Eventi palio delle contrade di Rho

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Dal 1996 quando si è tenuta la prima manifestazione. Un Palio quello Rhodense che rievoca la partenza dei Crociati alla conquista della Terra Santa e si rifà alla vecchia cronaca del 1085. Cronaca dove si racconta di un certo Pietro l’Eremita pellegrino di ritorno dalla Terra Santa,il quale portò al Papa Urbano II una lettera del patriarca di Gerusalemme nella quale si descrivono in termini drammatici, le difficoltà che Gerusalemme stava attraversando a causa degli infedeli al servizio del Califfo e si invocava l’aiuto di Roma. La spedizione in Terra Santa per la conquista della Patria di Gesù aveva già tentato altri pontefici ma non era mai stata realizzata. Per la prima volta nella storia dunque, durante il Papato Urbano II una moltitudine di uomini, donne ragazzi, sotto la guida di Ottone Visconti, valoroso capitano milanese, partì alla volta di Gerusalemme. Era l’anno 1096. nella storia mai uomini così diversi tra loro furoni uniti sotto l’insegna della Croce.
Dopo tre lunghi anni di viaggio, era il giugno del 1099, alla vista della città di Gerusalemme l’emozione fece inginocchiare quella moltitudine di uomini, donne e ragazzi, scomparvero le differenze sociali, non ci furono più forti o deboli, ricchi o poveri, ma solo un popolo, quello cristiano pronto a sacrificare la propria vita per conquistare Gerusalemme.
La tradizione vuole che il primo pellegrino a varcare la soglia di Gerusalemme e ad entrare nella Città Santa sia stato Giovanni De Rhaude. Sulle origini di questo cavaliere ci sono notizie discordanti alcune sono che aveva origini teutoniche altre, invece, riportano che era un cittadino di Rho, un uomo fedele e devoto che, infiammato dalle parole di Pietro l’Eremita e animato dall’appello di Papa Urbano II partì.
La Città Santa fu liberata , anche grazie a lui il 15 luglio del 1099. Il palio di Rho e dunque dedicato a Giovanni De Rhaude il vittorioso cavaliere che conquistò Gerusalemme.
Le contrade sono 10 la raggenza è costituita da Capitano, Priore, Castellana e Portabandiara.
CONTRADA TERRAZZANO: effige San Maurizio colori verde/giallo simbolo S.maurizio patrono di terrazzano.
CONTRADA MAZZO: effigi leone rampante colori giallo/blu simbolo Leone Rampante.
CONTRADA PORTA RONCA: effige le Roncole colori verde/azzurro simbolo la roncola.
CONTRADA POME’: effige il Pomero colori bianco/arancio simbolo un rigoglioso pomero carico di frutti.
CONTRADA PASQUE’: effige il fontanile colori rosso/blu simbolo croce in findivita.
CONTRADA DELLE MADONNE DEI MIRACOLI: effige la Madonna colori bianco/azzurro simbolo la madonna.
CONTRADA GHISOLFA: effige la rana colori verde/bianco simbolo la rana.
CONTRADA SAN VITTORE: effige la ruota colori rosso/giallo simbolo la ruota.
CONTRADA CAPPUCCINI: effige il sajo colori giallo/nero simbolo eccellenza dei frati.
CONTRADA CANTUN GIO’: effige il castello colori bordeaux/giallo simbolo il castello.

REGGENZE:
Il GRAN CAVALIERE, rampollo di nobile casata, quando raggiungeva i 7 anni veniva inviato come paggio nella dimora di un parente, zio o grande signore. Qui imparava a stare in società, a cavalcare ...a 14 anni passava al seguito di un cavaliere in qualità di scudiero, apprendeva così a maneggiare armi, accudire il cavallo, tenere in ordine il suo equipaggio, accompagnava il cavaliere in battaglia, lo aiutava nella vestizione (armatura ecc) . Se imparava tutto per bene intorno ai 21 anni riceveva la, sospirata investitura, di Gran Cavaliere.
Il CAPITANO DI CONTRADA, responsabile della conduzione della Contrada per gli affari di Palio nel periodo di Palio. Il Capitano è affiancato da uno o più collaboratori detti Mangini o Tenenti. Il Capitano nomina personalmente e sotto la sua responsabilità tutte le persone dedicate alla gestione del Palio.
IL PRIORE, è la guida, il capo di gruppo, quindi il capo, la guida di un gruppo di persone. Sfila al fianco della Castellana a cavallo accompagnato dal suo scudiero.
LA CASTELLANA, con il matrimonio combinato la ragazza era spesso già maritata a 14 anni, i beni della moglie passavano in priorità al marito (questo faceva dei cavalieri degli attenti cacciatori di dote). Godeva nella vita privata una sostanziale parità con il suo compagno, assumendosi le responsabilità della proprietà, quando egli era lontano, difendeva il castello contro eventuali nemici. Aveva dipendenti ma doveva sempre svolgere lei tutti gli affari di corte e accogliere gli ospiti con dovuta cortesia. Si accerchiava di dame che le tenevano compagnia, i figli erano importantissimi, ecco perchè spesso le donne erano più colte dei cavalieri, sapevano scrivere, leggere, capire il latino,parlare lingue straniere. Importante anche saper filare la lana. I gioielli stabilivano il rango della castellana, generalmente corone e spille...anelli.Dal 1996, tutti gli anni in ottobre si svolge il Palio di Rho, manifestazione nata in ricordo della vita medievale rhodense e della figura di Giovanni da Raude, che nel 1099 fu il primo crociato a varcare le mura di Gerusalemme; l'evento è organizzato dalla Famiglia Rhodense, associazione sorta nel 1988, per promuovere e diffondere il patrimonio culturale e le tradizioni della cittadina lombarda.

Al Palio viene preceduto da una serie di iniziative, tra le quali la principale è la sfilata in costumi medievali, che si snoda lungo le vie del centro storico fino a Piazza Visconti, "campo di battaglia" tra le varie fazioni. Tra i vari giochi di abilità, tutti in costumi d'epoca, spiccano la giostra dei cavalieri e l'arrampicata sull'albero della cuccagna, ultima sfida prima della proclamazione dei vincitori.

fonte : web

[Altea]

Grazie per averci narrato di questo avvenimento e pezzo di Italia, sicuramente sarà utile per chi volesse andare a vederla.