato il primo Venerdi del mese..quasi una settimana..me ne andrò..io non metterò piede fuori da quella stanza". Detto questo uscii dalla stanza...avevo preso la mia decisione..in questo maniero troppe cose erano strane..i giorni sarebbero trascorsi in fretta. Entrai in camera e la serrai bene...mi guardavo attorno..presi un libro e mi stesi sul letto e mi misi a leggere...si il tempo sarebbe trascorso in fretta.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
01-03-2014, 00.29.10 | #957 |
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"Sì, Milady!....Io credo fermamente nella magia come credo in Cristo, in Dio, negli angeli e nella Madonna!...Ed è per questo motivo che mi sono recata da voi. Vorrei che mi toglieste una maledizione a me e al mio amico merlo!....Il maleficio fatto al mio amico è stato fatto da voi stessa, mentre quello mio è stato fatto da Lord Slathnir. Ma vorrei precisare una cosa: a me sarebbe molto gradito che mi toglieste la maledizione, ma non....e dico non i poteri legati ad essa, poichè ne sono molto affezionata e mi potrebbero sempre servire contro lo stregone che mi ha maledetta..." dissi l' ultima frase in modo deciso, ma allo stesso tempo con grande umiltà.
Dopo dodici secondi di pausa, ripresi a parlarle: "Purtroppo, però, non so come ricompensarvi del disturbo, dato che i doni che volevo portarvi sono con il mio destriero e i miei amici, i quali, grazie a vostro figlio, ci hanno persi di vista. Infatti, avevo portato per voi tre alicorni (corni di unicorno), un' anello in oro bianco e diamanti e una coppa in grado di tramutare l' acqua in oro fuso! Magari, mia Signora, voi potreste farli comparire qui!". Non avrebbe resistito a tutto ciò! Come tutte le streghe, scommetto che andava matta per i corni di unicorno. Difatti, gli alicorni potevano essere utilizzati per tutti i tipi di pozioni e magie.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 01-03-2014 alle ore 00.37.17. |
01-03-2014, 02.15.27 | #958 |
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Aprii gli occhi, sperando che tutto quello non fosse altro che un sogno.
E invece no, era tutto vero. Lanciai un'occhiata alla scodella, la tentazione di rifiutarla fu tanta, ma non sarebbe servito a niente. Mi alzai e la presi. "Grazie.. Ci credo che non mi uccidono, credono di poter fare un mucchio di soldi, ma non credo ci sia qualcuno disposto a liberarmi.." Dissi, meccanicamente. Mangiai come un automa, e me ne tornai nel buio. Seduta contro il muro freddo, con lo sguardo perso nel vuoto. C'era silenzio. Nessuna voce saggia o insolente a consigliarmi. Il soldato se n'era andato schifato, la donna, solitamente più comprensiva, era allibita e disgustata. Mi rinfacciava di averle fatto promesse vane. E aveva ragione. C'era silenzio.. Silenzio e vuoto. Non avevo mai provato una tristezza tanto grande. Chiusi gli occhi sperando di addormentarmi di nuovo, avrei voluto dormire per sempre per non dover convivere con me stessa. Pensai a Karel, steso in un letto, ignaro. Gli serviva quell'unguento, ma io non potevo far niente per lui, se non stargli lontano. Si meritava di meglio, si meritava la donna che non si sarebbe arresa. Ormai era evidente che io non lo ero, dunque non ero più niente. Avevo sempre detto che un soldato senza onore non vale niente, una donna che non lotta per difendere la propria virtù non vale niente, e io avevo fatto entrambe le cose. E i miei severi giudizi sono doppiamente validi quando si tratta di me stessa. Non avevo mai amato i compromessi o le vie di mezzo. No, decisamente non ero degna di un uomo come Karel. Ma volevo comunque che vivesse, che fosse felice. Avrei fatto di tutto per salvarlo. Così, forse, avrei potuto permettere a me stessa di osservarlo da lontano, confusa tra la gente, di sentire la sua voce, rubare uno sguardo, e immaginare per un momento la vita che avremmo potuto avere insieme. Ma ormai era tardi, avevo perso tutto, e solo l'Amore mi avvebbe tenuto in vita. |
01-03-2014, 02.47.58 | #959 |
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“Il Borgomastro...” disse il prete pensieroso “... immagino parliate di lui...” sorrise lievemente, per poi fissare Elisabeth “... si... fu anche Borgomastro di un piccolo paesino...”
“Di chi parlate, padre?” Chiese Daizer. “Di Michele di Arkwin...” rispose il religioso “... Gran Maresciallo dell'Arciduca di Capomazda... uomo alto, robusto, dalla voce sicura, il temperamento deciso, eppure animato da una nobiltà di spirito che lo rendeva carismatico e nello stesso tempo gentile...” la descrizione rispecchiava alla perfezione l'uomo incontrato al villaggio da Elisabeth. “Dov'è ora costui?” Domandò il contrabbandiere. “E' morto...” fece il prete “... che Dio conceda pace alla sua anima fiera...” Daizer allora fissò Elisabeth con uno sguardo incredulo. “Comino il Maniscalco...” continuò il chierico “... forse ho udito questo nome, sebbene rammenti poco chi fosse... ricordo di un giovane maniscalco, addetto al cavallo preferito del giovane Duca...” restò a riflettere “... si, forse pian piano qualcosa mi sta tornando alla mente... si, ricordo a stento di un giovane maniscalco con quel nome... morto in seguito ad una caduta da cavallo...” “Ma è assurdo!” Esclamò Daizer. “Parlate di gente che non c'è più!” Si, amico mio...” annuì il prete.
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01-03-2014, 03.01.59 | #960 |
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Ma mentre Clio era in balia di quei pensieri, si udirono d'un tratto vari rumori.
Qualcuno stava arrivando. Un attimo dopo davanti alle grate apparvero Gufo, Boyke e tre mercenari. Lo scarlatto fece un cenno col capo al carceriere e quello andò subito via. “Allora, capitano...” disse poi a Clio “... siete lieta di essere mia ospite?” Rise. “Non è confortevole questa sistemazione?” Rise di nuovo. “Si, ammetto che non è proprio degna del Capitano del Re, ma tuttavia poteva capitarvi un alloggio ben peggiore... e poi nessuno potrà mai dire di noi, in quanto cattivi ospitanti... magari, con altri individui, la vostra virtù a quest'ora sarebbe stata già ampiamente oltraggiata...” sorrise “... invece, da veri gentiluomini, nessuno qui ha osato disonorarvi... comunque, siccome non siamo egoisti, sappiamo che la vostra presenza è richiesta altrove, al Palazzo Reale... dunque, anche se a malincuore, rinunceremo alla vostra deliziosa compagnia, milady... infatti un mio emissario sta già cavalcando verso il Senato, dove presenterà una richiesta di riscatto... ed io so apprezzare una bella donna come voi... per questo ho richiesto un prezzo molto alto per la vostra liberazione...” e tutti loro risero forte.
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