12-06-2009, 19.55.54 | #1 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 19-04-2009
Messaggi: 202
|
Le Roman de la Rose
Il Romanzo della Rosa (le Roman de la Rose) è un'opera letteraria appartente al genere della Poesia Didattica che trova collocazione temporale intorno al XIII secolo.Questo romanzo si compone di due parti molto differenti tra loro e realizzate ad una quarantina di anni di intervallo tra loro ad opera di Guillome de Lorris e Jean de Meung.
Le due parti presentano,ciascuna a modo proprio,un carattere "didattico",la prima parte è un codice dell'amore cortese,la seconda una vera addizione di idee morali,sociali e filosofiche dell'autore. Guillaume de Lorris si serviva costantemente delle allegorie,conferendo sembianze umane ed una propria vita ai sentimenti,alle qualità,ai difetti,alle età della vita quali sono la tristessa,la cortesia,la giovinezza e la vecchiaia. Il poeta stesso era solito narrare che il romanzo ebbe origine da un sogno,esso contiene tutta l'arte d'amare ed è dedicato alla sua Dama. L'art d'aimer Au vingtième an de mon age, Au temps où Amour prend le péage Des jeunes gens,j'étais couchè Une nuit,selon ma coutume, Et je dormais profondément; En mon sommeil,je vis un songe Vraiment très beau et très plaisant. Or de ce songe il n'y eut rien Qui en tout ne soit advenu Comme le songe contait. Je veux réjouir le coeur, Car Amour m'en prie et le commande; Et si l'un ou l'une demande Comment je veux que ce Roman Qui je commence soit nommé, Voici le "Roman de la Rose" Où l'art d'amour est tout enclos. La matière en est bonne et neuve; Dieu fasse que l'accueille bien Celle puor qui je l'ai entrepris: C'est celle qui a tant de prix et est si digne d'etre aimée Qu'elle doit etre appelée la Rose. Guillaume de Lorris L'arte d'amare Quando avevo vent'anni Nel tempo in cui Amore fa pagare un prezzo ai giovani,mi ero coricato una notte,com'era mio solito, e mentre stavo per addormentarmi profondamente nel sonno feci un sogno realmente molto bello ed ameno. Ora di quel sogno non è rimasto nulla che non si sia mutato in quello che il sogno stesso narrava. Voglio tradurre in versi questo sogno per allietare i vostri cuori dal momento che Amore mi prega a farlo e me lo ordina; E se qualcuno o qualcuna si domandasse come vorrei che questo romanzo che sto per iniziare fosse chiamato, Ecco il Romanzo della Rosa dove in esso è cinta tutta l'arte di amare. L'argomento è buono e nuovo; Che Dio faccia in modo che l'accolga bene colei per la quale l'ho intrapreso: E' colei che ha un tal valore ed è degna d'esser amata fino al punto d'esser chiamata la Rosa. Ho attinto da Moyen Age di Andrè Lagarde e Laurent Michard,testo in letteratura francese,la traduzione è mia,pertanto mi scuso anticipatamente nel non esser stata fedele nei tempi pur di rendere la costruzione italiana più accettabile. Ultima modifica di zaffiro : 12-06-2009 alle ore 21.13.31. |
25-06-2009, 21.41.06 | #2 |
Viandante
Registrazione: 23-06-2009
Messaggi: 18
|
Quindi Lady non si può trovare questo testo tradotto in italiano per apprenderne i significati dell'amore?
__________________
Lord RaDark |
25-06-2009, 21.46.17 | #3 |
Dama
Registrazione: 23-03-2007
Messaggi: 3,842
|
Lord RaDark: vi è un testo, debbo dire abbastanza costoso -su 42 euro circa- che ha il testo in italiano a fronte
si intitola: Le Roman de la Rose Guillame de Lorris, Jean de Meug Editore:l'Epos Codice EAN: 9788883023330 potete trovare maggiori dettagli in bol.it da dove ho attinto il codice Ean |
26-06-2009, 00.55.23 | #4 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 19-04-2009
Messaggi: 202
|
Come prontamente ha risposto lady Llamrei,sì,vi sono testi tradotti in italiano,alcuni,forse,non in versione integrale,sul romanzo della rosa,mentre io sono in possesso solo di un testo in lingua francese,da lì ho attinto il brano.
Grazie per esservi interessato a questo mio intervento,mi ha fatto piacere,se decideste di prendere un libro in materia,vi auguro una buona lettura,ne rimarrete affascinato,ne sono certa |
06-08-2009, 03.23.42 | #5 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Il Romanzo della Rosa è un caposaldo delle letteratura medievale e merita, soprattutto da parte di chi nutre passione per questo periodo storico, di essere letto.
In esso vi è quella particolare e straordinaria capacità, propria degli uomini di quel periodo, di personalizzare ogni aspetto della vita e dell'animo umano. L'amore ha un ruolo fondamentale in tutto questo apparato e la sua rappresentazione è tra le più evocative e profonde che la letteratura medievale ci abbia mai consegnato.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
07-09-2010, 13.32.35 | #6 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Ho trovato questa bella discussione, e poichè amo molto questo trattato, ho pensato di aggiungervi un altro piccolo passo
Anche in questo caso la traduzione dal francese è mia, quindi chiedo venia per la forma non proprio perfetta In sogno, Guillaume de Lorris immagina di giungere in un giardino circondato da alte mura di cinta. Una fancilla di nome Oziosa, che non ha altra occupazione che quella di imbellettarsi, gli apre la porta. Dentro, Guillaume vede Piacere, il padrone del giardino, che danza una carola con i suoi invitati (Letizia, Bellezza, Ricchezza, Generosità, Schiettezza, Giovinezza e Cortesia). Poco discosto da loro sta Amore, che ha le fattezze di un angelo. Une allégorie de l’amour "Amour avait un jouvenceau Qu’il gardait toujours près de lui. Il avait pour nom Doux Regard En suivant des yeux la carole, Ce jouvenceau tenait au gré Du dieu Amour deux arcs turquois L’un des arcs était fait d’un bois Dont le fruit a saveur amère. Tout plein de nœuds et bosselé, Il était plus noir qu’une mûre. L’autre arc était fait d’une tige De belle venue et bien lisse. Doux Regard tenait ces deux arcs Et dix des flèches de son maître. Cinq se trouvaient dans sa main droite, Qui n’avaient ni fer ni acier, Mais des pointes d’or barbelées. La meilleure et la plus rapide De ces flèches, c’était Beauté. Une de celles qui plus blesse Avait pour nom Simplicité. Une autre s’appelait Franchise : Cette flèche était empennée De vaillance et de courtoisie. La quatrième ? Compagnie. Elle avait pointe très pesante, Et ne pouvait porter bien loin ; Mais qui la décochait de près Pouvait encore faire grand mal. La cinquième était Beau-Semblant, De toutes la moins dangereuse ; Elle fait pourtant grande plaie, Mais celui qui en est frappé A bon espoir de guérison. Il avait encore cinq flèches Qui étaient laides à souhait. Le fût e le fer en étaient Plus noirs que le diable d’enfer. La première avait nom Orgueil ; L’autre, qui ne valait pas mieux, Etait appelée Vilenie, Toute teinte de félonie. La troisième se nommait Honte, La quatrième Désespoir, La dernière Nouveau-Penser, Ces cinq flèches étaient pareilles, Toute faites pour l’arc hideux." Un’allegoria dell’amore "Amore aveva un giovincello Che teneva sempre presso di sé. Questi aveva per nome Dolcesguardo Seguendo con gli occhi la carola, Questo giovane teneva alla portata Del dio Amore due archi turchi Uno degli archi era fatto di un legno Il cui frutto ha un sapore amaro. Tutto pieno di nodi e bitorzoluto Esso era più nero di una mora. L’altro arco era fatto di un fusto Ben riuscito e ben liscio. Dolcesguardo teneva questi due archi E dieci frecce del suo padrone. Cinque si trovavano nella sua mano destra, E non avevano né ferro né acciaio, Ma delle punte d’oro satinato. La migliore e la più rapida Di queste frecce era Bellezza. Una di quelle che più ferisce Aveva per nome Semplicità. Un’altra si chiamava Franchezza: Questa freccia era impennata Di prodezza e di cortesia. La quarta? Compagnia. Ella aveva la punta molto pesante E non poteva spingersi molto lontano: Ma chi la scoccava da presso Poteva ancora fare molto male. La quinta era Belsembiante, Di tutte la meno pericolosa; Ella provoca tuttavia una grande ferita, Ma colui che ne viene colpito Ha buone speranze di guarigione. Egli aveva ancora cinque frecce Che erano orrende da desiderare. Il fusto e il ferro erano Più neri del diavolo dell’inferno. La prima aveva come nome Orgoglio; L’altra, che non valeva di più, Si chiamava Villania, Tutta colorata di fellonia. La terza si chiamava Onta, La quarta Disperazione, L’ultima Nuovopensiero, Queste cinque frecce erano uguali, tutte fatte per l’arco orrendo." Così, mentre l'attenzione di Guillaume è catturata dalla vista di uno splendido bocciolo di Rosa, protetto da un cespuglio di spine, Amore lo colpisce in pieno petto con le sue cinque frecce d'oro (Guillaime de Lorris, Le Roman de la Rose, vv. 927-973 - da Dix Siècles de Littérature Française, ed. Bordas)
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 09-09-2010 alle ore 19.16.42. |