19-11-2009, 23.20.30 | #1 |
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Canterbury tales
Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer Canterbury tales (I racconti di Canterbury) è una raccolta di ventidue scritti (su 120 che l'autore aveva previsto), in buona parte in versi. Similmente al Decamerone di Boccaccio, a Canterbury tales viene riconosciuto il merito di rappresentare in maniera molto realistica e fedele le caratteristiche della società medievale nel suo complesso, includendo quasi ogni ceto sociale. (Chaucer pellegrino / manoscritto di Ellesmere) Analogie con il Decamerone Il contesto narrativo della trama presenta non poche analogie con l'opera di Boccaccio, con la differenza di essere ovviamente ambientata in Inghilterra. Il narratore nel prologo è in pellegrinaggio, diretto a Canterbury al santuario di san Tommaso Becket. In una taverna nei pressi di Londra si unisce ad un gruppo di altri 29 pellegrini, e l'oste suggerisce che ciascuno debba raccontare due storie all'andata e rispettivamente altre due al ritorno da Canterbury. Chaucer e l'Italia Chaucer aveva certamente avuto modo di leggere le maggiori opere italiane in lingua originale. Viaggiò a lungo in Italia e conobbe personalmente autori come Petrarca. I racconti di Canterbury sono stati scritti mezzo secolo dopo il Decamerone, nel cosiddetto periodo inglese dell'autore, seguito a quello francese prima ed a quello italiano poi. La ricchezza di quest'opera consiste solo in parte nell'influenza che hanno avuto per Chaucer le esperienze all'estero, ma soprattutto nella sua straordinaria abilità di innovazione poetica. I temi di Canterbury Tales Nei racconti ritroviamo soprattutto i temi classici della poesia medievale, l'amor cortese, la cavalleria. La caratteristica principale è appunto quella di fornire uno spaccato molto realistico della società dell'epoca. Chaucer e la lingua inglese Quel che Dante è stato per la lingua italiana, Chaucer rappresenta per l'inglese, poiché viene spesso considerato come l'inventore della moderna lingua inglese. È stato il primo ad innalzare l'inglese "volgere" a dignità letteraria, poiché dopo l'invasione normanna nel 1066 venivano considerate lingue colte solo il latino, il francese e l'anglo - normanno. (Ritratto verosimile di Chaucer / Fonte: web) I racconti Dei ventidue racconti ultimati non è più possibile ricostruire l'esatta successione. Quello che preferisco personalmente (a mio parere del tutto personale) è "Il racconto del cavaliere", nel quale due cavalieri legati da sempre da profonda amicizia, vedono mutare d'improvviso (nel vero senso della parola) la loro amicizia in profonda rivalità, dinanzi alla bellezza di Emilia che scorgono in un giardino, attraverso la finestra della loro cella. Ritengo questo racconto uno degli esempi più superbi per definire l'amor cortese in epoca medievale.
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20-08-2010, 15.33.30 | #2 |
Cittadino di Camelot
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Finalmente si è portato allo scoperto un libro che parla di Medioevo, nel Medioevo! Bè, per quanto abbia preso molto dal Decamerone, al giorno d'oggi Chaucer è molto originale. Non consiglio di leggerlo in lingua originale!
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