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15-06-2014, 13.39.22 | #1 |
Cittadino di Camelot
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Leggende del Castello di Malaspina (Fosdinovo)
Il castello Malaspina di Fosdinovo (provincia Massa Carrara), feudo di uno dei rami dei Malaspina del Ramo Fiorito dal XIV al XVIII secolo, riveste una notevole importanza oltre che storica, anche, e soprattutto, architettonica.[senza fonte] La costruzione dell’imponente fortezza, che si fonde incredibilmente con la roccia arenaria tanto da farla sembrare scolpita nella pietra viva, ebbe inizio nella seconda metà del XII secolo, anche se si parla del Castrum Fosdinovense già in documento di Lucca del 1084. Innalzata a dominio e difesa del primitivo Castro di Fosdinovo, nel 1340 venne ufficialmente ceduta dai Nobili di Fosdinovo a Spinetta Malaspina (morto nel 1352[senza fonte]) . Egli creò così il marchesato di Fosdinovo risiedendo nel castello che il nipote Galeotto (morto nel 1367[senza fonte]) in seguito ingrandirà e abbellirà. Nel ‘500, grazie all’opera di Gabriele e poi di Lorenzo Malaspina, il castello acquistò l’aspetto e la dimensione di Corte rinascimentale, mentre nel ‘600, con Jacopo Malaspina, si ingrandì ancora di più fino a contare, nel 1636, ben ottocento “fuochi”.
Il fantasma di Bianca Maria Aloisia Il castello vive, oltre che dei suoi splendori architettonici e paesaggistici, anche delle sue famigerate leggende. La più famosa è sicuramente quella che riguarda la giovane Bianca Maria Aloisia, figlia di Jacopo (Giacomo) Malaspina ed Oliva Grimaldi. La coppia diede al mondo nove figli, ma l'ultima nata (una bambina) era malata, aveva la pelle chiarissima, gli occhi azzurri e i capelli biondi, solamente che alla luce del sole diventavano rossi. Non volendo far sapere al popolo la notizia la rinchiusero in una stanza dove nessuno poteva ne udirla ne vederla e negli anni decisero di comprarle un cane che le potesse tenere compagnia. Raggiunta l'età di 7/8 anni Bianca Maria riuscì a raggiungere la finestra della stanza e vide uno stalliere del quale poi si innamorò. Lo stalliere chiese chi fosse quella bambina che non aveva mai visto e Jacopo Malaspina disse che non c'era nessuno e probabilmente era un fantasma, dunque la portò in convento per paura di essere scoperto e perché riteneva quell’amore infamante per il blasone dell'intera famiglia; mentre lo stalliere venne allontanato dal paese. Tornata dopo anni al castello e non scordatasi del suo giovane amore, venne rinchiusa nelle prigioni e torturata finché non fosse rinsavita. Ciononostante la sua volontà non fu piegata. Solo allora, per evitare occasioni di scandalo, fu murata viva in una cella, insieme ad un cane, simbolo di fedeltà, e ad un cinghiale, emblema della ribellione. A confermare l'autenticità della storia, accadde che durante degli scavi effettuati durante i lavori di consolidamento, furono trovati resti di ossa appartenute molto probabilmente ad una fanciulla e ai due animali. Questa vicenda così violenta e brutale, tuttavia, se pose fine alla vita della giovane Bianca Maria, sola non bastò a domarne lo spirito che pare aleggiare ancora per le stanze del castello, nelle forme di una ragazza dai lunghi capelli posati sulla schiena. Affascinati ed attratti da questi racconti, esperti ed appassionati dell'occulto e di fenomeni paranormali hanno effettuato, qualche anno addietro, una serie di esperimenti, tutti filmati con cinepresa. Inquietante come in uno di questi si è poi visto, chiaramente, una figura scura, dalle sembianze umane, attraversare la stanza da muro a muro, come fosse sospinta dal vento. La marchesa Pallavicini Un'altra delle storie che si raccontano nel castello riguarda la marchesa Cristina Pallavicini. Una vita macchiata di sangue e delitti, la sua. Il marito Ippolito, infatti, fu vittima e carnefice dei fratelli Pasquale e Ferdinando in un’atroce lotta per il domino del feudo. Rimase tutrice del piccolo Carlo Agostino, suo figlio, e governò su Fosdinovo finché il piccolo non raggiunse la maggiore età. Della donna si tramanda un'immagine di fascino, lussuria, mistero e morte. In vita sua ebbe molti amanti, quasi tutti popolani, e la leggenda racconta che la marchesa, per non essere scoperta né tradita, dopo averci trascorso la notte insieme, se ne sbarazzava facendoli precipitare nella botola posta al centro della sua stanza da letto. Le grida disperate degli sventurati uomini, data la particolare acustica della stanza, ricadevano al centro di essa e non venivano udite al di fuori della porta. Per questo i delitti, al tempo, non furono mai scoperti. Nella camera, in effetti, è ancora ben visibile la traccia di un'antica botola. Sotto di questa da poco è stata scoperta un’altra stanza (soprannominata “camera delle torture”) perfettamente uguale per dimensioni (siamo in una torre) alla prima e dove, verosimilmente, cadevano i corpi dei malcapitati. (Wikipedia e vari siti sul web)
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15-06-2014, 14.42.04 | #2 |
Cittadino di Camelot
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Milady sono affascinata dalla bellezza architettonica di questo castello...interessanti seppur diverse le leggende che aleggiano su di esse..grazie pure a voi per averci fatto conoscere parte del nostro Paese.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
15-06-2014, 14.49.49 | #3 |
Cittadino di Camelot
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Se mai passerete da quelle parti, io vi consiglio di fermarvi a visitarlo, perché è estremamente (almeno lo era, quando lo visitai io 7 anni fa...) ben conservato e vi garantisco che vi sembrerà di fare un tuffo nel passato!
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15-06-2014, 21.15.33 | #4 |
Cittadino di Camelot
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I castelli sono meravigliosi.....e anche i paesaggi .........Quello che mi fa invece pensare.....a quante donne vagano nei secoli......urlando per le ingiustizie subite.........
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16-06-2014, 01.04.02 | #5 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Le leggende che ruotano intorno a questo castello sono davvero affascinanti.
Soprattutto mi ha colpito quella sulla bella Bianca. Fissando poi le foto del castello si può quasi arrivare a respirare l'atmosfera cupa, ma anche malinconica, delle inquietanti storie che custodisce. E forse l'incanto, il sortilegio vero è proprio il ruolo di quel luogo, con tutti i suoi segreti celati per sempre, come a volerli preservare lasciandoli sospesi tra questo mondo e l'Aldilà. Tra il limbo delle miserie umane e la Luce del Fuoco Immortale che alimenta tutto ciò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
16-06-2014, 11.46.44 | #6 |
Cittadino di Camelot
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"Quello che mi fa invece pensare.....a quante donne vagano nei secoli"
Lady Elisabeth Per questo motivo e forse per una sorta di rimorso primordiale a cui non ho potuto quando potevo porvi rimedio, se non con le mie canzoni dimenticate, che continuo a scrivere di quelle Donne, ascetiche e prostitute, principesse e contadine, sante e guerriere, che dominano da sempre la parte più nascosta della Storia degli Uomini e dei loro Castelli infestati da Anime Fragili senza pace e senza dimora...Quella parte femminile della mia ombra di passo è la cosa più cara che conservo da quando non calpesto più i slaoni ingioiellati di qeste oziose corti di passaggio... Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber) |
16-06-2014, 12.30.39 | #7 | ||
Cittadino di Camelot
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Amore e sofferenza, quando si manifestano in tutta la loro forza, sanno andare oltre il corpo e la materia, imprimendo la loro energia nelle pietre dei luoghi che furono spettatori silenziosi di tali storie. Oltre la nostra compresione, oltre la vita terrena, le storie degli amanti sventurati, non muoiono mai. "Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona."
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16-06-2014, 15.39.57 | #8 |
Cittadino di Camelot
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È strano come ogni castello o antica dimora abbia una sua leggenda..come Azzurrina o la Dama Bianca di Duino di cui vi ho parlato..eppure strano non è. .è solo una constatazione, purtroppo, che la violenza sulle donne risale a tempi antichi e forse non finirà mai..mia piccola constatazione.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
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