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Malcom
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[Videogiochi] [Recensione] [PC] - Discworld Noir

Discworld Noir



Recensione di Discworld Noir
By Malcom

Scheda

Nome: Discworld Noir
Genere:
Avventura Grafica
Sviluppatore:
Perfect Entertainment
Publisher:
GT Interactive
Game Designer:
Gregg Barnett, Chris Bateman
Piattaforma:
Pc, ps1
Formato:
cd
Data d'uscita:
1999
Doppiaggio:
inglese
Sottotitoli:
inglese, italiano
Longevità:
25 - 30 ore
Recensioni:
Puntaeclicca – 8.5/10, Adventure’s Planet – 90/100, Game Over Online - 90 %
Data recensione personale:
22/09/2010

Premessa

Discworld Noir è ispirato ai romanzi di Terry Pratchett ed è il terzo videogioco nella serie "Discworld", anche se slegato dalle avventure del mago Scuotivento (Rincewind in inglese) dei primi due titoli.

Per chi non conoscesse l’ambientazione di Discworld sappia che esso è un mondo il quale come dice il nome, è piatto e tondo come un disco, retto sul dorso di 4 elefanti che poggiano a loro volta sul dorso di una tartaruga enorme, la Grande A'Tuin, la quale nuota nello spazio profondo verso una destinazione nota solo a lei.


Sul mondo disco esistono svariate regioni, regni e città stato che rammentano e occhieggiano a regni, città e civiltà esistenti o esistite tutte ovviamente portate alle estreme conseguenze dalle regole folli del mondo disco e dalle proprie caratteristiche.


In questa ambientazione vi è la parodia principalmente del genere fantasy classico di Howard e le opere di Tolkien ma attinge anche da Lovecraft, Shakespeare, i miti, il folklore e le fiabe, utilizzandoli talvolta per creare dei paralleli satirici con questioni attuali.


Trama


Tutto comincia con un avvenente donzella che ci affida un caso…

Ci ritroveremo nella città di Ankh – Morphork, che come nelle migliori tradizioni noir, sarà sempre oscura, piovosa, e dominata dalla corruzione e dalla criminalità, e dove impersoneremo l'unico e squattrinato investigatore privato del MondoDisco, Lewton.

Lewton però non è il classico eroe sfavillante senza paura e senza macchia, anzi piuttosto è un antieroe sarcastico e disilluso, sopraffatto dalla bruttezza della sua vita e senza ormai nessuna speranza nel suo avvenire, ed è il tipico investigatore sfigato in perenne bolletta, cinico quanto basta ma dal cuor tenero appena vede una bella donna.


Ed infatti, un giorno la noiosità della sua routine quotidiana viene spezzata dall'arrivo dell’affascinante Carlotta, che lo incaricherà di ritrovare Mundy, il suo “amante”, del quale ha perso le tracce da quando è approdato in città grazie alla Milka, la nave con la quale ha viaggiato.


Ci ritroveremo così a vivere una storia che ci porterà a risolvere molti altri casi che si intrecceranno con quello principale e che si dipanerà attraverso mille colpi di scena, ed il tutto contornato da un’ ”umorismo noir” che più di una volta ci strapperà una risata.


Interfaccia e gameplay


Il nostro taccuino dove annoteremo le cose più importanti, sarà fondamentale per proseguire.

Discword Noir è un punta e clicca, per cui ci muoveremo ed interagiremo con oggetti o altri personaggi usando il mouse, e per la precisione il tasto sinistro, mentre con il destro ne avremo una descrizione da parte di Lewton.

Premendo F1 accederemo al menù, dal quale potremo salvare i nostri progressi (i salvataggi sono illimitati per cui non è un problema); schiacciando F2 accederemo al taccuino, la cui funzione la spiegheremo in seguito (ma è facilmente intuibile); e pigiando F3 accederemo all’inventario; solo più avanti premendo F4 si accederà ad una particolare abilità di Lewton, che acquisirà grazie al suo nuovo stato, ma non vi spoilererò nulla.


Si può accedere al taccuino o all’inventario anche premendo una volta il tasto sinistro del mouse su Lewton.


In quest’avventura Lewton non potrà morire se sbagliamo qualcosa, quindi tranquilli, ma ciò avverrà comunque anche se non rappresenterà la fine delle nostre avventure...


Discword Noir non è la classica avventura inventory-based (ovvero la combinazione o la giusta collocazione degli oggetti presenti nell’inventario), ma gli enigmi volgono molto spesso più sui dialoghi, infatti quando riceveremo un’ informazione o un’indizio utile Lewton l’annoterà sul taccuino, da cui poi partiranno i dialoghi con gli altri personaggi in base all’argomento scelto (infatti li si utilizza come se fossero oggetti dell'inventario, quindi potremmo parlarne coi vari personaggi o usarli con oggetti dell'inventario o dello sfondo o addirittura combinarli tra loro), dunque ecco svelato l’uso del taccuino. Generalmente la difficoltà degli enigmi è medio-alta, e nonostante sia incentrata sull’uso del taccuino e dei dialoghi, vi saranno anche enigmi inventory-based.


Una piccola nota va ai dialoghi, visto che sono fondamentali per il proseguo dell’ avventura saranno molti ed alcuni molto lunghi, ma vi è la possibilità di “skipparli” con il tasto destro.



La città di Ankh – Morphork, dove svolgeremo le nostre indagini.

Per muoverci da una locazione all’altra useremo una mappa della città, e avremo anche la possibilità di uscire velocemente da una locazione utilizzando il doppio click.

Comparto tecnico


Lewton, con il suo immancabile cappello ed impermeabile da investigatore.

Per quanto riguarda la grafica, Discworld Noir è un 2.5D (personaggi 3D e fondali 2D) e svolge il suo compito in maniera discreta: i fondali sono molto belli e le locazioni sono svariate; ed essendo un titolo tipicamente noir, la grafica volge per tutto il gioco al buio con una pioggia battente ed è supportata da un'eccellente realizzazione che ci fa immergere ancora di più nell'atmosfera sarcastica e volutamente esagerata tipica del genere noir.

Qualche piccolo difetto lo si può riscontrare nelle animazioni non sempre ben fatte, che avvolte faranno muovere i personaggi in maniera un po’ legnosa; e nei filmati, che seppur veloci e fluidi, sono un po’ troppo scuri limitandone la godibilità.





“L’attrazione” del Pappagallo Ottarino: una troll cantante !

I personaggi sono un’altra chicca del gioco: la città di Ankh - Morphork è animata da tantissime specie diverse oltre agli umani: come i nani, gargoyles, troll, mezz'elfi e saranno davvero molti quelli con cui interagire. La loro realizzazione tecnica poi è molto “cartoonesca”, e riesce a coniugare l'atmosfera noir alla base del gioco con un umorismo diffuso che vi farà scappare più di una risata.

Passando dalla grafica al sonoro, le musiche di Discworld Noir sono molto affascinanti ed immersive, e i pezzi blues e jazz che accompagnano le varie locazioni sono semplicemente fantastiche e si adattano all'ambiente in maniera superba. Le tracce audio sono anche abbastanza numerose visto che quasi ogni locazione (e sono molte) ha la propria melodia di sottofondo. Insomma anche la musica in Discworld Noir ha un proprio fascino, quasi una vita propria, che contribuisce a quello del gioco nella sua interezza, e senza le quali sarebbe stato un gioco a cui mancava qualcosa.


Per quanto riguarda il doppiaggio la versione italiana presenta solo i sottotitoli localizzati mentre le voci sono rimaste in inglese. Il personaggio di Lewton è reso molto bene ma l'assenza di un numero adeguato di doppiatori e la notevole inclinazione ad un accento britannico rendono le voci dei personaggi un po’ noiose e ripetitive.


Sebbene i dialoghi siano la componente principale per il proseguo della trama, svariati dialoghi sono assolutamente inutili ai fini del gioco, ma c'è da dire che l'impegno degli sceneggiatori è stato notevole perché in certi casi hanno un senso dell'umorismo, anche molto attuale e talvolta dissacratorio, che è davvero godibile e vale la pena ascoltarli solo per quello.


La traduzione italiana si assesta sulla sufficienza, riuscendo a tradurre qualche bel gioco di parole, ma purtroppo non mancano anche diverse sviste grammaticali.


I suoni di sottofondo sono ottimi, come il martellare degli operai o il suono della pioggia, e contribuiscono in maniera egregia all’immersività della locazione.


Conclusioni

In conclusione, Discworld Noir è un gioco di investigazione molto intrigante e che ha il suo punto di forza nella bellissima e solida storia, negli enigmi innovativi e mai banali, in un umorismo calzante e avvolte semplicemente superbo, e in personaggi azzeccati e molto divertenti e solo qualche piccola ombra (come i dialoghi estremamente lunghi) che non inficia però la bellezza complessiva del titolo.

E' un peccato rendersi conto però, di quanto poco tale eccellente gioco abbia venduto costringendo addirittura gli sviluppatori ad un prematuro ed immeritato fallimento (infatti Discworld Noir è il primo ed ultimo gioco sviluppato dai Perfect Entertainment), ciò è veramente una disdetta ed un peccato vista l’ottima qualità del titolo in questione.


Dunque per tentare di riscattare, almeno in parte, questa “ingiusta” sorte toccata ai ragazzi del Perfect Entertainment, non vi resta che giocare a questo stupendo gioco.


Voti

Sono presenti i voti parziali, riguardanti i vari aspetti del gioco come grafica, musica e così via, presi singolarmente e valutati nei loro vari aspetti complessivi (ad esempio per il voto alla musica, sarà compreso sia dalle soundtrack che dagli effetti sonori e così via), ed il voto globale non corrisponde alla media aritmetica, ma alla valutazione d’insieme dei vari fattori.

- Grafica:
70/100
- Musica:
90/100
- Gameplay:
70/100
- Longevità:
90/100
- Trama:
90/100
- Enigmi:
80/100

- Voto globale:
90/100
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«Nella guerra, vittoria. Nella pace, vigilanza. Nella morte, sacrificio.» - Motto dei Custodi Grigi
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